Oggetto del Consiglio n. 1399 del 23 marzo 2022 - Resoconto
OGGETTO N. 1399/XVI - Interrogazione: "Predisposizione del progetto per la partecipazione della Regione Valle d'Aosta al bando nazionale per il turismo accessibile e inclusivo per le persone con disabilità e Interpellanza: "Adesione della Regione Valle d'Aosta al bando nazionale per il finanziamento di progetti per il turismo accessibile-inclusivo per le persone con disabilità".
Bertin (Presidente) - Punto n. 23 all'ordine del giorno che è collegato al n. 8. Illustra l'interpellanza il consigliere Brunod, risponderà successivamente l'Assessore con la somma dei tempi compresi quelli dell'interrogazione e alla fine ci saranno le repliche dell'interrogante e dell'interpellante. Ha chiesto la parola il consigliere Brunod, ne ha facoltà.
Brunod (LEGA VDA) - Richiamata la mozione presentata e approvata all'unanimità durante la seduta del Consiglio regionale del 12-13 gennaio 2022 avente come oggetto l'impegno del Governo regionale a introdurre agevolazioni per l'acquisto di Skipass in tutti i comprensori regionali per le persone con disabilità e relativi accompagnatori, nell'esposizione della mozione avevamo anche fatto presente che il 10 gennaio 2022 era stato pubblicato sul sito del Governo nazionale un avviso pubblico per il finanziamento di progetti per turismo accessibile inclusivo per le persone con disabilità. In attuazione del decreto del Ministro per le disabilità, di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze, del lavoro e delle politiche sociali e del turismo, l'Ufficio per le politiche in favore delle persone con disabilità della Presidenza del Consiglio dei ministri intende promuovere, attraverso l'avviso pubblico, il finanziamento di progetti per il turismo accessibile inclusivo per le persone con disabilità. Questi progetti riguardano lo sviluppo del turismo accessibile e inclusivo volto a favorire la presenza di turisti con disabilità e dei loro familiari, la realizzazione di infrastrutture per organizzazione di servizi accessibili, l'offerta turistica accessibile e inclusiva anche attraverso tirocini lavorativi per persone con disabilità. A questo bando, dove sono state stanziate importanti risorse, possono partecipare le Regioni, le Province autonome di Trento e Bolzano. Si tratta di 30 milioni di euro in totale e, per quanto riguarda potenzialmente la nostra Regione, vi sarebbero 1.200.000 euro di risorse a disposizione. Per presentare il progetto, a pena di inammissibilità, ciascuna Regione e Provincia autonoma deve indicare nel quadro finanziario l'impegno a cofinanziare il progetto in misura non inferiore al 10 percento. Tenuto conto che inizialmente, per quanto riguarda i termini di presentazione della domanda di finanziamento, erano stati fissati sessanta giorni dalla data di pubblicazione del bando sul sito istituzionale dell'Ufficio per le politiche in favore delle persone con disabilità, successivamente abbiamo appreso che nella sezione "Avvisi e bandi" vi sono stati degli aggiornamenti che indicano una proroga della scadenza per la presentazione delle domande all'11 aprile 2022.
Evidenziamo anche che nelle FAQ relative al bando "Turismo accessibile" vengono fatte alcune precisazioni. Alla domanda "se l'ambito turistico di riferimento deve essere necessariamente lacustre, montano o balneare o può anche essere riferito all'intera Regione o a specifiche città, musei, siti archeologici, camini, ciclovie" si trova la seguente risposta: "gli ambiti turistici possono essere regionali o riferibili a enti territoriali, siti archeologici, musei comunali, cammini e ciclovie. Per quanto riguarda le città, musei e siti archeologici, si deve tener conto che tali ambiti sono già destinatari in genere di risorse per la rimozione delle barriere architettoniche e per favorire l'accessibilità laddove la finalità della misura è rivolta invece a migliorare la fruizione dei servizi turistici per le persone con disabilità in aree e settori più raramente destinatari di risorse e in cui il potenziamento dei servizi per persone con disabilità è rimesso alla vocazione imprenditoriale degli operatori privati". Riteniamo che la partecipazione a questo bando sia un'ottima opportunità per cercare di continuare a sviluppare un turismo accessibile e inclusivo per la nostra Regione. Si interpella l'Assessore competente per conoscere se vi sia l'intenzione di aderire al bando sopracitato e, nel caso di risposta affermativa, attraverso quali proposte progettuali.
Presidente - Risponde l'assessore Jean-Pierre Guichardaz.
Guichardaz J. (FP-PD) - Cercherò di non prendere ventitré minuti per la replica e di chiudere prima ma essendo la sommatoria di due iniziative... cercherò di farla comunque breve.
Le iniziative consiliari in questione fanno riferimento all'avviso per il finanziamento di progetti per il turismo accessibile e inclusivo per le persone con disabilità, come lei ha ben precisato, finanziato con il fondo per l'inclusione delle persone con disabilità messo a disposizione dall'Ufficio per le politiche in favore delle persone con disabilità della Presidenza del Consiglio dei ministri e sono finalizzate a conoscere lo stato dell'arte rispetto alla proposta progettuale regionale. Questo mi serve per dire a premessa che confermo l'intenzione dell'Amministrazione regionale di aderire al bando con a capofila l'Assessorato che rappresento, l'Assessorato dei beni culturali, turismo, commercio e sport. Informo che sin dall'inizio abbiamo lavorato per predisporre il progetto da inviare alla Presidenza del Consiglio dei ministri con la collaborazione dei competenti uffici dell'Assessorato sviluppo economico, formazione lavoro del collega Bertschy, dell'Assessorato sanità, salute e politiche sociali del collega Barmasse e dei diversi partner presenti sul territorio regionale. Anche questo bando è arrivato, tra l'altro, con una scadenza che, per fortuna, è stata prorogata, quindi messo lì e in pochissimo tempo bisognava implementarlo. Voglio innanzitutto rassicurare i Consiglieri promotori dell'iniziativa. Gli uffici si sono attivati per elaborare la proposta progettuale regionale e stanno ancora lavorando per perfezionarla e ultimare le necessarie incombenze, atti, predisposizione della documentazione a corredo della candidatura entro la scadenza prevista. A tale proposito voglio davvero ringraziare tutto il personale, i dirigenti, i funzionari e le associazioni che si sono davvero spese per cercare di mettere a regime diciamo un progetto che non aveva comunque dei presupposti di semplicità, un progetto anche questo molto general generico.
L'avviso della Presidenza del Consiglio dei ministri intendeva promuovere il turismo accessibile attraverso azioni aventi le seguenti finalità: sviluppo di un'offerta volta a favorire la presenza di turisti con disabilità e i loro familiari; realizzazione di infrastrutture e/o organizzazione di servizio accessibili e, terzo punto, offerta di tirocini lavorativi per persone con disabilità. Occorre innanzitutto precisare che il termine "turismo" in questo caso ha un'accezione molto vasta, si tratta di un concetto che abbraccia la cultura, l'arte, la tradizione, lo sport e le attività ludiche, se lei legge il bando, è molto variopinta la definizione. Si è pertanto dovuto operare una selezione del settore su cui investire, un'eccessiva ampiezza avrebbe significato una parcellizzazione delle somme a disposizione, con conseguente riduzione della portata degli interventi, 1.200.000 sono tanti ma sono anche pochi se li si disperde. Per la stessa ragione si è scelto di non intervenire su tutto il territorio regionale ma di sperimentare un modello di sviluppo per alcune zone individuate nell'ambito delle attività poste in essere in caso di finanziamento, che possa generare un circolo virtuoso ed essere replicato successivamente in altre realtà, una sorta di progetto pilota, l'abbiamo strutturato in modo tale che sia qualcosa che possa contemplare tutti i bisogni afferenti a questo turismo accessibile, quindi si sta lavorando proprio in questa direzione. La proposta progettuale in fase di elaborazione mira a valorizzare il turismo montano inclusivo dedicato alle persone con disabilità fisiche, sensoriali o intellettive, in particolare le zone in Valle d'Aosta dove vengono praticate le attività sportive legate alla montagna intese come sci di discesa e di fondo e attività con le guide alpine. Abbiamo pensato di inserire anche le palestre di arrampicata ovviamente sempre nei termini dell'accessibilità delle persone con disabilità.
Riassumo per sommi capi: la struttura generale del progetto senza entrare nel dettaglio, in quanto i contenuti non sono ancora definitivi, ma glieli svelo perché, tra l'altro, lei ha fatto parte, è stato promotore, come ha scritto nella sua introduzione anche della mozione, a seguito della mappatura dei servizi attualmente esistenti sul territorio, verranno individuate quattro zone in cui sviluppare il turismo inclusivo. Si organizzerà una formazione specifica in materia di disabilità destinata a tutti i soggetti coinvolti, quindi maestri di sci, pisteurs-secouristes, guide alpine, operatori delle strutture ricettive. Le scuole di sci e le guide alpine saranno fornite di tutti gli ausili necessari: ad esempio monosci, snow-kart per i bambini, eccetera. Parallelamente saranno assicurati i tirocini inclusivi per persone con disabilità nell'ambito del settore turistico al fine di fare esperienze proprio di vita indipendente. Particolare attenzione, tra l'altro, visto che il bando lo prevede, sarà riservata alla promozione dell'immagine di una Valle d'Aosta inclusiva, il sito "Lovevda.it" verrà proprio implementato con una sezione dedicata all'offerta turistica accessibile. Questo è un po' il canovaccio del progetto, che, come le ho detto, è comunque in via di perfezionamento perché abbiamo voluto fare, tra l'altro, un progetto che poi è stato condiviso anche con le associazioni. Ci si pone i seguenti obiettivi: mettere a sistema e ampliare l'offerta turistica invernale dedicata alle persone con disabilità di tutte le età e alle famiglie partendo proprio da un lavoro di valorizzazione dell'esistente e intervenendo con gli investimenti materiali e immateriali per potenziarla.
Altro obiettivo: sensibilizzare sui bisogni speciali che derivano dalle diverse disabilità, quindi fisiche, sensoriali e intellettive, la popolazione residente, questo è un aspetto molto importante, formando anche diversi operatori coinvolti a diverso titolo nell'accoglienza delle persone con disabilità. Particolare rilevanza avrà in questo senso, come le dicevo prima, la formazione delle guide alpine, dei pisteurs-secouristes, dei maestri di sci, eccetera, della cui competenza tecnica, legata specificamente alla professione, siamo, come credo di aver sempre detto, da sempre fieri ma che hanno manifestato proprio nel corso del dialogo avviato per la predisposizione del progetto proprio la necessità di una specifica formazione legata ai bisogni speciali derivanti proprio dalle disabilità. Per intenderci, ci hanno chiesto di avere un supporto proprio nel capire come rapportarsi con una persona con un disturbo dello spettro autistico piuttosto che con una disabilità di tipo intellettivo fisico. In questo senso non possiamo che accogliere con molto piacere la loro richiesta che testimonia, da un lato, una sensibilità verso l'ambito delle disabilità da parte di questi professionisti della montagna; dall'altro, la volontà di ampliare le competenze professionalizzandosi sempre più a vantaggio dell'offerta turistica della nostra Regione, poi consentire alle persone con disabilità e alle loro famiglie di vivere l'emozione dello sci e di praticare gli sport invernali proprio alla pari di tutti. In tal senso non ci si è concentrati unicamente sulle scuole di sci, ma si è anche tenuto conto dell'importanza dell'avere servizi turistici intesi ad ampio spettro, accessibili: per esempio, il percorso parcheggio biglietteria, i servizi igienici attrezzati, eccetera. Allo stesso modo non sono state prese in considerazione solo le persone adulte con disabilità ma anche i bambini e i ragazzi. Come vede, è un progetto interassessorile perché sconfina dal turismo, noi siamo capofila ma poi tocca anche altri ambiti: l'ambito sanitario, in questo caso l'ambito degli impianti a fune e poi consentire alle persone con disabilità residenti in Valle d'Aosta di partecipare ai tirocini inclusivi seguendo il format "place and train" al fine di vivere un'esperienza lavorativa inclusiva nei servizi turistici. I tirocini realizzati, regolamentati sulla base della DGR n. 693 del 14 giugno 2021, hanno le finalità di creare un contatto diretto tra il soggetto ospitante e il tirocinante, l'acquisizione di competenze professionali e di inserimento lavorativo. Come vede, qui tocchiamo l'ambito lavorativo, che è proprio anche dell'Assessorato e del collega Bertschy. Nell'ambito del progetto verranno definiti i destinatari che potranno usufruire di un'opportunità di sperimentazione attiva in un contesto lavorativo avendo cura di coinvolgere anche soggetti che necessitano di un maggiore accompagnamento attraverso adeguati strumenti di accomodamento e forme di tutoraggio e di aiuto personalizzato. Coinvolgere poi infine le persone e famiglie residenti nella realizzazione di un'offerta inclusiva per i turisti con i bisogni speciali. Chi meglio delle persone con disabilità ci può confermare se le attività proposte sono adeguate. Nell'ambito del progetto è prevista la realizzazione, tra l'altro, di alcune giornate in cui le persone con disabilità residenti in Valle potranno proprio testare i servizi. Un punto aggiuntivo ancora, come le dicevo prima, riguarda la promozione dell'immagine della Valle d'Aosta come una regione inclusiva e attenta ai bisogni speciali delle persone con disabilità e delle loro informazioni; in tal senso, come le accennavo, si intende intervenire sia attraverso le attività proporzionali in capo all'Amministrazione regionale, sia attraverso l'implementazione dei nostri siti che valorizzino l'offerta di servizi accessibili a persone con disabilità. Vi sarà una sezione speciale che stiamo strutturando che darà informazioni sui servizi accessibili, sulle modalità di utilizzo, eccetera. Penso di aver risposto alle domande del consigliere Brunod.
Rispondo ora ai quesiti specifici delle consigliere Minelli e Guichardaz: "quale Assessorato si sia assunto il compito di seguire il bando e se si è occupato della predisposizione del progetto". In considerazione dei contenuti del progetto che vi ho illustrato in precedenza, si è deciso di individuare quale capofila la struttura "Enti e professioni del turismo", afferente all'Assessorato dei beni culturali, turismo, sport e commercio in quanto competente in materia di maestri di sci, guide alpine e professioni del turismo.
Per quanto riguarda la domanda: "le caratteristiche del progetto predisposto, in collaborazione con quali enti pubblici e del terzo settore", l'impianto generale è stato definito, così come vi ho descritto prima, ma il progetto è ancora in fase di predisposizione. Il partenariato allo stato attuale è costituito da partner interni, vale a dire strutture regionali a vario titolo coinvolte, che sono: Invalidità civile, Disabilità e tutele, Infrastrutture funiviarie, Politiche per l'inclusione lavorativa, Promozione e progetti europei per lo sviluppo del settore turistico, poi da partner esterni, quindi l'Associazione valdostana dei maestri di sci, l'Unione valdostana guide di alta montagna, l'Associazione Valdostana Impianti a Fune (l'AVIF), l'Office du Tourisme, il Coordinamento disabilità Valle d'Aosta, l'Associazione degli Albergatori della Valle d'Aosta (ADAVA) per quanto riguarda la parte dei tirocini e dell'accessibilità nelle strutture ricettive. Sulla base di quelli che saranno i contenuti definitivi del progetto, non è comunque escluso che il partenariato possa essere ampliato.
Terza domanda: "se siano state evidenziate le risorse finanziarie regionali necessarie a completare il quadro finanziario e a carico di quale Assessorato", giustamente l'articolo 5, come accenna la collega Minelli, dell'avviso della Presidenza del Consiglio, fa riferimento alla determinazione del contributo e al cofinanziamento. Questo è un bando cofinanziato, la Regione deve mettere una parte. Alle Regioni infatti è richiesta una compartecipazione di almeno il 10 percento. Allo stato attuale le somme non sono ancora state stanziate in quanto il quadro economico del progetto è ancora in divenire. L'importo massimo del contributo spettante a ciascuna Regione o Provincia autonoma è di 1.200.000 euro in considerazione della compartecipazione del 10 percento, il contributo massimo della Regione sarà quindi 120.000 euro. Le somme in questione saranno messe a disposizione dall'Assessorato che presiede nello specifico e fanno riferimento sia per la parte di spese correnti, sia per la parte di spese per investimento ai capitoli di spesa della struttura "Enti e professioni del turismo".
Permettetemi solo un'ultima considerazione: il progetto che presenteremo è di certo limitato ad alcuni settori ma rappresenta, secondo noi e secondo tutte le persone che ci stanno lavorando, un buon punto di partenza affinché la Valle d'Aosta diventi sempre più inclusiva. È necessario infatti che si crei una cultura della normalità affinché il tempo libero, il turismo, le attività di svago, attraverso la soluzione dei problemi legati all'accessibilità e alla mobilità diventino diritto di tutti, così come previsto nella Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità.
Presidente - Per la replica, ha chiesto la parola il consigliere Brunod.
Brunod (LEGA VDA) - Ringraziamo l'Assessore per questa risposta molto soddisfacente, molto dettagliata e tecnica nei vari punti che lei ha toccato. Ovviamente condividiamo e siamo ben contenti che ci sia questa collaborazione tra i tre Assessorati perché comunque si parla di turismo inclusivo ma è un tema che riguarda, come ha detto bene lei, tutti e tre gli Assessorati. È anche un bene che, com'è stato detto, ci si concentri su quattro zone da sviluppare bene come progetto pilota per poi eventualmente, lo si spera, replicare poi su altre località, quindi è un buon punto di partenza anche collegato alla mozione, come abbiamo citato prima, per dare quest'immagine inclusiva a 360 gradi della nostra regione. Ben venga anche la sezione sul sito che inizia a dare una visione ottimale su questo tema molto delicato ma molto importante che può dare delle grandi soddisfazioni alla nostra Regione. Fa molto piacere anche il fatto di aver appreso che i maestri di sci e le guide alpine sono entusiasti della cosa, vogliono crescere professionalmente anche attraverso questi corsi per imparare a come raffrontarsi con queste persone, è un ottimo segnale. Anche noi ringraziamo tutti gli uffici e tutto il personale per il lavoro che sta svolgendo in questo periodo e che dovrà ancora svolgere perché, come ha detto lei, purtroppo molti di questi bandi hanno delle scadenze molto strette e molto difficili da rispettare, quindi siamo contenti che si sia aderito al bando per dare un segnale importante per la nostra Regione.
Presidente - Per la replica, ha chiesto la parola la consigliera Minelli, ne ha facoltà.
Minelli (PCP) - Noi avevamo chiesto di sapere quale Assessorato alla data del 1° marzo, giorno del deposito dell'interrogazione, si fosse assunto formalmente il compito di predisporre il progetto da sottoporre agli uffici ministeriali perché a dieci giorni dalla scadenza inizialmente prevista che, com'è stato ricordato, era quella dell'11 marzo e poi prorogata all'11 aprile solo il 27 febbraio, pensavamo che questo progetto fosse in dirittura di arrivo e fosse praticamente pronto essendo che il bando risaliva al 10 gennaio, però, da quello che l'Assessore ci ha detto adesso, capiamo che è ancora in fase di ultimazione e di precisazione.
Faccio presente che alla fine di febbraio, dieci giorni prima della scadenza che era prevista, la Liguria aveva già presentato il suo progetto e alla stessa data anche alcune altre Regioni avevano fatto un avviso pubblico per gli enti del terzo settore per la coprogettazione che avevamo visto e non ci risultava al momento nessuna cosa evidente per quello che riguardava la nostra Regione. Questo ci aveva preoccupato perché chiaramente rischiare di perdere un investimento di 1.200.000 euro sarebbe una cosa negativa, perché, come ha detto anche l'Assessore, è un'opportunità estremamente vantaggiosa perché, a fronte di un impegno della Regione di 120.000 euro, noi avremo spero un contributo che è di oltre la metà rispetto a quello erogato a delle Regioni che sono ben più estese e popolate come la Lombardia e potremmo migliorare notevolmente l'attrattività e l'offerta turistica per le persone con disabilità.
Per quanto riguarda le caratteristiche del progetto che lei ci ha elencato, sicuramente è bene puntare anche sulla parte delle caratteristiche del nostro turismo, quindi il turismo montano, gli sport invernali e ciò che si può fare con le guide alpine; quello che non ho capito bene, ma evidentemente... l'Assessore ha detto: "non sono ancora state stanziate le risorse regionali perché non si sa ancora esattamente la definizione del progetto", noi ci auguriamo che sia un progetto che punti alla misura massima del contributo che poi bisognerà realizzare nei diciotto mesi previsti. Sulle caratteristiche però lei ci ha detto quattro località che saranno località pilota per poi replicare un progetto anche altrove. Su questo esprimiamo qualche perplessità perché forse, considerata questa grande opportunità che non so se ci si ripresenterà presto o tardi, bisognerebbe lavorare per l'accessibilità e anche la destagionalizzazione, concentrarsi soltanto sulla promozione per le persone disabili del turismo legato sostanzialmente in gran parte all'inverno non ci sembra una scelta così vincente perché, per esempio, leggendo anche progetti di altre Regioni, proprio considerata la caratteristica del turismo, delle persone con disabilità, ci sono dei dati su questo, c'è una predilezione per spostarsi in stagioni diverse dall'inverno anche non nei periodi di punta, questo perché può essere più semplice per le persone che hanno esigenze diverse. Una cosa che ci sembrava importante era quella di migliorare l'accessibilità, per esempio, ai castelli, sono pochi i castelli accessibili in questo momento, ai monumenti di interesse culturale della nostra Regione, prevedere degli interventi sulla sentieristica e la segnaletica, potenziare i percorsi ciclopedonali di mountain bike, eccetera. Non puntare quindi su un solo tipo di turismo ma fare un progetto più sistematico, pensando anche - e questa era una cosa che ci era venuta in mente - a un portale dedicato al turismo accessibile, quindi non implementando quello che già c'è. Va bene prevedere qualche cosa in questo senso ma avremmo pensato più utile giocare le proprie fiches su vari tavoli.