Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 1401 del 23 marzo 2022 - Resoconto

OGGETTO N. 1401/XVI - Interpellanza: "Predisposizione di una norma di attuazione di revisione dei criteri di finanziamento statale a favore dell'Istituto musicale pareggiato della Valle d'Aosta".

Bertin (Presidente) - Punto n. 25. Per l'illustrazione dell'interpellanza, la parola al consigliere Sammaritani.

Sammaritani (LEGA VDA) - Parliamo ancora una volta di Conservatorio e di statizzazione o mancata statizzazione com'è nel nostro caso. Quest'interpellanza è nata un po' all'ultimo minuto e probabilmente questo spiega i motivi per i quali ci sono anche degli errori un pochino nel corpo dell'interpellanza perché ci è saltata agli occhi una comunicazione di un sindacato dove si diceva appunto che il MIUR, quindi il Ministero dell'Università e della Ricerca, con questo decreto aveva stabilito i criteri di ripartizione dei fondi da destinare agli ex istituti musicali pareggiati. Si diceva appunto che su questa somma complessivamente stanziata, anche se poi questa notizia era un po' parziale, un po' errata, il Conservatorio valdostano era fuori da questi finanziamenti. In realtà non è esattamente così, come lei naturalmente saprà meglio di me, perché ci sono delle voci diverse che prevedono per alcuni casi anche il finanziamento del nostro Conservatorio e in altri casi no. In realtà avviene che un capitolo di spesa relativo al piano gestionale 1 previsto da questo decreto comprende anche il nostro Conservatorio con 400 mila euro di finanziamento, mentre invece per altre voci, quali, per esempio, le somme destinate a misure di sicurezza e iniziative a sostegno degli studenti, non è previsto il finanziamento del nostro Conservatorio perché questo non ha provveduto alla statizzazione. Una statizzazione che, come diciamo nell'interpellanza, non abbiamo ancora capito oggi chi, quando e con quali procedimenti abbia deciso di non dare corso ma comunque va bene così, ormai questo è fatto.

L'interpellanza comunque ha un suo significato, nel senso che non è che ci facciamo le domande e ci diamo le risposte da soli perché sennò saremmo qua a fare delle azioni abbastanza banali; in realtà il timore è che è vero che lo Stato comunque concede dei finanziamenti, così com'è previsto dalla norma di attuazione che regola il funzionamento del nostro Conservatorio, è vero però che queste somme che vengono destinate e che sono oggetto di un accordo fra la Regione e lo Stato almeno, a mio avviso, non si capisce bene da dove arrivino perché nella tabella allegata a questo decreto in realtà ci sono delle percentuali di peso, il peso percentuale dei vari Conservatori, ma non si capisce bene a come si arrivi e spero che la sua risposta ci possa dare soddisfazione su questo. Naturalmente il tema è, visto che siamo e restiamo ormai praticamente gli unici in Italia non statizzati perché il procedimento è quasi compiuto, è quasi portato a termine, tant'è che per questo lo Stato ha finanziato circa 55 milioni in cui naturalmente noi non ci siamo, qui siamo fuori perché, non essendo statizzati, non siamo parte di questa ripartizione, ci sono due o tre Conservatori che stanno completando questo percorso di statizzazione e gli altri ormai lo hanno già completato. Come abbiamo già detto in altre occasioni e in questa sede, rimarremo gli unici in Italia, allora forse a questo punto un interrogativo sulle modalità di finanziamento, sull'entità di finanziamento e sulla possibilità di avere delle somme certe è abbastanza importante. Inoltre proponiamo anche la domanda relativa al fatto che, siccome lei Assessore nello scorso Consiglio a un'interpellanza, se non erro, del collega Baccega aveva risposto che la Regione spende circa 2.410.000 euro negli ultimi anni annualmente per la gestione del Conservatorio, vorremmo sapere se all'interno di questa somma sono compresi anche quei 400 mila euro di cui parlavamo prima nell'ambito della ripartizione dei fondi statali.

Presidente - Risponde l'assessore Caveri.

Caveri (AV-VdA Unie) - Non so se a quest'ora possiamo anche un po' scherzare, per cui io non vorrei rubare il mestiere al collega Distort, che è un noto grecista per dire che la nostalgia viene dal greco, ritorno: nóstos", ?lgos: sofferenza. È una cosa struggente, in portoghese si dice saudade. Allora la sua interpellanza è piena di saudade nel senso che i primi cinque punti sono: "porco cane, non ci hanno statizzato". Non ci hanno statizzato, io non c'ero, facevo un altro mestiere, non siamo statizzati.

Peraltro le devo dire che siamo in buona compagnia perché, dalle informazioni in nostro possesso, quattro Istituti pareggiati che avevano fatto domanda per essere statizzati non sono stati ritenuti idonei, però la ministra Messa, che ho avuto il piacere di incontrare, in occasione di un recente incontro con il senatore Lanièce, ha sottolineato il fatto che il nostro Conservatoire costituisce in ogni caso un unicum nel panorama delle istituzioni di alta formazione musicale in virtù della delega attribuita all'Assessore all'istruzione in materia di alta formazione. Diciamo che ci considerano, esistiamo e chi dal Conservatorio, anche tramite lei, continua a insistere sulla statizzazione, io non sono San Sebastiano... come dire? Bisogna rassegnarsi. Io non so perché non è stato statizzato, malgrado la richiesta degli insegnanti non siamo statizzati. Successivamente all'avvio, alla fine del 2019, del processo di statizzazione, lo Stato ha erogato, a favore del Conservatoire, con appositi decreti questa somma che lei ha detto: 400 mila euro sia nel 2020 che nel 2021. Queste somme sono state assegnate nella considerazione che il nostro Conservatorio non ha presentato l'istanza di statizzazione e non è pertanto destinatario di altre risorse. In particolare il Ministero dell'università ha ritenuto di riconoscere conservatorio questo specifico contributo in misura pari all'assegnazione conseguita nel 2016 ai sensi di un articolo, lei mi chiedeva dov'è il busillis, è l'articolo 19, comma 5, del decreto-legge n. 104/2013 convertito nella legge n. 128/2013. Il comma in questione prevede la ripartizione delle risorse statali sulla base di criteri che devono tener conto anche della spesa di ciascun Istituto nell'ultimo triennio delle unità di personale assunte secondo le disposizioni contrattuali. Si può ritenere che, poiché le situazioni individuate dai suddetti criteri si sono stabilizzate nel tempo, il contributo in questione dovrebbe essere e rimanere inalterato, evidentemente sempre nei limiti della disponibilità del bilancio statale.

La decisione dello Stato di riferire l'ammontare del contributo all'anno 2016 è risultata comunque positiva per il nostro Conservatorio in quanto la somma di 400 mila euro è significativamente superiore anche a più del doppio a quella erogata in altri periodi. Negli anni 2020-2021 il contributo riconosciuto al nostro Conservatorio è nettamente superiore a quello attribuito ad altri istituti di studi musicali non statali: Bergamo ha preso 203 mila, Livorno 165 mila, Siena 177 mila, Taranto 246 mila, quindi in definitiva le cose, nei rapporti con il Ministero, non vanno così male. Il contributo statale nella cifra che lei ha citato: 2.410.000 non è incluso; preciso che il bilancio del Conservatorio della Valle d'Aosta pareggia annualmente su una cifra di all'incirca 3.594.225 euro.

"Se sia intenzione del Governo regionale studiare una norma di attuazione per rivedere i criteri di finanziamento statale a favore del nostro Conservatorio": l'attuale norma di attuazione, contenuta nel decreto legislativo n. 136/2007 al comma 5, prevede già che i contributi dello Stato, ove dovuti secondo la normativa vigente, sono determinati annualmente con decreto del Ministero dell'Università e della ricerca e c'è un passaggio che è stato infilato nella norma di attuazione che è importante: " previa intesa con la Regione", tenendo conto dei parametri utilizzati per il finanziamento delle analoghe istituzioni operanti sul territorio italiano. Tenendo conto quindi del fatto che in un'eventuale norma di attuazione, così come nel caso di modifica dell'attuale, non può essere evidentemente inserita una cifra a titolo di contributo per il rango di principio quindi superiore della norma stessa, conseguentemente la determinazione del contributo statale verrebbe comunque rimandata a provvedimenti attuativi... un contributo annuale fissato in 400 mila euro viene erogato in applicazione della normativa vigente, secondo quanto chiarito nella risposta alla prima domanda... il contributo di 400 mila euro in questione rappresenta per lo Stato un ammontare assai inferiore a quello che esso avrebbe dovuto riconoscere per il funzionamento del Conservatorio della Valle d'Aosta se, maledizione, ci fosse stata la statizzazione così agognata da alcuni insegnanti del Conservatorio. Non si ritiene quindi in questo momento di dover aggiungere qualche cosa rispetto alla norma di attuazione. Diversa è la questione dell'altra norma di attuazione, cioè quella che riguarda il personale. Stiamo con il senatore Lanièce monitorando la situazione, può darsi che una parte della norma di attuazione possa essere già contenuta in un regolamento che sta per uscire, quindi questo potrebbe semplificare la situazione. Quando vedremo questo regolamento, si andrà avanti con il contenuto residuo della norma di attuazione, quindi è un cantiere aperto. Io l'unica cosa che le posso assicurare è che oggi, nel momento in cui si risolvesse questa maledetta questione della mobilità degli insegnanti che riguarda e interessa soprattutto quel gruppo di insegnanti, che oggi sono veramente dei pendolari rispetto alla Valle d'Aosta, e quando si risolvesse finalmente la questione di poter assumere al Conservatorio una serie di risorse attraverso procedura concorsuale - questo dovrebbe essere contenuto nel regolamento - , credo che la situazione del nostro Conservatoire potrà in qualche maniera stabilizzarsi e quindi vorrei assolutamente tranquillizzarla e sono pronto ai prossimi round sul Conservatoire.

Presidente - Per la replica, ha chiesto la parola il consigliere Sammaritani.

Sammaritani (LEGA VDA) - Grazie Assessore. Apprezzo anche sempre una certa leggerezza a volte anche nel trattare temi che poi alla fine leggeri non sono perché, quando si parla di soldi, come mi insegna il mio collega Aggravi, è sempre meglio stare attenti, quindi va benissimo. In effetti più o meno avevo inquadrato, avevo premesso che c'era stata una certa incertezza nella redazione perché era proprio frettolosa, proprio questione di minuti prima della scadenza dei termini e poi ero andato a vedere appunto questo decreto più nel dettaglio.

Quella questione del finanziamento e dei criteri attraverso i quali si arriva al finanziamento che evidentemente emerge chiaramente dal fatto che i 400 mila euro non sono una percentuale corrispondente al peso che il nostro Conservatorio ha, e va benissimo perché, in base al peso, ne avremmo presi forse la metà o neanche, lei ha fatto l'esempio degli altri Conservatori, io mi sono letto tutta la tabella e le percentuali sono evidenti, però, siccome il comma 5 dell'articolo 1 del decreto n. 136/2007 dice appunto che si arriva al finanziamento attraverso un accordo, un'intesa con la Regione, però tenendo conto dei parametri utilizzati - leggo testualmente -: "per il finanziamento delle analoghe istituzioni operanti nel territorio della Repubblica", non vorrei mai che siccome analoghe ormai non ce ne sono più, se rimaniamo soli... salvo che quei quattro... che però da altre fonti sembrerebbe che stiano mettendo in quadro, non è credo finito il procedimento, può darsi che quelli se risolvono anche loro le loro criticità, che non so quali siano tecnicamente, probabilmente saranno piuttosto complesse, arriveranno probabilmente forse, a quanto pare da notizie, alla statizzazione, rimarremmo davvero un unicum. Come abbiamo già detto altre volte in questa sede non è mica detto che sia male, per carità, essere i soli a volte; non vorrei soltanto che, con i chiari di luna che ci sono, prima o poi lo Stato ci dicesse: "però, attenzione, siete ormai rimasti soli, i criteri non sono così ben determinati", forse va a finire che ci tagliano quei fondi. Siccome il Conservatorio costa, e qui ecco che mi sono un po' fatto parte diligente e, senza voler togliere il lavoro al collega Aggravi, ho cercato di capire un pochino i costi, se, come mi dice lei, il Conservatorio pareggia sui 3 milioni e mezzo all'anno, considerato che abbiamo 227 iscritti, fa la bellezza di 15.400 euro per ogni iscritto, quando, per esempio, l'Università, che ha un bilancio di circa 7.125.000 con mille iscritti ha un costo pro capite di 7.125.000.

Praticamente quindi uno studente del Conservatorio costa il doppio di uno studente dell'Università, a spanne...

(intervento fuori microfono)

...appunto, probabilmente poteva capitare anche questo, che lo Stato ci dicesse: " costate un po' troppo", ma non vorrei mai che anche a proposito di questo contributo, ci accadesse il contrario. Visto che lei mi diceva che il cantiere è aperto, utilizziamolo, magari cerchiamo di stabilire dei criteri un po' più fissi, un po' più certi perché questo è un déjà-vu, l'abbiamo già visto su temi anche molto più delicati se vogliamo, con tutto il rispetto per il Conservatorio, dove appunto poi si creano dei contenziosi con lo Stato perché lo Stato magari ti dice: " sai che c'è? Ti riduco il finanziamento perché costi troppo". Stiamo attenti, il cantiere è aperto, lei sicuramente è sul pezzo evidentemente ma magari qualche monito anche da parte nostra ogni tanto credo essere di sprone e di aiuto.

Presidente - Mancano poco più di dieci minuti alle ore 20:00, abbiamo due punti da affrontare congiuntamente, propongo all'assemblea di aggiornarci a domani mattina alle ore 09:00. Chiudiamo i lavori per oggi.

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La seduta termina alle ore 19:48.