Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 1474 del 11 maggio 2022 - Resoconto

OGGETTO N. 1474/XVI - Interrogazione: "Tempi medi dei procedimenti amministrativi relativi alla concessione di mutui prima casa."

Bertin (Presidente) - Punto n. 8 dell'ordine del giorno. Per la risposta si è prenotato l'assessore Marzi, ne ha facoltà.

Marzi (SA) - Rispetto a questo tema, io credo che da sempre sia stato evidenziato da tutto quanto il Consiglio, in particolar modo anche dal proponente l'iniziativa, una particolare sensibilità rispetto ai tempi per quanto riguarda i mutui tradizionali Finaosta. Di fatto, senza voler andare troppo lunghi, durante il governo che la vide presidente, lei fece una scelta proprio in tal senso, rispetto al fatto che il mutuo tradizionale di Finaosta doveva addirittura diventare un volano di sviluppo economico, naturalmente nel mondo dell'edilizia, di natura prospettica. Nei mesi a seguire, con i governi successivi, si arrivò addirittura a fare un'analisi rispetto al fatto che questo tipo di iniziativa, con una retroattività applicata che di fatto arrivò fino a tre anni, fece sì che per la fine del 2019 ci si trovò nella condizione di arrivare ad avere fino a 7 milioni di euro di pratiche di mutui sospese, con tutta una serie di rilanci. Quindi il mutuo tradizionale Finaosta venne ad essere "sospeso" con la fine del 2019 e per tutta una serie di motivi che poi si sono andati a incastrare, ricordiamo anche l'articolo 25, se non erro, della legge 1 del 2020, quindi la finanziaria regionale, che cercava delle vie alternative al ritorno o, comunque sia, alla possibilità verso i cittadini valdostani di poter tornare a utilizzare Finaosta per l'acquisto quanto meno della casa principale; questo poi si incastrò anche con quanto avvenne, non ricordiamolo per l'ennesima volta, nel 2020 e poi nel 2021. Comunque sia, questo è un tipo di sensibilità che tutto quanto il Consiglio ha sempre avuto e che, in particolar modo alcuni consiglieri, tra i quali sicuramente anche lei, collega Marquis, hanno sempre evidenziato non soltanto attraverso tutta una serie di azioni in termini di dibattito politico e di lavoro all'interno delle Commissioni consiliari, compreso il lavoro all'interno della II Commissione consiliare che lei ai tempi presiedeva, non ultimo una serie di azioni amministrative, leggi, articoli e quant'altro che da sempre hanno voluto dimostrare particolare sensibilità in tal senso. Per cui, per rispondere alle sue domande, è assolutamente corretto partire evidenziando il fatto che questo tipo di sensibilità, non soltanto si è mantenuta, ma si è cercato tutti quanti assieme di sottolinearla.

Del resto, partiamo dal 2021, sempre per non essere troppo lunghi e per non annoiare nella risposta. Nel 2021 si è fatta una scelta a proposito degli approcci dati alla moratoria sulle posizioni debitorie dei mutui Finaosta: si è fatta la scelta di non renderle massive. Il fatto di non rendere massive le moratorie dei mutui Finaosta, naturalmente pregressi, ha fatto sì che, fatta eccezione per un 4 percento di mutuatari che avevano delle situazioni di crisi chiare e ovviamente non per motivi legati ai rapporti con Finaosta, ma evidentemente di natura eccezionale, probabilmente anche legate alla pandemia che nel frattempo si era avuta, morale della favola, il 96 percento dei lavoratori subordinati con posizione debitoria presso Finaosta, ha continuato a pagare le rate. Pagando le rate su un fondo di rotazione si è data la possibilità, con tutta un'altra serie di opzioni che sono state poste in essere per fare in modo che arrivasse della liquidità sui fondi di rotazione con l'inizio del 2022, cosa che si era scelta tra l'altro anche a livello consiliare, quindi questo tipo di iniziative sono state portate avanti in sincrono dal Governo, senza che nessuno ne avesse volontà di paternità piuttosto che di primogenitura. Il risultato finale, però, è che continuando a far arrivare dei soldi sui fondi di rotazione, con l'inizio del 2022 di fatto si è andato a estinguere il debito che alla fine del 2020 aveva Finaosta di oltre 85 milioni di euro sui mutui tradizionali Finaosta e quindi si è potuto cominciare a ragionare, come ci eravamo detti, su cosa fare per fare in modo che i mutui tradizionali presso Finaosta potessero ripartire.

La scelta che tutti quanti noi abbiamo fatto è stata quella di portare in II Commissione una bozza di deliberazione, che è stata tra l'altro analizzata dalla II Commissione che, come ha poc'anzi ricordato, la vedeva tra i membri della stessa, la quale ha fatto in modo di dare tutta una serie di sottolineature, prima tra tutte le tempistiche che Finaosta doveva di fatto garantire, e anche la Regione doveva garantire, proprio rispetto alla gestione delle pratiche dei mutui Finaosta nel momento nel quale, a partire dal primo luglio 2022, le domande di mutuo cominceranno di nuovo a essere raccolte e di conseguenza i mutui cominceranno a essere erogati.

Se vogliamo fare un'analisi semplicistica di quello che la II Commissione di fatto ha chiesto, anche con il suo fattivo contributo, nella fase che ha portato quell'atto di delibera a essere analizzato prima di andare poi in Giunta, è evidenziare fondamentalmente due ambiti sui quali si è voluto sottolineare particolarmente un cambiamento, un'attenzione e una sensibilità: il primo, le tempistiche in capo a Finaosta che sono passate alla Regione, che sono passate a 60 giorni rispetto alle prime bozze che sono arrivate in Consiglio; il secondo, il passaggio da 18 a 12 mesi da parte di Finaosta per rispondere. È in corso di predisposizione l'atto di convenzione - che, se siete d'accordo, magari potremmo nuovamente rianalizzare prima di andare a definire - nel quale vengono, proprio su sollecitazione della II Commissione, resi evidenti tutta una serie di passaggi temporali per fare in modo che la pratica concretamente, in termini amministrativi, abbia delle finestre temporali il più certe possibili nel momento in cui si arriva a prenderla in mano e a doverla "gestire".

Il secondo invece è un termine di riferimento che ha visto un passaggio iniziale in II Commissione, nella quale si era presentato un atto che di fatto manteneva la retroattività a tre anni; un primo passaggio in II Commissione ha visto la retroattività, chiedendo di passare da 36 mesi a 24 mesi, quindi da 3 anni a 2 anni. Con questa dicitura l'atto è arrivato in Giunta, è stato poi deliberato e, una volta deliberato, ha avuto il passaggio definitivo in III Commissione quindici giorni fa, nella quale addirittura, proprio sul tema di sensibilità rispetto alle tempistiche in capo alla Regione e a Finaosta, è stata fatta una richiesta dalla Commissione, che poi ha votato l'atto all'unanimità con un'osservazione specifica rispetto al fatto di addirittura retrocedere la retroattività a quel punto da 24 mesi a 18 mesi.

Con lunedì scorso, con l'altro ieri, la Giunta regionale ha approvato definitivamente l'atto, che ha avuto questo percorso consultivo prima in II e poi in III Commissione, di fatto andando a evidenziare sia le richieste consiliari che sono arrivate rispetto a una particolare attenzione, sia sui tempi che la Regione deve avere, 60 giorni, per trasmettere la documentazione a Finaosta, sia i tempi che Finaosta ha di fatto fortemente accorciati per dare poi una risposta al cittadino valdostano nel momento in cui questo diventa un mutuatario. Naturalmente anche l'interesse particolare che ha avuto l'atto, da quando è arrivato per la prima volta in Commissione con una retroattività di 36 mesi che poi dopo è diventata in un primo passaggio in II di 24 e con l'ultimo passaggio in III di 18, ha continuato a evidenziare da parte di tutto quanto il Consiglio questa particolare attenzione che giustamente lei richiama.

Naturalmente ritengo che nelle esplicitazioni di questo iter che hanno visto una condivisione generale rispetto a questo atto, si sia evidenziata e assolutamente confermata la sensibilità che lei evidenzia e ha evidenziato con l'iniziativa che ha presentato.

Presidente - Per la replica il consigliere Marquis.

Marquis (FI) - Grazie Assessore, lei ci ha fatto un lungo racconto, ma non ha risposto alla domanda che le ho fatto di quali sono i tempi medi complessivi per arrivare all'erogazione di un mutuo.

Entrerò nello specifico perché questo è un tema che mi sta molto a cuore e per il quale ho già destinato parecchie energie. Io credo che non si tratti di apportare dei correttivi a una procedura, ma ci vada una riforma totale, caro Assessore, sull'argomento. Non è possibile che le banche eroghino i mutui a 60 giorni e qui, con la nostra finanziaria, impieghiamo un anno per arrivare a definizione delle procedure. Credo che vada presidiata politicamente questa materia, perché è anacronistica la gestione che ha la Valle d'Aosta e siamo l'unica Regione d'Italia che in parte gestisce la procedura in un assessorato e in parte tramite la finanziaria. Ognuno farà bene il suo lavoro, ma nessuno ha il presidio complessivo della materia, ciascuno risponde dei propri tempi ma non di quelli degli altri, e questo è un problema che sono anni che stiamo vivendo.

Abbiamo già provato in tutte le maniere a cercare di dare una soluzione: qui ci va una riforma, non ci va una piccola correzione o una limatura dei tempi di erogazione; bisogna ridisegnare la procedura. In tutta la Valle d'Aosta i progetti vengono chiesti su supporto informatico per ottenere le concessioni edilizie, mentre queste sono procedure ancora gestite su base cartacea. Sono tutti tempi che potrebbero essere ridotti, sono tutti tempi che si potrebbero sovrapporre per le analisi e le valutazioni se fosse gestita da un unico soggetto, perché non è che bisogna prima fare l'istruttoria tecnica, dopo la perizia tecnica una volta che è fatto l'impegno di spesa e dopo si manda Finaosta, partono le sue verifiche, sopralluoghi e valutazioni sul credito. Tutto questo porta a delle lungaggini che alla fine hanno una sintesi che sono i tempi finali, che sono la cartina tornasole. Se si impiega un anno, non si è competitivi: bisognerà farsi delle domande. È inutile dirsi quanto siamo bravi, abbiamo fatto bene, abbiamo recuperato delle risorse, ci siamo impegnati, abbiamo condiviso, tutti hanno partecipato; ma qui chi subisce è il cittadino valdostano, caro Assessore.

Se non si cambia marcia, non si risolve questo problema, e quest'iniziativa l'ho posta oggi proprio perché siamo nel mezzo di una verifica politica. Mi auguro che, al di là del parlare di poltrone, si possa anche parlare di questi argomenti. E chiederei vivamente che quest'argomento venga ripreso e venga considerato secondo la giusta attenzione, perché abbiamo parlato in questi anni di riforme, però di fatto riforme non ne sono ancora partite e senza le riforme purtroppo non ci adeguiamo a quelli che sono i tempi e quelle che sono le esigenze dei cittadini valdostani.