Oggetto del Consiglio n. 1415 del 24 marzo 2022 - Resoconto
OGGETTO N. 1415/XVI - Interpellanza: "Verifica del rispetto delle convenzioni vigenti tra Azienda USL e Croce Rossa Anpas-Federazione per l'espletamento dei servizi sanitari".
Bertin (Presidente) - Punto n. 40. Consigliere Manfrin ne ha facoltà.
Manfrin (LEGA VDA) - Quest'interpellanza arriva a seguito di una prima iniziativa che abbiamo presentato e che è stata poi corroborata da alcuni dati relativi a questa convenzione.
Questa convenzione, lo ricordo, nasce a seguito della deliberazione del direttore generale n. 162 del 19 aprile 2021 ed è un progetto che coinvolge l'Anpas, l'Azienda USL e l'Unité des Communes Grand-Paradis.
Non dimentichiamoci questo: Unité des Communes Grand-Paradis, perché sarà importante nella presentazione di quest'iniziativa.
Questo progetto che cosa prevedeva? Prevedeva una serie di attività in capo ad Anpas e alla Federazione del soccorso, più precisamente, questo è quello che viene stabilito: la presenza di due autisti soccorritori H12 in ognuna delle postazioni di Saint-Pierre e Cogne, e quindi l'assunzione di otto autisti soccorritori dipendenti e otto volontari della Anpas Federazione, per un massimo riconoscibile di 696 mila euro; l'acquisto di due ambulanze completamente attrezzate per 150 mila euro; un corso professionale per autista soccorritore per 19.550 euro e un'unità amministrativa in regime orario di part-time per una cifra massima di 33.750 euro. L'intero importo finanziato da un progetto SNAI pari a euro 1.519.143,50 previsto per la realizzazione della scheda SN1.
Siamo tutti felicissimi che questo progetto sia stato accettato, mi rimangono dei dubbi, l'ho già detto, sul fatto che sia un'associazione di volontariato che assume del personale e sia un'associazione di volontariato che acquista delle ambulanze di cui poi rimarrà proprietaria una volta terminato il percorso, ma credo sia utile andare a rileggere su cosa s'incentra l'intervento SN1 sul quale vengono erogati dei fondi, che non sono chiaramente fondi propri della Regione, ma sono fondi che arrivano invece dall'esterno.
Che cosa dice l'intervento SN1? Ci dice che l'intervento è diretto a migliorare il livello di assistenza sanitaria nell'area interna, in particolare riducendo i tempi d'intervento in emergenza/urgenza considerato che per alcune aree delle testate delle valli laterali, parliamo sempre di comunità montana Grand-Paradis, i tempi di trasporto verso l'Ospedale capoluogo regionale sono eccessivamente alti.
Preso atto che tali tempi sono difficilmente comprimibili e che non è possibile creare un presidio di soccorso adeguatamente attrezzato, l'obiettivo è quello di arrivare a poter accorciare questi tempi d'intervento.
A tal fine si prevede la creazione di un sistema d'intervento su due livelli: il primo livello laico con due postazioni sul territorio, il secondo livello professionale, con l'avvicinamento - e sottolineo l'avvicinamento - al territorio dell'area del Grand-Paradis dei medici dell'Azienda.
Quindi cosa succede? Che vengono create presso l'attuale sede dei volontari di soccorso di Cogne e Saint-Pierre due vere e proprie postazioni di soccorso locali verso le quali operano volontari e dipendenti della Federazione regionale del soccorso, nonché si procede all'avvicinamento del personale sanitario.
La prima cosa curiosa è che ho chiesto innanzitutto di avere il report dei servizi effettuati da questo servizio sanitario legato al progetto e di avere informazioni su eventuali incidenti occorsi ai mezzi che sono stati acquistati con questi fondi esterni e che vengono utilizzati.
Mi viene detto che una di queste ambulanze, dopo una settimana, è stata distrutta completamente e nella relazione in cui si cita quest'incidente si dice che è stato completamente distrutto il paraurti anteriore, il parafango anteriore destro, la porta anteriore destra, la ruota anteriore destra ed è scoppiato l'airbag.
Quello che è accaduto però ha dell'incredibile, perché è accaduto urtando una fioriera in calcestruzzo. Ora io non so esattamente a che velocità andasse l'ambulanza quando ha urtato questa fioriera in calcestruzzo ma per fare quest'elenco di danni, credo che fosse per lo meno molto elevata.
Ma ci fa venire un dubbio però quello che viene dichiarato come luogo in cui è accaduto l'incidente: l'incidente è accaduto in località Les Iles Saint-Christophe aeroporto il 6 gennaio 2021 alle ore 12:00.
Se il progetto è incentrato sull'area del Grand-Paradis, esattamente, quest'ambulanza a Saint-Christophe all'aeroporto che cosa stava facendo? Non si sa. Credo che sia importante esaminare effettivamente quello che avviene nello specifico dei servizi, perché la tabella dei servizi ci dice una cosa, e l'ho voluta suddividere; ringrazio ovviamente la USL per i dati che sono stati forniti.
Viene fatto un report delle attività dei mezzi giorno per giorno, differenziandoli.
Per esempio il mezzo 724 di Saint-Pierre... tengo a fare una premessa: questi mezzi chiaramente devono operare nell'area della Grand-Paradis, quest'area è inserita nell'ambito territoriale del distretto 1 a livello sanitario, il che significa che sono ricompresi sia i Comuni che fanno parte della Comunità montana Grand-Paradis ma anche Courmayeur, La Salle, La Thuile, Morgex e Pré-Saint-Didier. Qui vengono forniti i dati aggregati per distretto sanitario.
Possiamo vedere che per il mezzo 724, che è di stanza a Saint-Pierre, sono stati effettuati dal primo al 21 di gennaio centoquaranta interventi di cui trentaquattro nel distretto di appartenenza, quindi di centoquaranta solo trentaquattro vengono svolti nel distretto in cui, in teoria, sono stati pagati per personale, mezzi, formazione, coordinamento e quant'altro. Poi ci sono trentasei trasporti secondari non programmati di cui soltanto quattordici nell'Unité, delle novantacinque missioni di soccorso nel distretto di Aosta ce ne sono quarantacinque fuori dalla Grand-Paradis.
Nel mezzo invece che è di stanza a Cogne, il n. 725, ci sono trenta interventi di cui due nel distretto di Morgex, diciotto trasporti secondari non programmati, di cui sei nell'Unité e ventisette missioni di soccorso nel distretto di Aosta, di cui ventiquattro nell'Unité.
Il mezzo 726, che è andato distrutto, ha fatto ventiquattro interventi di cui quattro nel distretto 1 di Morgex, in cui è inserita anche l'Unité des Communes; undici trasporti secondari non programmati, di cui due nell'Unité e quindici missioni di soccorso nel distretto di Aosta, di cui tre nell'Unité.
Qui vediamo che c'è veramente un profluvio d'interventi da parte di queste ambulanze al di fuori della zona in cui dovrebbero operare, ma non è soltanto così semplice: noi abbiamo percepito, e questo progetto ha percepito dei fondi europei, perché doveva migliorare la sanità in quella specifica zona, cioè la zona della Grand-Paradis.
Adesso vediamo che gli interventi vengono fatti in larga parte fuori da quell'area della Grand-Paradis. Chiaramente, gli uffici rendendosi conto, immagino, che mi trasmettevano dei dati che avevano poco senso e che probabilmente erano forieri di qualche problematica, cosa specificavano? Mi scrivevano che le missioni di soccorso - suddivise in base alla gravità di codici verdi, gialli e rossi - sono state riportate in base ai distretti. Gli interventi fuori distretto sono stati giustificati in quanto unici mezzi disponibili - gli altri mezzi di soccorso erano già impegnati - e dall'impennata delle richieste di soccorso dovuto alla pandemia del mese di gennaio.
Io posso anche comprenderlo, al di là che non comprendo come mai un mezzo che è di stanza a Saint-Pierre debba andare alla micro di Challand-Saint-Anselme l'undici di gennaio e ci sono altre località più esotiche in questo elenco e veramente non comprendo come mai effettivamente si arrivi ad avere questo tipo di servizio, però quello che mi dico è: va bene, non c'erano altre ambulanze in servizio, ma ammettiamo che questo servizio e questo progetto non avessero mai visto la luce in Valle d'Aosta, questi 140 più 30 più 24 servizi sarebbero rimasti inevasi? Le persone che sono state male - 140 più 30 più 24 che hanno avuto necessità di trasporto - sarebbero rimaste a casa o sarebbero rimaste nei luoghi in cui si sono sentite male e non sarebbero state trasportate da nessuna parte?
Non lo so, è una domanda che mi faccio, perché obiettivamente credo che quando si tratterà di rendicontare come si sono spesi i soldi e per quali interventi, sarà difficile spiegare a chi deve pagare che questi soldi si sono utilizzati per fare una cosa invece che per farne un'altra e non credo che due righe, dicendo che tutti gli altri mezzi di soccorso erano già impegnati, possano essere sufficienti.
Qual è il punto? Io la prego, Assessore, di fare delle sue valutazioni in questo caso e di non limitarsi a quello che possono averle riportato, perché quando io ho depositato quest'iniziativa, ho ricevuto due tipi di spiegazione. Succede sempre così: deposito un'iniziativa ispettiva e quando presento queste iniziative di solito poi ricevo delle reazioni.
Da una parte mi è stato detto dai detrattori del servizio, potremmo dire delle Associazioni: "Ma no, guarda che questi servizi sono stati utilizzati in questa maniera perché le associazioni sono già pagate per fare dei servizi e con quelle ambulanze che erano ferme coprono quei servizi che dovrebbero fare".
Altri invece, che sono detrattori della sanità, dicono che in realtà è la sanità regionale che utilizza le ambulanze come le pare e piace.
Io non so dove sia la verità, non so se sia vera una, l'altra versione, se siano vere entrambe o se non sia vera nessuna, però ritengo che a fronte di questi dati probabilmente uno sguardo e una luce su quanto le ho esposto vada data.
Presidente - Risponde l'assessore Barmasse.
Barmasse (UV) - Le domande esplicitate sono quattro. La prima "Se il descritto utilizzo della convenzione, con ripetuti interventi al di fuori dell'area Grand-Paradis, possa essere giustificata": da quanto dichiarato nella risposta alla richiesta di accesso agli atti, con riferimento a questi interventi delle ambulanze, va anzitutto premesso che tutte le postazioni presenti sul territorio regionale sono al servizio dell'intero sistema di emergenza/urgenza regionale.
A proposito dell'utilizzo delle ambulanze di cui al progetto "Aree interne", durante le interlocuzioni con il Ministero, si è pertanto precisato che le stesse entrano come parte integrante del sistema emergenza/urgenza della Regione.
Con riferimento all'utilizzo dei mezzi, il medesimo va altresì contestualizzato in un momento pandemico drammatico per l'Ospedale, dovuto alla carenza di posti letto a causa del Covid, dove è stato prioritario ed emergenziale dare risposte anche in tal senso, procedendo con il trasferimento di pazienti dall'Ospedale verso le strutture socio sanitarie territoriali attivate per l'emergenza.
Sempre con riferimento all'utilizzo dei mezzi di soccorso, è inoltre doveroso riferire circa la recente produzione giurisprudenziale che è intervenuta in materia: la Corte di giustizia dell'Unione Europea ha affermato che rientra nella fattispecie del trasporto di emergenza e urgenza anche il cosiddetto trasporto in ambulanza qualificato, ossia l'assistenza prestata in ambulanza da parte di personale appositamente formato in materia di Pronto Soccorso a pazienti per i quali esiste un rischio oggettivo e concreto di peggioramento dello stato di salute durante il trasporto, tale da giustificare la presenza a bordo di personale adeguatamente qualificato per assicurare le relative cure - sentenza della Corte di giustizia dell'Unione Europea n. 475/2017 FAL C 424/2018 - pertanto, nonostante l'articolo 57 del codice del terzo settore non ne faccia specifica menzione, è possibile darne una lettura che in chiave europea ricomprenda anche quest'ipotesi.
Nello stesso senso anche il Consiglio di Stato ha affermato che non necessariamente l'emergenza deve esistere all'inizio quale finalità del trasporto in atto e ravvisabile a priori, ma può concretizzarsi secondo una ragionevole valutazione prognostica nel corso dello stesso trasporto, improntandone, quindi, fin dall'inizio della sua esecuzione, l'aspetto funzionale e imponendo di conseguenza l'impiego di idonei mezzi materiali e personali.
In una recente consultazione ANAC, in tema di affidamento dei servizi sociali, è stata peraltro proposta un'ulteriore estensione al trasporto finalizzato al trapianto di organi e alla trasfusione di sangue o emoderivati e alla somministrazione di farmaci antidoti, qualora risultino indispensabili a salvaguardare le fondamentali funzioni vitali dei pazienti e richiedano quindi imprevedibilità e somma urgenza nell'esecuzione.
L'emergenza/urgenza si riferisce in questo caso non tanto al paziente bensì all'oggetto trasportato e alla missione espletata.
Seconda domanda, "Se tale utilizzo all'atto della rendicontazione non rischi di risultare difforme rispetto a quanto previsto, e quindi se vi è la possibilità di perdere il summenzionato finanziamento": alla luce di quanto illustrato, l'utilizzo dei mezzi risulta coerente con la peculiarità del sistema dell'emergenza/urgenza regionale. Circa la rendicontazione da prodursi, va precisato che tutte le attività del progetto sono valutate e monitorate dal tavolo di monitoraggio di cui all'articolo 6 della convenzione; del tavolo fa parte l'Unité Grand-Paradis, la quale è capofila della strategia aree interne, firmataria dell'accordo quadro di programma e beneficiaria del finanziamento. La principale titolarità dei controlli sulla conformità degli interventi alla scheda è, quindi, dell'Unité, considerato che trattasi di un progetto della strategia aree interne Grand-Paradis.
Si precisa, comunque, che sia l'Unité sia l'Azienda USL sono in continuo contatto con il Dipartimento affari europei, autorità di gestione della strategia, per garantire il buon andamento del progetto, coerente con gli obiettivi della strategia dell'area e conseguentemente regionali.
Si rileva, altresì, che le spese sostenute dall'attuatore ANPAS del progetto SN1, devono rispettare le indicazioni del SIGECO, sistema di gestione e controllo, e che sono oggetto di controllo di primo livello dei servizi di controllo regionali.
Pertanto, prima di essere validate, sono sottoposte a più fasi di controllo di merito e amministrativo.
La terza domanda, "In quale intervento fosse coinvolto il mezzo incidentato presso l'aeroporto di Saint-Christophe al momento del sinistro": l'incidente è avvenuto in modo autonomo all'interno dell'aeroporto il giorno 6 gennaio 2022, l'ambulanza era stata utilizzata per il rendez-vous con elicottero presso l'aeroporto. In quel periodo, per fronteggiare le richieste dovute all'aumento del flusso turistico, gli elicotteri previsti erano due e le uscite totali giornaliere di soccorso dei due mezzi hanno sempre superato la ventina, concentrate per lo più nelle ore di tarda mattinata e a metà pomeriggio.
Nella maggior parte dei casi, i tempi d'intervento dell'elicottero, considerando la morfologia del nostro territorio, sono ristretti nell'ordine dei venti minuti - massimo trenta - con un conseguente elevato turn-over di mezzi per il rendez-vous.
Secondo la procedura, l'ambulanza deve già essere presente nelle sedi aeroportuali all'atterraggio dell'eliambulanza. L'elicottero deve essere immediatamente disponibile per un successivo intervento il più delle volte già previsto in coda. I tempi di attesa per il rendez-vous, tra ambulanza ed elicottero, devono essere i più brevi possibili e limitati a pochi minuti. L'eliambulanza non può, per nessun motivo, aspettare, per tutti questi motivi la USL 118 ha dovuto utilizzare tutti i mezzi a disposizione per garantire l'operatività del sistema.
La quarta domanda, "Se sia intenzione dell'Assessore verificare il puntuale rispetto delle convenzioni e prevenire eventuali difformità": le attività di controllo sull'Azienda USL della Valle d'Aosta, posta in capo all'Assessorato della Sanità, salute e politiche sociali, sono disciplinate dal capo quinto rubricato appunto "Controlli" della legge regionale 25 gennaio 2000 n. 5, "Norme per la razionalizzazione dell'organizzazione del servizio socio sanitario regionale e per il miglioramento della qualità dell'appropriatezza delle prestazioni sanitarie, socio-sanitarie e socio-assistenziali prodotte ed erogate nella Regione".
Per quanto attiene più specificatamente ai controlli sul progetto della strategia area interna di cui alla presente interpellanza, come premesso tale compito è posto in capo ai soggetti che vi sono preposti nell'ambito della disciplina del progetto medesimo, come già precisato in risposta al quesito 2, senza con ciò nulla togliere alle ordinarie attività di verifica e monitoraggio che l'Assessorato svolge regolarmente su tutte le attività poste in essere dall'Azienda sanitaria.
Presidente - Per replica il consigliere Manfrin.
Manfrin (LEGA VDA) - La sorprenderò dicendole che mi aspettavo esattamente una risposta di questo tipo, cioè una giustificazione generica nella quale lei mi dice che un progetto che prevede il fatto che venga speso un milione e mezzo di euro e il conseguente acquisto di due ambulanze completamente attrezzate, l'assunzione di otto unità di personale di un'associazione di volontariato, l'assunzione di un coordinatore di un'associazione di volontariato, il pagamento delle attività di formazione - a cui è specificamente dedicata un'area, in questo caso la Grand-Paradis, e che si svolge in gran parte al di fuori dell'area Grand-Paradis - è perfettamente normale perché è un sistema di emergenza; il che equivale a dire, Assessore, che se questo progetto che chiaramente non è obbligatorio ma è un'eventualità a cui si è aderito non ci fosse stato, noi ci saremmo trovati con centoquaranta più trenta più ventiquattro persone che avrebbero dovuto arrangiarsi da sole, si sarebbero fatte portare all'Ospedale o dove dovevano andare dal cugino, dallo zio, dall'amico, perché le ambulanze non c'erano.
Lei forse potrà probabilmente nascondersi dietro a queste affermazioni generiche, io credo che saranno poco spiegabili quando si faranno i dovuti approfondimenti.
Dopodiché sa che c'è, Assessore? Io credo di averle segnalato per tempo e debitamente. Lei mi dice che c'era l'emergenza, c'era il Coronavirus, c'era il Covid, bisognava correre, c'era il sistema sanitario sotto stress. Benissimo, faremo dei begli accessi agli atti sugli interventi successivi.
Intanto vedremo quelli che ci sono già stati, poi vedremo se si modificheranno nel tempo o se continueranno così, poi, sulla base di questo, tireremo le somme e vedremo a quel punto se andare a distruggere un'ambulanza all'aeroporto di Saint-Christophe è perfettamente legittimo oppure forse quelle due ambulanze dovevano rimanere dove dovevano rimanere, anche perché le dirò, Assessore, una cosa molto semplice: se io in questo intervento alla micro di Challand-Saint-Anselme prendo un'ambulanza, che è distante, da Saint-Pierre e sguarnisco una postazione e una persona dell'area della Grand-Paradis si sente male, ha bisogno di un trasporto e non c'è trasporto e accade un problema con questa persona che ha dei danni per il ritardo con cui viene trasportata in Ospedale, la responsabilità di chi è? Di chi le ha composto la risposta e di lei che l'ha letta? Delle associazioni che sono state chiamate? Di chi coordina gli interventi e ha deciso di disporne come preferisce?
Non lo so ma probabilmente qualcuno lo approfondirà.