Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 1408 del 24 marzo 2022 - Resoconto

OGGETTO N. 1408/XVI - Interpellanza: "Valutazione della fattibilità economica del punto di ristoro annesso alla nuova telecabina Pila-Couis".

Bertin (Presidente) - Riprendiamo l'ordine del giorno, siamo al punto n. 33. Si è prenotata la consigliera Erika Guichardaz per l'illustrazione, ne ha facoltà.

Guichardaz E. (PCP) - Torniamo su un tema che ormai sta un po' monopolizzando il nostro Consiglio regionale. La conferenza di programma del 23 dicembre 2020 e la successiva conferenza dei servizi del 20 gennaio 2022, finalizzate alla definizione dell'accordo di programma promosso dalla Regione, su iniziativa della società Pila, per la realizzazione della nuova telecabina Pila-Couis, con annesso il punto ristoro panoramico nei comuni di Gressan e Cogne, hanno evidenziato diversi aspetti interessanti che vorrei porre all'attenzione dell'Assessore, in vista della sua risposta alle mie domande riferite all'interesse economico e alla relativa fattibilità del punto ristoro.

La Pila S.p.A., nei documenti progettuali, non ha previsto il collegamento funiviario verso Cogne, ma solo la linea funiviaria verso la Platta de Grevon, e oggi lei ha esplicitato meglio per chi l'altra volta non avesse capito bene questo punto. Hanno inoltre rilevato che i Comuni di Gressan e di Cogne dovevano affrontare successivi passaggi, visto che sulla cresta della Platta de Grevon le opere in progetto risultavano non direttamente consentite. Quella zona infatti si trova nelle fasce a media e alta pericolosità, e per realizzare bar o ristoranti i Comuni dovevano richiedere la procedura di deroga prevista nel caso di interventi comportanti rilevanti interessi economici e sociali. Gli interventi, si legge nella conferenza dei servizi, devono essere corredati da uno studio di compatibilità delle opere con i fenomeni di dissesto attesi, mediante una specifica valutazione tecnica che accerti la sicurezza dell'esercizio delle funzioni correlate all'opera stessa. Si richiede inoltre la conformità rispetto alla rumorosità, attraverso uno studio dell'impatto acustico che non era presente, la necessità di predisporre specifiche sezioni geologiche e approfondimenti sull'entità della scarpata della Platta, per scongiurare un arretramento verso il comune di Cogne del punto di arrivo dell'impianto, tenuto conto della presenza del permafrost che può interferire con l'esecuzione e il funzionamento dell'opera, la precisazione dell'aumento dei fabbisogni idrici derivanti dalla nuova struttura, la richiesta di sostenibilità di un bar-ristorante, in relazione alla necessità di dotazione di infrastrutture dei servizi essenziali, gestione dei rifiuti e gestione energetica, prevedendo una soluzione progettuale più avanzata per risparmio energetico e riduzione di emissioni di inquinanti, l'analisi delle alternative per ridimensionare o eliminare il punto ristoro e valutare una diversa collocazione, la proposta di misure di compensazione ambientale e misure di mitigazione, visto che il manufatto rientra in zona ZPS.

Ho voluto elencare solo alcuni degli aspetti emersi durante la conferenza dei servizi, che molto probabilmente influiscono sia rispetto alla concessione della deroga per ambiti inedificabili, sia rispetto alla fattibilità economica dell'opera. La fattibilità o meno di un'opera è un passaggio cruciale dell'iter progettuale, soprattutto per opere così importanti. A noi sembra che questa fase sia stata sottovalutata, ci si limiti ad enunciati di principio, non supportati da dati, e con l'assenza della rappresentazione del quadro motivazionale che ha portato alla scelta della soluzione.

Ribadendo per l'ennesima volta che ci troviamo d'accordo con l'ammodernamento degli impianti, vorremmo capire se la Giunta intenda concedere la deroga anche per la costruzione del ristorante, come richiesto dal consiglio comunale di Gressan, e se è stata valutata la fattibilità economica del locale commerciale strutturato come da progetto, nonché le modalità di futuro affidamento della gestione e la relativa quantificazione del canone.

Presidente - Risponde l'assessore Bertschy.

Bertschy (AV-VdA Unie) - Rispetto anche un po' alle cose che ci siamo detti la scorsa volta, forse poi non sempre ci si riesce a capire, ma io spero veramente, nel prendere l'ultima parte del suo discorso, che tutti, giustamente con i propri distinguo, si lavori per lo sviluppo del comprensorio e che tutti si cerchi di fare il meglio, perché in generale, rispetto a investimenti di questa portata, si possono fare le scelte più opportune, ma soprattutto caratterizzarle anche con dei tratti identitari dei luoghi e dei posti. Prendo quest'altra interpellanza con questo spirito e con l'obiettivo di cercare di fare un percorso insieme che, per quello che ci riguarda, speriamo sia di convincimento verso la scelta che è stata ipotizzata, altrimenti che ci siano gli elementi per poterne discutere in maniera tranquilla, ma con la determinazione di andare avanti per un obiettivo che è di grande portata.

Rispetto alla domanda, se si intenda concedere la deroga richiesta dal consiglio comunale di Gressan, oggi ovviamente l'obiettivo politico è questo e quindi sì, se lo mettiamo in termini politici, ma la deroga arriva a conclusione di tutto un iter che, giustamente, è stato elencato nella sua illustrazione. La conferenza dei servizi effettivamente ha chiesto tutta una documentazione che probabilmente nella fase iniziale non era stata considerata nell'importanza e oggi tutte le strutture si stanno esprimendo rispetto alle cose richieste e alle cose che professionisti incaricati della società stanno documentando. Nello specifico, la deroga ai vincoli realizzativi in aree a rischio frane è uno dei procedimenti che è in corso, in parallelo con il VIA, per la concessione della linea funiviaria, la classificazione a pista all'interno del procedimento e tutte le cose che lei ha già elencato. Una porzione dell'area in cui sarà realizzata la stazione di monte insiste a zone a rischio medio giallo e quindi è necessaria questa deroga che il Comune ha richiesto. Il procedimento, che attende la conferenza dei servizi finali, ci dirà se questa deroga può essere concessa e a quali condizioni. Noi siamo ovviamente dell'idea che andranno valutate sotto il profilo tecnico tutte le richieste che le strutture faranno, ma che dovremo cercare di raggiungere quest'obiettivo. In termini politici continuo a confermare la volontà di andare nella direzione, però è corretto, proprio perché c'è un'istruttoria in corso, attendere la conclusione del lavoro che i tecnici, nell'interesse dell'Amministrazione regionale e dell'utilizzo delle risorse, stanno compiendo.

Rispetto alla seconda domanda: se è stata valutata la fattibilità economica del locale commerciale strutturato come da progetto e se sono state valutate le modalità di futuro affidamento della gestione. L'idea che sta un po' alla base di altri investimenti, devo dire che ho visto anche in altri territori, il posizionare un locale commerciale in un punto panoramico all'arrivo di un impianto importante sta proprio nel cercare, rispetto al passato, di valorizzare in maniera maggiore i grandi investimenti che questi impianti si portano con sé. Quindi l'idea di fare là un ristorante, poi sulla grandezza e su come sarebbe fatto, ovviamente lì ci sono i distinguo, ma sta nell'idea di valorizzare l'arrivo di quell'impianto e anche quel luogo e quel posto.

La fattibilità economica: il management della società Pila ci ha informato che questo è stato fatto, sia sotto il profilo progettuale che poi della sostenibilità dell'impianto, insieme a dei professionisti che hanno curato le due parti. La società ritiene sostenibile e valorizzabile sia l'investimento della telecabina che del locale commerciale.

In termini più generali, sempre per fare un discorso complessivo sui comprensori, è anche importante avere luoghi di attestamento delle persone in alto rispetto ai comprensori stessi, perché questi possono anche, a volte, garantire almeno la possibilità di ricoverare in sicurezza le persone in particolari situazioni, sempre pensando che poi non vanno messe in pericolo le persone, però le condizioni variano anche velocemente e a volte questo può essere un aiuto in più per gestirle.

Sulla seconda parte della domanda, a oggi non è possibile darle maggiori informazioni, perché la società sta completando la sua analisi commerciale e dovranno deliberare in consiglio di amministrazione sia il modello di gestione che il canone. Oggi sarebbe scorretto anticipare delle cose che non sono ancora state oggetto di discussione definitiva all'interno del consiglio di amministrazione, anche per evitare di dare informazioni che potrebbero cominciare a generare in termini di segretezza anche delle procedure che verranno poi affidate e saranno poi conseguenti. Anche rispetto a questo, lascerei completare alla società le sue valutazioni e poi ne riparleremo in Consiglio regionale o direttamente nelle Commissioni, per avere tutti gli elementi che servono per fare un'analisi definitiva e completa.

Presidente - Per la replica la consigliera Erika Guichardaz.

Guichardaz E. (PCP) - Grazie Assessore. Sì, lo spirito è quello che lei ha evidenziato, non è certo di ostacolare un progetto. Per quello che riguarda ad esempio gli impianti sciistici, sappiamo che due sono in scadenza e quindi sicuramente è importante andare ad ammodernare quegli impianti.

Per quello che riguarda la deroga, naturalmente immaginavo che si aspettassero tutti i documenti che ho elencato prima, ma vorrei porre la sua attenzione rispetto alla delibera del consiglio comunale di Gressan che, in sostanza, doveva prevedere interventi comportanti rilevanti interessi economici e sociali. Il Comune la motiva così: "Rilevanti interessi economici e sociali alla base dell'intervento, in quanto lo scopo primario è di mantenere o ripristinare situazioni di benessere, di ricchezza economica e sociale già consolidatesi nella porzione di territorio interessato e senza le quali si creerebbe uno scompenso economico e sociale non indifferente". Questo senza però definire in maniera puntuale, argomentata, esemplificativa ed esaustiva di quali interessi si tratti e di come la realizzazione dell'intervento comporti conseguenze sugli stessi. Si tratta di una dichiarazione tautologica: non basta dire che c'è l'interesse pubblico, bisogna in qualche modo dimostrarlo con dati oggettivi, che spero che anche in questo caso la Giunta approfondisca prima di dare questa deroga, in aggiunta alla compatibilità dell'intervento con lo stato di dissesto esistente, l'adeguatezza delle condizioni di sicurezza in atto e naturalmente quelle di cui parlava lei prima. Mi stupisco, insomma, che si possa portare in approvazione una delibera di questo tipo, senza avere un supporto importante rispetto a quello che si dichiari.

Rispetto alla fattibilità economica, apprendo di questo studio della Pila, perché tutti gli studi che dal 1994 a oggi sono stati fatti, quindi parliamo di quello del Grisoni del 1994, Bonini del 2000, Cortese del 2003, Ire 2004, Gio Data 2008, Ceriani 2012, TurismoOk 2014, Pila 2016 e G2A Consulting del 2018, li ho tutti letti e quest'analisi rispetto al punto ristoro io non l'ho trovata. Quindi ben venga che invece vi sia uno studio di fattibilità, che chiederò alla Pila, rispetto all'analisi di questo, perché non dobbiamo dimenticare che comunque parliamo di un progetto che costa 5 milioni di euro il solo ristorante, costi che andranno sicuramente ad aumentare nelle fasi successive di progettazione, sia per il costo delle materie prime ma soprattutto, vista la zona, è richiesta una sostenibilità in relazione alla necessità di infrastrutture dei servizi essenziali, gestione rifiuti, gestione energetica; e anche arrivarci, nel senso che mal contati, tenere aperti sei tronchi di telecabina, comunque ha dei costi rilevanti. Anche sotto questo punto di vista il canone naturalmente non potrà non tenere di tutto questo.

Mi sembra che vi sia una mancanza di visione generale della stazione, che noi abbiamo sottolineato nelle osservazioni. Basta guardare gli studi di cui parlavo prima, perché tutti questi comunque tengono conto del collegamento con Cogne che, secondo me, sicuramente influisce molto anche rispetto alla possibilità e all'opportunità di avere quel punto ristoro di quelle dimensioni. Sul piano economico e sociale sarà già assai impegnativo ammodernare gli impianti esistenti e immaginare nuove opportunità di sviluppo oltre lo sci. Che senso può avere continuare a costruire oggi quella stella, domani l'RTA di cento posti che prevede la Pila, quando ci sono interi edifici abbandonati e quando la metà delle strutture di Pila sono chiuse in estate. La valorizzazione poi con Aosta, nonché la riqualificazione delle strutture alberghiere già presenti, secondo noi sono elementi da prendere in considerazione.