Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 1400 del 23 marzo 2022 - Resoconto

OGGETTO N. 1400/XVI - Interpellanza: "Reintroduzione di sistemi di riduzione dei costi dei trasporti nelle tratte autostradali regionali".

Bertin (Presidente) - Punto n. 24. Per l'illustrazione, ha chiesto la parola il consigliere Rollandin, ne ha facoltà.

Rollandin (PA) - Il tema è noto, ormai è in discussione a questi tavoli da vent'anni, solo che ultimamente quello che aveva un sensore di qualche adeguamento... qui è una rivoluzione, noi siamo in una situazione in cui ci sono gli aumenti progressivi del costo delle autostrade, il costo della benzina e del gasolio, e noi lo vediamo negli anni che cos'è successo, all'inizio queste agevolazioni erano ridotte a qualche centinaio, oggi sono 68.306 già registrate, quindi ci si rende conto dell'impatto che tutto questo può avere. Noi chiediamo di sapere - il tema credo sia importante - quali sono le intenzioni, che si possono presentare o che comunque possono essere riviste prima della fine dell'anno tenendo conto che c'è già la delibera che va a mantenere certi benefici fino al 2023, nel contempo ci sono diverse situazioni che vanno in qualche modo analizzate e soprattutto gestite. Naturalmente non parlo dei trafori che conosciamo e le cose che vengono contenute, quello che è molto importante è per la gente essere coscienti di che cosa significa, tenuto conto dell'aumento del prezzo della benzina, del gasolio e tutto il resto e sapere conseguentemente quali sono gli indirizzi a livello regionale che possano in qualche modo alleviare i costi tenuto conto del trasporto... e non è solo nelle autostrade ma naturalmente globale. Questo in sintesi, tanto la problematica la conosciamo, volevamo solo sapere quali sono le intenzioni e con che tempi.

Presidente - Per la risposta, la parola all'assessore Caveri.

Caveri (AV-VdA Unie) - L'auspicio, consigliere Rollandin, è che ci sia qualche intervento da parte del Governo nazionale, perché, come lei sa, purtroppo, in tema di autostrade siamo chiusi rispetto alle concessioni che riguardano le nostre autostrade fino all'orizzonte 2032. Se negli ultimi anni le Regioni, compresa la nostra, hanno insistito per evitare che ci fossero i rincari, quello che era previsto per il mese di gennaio della RAV è stato congelato e, quando dico "congelato" è perché, come lei sa, le società autostradali ogni, volta che il Governo è intervenuto, hanno fatto causa al Tribunale amministrativo regionale o al Consiglio di Stato e hanno vinto.

Vorrei ricordare che cosa abbiamo oggi sul piatto; a seguire le darò precisazioni rispetto alle iniziative politiche. Oggi sui trafori abbiamo questa situazione del Traforo del Gran San Bernardo dove esistono tutta una serie di abbonamenti e di promozioni che non sono ovviamente legati alla fluttuazione dei costi di carburante ma si rifanno alla situazione esistente: per esempio, prevede il ritorno gratuito nel caso di partecipazione a eventi da uno o dall'altra parte: Fiera di Sant'Orso, Foire du Valais, Battaille des reines, oppure ingressi a Gianadda, Forte di Bard o per coloro che vanno a sciare sul versante italiano-svizzero. C'è quindi questo sistema che tocca tutti e non solamente i Valdostani. Sul Monte Bianco, come lei sa, c'è una carta dei residenti Valdigne che consente ai residenti nei comuni della Valdigne o di Chamonix di transitare il Traforo pagando lo stesso prezzo della corsa semplice con abbonamento venti corse, cioè 10 euro invece dei 48.

Per quanto riguarda le tratte autostradali, è stato confermata con il Telepass la tratta tangenziale Aosta Ovest-Aosta Est; inoltre l'Amministrazione regionale, lei lo ha ricordato, ha già adottato una deliberazione che prevede di estendere fino al 31 dicembre del 2023 la procedura a titolo sperimentale di tariffe autostradali agevolate ancora in corso. In particolare la procedura, come lei sa, riguarda l'insieme delle tratte autostradali valdostane, della A5, in concessione a RAV e quella della SAV, con questo tetto massimo mensile di quarantotto spostamenti, ovvero uno sconto del 50 percento.

Io sarò presente a raffica nelle prossime settimane alle assemblee in cui, tra l'altro, le società autostradali presenteranno i loro bilanci, che, come lei immagina, non sono particolarmente fiorenti quest'anno a causa delle conseguenze della pandemia. Avrò RAV la settimana prossima, poi avrò SAV, poi avrò il Traforo del Monte Bianco e naturalmente il Traforo del Gran San Bernardo. Diciamo che sul Traforo del Gran San Bernardo non c'è grande trippa per i gatti perché le situazioni societarie sono note, mentre evidentemente il Traforo del Monte Bianco, che è anche proprietario di maggioranza della RAV, che fa parte del Gruppo Autostrade, non può che proseguire un'azione che abbiamo già tentato mesi fa di proseguire nella moral suasion che potrebbe essere legata anche all'utilizzo del Telepass di tariffe agevolate per i residenti. È una cosa non facile, ogni volta ci viene promessa una riflessione partendo dalla Valle d'Aosta con un'ipotesi di sperimentazione. È molto più difficile ragionare, come lei sa, con il Gruppo Gavio, considerato che il Gruppo Gavio è in una situazione di attesa anche per l'Ativa, non ha vinto la concessione, quindi c'è un po' di turbolenza.

Per quanto riguarda invece la partecipazione alla RAV, io spero anche di poter avere delle notizie rispetto al futuro del Gruppo Autostrade, perché, come lei sa, il Gruppo Autostrade, dopo la vicenda del ponte Morandi, dal punto di vista politico, sembrerebbe oramai essere quasi pronto, ma lo si dice da quasi sei mesi, il passaggio alla Cassa Depositi e Prestiti, che potrebbe forse facilitarci, perché è una società pubblica, anche se poi all'interno della società pubblica, come lei sa, ci sono grandi gruppi finanziari, fondi pensionistici che fanno parte di questo gruppo Cassa Depositi e Prestiti, resta sullo sfondo qualche scelta politica se nei mesi a venire non si riuscisse a interloquire. Il Governo Draghi, con il ministro Cingolani e anche con il ministro Giovannini con cui abbiamo parlato di questa problematica, continuano a dire che bisogna andare verso la riduzione comunque delle tariffe autostradali, ma lei sa perfettamente che la capacità lobbistica dei gruppi autostradali rende queste speranze sempre un pochettino vane. Io credo, ma l'ho già detto una volta, che se questi sforzi non ci saranno nel corso di questa legislatura, dovremo probabilmente assumere una decisione un po' forte, che è quella di avviare presso le Autorità europee una riflessione sui costi incredibili delle nostre tratte autostradali. Queste tariffe rientrano in una logica di concorrenza oppure oggi ci troviamo di fronte, benché esista questa serie di norme e di contrattualistica che sembra sempre dar ragione a SAV e RAV, ma credo che forse il momento è venuto, se non ci saranno notizie su breve, di chiedere in un esposto alla Commissione europea se certe tariffe, certi pedaggi, che oramai sono diventati stellari, siano da considerarsi legittimi.

Presidente - Per la replica, ha chiesto la parola il consigliere Rollandin.

Rollandin (PA) - Grazie Assessore, credo che l'analisi che è stata fatta è corretta, perché in effetti le partecipate, partiamo dalle Autostrade, in effetti anche ultimamente, nell'ultimo anno, non hanno accettato di aderire ad alcune riduzioni che erano state proposte. Oggi la situazione è ancora peggiore, il fatto di poter immaginare che anche con il supporto, con il collegamento, con altre valutazioni anche europee, parliamo dei trafori, perché non dimentichiamo che il passaggio è importante non solo per il turismo ma anche per i camion che ormai sono sempre più numerosi quando ci sono, credo che immaginare oggi di poter sapere quanto potrà essere fatto è difficile, però chiederei eventualmente di avere su questo punto un'attenzione come lei ricordava in modo da avere la pressione giusta sia verso i titolari delle azioni che alcuni non navigheranno in acque tanto tranquille, però altri possono sicuramente anche prendere atto che negli anni hanno " munto a grandi poppate". Credo che non sarebbe male intervenire, come lei ha annunciato, nel modo più attento possibile per riuscire a ridurre al massimo questi costi, tenendo conto che ne va del buon nome della nostra Valle d'Aosta.