Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 1412 del 24 marzo 2022 - Resoconto

OGGETTO N. 1412/XVI - Interpellanza: "Iniziative in relazione alla destinazione d'uso dell'ex sede del Dipartimento Turismo, Sport e Commercio in Piazza Narbonne nel Comune di Aosta".

Bertin (Presidente) - Punto n. 37 dell'ordine del giorno. Per l'illustrazione il consigliere Distort.

Distort (LEGA VDA) - La presente interpellanza porta all'attenzione del Consiglio una situazione di turn over che riguarda la sede degli uffici del turismo e di altre attività regionali e la presenza di due fabbricati esistenti, da una parte il palazzo regionale di Piazza Narbonne e dall'altra l'edificio ex caserma della Finanza a Pollein località Autoporto. Sono due argomenti che in realtà comunque sono fortemente correlati. Ho utilizzato il termine turn over con un po' di dispiacere, perché elemosinare i termini dall'inglese e dalla cultura anglosassone, a cui noi latini abbiamo insegnato la cultura, è sempre un po' un atto contro natura, per me, però è il termine tecnico con il quale si esprime in vari ambiti, e soprattutto in questo caso in quello degli edifici, l'avvicendamento, la sostituzione, lo spostamento di personale e arredi in un altro edificio, per consentire la realizzazione di opere di ristrutturazione, migliorie, ampliamenti o ricostruzioni nell'edificio precedente, in vista poi della ricollocazione, questo è il senso del turn-over.

Vediamo un attimo una breve cronistoria. Il trasferimento del personale degli uffici del turismo dal palazzo di Piazza Narbonne all'edificio ex caserma della Finanza di Pollein ha avuto avvio da novembre del 2012, quindi stiamo quasi per festeggiare il primo decennio della loro collocazione in quella sede. Questo trasferimento allora era stato concepito in via del tutto provvisoria, così come attestano gli atti, ma si sa, spesso accade che nulla è più definitivo del provvisorio.

È opportuno ricordare che questo trasferimento di personale era motivato da una strategia, come detto, non solo di turn over, ma fondamentalmente per consentire la realizzazione di lavori di ristrutturazione, ampliamento o sostituzione edilizia, nell'altro caso, del fabbricato sito in Piazza Narbonne, in funzione delle scelte che si sarebbero operate a seguito di uno studio esplorativo affidato allora a un mio collega architetto, così come aveva a suo tempo affermato l'allora assessore Marco Viérin per valutare quale delle due opzioni, ovvero la ristrutturazione edilizia oppure la sostituzione edilizia, cioè ricostruzione, sia la migliore soprattutto in termini di spesa. Un approfondimento che doveva orientare scelte per cambiare il volto di Piazza Narbonne; questo era il titolo di un articolo del 31 maggio 2012 e un impegno inserito nel programma regionale dei lavori pubblici per il triennio 2012-2014, che impegnava una spesa di 15 milioni di euro.

Questa è l'analisi storica delle intenzioni, poi di fatto però che cosa è successo? È avvenuto che, da quanto riportato da fonti giornalistiche già nel 2015, per far cassa la Regione vende alcuni dei propri gioielli immobiliari, e c'è anche l'edificio per decenni sede dell'Assessorato regionale al turismo, palazzo Narbonne, situato nell'omonima piazza ad Aosta. Evidentemente si è ritenuto opportuno che non valesse la pena intervenire e si inserisse nell'elenco dei beni immobili che si intende avviare prioritariamente al procedimento di alienazione, successivamente confermato dal piano delle alienazioni e valorizzazioni immobiliari, così come ribadito dai documenti allegati al recente bilancio regionale.

La storia si conclude qui e quindi traiamo delle conclusioni: quali sono le certezze di oggi? La prima: gli uffici del dipartimento turismo, sport e commercio permangono nella struttura ex caserma finanza a Pollein, dove si riscontra una collocazione, permettetemi di dire anche per deformazione professionale, particolarmente poco strategica e poco logistica per una prolungata permanenza in questa zona e in questa collocazione, sia per un'ubicazione territoriale, una distanza, ma anche proprio per il contesto territoriale. È del tutto evidente, siamo in vicinanza alla struttura di Enval, quindi non una zona particolarmente ambita dal punto di vista delle esternalità. Abbiamo uno stabile che ha un suo look, e qua la deformazione professionale viene fuori: ha un suo look che non è particolarmente felice; soprattutto non è soltanto una questione estetica, o il vezzo dell'architetto Distort che aborre quegli edifici che non hanno una particolare anima. Il concetto è che lì sono collocati gli uffici del turismo, lì vanno tutti quegli utenti che vogliono investire in turismo, di conseguenza quello è il biglietto da visita per un'imprenditoria che mira a una valorizzazione di eccellenze all'attrattività e quella è la cornice in cui si accolgono.

Senza contare l'aspetto energetico, di climatizzazione: io non voglio mettermi a fare il sindacalista dei dipendenti che sono presenti lì, ma ho avuto modo, per vari motivi anche lavorativi, anzi, soprattutto lavorativi, di dover frequentare quegli uffici sia in inverno sia in estate, percependo le difficoltà e comunque le criticità di climatizzazione sia in inverno che in estate. Questa è la situazione numero uno della collocazione degli uffici del turismo nell'ex caserma a Pollein.

Quanto al palazzo Narbonne è un altro discorso: rimane dichiarato di disinteresse regionale l'utilizzo diretto del bene per fini pubblici, rimane nel limbo del piano delle dismissioni e valorizzazione. Perché parlo di limbo? Perché, così come avevo già parlato in un'altra iniziativa riguardo alla centrale del latte, nel momento in cui si mette in alienazione, si mette in vendita con un valore ed il valore discende fondamentalmente dalle potenzialità di intervento edilizio all'interno di questo stabile. La destinazione d'uso o la valutazione di tutto un ampio spettro di destinazioni d'uso compatibili è fondamentale, altrimenti si diminuisce la platea degli interessati e automaticamente, per legge di mercato, si diminuisce il valore del bene. Quindi, la Regione mette in vendita un bene che, per le regole dell'estimo e per le regole del mercato, viene sottovalutato. Questa non è mia competenza e non voglio con questo augurare nulla di infausto, ma potrebbe rientrare negli ambiti del danno erariale.

Alla luce di questa situazione, di questi due elementi descritti, a nome del gruppo Lega chiedo quali siano le iniziative in atto con il Comune di Aosta per garantire, agli effetti dello strumento urbanistico, le destinazioni d'uso ammissibili relative a palazzo Narbonne, in modo da consentire un'opportuna valorizzazione ai fini dell'alienazione nell'interesse della Regione quale ente proprietario, e in caso quali siano eventuali intenzioni attuali e future in merito; questo per il palazzo Narbonne. L'altro, per la sede attuale, quali siano le intenzioni in merito alla ricollocazione in altra sede degli uffici del dipartimento turismo, sport e commercio, che attualmente permangono nella struttura ex caserma della Finanza a Pollein e quali siano i relativi tempi di attuazione.

Presidente - Risponde l'assessore Marzi.

Marzi (SA) - Entrambe le situazioni inerenti gli uffici del dipartimento turismo, sport e commercio, che attualmente permangono nella struttura della ex caserma della Finanza a Pollein e della destinazione urbanistica del palazzo Narbonne, sono state adeguatamente valutate e sono inserite in una più ampia proposta di programmazione e di riorganizzazione delle sedi degli uffici regionali, che ho richiamato rispondendo in premessa alla precedente iniziativa, al punto 34, del collega Aggravi. La risposta alla sua iniziativa mi consente infatti di dare una prima informativa al Consiglio regionale circa gli indirizzi e le azioni che intendiamo intraprendere proprio per affrontare, in modo complessivo e coordinato, la questione della razionalizzazione e della riorganizzazione delle sedi dei luoghi di lavoro.

La Giunta regionale, con deliberazione 1156 del 13 settembre 2021, ha istituito a tal fine un gruppo di lavoro per la definizione di proposte di riorganizzazione logistica degli uffici dell'Amministrazione regionale, presieduto dal sottoscritto per delega del presidente Lavevaz. Il gruppo di lavoro è costituito dal segretario generale della Regione, dal coordinatore del dipartimento personale e organizzazione e trasversalmente dai dirigenti delle strutture sicurezza e logistica, espropriazione e valorizzazione del patrimonio, sistemi tecnologici, edilizia, patrimoni immobiliari e infrastrutture sportive, edilizia, sedi istituzionali e sismica. Alle riunioni ha anche partecipato il coordinatore ad interim del dipartimento innovazione e agenda digitale.

Il gruppo di lavoro ha operato nella stesura di una relazione contenente proposte di ridistribuzione logistica, corredate dalla stima dei costi e dei tempi necessari per attuare la riorganizzazione, sulla base anche di alcuni criteri di analisi e finalizzati a conseguire: uno, la riduzione dei costi per le locazioni passive e gestioni delle sedi, motivo per il quale poc'anzi parlavo di scelte di matrice economica; due, la valorizzazione del patrimonio immobiliare; tre, la migliore fruibilità e accessibilità per il pubblico e per gli utenti; quattro, il contenimento dei costi generali di trasferimento di personale e utenti alle sedi regionali, con conseguenti benefici sul territorio anche da un punto di vista ambientale. La relazione del gruppo di lavoro è stata consegnata alla Giunta regionale per le opportune valutazioni e le conseguenti indicazioni operative.

La proposta del gruppo di lavoro prevede che la destinazione a uffici di palazzo Narbone risulti strategica nell'ottica di una riorganizzazione più complessiva. A tal fine, per riaffermare l'utilizzo istituzionale dello stesso, con l'approvazione in Consiglio del bilancio di previsione 2022-2024, quindi quello che abbiamo già approvato, l'edificio palazzo Narbonne è stato eliminato dal piano delle alienazioni e valorizzazioni immobiliari. Pertanto, in assenza di una previsione di futura alienazione del medesimo, non si è resa necessaria alcuna attività con il Comune di Aosta al fine della modifica della destinazione urbanistica.

Il gruppo di lavoro ha concentrato le proprie valutazioni prendendo in considerazione gli immobili di proprietà che nell'arco di un biennio possono essere resi disponibili all'insediamento degli uffici, tenendo in considerazione anche la necessità di poter disporre di aree polmone da destinare all'accoglienza del personale delle sedi che saranno sottoposte a ristrutturazione nel prossimo decennio. Sono stati valutati pertanto l'utilizzo del palazzo Narbonne e la disponibilità nell'arco di un biennio dell'immobile Roncas, con l'obiettivo in parallelo di accorpare presso palazzo Deffeyes tutti i servizi della Presidenza e gli staff di amministrazione, compreso il bilancio e le finanze.

Venendo alle previsioni di dettagli ipotizzati per le sedi citate nella sua iniziativa, presso palazzo Narbonne si concentrerebbero gli uffici dell'Assessorato istruzione, università, politiche giovanili, affari europei e partecipate, del dipartimento sovraintendenza agli studi e del dipartimento società ed enti partecipati. Presso palazzo Roncas si concentrerebbero gli uffici dell'Assessorato beni culturali, turismo, sport e commercio del dipartimento turismo sport e commercio, attualmente all'ex caserma a Pollein, e della struttura attività culturali del dipartimento soprintendenza per i beni e le attività culturali.

Presidente - Per la replica il consigliere Distort.

Distort (LEGA VDA) - Grazie Assessore. "Troppa grazia a Sant'Antonio", nel senso che a questo punto le perplessità che erano messe in luce vedrebbero, secondo quanto riferisce nella sua risposta, un lieto fine. Questo può rallegrare me e il mio gruppo come autori di quest'interpellanza, così come può rallegrare il personale che attualmente è collocato in una zona dove, tra l'altro, le limitate condizioni abitative, (per limitate dico le criticità legate alle condizioni del risiedere e dell'abitare) definiscono automaticamente una limitata efficienza nell'espletamento del proprio lavoro. Questo è un dato di fatto indipendentemente dalle rivalse sindacali che non mi appartengono culturalmente, e questo dovrebbe allietare l'assessore Guichardaz che potrà dire al suo personale habemus papam, così come ho visto allietarsi anche l'assessore Caveri per questa notizia, di cui ha preso atto in questa sua risposta. Ecco che questo bello della diretta del Consiglio ci permette anche questi aspetti, quindi in questo clima sereno ringrazio per la risposta, ma manterremo alta la guardia sulla vigilanza di quanto detto.

Presidente - Chiudiamo la seduta mattutina del Consiglio e riprenderemo alle ore 15:00.

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La seduta termina alle ore 12:47.