Oggetto del Consiglio n. 1459 del 27 aprile 2022 - Resoconto
OGGETTO N. 1459/XVI - Interpellanza: "Esami abilitativi regionali per pisteur-sécouriste e previsione di un fondo per il rimborso delle spese sostenute dai Valdostani che hanno svolto gli esami abilitativi presso società private".
Bertin (Presidente) - Punto n. 31 all'ordine del giorno. Per l'illustrazione, ha chiesto la parola il consigliere Carrel, ne ha facoltà.
Carrel (PA) - Con quest'interpellanza vogliamo chiedere un focus sui corsi abilitativi per i pisteurs-sécouristes, una figura importante sia per il primo intervento e il soccorso agli infortunati sulle piste da sci, ma anche per l'organizzazione di ogni società di impianti a fune e ricordo che hanno anche compiti quali l'apertura e la chiusura delle piste, l'informazione della clientela e fanno anche da riferimento per quanto riguarda le operazioni delle manutenzioni, quindi una figura sicuramente molto importante e delicata. Ricordo inoltre che l'articolo 4 della legge regionale n. 2/1997 prevede che i neoassunti facciano due anni d'aiuto pisteur per poi poter accedere, tramite il corso abilitativo, alla qualifica di pisteurs-sécouriste.
Vogliamo chiedere quale sia l'ultimo corso organizzato dalla nostra Regione per accedere all'albo dei pisteurs-sécouristes in quanto diversi giovani ci hanno segnalato che hanno dovuto partecipare a dei corsi privati per poter accedere a questa qualifica in quanto le società avevano necessità di pisteurs-sécouristes ma la Regione non organizzava questi corsi e l'albo non era sufficientemente capiente.
Chiedere inoltre se sono previsti nel mezzo anche dei fondi per andare a rifinanziare questi giovani lavoratori che hanno dovuto sopperire a questa mancanza andando a effettuare il corso in società di formazione private e abilitate.
Presidente - Risponde l'assessore Jean-Pierre Guichardaz.
Guichardaz J. (FP-PD) - Grazie collega. Il servizio di soccorso sulle piste di sci è disciplinato dalla legge regionale n. 2/1997, che all'articolo 4 istituisce la figura del pisteur-sécouriste definendolo quale operatore addetto al recupero e al primo intervento di soccorso agli infortunati sulle piste da sci.
La norma specifica inoltre che, compatibilmente con l'attività di soccorso, al pisteur sono affidate anche mansioni di diversa natura in relazione all'organizzazione di ogni singola località con riferimento alla manutenzione delle piste, al servizio di apertura e chiusura piste, all'informazione alla clientela. Queste altre mansioni possono essere svolte dai pisteurs-sécouristes con il supporto di personale dipendente assunto dal gestore in qualità di aiuto pisteur.
L'articolo 5 specifica che alla qualifica di pisteur-sécouriste si accede mediante la frequenza di specifico corso di formazione e superamento dei relativi esami indetti dall'Amministrazione regionale e ne disciplina i requisiti per l'ammissione.
L'articolo 8, comma 3bis, prevede tuttavia un esonero dalla frequenza dei corsi di formazione con ammissione diretta alle prove d'esame per l'acquisizione della qualifica per coloro che comprovino di aver svolto per almeno due anni anche non consecutivi le mansioni di aiuto pisteur oppure coloro che comprovino di aver frequentato corsi di formazione non seguiti da prove d'esame per profili professionali equivalenti a quelli di pisteur-sécouriste.
Per completezza di informazione, segnalo che all'abilitazione possono altresì pervenire coloro che, in possesso di titoli professionali conseguiti in altre Regioni o Province autonome in Stati membri dell'Unione europea, ne chiedano il riconoscimento ai fini dell'iscrizione negli elenchi regionali. Ai fini del riconoscimento dei titoli sono previste due sessioni annuali, scadenza 31 marzo e 30 settembre. A seguito della presentazione delle istanze da parte degli interessati, un'apposita Commissione effettua l'istruttoria relativa a ogni singolo candidato e si esprime per il riconoscimento o meno del titolo. In alcuni casi, al fine di colmare un gap di competenze, il candidato è tenuto a superare prove compensative che vengono prontamente organizzate dagli uffici competenti. Gli ultimi esami per il rilascio dell'attestato di abilitazione all'esercizio della professione di pisteur-sécouriste sono stati indetti con deliberazione della Giunta regionale n. 1350 del 9 ottobre 2017. Tale sessione d'esame era riservata esclusivamente ai soggetti che avevano svolto le mansioni di aiuto pisteur per almeno due anni, anche non consecutivi, ai sensi dell'articolo 8, comma 3bis, lettera A, della legge regionale n. 2/1997 e ai soggetti che comprovavano di aver frequentato corsi di formazione non seguiti da prove d'esame per profili professionali equivalenti a quelli di pisteur-sécouriste. Si tratta pertanto delle categorie per le quali è previsto l'esonero della frequenza del corso di formazione. Con successivo provvedimento dirigenziale è stato approvato l'esito dell'esame finale che ha visto l'abilitazione di dodici pisteurs-sécouristes deputati alle piste da discesa. Dal 2017, con la procedura di riconoscimento dei titoli e dell'esperienza professionale conseguiti in altre Regioni o Province autonome in Stati membri dell'Unione europea diversi dall'Italia, validi per l'iscrizione agli elenchi regionali di pisteur-sécouriste, ai sensi della deliberazione della Giunta regionale n. 533/2018 concernente: "Disposizioni applicative della legge regionale n. 2/1997", sono stati riconosciuti tredici titoli, sempre per piste da discesa.
Per quanto riguarda la domanda n. 2, a seguito del superamento di specifico esame, sono stati abilitati dodici nuovi pisteurs-sécouristes a cui si sommano undici soggetti dei tredici sopracitati abilitati a seguito del riconoscimento titoli. Due persone, pur avendo conseguito la qualifica sulla base del riconoscimento dei titoli, non hanno infatti presentato istanza di iscrizione negli elenchi regionali. Ricapitolando il totale dei nuovi iscritti nel periodo 2017-2022: numero ventitré di cui dodici per superamento esame e undici per riconoscimento titoli.
Per quanto riguarda la domanda n. 3, rispetto a quanto indicato nell'iniziativa consiliare presentata, occorre fare però una precisazione. Viene infatti affermato che molti aiuti pisteur, dopo i tempi previsti per legge, effettuano esami abilitativi presso società di formazioni private abilitate facendosi carico dei rispettivi costi. Se è pur vero che non sono stati più organizzati corsi di formazione ex novo, vale a dire per persone senza esperienza oppure con un periodo di esperienza inferiore a quello previsto dalla legge, è altrettanto vero che molti operatori già prestano servizio sulle piste in qualità di aiuto pisteur. Per questa tipologia di soggetti nel corso degli anni l'Assessorato è intervenuto più volte con modifiche di legge che hanno portato al testo di legge attualmente vigente rispetto alla regolamentazione di questa figura professionale. Allo stato attuale, come spiegato all'inizio di questa mia risposta, è prevista la possibilità di esonero dal corso di formazione per coloro che, previa certificazione dell'attività svolta, risultano aver prestato servizio in qualità di aiuto pisteur per un periodo complessivo di almeno due anni anche non consecutivi. Gli interessati possono quindi iscriversi, ai fini dell'abilitazione, alla sessione di esame in fase di organizzazione da parte dell'Amministrazione regionale senza dover sostenere gli esami presso società private facendosi carico dei relativi costi.
Allo stato attuale gli uffici competenti, di concerto con AVIF che con nota protocollo n. 1278 del 7 marzo u.s. ha formulato istanza in tal senso, stanno organizzando la nuova sessione d'esame, credo che sia conclusa adesso ma la risposta è ancora antecedente. Di primo acchito potrebbe sembrare che siano passati troppi anni dall'ultimo esame che è stato svolto a fine 2017, quindi per la stagione invernale 2017-2018; in realtà occorre innanzitutto considerare che agli elenchi regionali risultano attualmente iscritti 329 operatori per quanto riguarda le piste da discesa e 7 operatori per quelle da fondo per un totale di 336 pisteurs-sécouristes, un numero tutto sommato significativo se consideriamo la realtà valdostana benché non certo siano tutti in attività, lei lo sa meglio di me. Occorre altresì considerare gli effetti poi della pandemia e lo stato di emergenza dichiarato a fine gennaio 2020 che hanno impattato fortemente sull'attività dei comprensori sciistici negli anni 2020-2021. Non stupisce quindi che la necessità di nuove abilitazioni sia stata manifestata da parte dell'Associazione Valdostana Impianti a Fune, cioè dall'AVIF, nel corso dell'ultimo trimestre dello scorso anno. Il corso propedeutico organizzato da tale Associazione a supporto degli aiuti pisteur che intendono sostenere esami di abilitazione credo si sia concluso adesso il 21 aprile.
Rispetto a chi negli anni scorsi ha sostenuto spese per esami abilitanti presso società private, non vi è allo stato attuale la possibilità di erogare un rimborso anche in considerazione del fatto che le risorse finanziarie disponibili sono state tutte messe in campo per limitare le conseguenze socio-economiche sulle persone così come sugli operatori economici della pandemia da Covid-19.
Presidente - Per la replica, ha chiesto la parola il consigliere Carrel.
Carrel (PA) - Grazie Assessore. Sicuramente quest'iniziativa è stata iscritta il 25 di marzo, discussa oggi ma è stata iscritta già tempo fa, siamo a conoscenza che nel mentre ci sono state delle evoluzioni e siamo felici che ci sia questo nuovo corso di abilitazione perché crediamo che poter far crescere i giovani che vengono assunti nelle società di impianti a fune sia una delle priorità sia delle varie società, sia della Regione proprio per evitare che questi scelgano poi altre strade e soprattutto per cercare di valorizzarli. Ha ben ricordato lei, la figura dell'aiuto pisteur è sempre più valorizzata ma è sicuramente diversa da quella del pisteur, penso semplicemente alle funzioni organizzative, un pisteur ha delle mansioni che un aiuto pisteur non ha e quindi anche a livello aziendale avere quattro aiuto pisteur non equivale assolutamente ad avere un pisteur, anche perché deve sempre esserci un pisteur in servizio e questo è sicuramente un altro aspetto da valutare dal punto di vista organizzativo delle società di impianti a fune, ma sicuramente questo è un tema che tratta il suo collega Bertschy, che è a stretto contatto con l'organizzazione di questi corsi di cui abbiamo chiesto informazioni proprio con l'auspicio che questi vengano riattivati al più presto anche come Assessorato del turismo.