Oggetto del Consiglio n. 1393 del 23 marzo 2022 - Resoconto
OGGETTO N. 1393/XVI - Interrogazione: "Notizie sulla richiesta ai pazienti in sede di ospedalizzazione di fornire medicinali di uso quotidiano".
Bertin (Presidente) - Punto n. 16. Risponde l'assessore Barmasse.
Barmasse (UV) - La domanda è: "se nell'ambito della procedura di ospedalizzazione dei pazienti sia prassi richiedere agli stessi la fornitura di medicinali di uso quotidiano sia con riferimento ai piani terapeutici in corso che di natura generica in caso di necessità". In caso di pazienti ricoverati, i farmaci iscritti nel prontuario terapeutico ospedaliero sono normalmente detenuti a scorta nel magazzino della farmacia ospedaliera dell'Azienda USL della Valle d'Aosta e forniti ai reparti su loro richiesta cumulativa ordinaria. I farmaci, invece, in prosecuzione di terapia, non nella normale dotazione, sono acquistati giornalmente su richiesta motivata e nominativa per paziente fatta dal medico di reparto. Può, quindi, accadere che nelle prime fasi di un ricovero, soprattutto non programmato, in attesa di rifornimento del farmaco già in uso da parte del paziente sia richiesto allo stesso la disponibilità a utilizzare le proprie scorte per il tempo strettamente necessario per la sua consegna. Questa è la metodologia che viene utilizzata per la fornitura di farmaci. Nella mia esperienza devo anche dire che molte volte poi il farmaco generico disponibile in Ospedale alcune volte il paziente non lo vuole, preferisce il farmaco specifico perché a volte si pensa che una compressa di paracetamolo sia diversa da una compressa di Tachipirina. Questa è una cosa che penso di potergliela dire per un po' di esperienza che ho nell'ambito. Comunque, questa è la procedura che normalmente viene seguita e quindi finché non c'è la disponibilità del farmaco, si chiede di portarlo da casa, fondamentalmente.
Presidente - Per la replica, ha chiesto la parola il collega Aggravi.
Aggravi (LEGA VDA) - La ringrazio Assessore. Questa è un'interrogazione che nasce dalla volontà di cercare di fare più che altro informazione nei confronti chiamiamolo del pubblico, comunque di terzi, perché, a fronte di tutta una serie di alcune segnalazioni che mi sono arrivate prima della presentazione di quest'interrogazione riguardo appunto a delle richieste - e ora lei ha dato una spiegazione pratica anche sul campo di quello che avviene - spesso... non so come dire se purtroppo oppure accade che chi viene ricoverato, o comunque chi è che ha a fare con la sanità pubblica è convinto che ci sia sempre tutto, vado in Ospedale, sicuramente ci sono tutti i farmaci di cui ho bisogno". Era bene quindi dare un'informazione e l'obiettivo dell'interrogazione era sostanzialmente quello di confermare quello che lei diceva. Sui generici poi, tra l'altro, è sicuramente bene dirlo che una cosa sono le denominazioni, un'altra sono la componente chimica, che, se Dio vuole, quella è e, grazie a Dio, non cambia perché altrimenti avremmo un altro tipo di problema che non riguarda il marketing. L'obiettivo era di dare una risposta all'esterno, ripeto, a chi si trova in condizioni di ospedalizzazione, sono state fatte queste richieste, giustamente non sa e quindi pone la segnalazione.
Presidente - Passiamo ora al punto n. 17 dell'ordine del giorno... anzi, si è prenotato l'assessore Barmasse per una precisazione credo.
Barmasse (UV) - Giusto per le precisazioni, così diamo anche un po' di informazioni: un farmaco tipico è l'anti-ipertensivo, che nelle forme che si comprano in farmacia, molte volte c'è l'anti-ipertensivo in associazione al diuretico. Le associazioni in Ospedale non si utilizzano, quindi si utilizza l'anti-ipertensivo e il diuretico. Anche questo è un classico per cui molte volte i pazienti ci dicono: "ma come mai non avete questo farmaco?". Le associazioni non si utilizzano perché in teoria in farmacologia bisognerebbe fare così. Ne ho approfittato per dirlo.