Oggetto del Consiglio n. 1406 del 24 marzo 2022 - Resoconto
OGGETTO N. 1406/XVI - Interpellanza: "Individuazione di percorsi alternativi di accesso a edifici privati e strutture ricettive nei pressi della seggiovia Chamolé nel comprensorio sciistico di Pila".
Bertin (Presidente) - Punto n. 31 dell'ordine del giorno. Per l'illustrazione dell'interpellanza, il consigliere Baccega.
Baccega (GM) - Abbiamo avuto modo di apprezzare la spettacolare ed efficace presentazione del progetto delle stazioni di valle e di monte della nuova telecabina che collegherà la stazione di Pila al Couis, avvenuta mesi orsono al teatro Splendor. In quell'occasione è stata distribuita la pubblicazione intitolata The beginning of a new story, l'inizio di una nuova storia per Pila, che ha presentato i cinque progetti finalisti del concorso di progettazione, che hanno certamente evidenziato l'importanza che riveste il design anche nell'architettura di montagna e nella realizzazione di infrastrutture dedicate agli impianti di risalita e agli spazi accessori. L'esperienza e la realizzazione della Skyway è certamente capofila di questi nuovi percorsi che coniugano il bello con il design, con l'efficacia e l'efficienza e propongono un prodotto di montagna ai differenti target di sicuro livello e ai diversi fruitori.
Si può certamente affermare che dai progetti presentati nasce una nuova stella, ritenendo questa, da parte nostra, la prima parte della realizzazione di un sogno che va a rinnovare e innovare il collegamento della stazione bassa con la più alta del comprensorio di Pila, in attesa di quel completamento che è il sogno, quindi il collegamento con Cogne; chissà quando, con quali risorse e come. Questo per confermare il nostro sostegno, quello di Forza Italia, all'idea di ammodernamento del collegamento Pila-Couis, che ci ritiene sicuramente interessati al completamento di quello che è il sogno, quindi il collegamento del Couis con Cogne.
Però, Assessore, ci hanno fatto un po' riflettere, valutare con attenzione e riprendere in mano il tema le affermazioni legate alla risposta all'interpellanza che le fece alcune settimane fa il collega Aggravi, rispetto alla cautela e alle legittime preoccupazioni nel ritenere il progetto fattibile sotto il profilo tecnico, ma soprattutto con un'attenta valutazione, che doveva essere fatta, dal punto di vista economico, parlando ovviamente dei maggiori costi cui si va incontro rispetto al momento congiunturale che si sta vivendo e a seguito degli aumenti in atto; parlo di energia, di materie prime, e anche a causa del conflitto voluto da Putin, che ha deciso di invadere l'Ucraina. Giusta cautela, doverosi tutti gli approfondimenti e immagino che, di fronte a questi scenari, ci troveremo magari a dover fare delle azioni più precise, prevedere magari un'ottimizzazione dei costi, un'eventuale possibile revisione progettuale proprio in ottica della riduzione dei costi. Un contenimento che si dovrà adottare, tenuto conto che l'impianto di risalita, quindi la telecabina Pila-Couis, è prioritaria per la stazione; questo è un dato di fatto.
Fatte queste premesse, mi sento di dover dire che anche la sicurezza deve trovare il giusto spazio. Nessuno dei progetti presentati e visionati nella pubblicazione ha tenuto conto della pericolosità che la strada comunale o vicinale, che collega l'albergo Lion Noir e che dà accesso al bar ristorante Yeti e a numerose abitazioni private, è una strada pericolosa, perché ovviamente dall'uscita della funivia di Aosta-Pila, per accedere alla seggiovia di Chamolé, gli sciatori in inverno e i biker in estate sono costretti ad attraversare quella strada di collegamento a monte. Il vero problema di quel passaggio è la sicurezza, l'attraversamento è enormemente pericoloso e questo si era detto in passato nelle diverse interlocuzioni per le vie brevi. Questa era la vera occasione per intervenire con un passaggio di collegamento sottopista che garantisse la sicurezza e il facile acceso all'albergo, che in questi ultimi anni è soprattutto frequentato da ragazzi e da colonie, ma anche al bar ristorante e alle case di privati, che sono mi sembra una quindicina, ma soprattutto ovviamente dagli sciatori che devono uscire in sicurezza e non devono trovarsi cose come si sono viste. Ho qui una foto di un momento particolare, una testata che ha richiamato la pericolosità in passato di questo passaggio, con due Range Rover che devono attraversare la strada e i ragazzi delle scuole di sci che devono andare all'impianto di risalita. Cito anche la lettera "Io sottoscritto, autista di mezzo di ambulanza di Croce Rossa, dichiaro che non ha potuto portare a termine la missione di un cliente in albergo, perché ho dovuto poi interloquire con un mezzo Range Rover dell'hotel per poter portare a termine la mia missione". Un'altra lettera di sospensione del servizio per la struttura alberghiera: "Facciamo seguito alle nostre precedenti e innumerevoli segnalazioni circa le difficoltà riscontrate dai conduttori dei nostri automezzi abilitati al trasporto nel tratto di strada che accede alla vostra struttura alberghiera". Sono difficoltà che devono essere prese in considerazione.
Per questo chiediamo a lei, Assessore, certezze affinché si comunichi alla società Pila che è necessario individuare, in fase progettuale, esecutiva o di realizzazione, l'individuazione di un percorso sicuro che consenta di accedere all'albergo, al ristorante e alle abitazioni private e soprattutto per garantire sicurezza ai fruitori dello sci e della bicicletta in estate.
Presidente - Per la risposta l'assessore Bertschy.
Bertschy (AV-VdA Unie) - Grazie, probabilmente non mi sono fatto capire, quindi non faccio come quelli che dicono che hanno sbagliato coloro che hanno scritto; o meglio, non tutti quelli che hanno scritto l'interpellanza, che il consigliere Aggravi aveva proposto, hanno capito di cosa parlavamo, quindi cercherò di essere più chiaro. Abbiamo parlato della Pila-Cogne la scorsa volta, oggi parliamo della Pila-Couis; magari la prossima volta metto anche un cartello, così riesco a farmi capire meglio.
Detto questo - mi dispiace, ho visto che poi l'ha riportato nelle sue premesse - io preferisco dire non di una frenata - se di frenata si può parlare - ma invece di visione prudente rispetto a quello che sta succedendo intorno a noi. Ho parlato, nel ragionare, del collegamento con Cogne che, ribadisco ancora, è sicuramente un progetto che è interessante, che è utile, che apre anche una prospettiva nuova rispetto alla mobilità tra vallate. Ma allo stesso tempo ci stiamo raccontando da parecchi giorni che facciamo fatica a dare risposta a dei problemi ben più grandi e immediati, che sono quelli di dare la risposta a tutto ciò che sta succedendo e alle ricadute anche nella nostra regione di quello che sta succedendo a livello internazionale, quindi prima di lanciarci, giustamente studiamo ancora meglio le cose e lo stiamo facendo.
Per venire alla Pila-Couis il progetto non è in discussione, anzi, ci mancherebbe ancora, è un progetto di fondamentale importanza. Piuttosto, stiamo valutando come svilupparlo nei prossimi due o tre anni, perché le imprese negli scorsi giorni e le associazioni di categoria ci hanno ben ricordato cosa sta succedendo in termini di aumento del costo delle materie prime, dei costi generali, quindi tutto quello che è stato progettato in questi ultimi mesi va riconsiderato con attenzione. Nessuno di noi poteva prevedere quello che sta succedendo, quindi nei piani finanziari e nella programmazione progettuale è utile creare le condizioni perché le cose poi si possano realizzare, non lasciare a metà. La telecabina è prioritaria, essenziale, sulla telecabina stiamo facendo ancora gli ultimi approfondimenti, poi ci sarà un'ulteriore iniziativa nella quale si parlerà anche dell'iter amministrativo che si sta compiendo. Però sulla telecabina non ci sono ovviamente dubbi ed è da realizzare per l'importanza che questo progetto porta per la località e, come ci siamo già detti, per il comune di Gressan, per tutti i comuni che sono qua, per il comune di Aosta e per la regione.
Rispetto al tema che lei pone e che credo che conosca addirittura in maniera più approfondita di come non lo conosco io nello specifico, come sa c'è stato un progetto in passato, sviluppato per realizzare questo sottopasso, che al momento attuale è sospeso, ma non si è deciso di rinunciarci, anzi, è stato tenuto nella giusta considerazione nella progettazione della telecabina. Tutte le opere che verranno realizzate, dai piloni, ai sostegni alle iniziative che svilupperanno in termini di investimenti i progetti, tengono in considerazione anche gli spazi che il sottopasso andava a occupare. La sospensione è data dal fatto che la società ritiene - sotto questo profilo mi faccio da un lato portavoce, ma anche promotore di un incontro di modo che se ne possa parlare - che alcuni degli investimenti che andrà a realizzare, l'abbassamento del piano e altre cose che non sto qui a citare, perché non credo che sia questo il momento per metterci a discutere in termini più tecnici, miglioreranno le condizioni di sicurezza e anche il deflusso degli sciatori verrà organizzato in maniera differente.
Detto questo, io credo che nello spirito che deve animare l'indirizzo politico che è alla base della visione dello sviluppo delle nostre società e dei rapporti che si devono creare con gli operatori economici e con chi è all'interno di questi comprensori, dobbiamo lavorare perché, se è possibile, i progetti si realizzino. È un progetto che la società ha sospeso anche per una questione di costi: si parlava allora di 500-600 mila euro di investimenti per realizzare questo sottopasso; alla luce anche di tutto quello che sta succedendo in questo periodo, probabilmente nella prima fase bisognerà dare priorità alla cosa più importante, la realizzazione delle telecabine, e poi in fasi successive si potrà dare continuità, se questo sarà valutato necessario, a tutte quelle opere sì importanti, ma non prioritarie rispetto alla sostituzione degli impianti.
Da parte mia c'è l'impegno a valutare gli aspetti che lei ha sottolineato e a farmi anche promotore eventualmente di un incontro, dove si possa approfondire anche in maniera più dettagliata le cose che sono state sottoposte all'attenzione del Governo.
Presidente - Per la replica il consigliere Baccega.
Baccega (GM) - Grazie, Assessore. In realtà, la preoccupazione era nata proprio dall'articolo de La Stampa del 10 marzo, a firma di Mammoliti, che titolava "Telecabina Pila-Couis - quindi non Pila-Cogne - L'esplosione dei costi spaventa la Regione", a seguito dell'interpellanza che aveva fatto il collega Aggravi. Nella sua risposta lei mi dice che si farà promotore, e questo mi fa estremamente piacere. Io avevo anche valutato l'ipotesi di presentare una mozione, ma non ha senso, è sufficiente che lei si impegni in questa direzione. Quello che dico è che sì, è vero che l'impianto di risalita è prioritario, ma è altrettanto prioritaria la sicurezza di sciatori e di tutti coloro che ruotano intorno a quella fascia di terreno. Adesso io non ho i dati, ma se lei si fa dare i dati dalla Pila, è un'affluenza che è pazzesca.
Personalmente ho avuto modo di congratularmi con un maestro di sci che ha preso un bambino del suo corso - pensate ai corsi dei bambini con i maestri di sci; il consigliere Chatrian sicuramente sa come funziona: uno dietro l'altro - lo ha preso al volo, perché vicino c'era una macchina e poteva infilarsi sotto. Vi assicuro che la pericolosità di quel passaggio è drammatica e poi credo che come priorità, rispetto all'investimento globale, se costa 500 o 600 mila euro, un'operazione di quel tipo ci possa tranquillamente stare. La ringrazio per la risposta e auspico vivamente che ci possa essere un confronto che dia la priorità anche a questo che è un passaggio di sicurezza.