Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 1383 del 23 marzo 2022 - Resoconto

OGGETTO N. 1383/XVI - Interrogazione a risposta immediata: "Rapporto numerico fra bambini e figure educative nei servizi per la prima infanzia a decorrere dalla data di cessazione dello stato di emergenza sanitaria".

Bertin (Presidente) - Punto n. 5.03. Per l'illustrazione la consigliera Erika Guichardaz ne ha facoltà.

Guichardaz E. (PCP) - Questo Question Time è per sottolineare che per tutto l'arco di quest'anno scolastico, all'interno della fascia 3-36 mesi, vi era un rapporto rispetto agli educatori di 1 a 6. Con metà marzo e il decreto che fa cessare lo stato di emergenza, abbiamo appreso che sarebbe intenzione dell'Amministrazione regionale ripristinare il rapporto numerico 1 a 8, rapporto che ricordo era stato inserito nel 2015 in via sperimentale e che forse, a distanza di sette anni, andrebbe anche in qualche modo rivisto.

Vogliamo chiedere intanto se è vero, ben sapendo che questa scelta avrebbe delle ripercussioni molto importanti sia dal punto di vista lavorativo delle persone che naturalmente occupano i ruoli di educatori ma soprattutto dal punto di vista didattico, perché, comunque, la trasformazione del rapporto numerico vorrebbe dire lo smistamento dei bambini all'interno dei loro gruppi classe, sicuramente una mancanza delle figure che fino a oggi li hanno seguiti e quindi questo è un po' quello che vogliamo chiedere al Governo regionale.

Presidente - Risponde l'assessore Barmasse.

Barmasse (UV) - Come correttamente riportato dalla collega Consigliera, a partire dalla data di cessazione dello stato di emergenza sanitaria prevista per il prossimo 31 marzo, cesserà anche l'efficacia della deliberazione di Giunta regionale n. 852 del 28 agosto 2020, relativa all'approvazione della sostituzione del protocollo di regolamentazione delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus Covid-19, in relazione alle procedure e modalità operative per la ripartenza delle attività in presenza e gestione in sicurezza dei servizi socio-educativi per la prima infanzia, con riferimento alla fascia di età 3-36 mesi.

In particolare, tale protocollo prevedeva il seguente rapporto fra il numero dei bambini e le figure educative: 4:1 per i piccoli lattanti grandi o divezzi nell'ambito del servizio di tata familiare, 6 :1 per gli asili nido, 6:1 per i nidi d'infanzia e spazio gioco.

Pertanto, a decorrere dal primo aprile prossimo troverà nuovamente piena applicazione la deliberazione della Giunta regionale n. 1564 del 30 ottobre 2015, relativa alla disciplina del sistema regionale dei servizi socio-educativi per la prima infanzia che all'articolo 19 dell'allegato prevede che il rapporto numerico medio educatore-bambino sia pari a 1:8.

Per consentire agli enti di gestire contrattualmente la fase di transizione con i soggetti appaltatori, la Regione assicurerà, anche per il mese di aprile, le risorse finanziarie aggiuntive di euro 450 mensili a posto occupato rispetto alla quota mensile ottimale di riferimento pari a 900 euro.

Successive e diverse valutazioni potranno essere effettuate qualora le autorità sanitarie nazionali dovessero prevedere l'adozione di particolari e ulteriori procedure nell'ambito di tali servizi.

Le ulteriori maggiori risorse disponibili sul bilancio regionale per l'anno 2022, per il finanziamento dei servizi a favore della prima infanzia, pari a circa 200 mila euro, saranno destinati al finanziamento degli ulteriori posti di asilo nido e garderie rispetto al 2021, che gli enti locali hanno finora richiesto, pari a sessantatré posti di asilo nido e quattordici di garderie.

Pur consapevoli che il rapporto numerico ottimale tra educatore e bambino sia pari a 1:6, riteniamo di dare priorità, con risorse finanziarie disponibili, al finanziamento di nuovi posti aggiuntivi per dare risposta alle numerose famiglie che sono in lista d'attesa e al momento non usufruiscono di tali importanti servizi.

Presidente - Per la replica, la consigliera Erika Guichardaz.

Guichardaz E. (PCP) - Capisco le esigenze, ma vorrei sottolineare che lo stato di emergenza non è finito solo per i servizi educativi della prima infanzia e rispetto ad altri servizi, naturalmente che riguardano l'educazione, questi non hanno subito delle variazioni, questo proprio perché, come dicevo in presentazione, non solo ha delle ripercussioni sui posti di lavoro, ma ha delle ripercussioni sotto il punto di vista educativo. La qualità del servizio passa per forza anche dal rapporto numerico.

Sembra un po' in antitesi con quello che ha dichiarato fino a oggi, ossia che si sta cercando di rafforzare quel servizio 0:6 perché naturalmente per il servizio 0:6 si punterà sulla qualità.

A questo punto torneremo con un'interpellanza per capire meglio quello che oggi ci ha detto.