Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 1375 del 9 marzo 2022 - Resoconto

OGGETTO N. 1375/XVI - Ritiro di mozione: "Impegno a concludere gli approfondimenti sulla sostenibilità economica dell'acquisizione del Castello di Introd e a individuare le risorse finanziarie per l'esercizio del diritto di prelazione da parte della Regione".

Manfrin (LEGA VDA) - Punto n. 44. Per l'illustrazione della mozione, ha chiesto la parola la consigliera Minelli, ne ha facoltà.

Minelli (PCP) - Mi dispiace che quest'iniziativa arrivi al termine della giornata quando molti saranno già anche stanchi e forse qualcuno non seguirà neanche più all'esterno del Consiglio ma non importa, affrontiamo ugualmente l'argomento.

Dopo il deposito dell'iniziativa, che è avvenuto il 25 febbraio scorso, è giunta la proposta di un sopralluogo al Castello di Introd. Mercoledì della scorsa settimana, con i colleghi dei gruppi di minoranza che sono presenti, la collega Foudraz, il collega Brunod, Carrel e Rollandin, ho quindi partecipato alla visita che è stata organizzata per tutti noi dall'Amministrazione comunale con la fattiva collaborazione di Roberto Luboz, già consigliere regionale, e in particolare con la preziosa guida del maestro Piero Brunet, che con grande competenza e passione ci ha illustrato la storia del Castello e della nobiltà locale lungo i secoli. Desidero ringraziarlo pubblicamente per la sua disponibilità. Si è trattato per me, e credo non solo per me, di un'occasione per scoprire un monumento e un luogo della nostra Regione ricchi di bellezza e di conoscere anche nel dettaglio una parte di storia valdostana poco nota. Contrariamente a quanto si creda, il Castello di Introd non risale al XIX secolo, come appare anche erroneamente scritto sul totem che c'è all'ingresso, ma il suo nucleo originario è della seconda metà del 1200, come testimoniano molti documenti conservati nella sede degli archivi regionali. Un edificio che ha un valore storico elevato, consolidato nel tempo, come documenta una corposa documentazione e che merita un'attenzione particolare nel momento in cui la sua attuale fruizione rischia di venire meno.

Durante questo sopralluogo abbiamo avuto modo di vedere che il Castello è in buono stato, che non necessita di particolari opere di manutenzione e anche che il Comune di Introd è stato finora in grado di gestirlo senza interventi sostanziosi, come accade in altre situazioni, dell'Amministrazione regionale. Il Sindaco ci ha evidenziato che per l'intera comunità la fruizione del Castello significa un importante ritorno economico per le attività ricettive, turistiche della zona non solo di Introd ma di tutto il comprensorio. Esiste anche una convenzione con la Fondation Grand Paradis che assicura la promozione del maniero e vengono organizzati periodicamente degli eventi. Anche nel mese di marzo, nell'ambito de "Les Journées de la Francophonie", è prevista una visita che immagino sarà molto apprezzata.

Durante l'ultima seduta del Consiglio regionale, rispondendo a una nostra question time circa la messa in vendita del Castello e la valutazione dell'esercizio di prelazione da parte della Regione, il Presidente ha riferito dell'esito positivo degli approfondimenti effettuati dagli uffici per quanto riguarda il valore storico del Castello e la fruibilità dello stesso anche nell'immediatezza, mentre ha affermato che, per quanto concerne invece la valutazione della sostenibilità economica, questa non è al momento conclusa e che non è possibile effettuare alcun passaggio formale da parte della Regione tenuto conto che nessuna comunicazione ufficiale è pervenuta circa l'iter di presentazione di quello che dovrebbe essere il diritto di prelazione. Qualora però gli attuali proprietari, come pare ormai abbastanza certo, arrivino a breve al primo passaggio per la vendita del Castello, la Regione avrà sessanta giorni di tempo per esercitare questo suo diritto. Noi siamo convinti che occorra prendere in seria considerazione quest'opzione. Nel tempo la nostra Amministrazione regionale ha acquisito, ha restaurato e poi gestito quasi tutti i principali castelli disseminati sul territorio, che rappresentano a nostro avviso, ma credo non solo a nostro avviso, un tassello importantissimo dell'offerta turistica valdostana. Sono fruibili nella quasi totalità lungo tutto il corso dell'anno, richiamano migliaia di visitatori e sono un patrimonio le cui potenzialità, secondo noi, non sono pienamente sviluppate. In particolare la Valle centrale, con i suoi numerosi castelli, torri, fortificazioni, caseforti, sorti in prossimità della Dora, in uno spazio ridotto con una possibilità di passaggio agevole dall'uno all'altro e una visita da effettuarsi in pochissimo tempo, rappresentano un unicum in Italia, un patrimonio che potrebbe diventare meta di un turismo certamente ancora più importante, più significativo di quello attuale a cui proporre un pacchetto, una visita completa dei Châteaux de la Doire per riecheggiare i più noti e i più conosciuti Châteaux de la Loire. A questi si devono poi aggiungere gli altri castelli e torri disseminati nel resto del territorio, nelle vallate. C'è sicuramente un potenziale significativo di visitatori, significativo da intercettare e lo dimostra anche l'altissimo numero di visitatori che ci sono stati nel breve periodo di apertura natalizia del vicino Castello di Aymavilles in piena stagione invernale, segno che occorre veramente diversificare e ampliare l'offerta turistica della Valle d'Aosta anche nella stagione della neve, neve che, purtroppo, quest'anno in gran parte è mancata e probabilmente questo non sarà nemmeno un evento così eccezionale.

Trovare delle nuove strade per il turismo è la raccomandazione che viene anche dalla bozza regionale di strategie di adattamento ai cambiamenti climatici, che esorta a individuare e mettere in atto azioni di adattamento finalizzate a minimizzare gli effetti negativi indotti dall'aumento della temperatura del pianeta e di capacità di concretizzare le potenzialità che il territorio può esprimere. Fra gli obiettivi regionali c'è la definizione di una visione di lungo periodo del territorio resiliente ai cambiamenti climatici che tenga conto dei punti di forza, delle vocazioni, della vulnerabilità e dei fattori di resilienza espressi dal territorio. Il primo degli obiettivi che sono indicati è lo sviluppo di una diversificata offerta turistica. Anche il programma del Governo 2020-2025 segue giustamente questa linea. Al punto sui beni culturali, turismo, sport e commercio c'è scritto: "nella corrente legislatura bisogna terminare i lavori ancora in corso e impostare finalmente un progetto efficace per la valorizzazione e la fruizione integrata di tutto il patrimonio storico e archeologico nell'ambito dei vari circuiti turistici già attivi e da incrementare.

Alla luce di queste considerazioni e raccogliendo anche la sollecitazione che viene dagli Amministratori locali e dalla cittadinanza, che spero non venga definita anche questa volta una consultazione della qualunque, vogliamo con questa mozione impegnare il Governo regionale a concludere gli approfondimenti sulla sostenibilità economica relativamente all'acquisizione del Castello di Introd e a compiere gli atti necessari, compresa l'individuazione delle risorse finanziarie, per esercitare proficuamente questo diritto di prelazione da parte della Regione.

Presidente - Con l'illustrazione della mozione, si apre la discussione generale. Chi vuole intervenire si prenoti. La consigliera Spelgatti si è prenotata, ne ha facoltà.

Spelgatti (LEGA VDA) - Collega Minelli, questa mozione è assolutamente inopportuna e non svolge certamente un ruolo proficuo e di servizio per la collettività per il Comune di Introd. Depositare una mozione con cui si chiede un impegno a trovare delle risorse finanziarie per esercitare il diritto di prelazione prima che sia stato depositato qualcosa di ufficiale e che arrivi alla Regione con un contratto, con delle cifre e quant'altro, crea degli effetti distorsivi del mercato e potenziali pericolosissimi sotto una quantità enorme di punti di vista che non sto qui ad elencare. Non farò altre considerazioni né sul Castello di Introd né sull'importanza o meno del Castello di Introd, né su quello che la Regione e la Giunta sostanzialmente poi dovrà decidere, non è il momento di parlarne. La Lega assolutamente si asterrà dalla votazione.

Presidente - In discussione generale se qualcun altro vuole intervenire, altrimenti chiudo la discussione generale. Non vedo altre richieste, la discussione generale è chiusa. Per il Governo, ha chiesto la parola il presidente della Regione Lavevaz, ne ha facoltà.

Lavevaz (UV) - Sarò anch'io molto rapido perché la collega Spelgatti ha sostanzialmente detto, anche con le stesse parole, quello che avrei voluto dire io. Mi spiace che a quest'ora non ci siano i vostri supporter che vi seguono ma credo che la collega Guichardaz avrà modo di fare un post su Facebook mettendo anche il podcast della discussione in modo che tutti avranno modo di vedere e di sentire questa discussione. Ci sono state diverse iniziative sull'argomento, abbiamo manifestato l'interesse e l'importanza storica, culturale e artistica di questo Castello, abbiamo detto che stiamo facendo delle analisi dal punto di vista della sostenibilità, per valutare la copertura di questo tipo di investimento. Pensavo di aver fatto capire che le valutazioni - vengo rispetto a quello che stava dicendo la collega Spelgatti - andavano comunque fatte dopo un primo passaggio formale, lo avevo anche detto, quindi questa mozione è assolutamente inopportuna su tutti i fronti.

Presidente - Ha chiesto la parola la consigliera Minelli, ne ha facoltà.

Minelli (PCP) - Sono abbastanza sconcertata da questa risposta, in particolare, Presidente, dal fatto che lei banalizzi questa questione e faccia ancora una volta riferimento...

(intervento del Presidente Lavevaz, fuori microfono)

...a fantomatici supporter. Se voi ritenete che le Amministrazioni comunali siano dei supporter, io penso che sono degli interlocutori con cui... io ho parlato dei confronti con gli Amministratori comunali, abbia pazienza, se lei pensa ad altre persone, ancora una volta si sbaglia, ma poi francamente questa storia ha stufato. Qui stiamo discutendo di una questione seria, questo è l'ultimo Consiglio utile per discutere del destino del Castello di Introd prima della scadenza prevista per la vendita che dovrebbe avvenire, come abbiamo detto, entro la metà del mese, quindi non è un discorso rinviabile. Quindici giorni fa ci avete detto che stavate facendo degli approfondimenti e la stessa cosa è stata detta a novembre; sono passati oltre quattro mesi e gli stessi amministratori con cui ci si è confrontati ci hanno detto che aspettano delle risposte concrete. Decidere se far valere il diritto di prelazione è una questione che non è solo legata ad aspetti economici, ancorché imprescindibili, è una questione di principio che ha a che vedere con la tutela e con la salvaguardia di un patrimonio che è della nostra Regione. Non solo, ma siamo anche di fronte a un caso in cui il Comune ha dimostrato di essere in grado di gestire bene una risorsa del territorio che non interessa soltanto la comunità di Introd ma tutto il territorio circostante. Il fatto di pensare in questo momento all'individuazione delle risorse finanziarie è fondamentale per poter eventualmente esercitare il diritto di prelazione, che può essere ovviamente valutato nel momento in cui sarà definito l'ammontare della spesa, ma farsi trovare pronti in questa situazione, secondo me, è una questione fondamentale. Si prende atto che davvero con un atteggiamento irrispettoso non certo di chi propone la mozione ma di chi sul territorio sostiene questo e della stessa Amministrazione comunale di Introd... è un atteggiamento francamente incomprensibile e, a mio avviso, anche molto presuntuoso.

Presidente - Possiamo mettere in votazione la mozione? Ha chiesto la parola il consigliere Marguerettaz, ne ha facoltà.

Marguerettaz (UV) - Per dichiarazione di voto. Siamo ovviamente totalmente contrari a questa mozione per i motivi che sono stati detti molto bene dalla collega Spelgatti e dal presidente Lavevaz. Collega Minelli, cercherò di essere ancora più esplicito: lei con questa mozione, se fosse stata approvata, avrebbe creato un grave danno all'Amministrazione regionale perché non le sfuggirà che in una trattativa tra acquirente e venditore, nel momento in cui io ho la garanzia che un ente pubblico eserciterà un'opzione, ovviamente alzo il prezzo, quindi sono ancora più esplicito: la sua iniziativa è sciagurata e passibile di creare un grave danno patrimoniale all'Amministrazione regionale.

Presidente - Ha chiesto la parola il consigliere Rollandin per dichiarazione di voto, ne ha facoltà.

Rollandin (PA) - Ho paura che qui ci stiamo imbrogliando le carte perché se da una parte sono sicuro che chi è in questa sala non è contrario all'eventuale possibilità della Regione di accedere all'acquisto del Castello, credo che questo sia generale, quello che sta venendo fuori con le dovute credibilità è il problema di oggi partire e dire: "bene, noi siamo per...". È un dialogo che si deve aprire. Io sono stato con gli altri a visitare e credo che altri l'abbiano fatto, lo abbiamo fatto prima e il problema di poter acquisire quest'opera credo che sia di tutti, però c'è modo e modo per arrivarci, e questo è un aspetto delicato, perché noi abbiamo parlato con il Comune e per il Comune è importante sapere che c'è un interesse della Regione, poi non è che la Regione deve buttare fuori i soldi o non capire che cosa sta succedendo. Questo è il problema che sicuramente con la votazione della mozione di oggi si rischia di far capire quello che invece non è o, peggio, di essere fraintesi e di pensare che automaticamente sia già tutto fatto. Noi abbiamo detto al Comune che ci saremmo interessati per spiegare quali sono le buone ragioni per intervenire, è evidente che questo è un aspetto importante. Se siamo in questa situazione, non è per dire chi è favorevole, chi è contrario, secondo me, non sarebbe sbagliato tener conto di questo e avere un incontro in modo tale che "si svolgano" degli aspetti che possano essere sostenibili anche su altre parti.

Teniamo conto che l'Amministrazione su quel Castello ci ha già speso un sacco di soldi, non è che è oggi che parliamo per la prima volta del Castello di Introd! Quelli che sono qui almeno da una certa data tutti sono andati a Introd e a visitarlo, quindi sanno benissimo del valore che ha, però non è che possiamo nemmeno andare oltre a certe regole. Personalmente penso che non sarebbe sbagliato immaginare... tenuto conto che c'è una disponibilità a tener conto di questa presenza e della volontà di farlo, però se oggi ci troviamo a dividerci su un aspetto del genere, non va bene. Io sono sicuramente, come tanti, interessato a trovare la via giusta per attivare quello che abbiamo detto, però senza nemmeno andare in logiche di monetazione che potrebbero essere fraintese e questo non mi sta bene. Io chiederei a voi di ritirare la mozione, tanto non è che approvandola oggi succede qualcosa, però possiamo discuterne e trovare delle soluzioni che possano darci ragione.

Presidente - Ha chiesto la parola il consigliere Baccega per dichiarazione di voto, ne ha facoltà.

Baccega (GM) - Condividendo la presentazione della collega Minelli, che ha mostrato molto bene le caratteristiche peculiari del Castello di Introd, che ho visitato per l'ultima volta dieci giorni fa, credo che ci sia un aspetto fondamentale da guardare: il mercato ha le sue regole; da questo punto di vista, votare una mozione di questo tipo in questo momento significherebbe quasi drogare il mercato. Pertanto il mio voto sarà un voto di astensione pur essendo consapevole che quel bene sarebbe piacevole poterlo avere, mantenerlo e continuare a visitarlo per noi e per i nostri turisti.

Presidente - Ha chiesto la parola la consigliera Minelli, ne ha facoltà.

Minelli (PCP) - Io credo che l'importante è che si arrivi ad un'acquisizione e le obiezioni che sono state fatte non le ritengo fondate, nel senso che le cose che sono state dette... si è parlato di mercato drogato, di inopportunità perché i meccanismi potrebbero generare delle distorsioni, delle lievitazioni dei prezzi, se voi avete letto quello che c'è scritto nella mozione, non si sta impegnando la Regione all'acquisto, si sta impegnando la Regione a concludere gli approfondimenti sulla sostenibilità economica relativamente all'acquisizione del Castello di Introd perché è sull'acquisizione del Castello di Introd che ci vuole una volontà politica, che poi a compiere gli atti necessari deve essere per forza compresa l'individuazione delle risorse per esercitare il diritto... esercitare il diritto non significa che si va automaticamente, è ovvio che le condizioni... in base a quello che sarà il primo atto firmato tra i venditori e gli acquirenti poi si dà il via al processo dei sessanta giorni per esercitare il diritto di prelazione, non vedo la ragione perché questa venga definita una mozione sciagurata. La drammaticità del collega Marguerettaz è nota ed è comunque fuori luogo. Io credo che si tratti di una valutazione che la Regione deve fare, sarebbe possibile, a mio avviso - e raccolgo in qualche modo una parte dell'intervento che ha fatto il collega Rollandin - modificare l'impegnativa per poter eventualmente esercitare il diritto di prelazione, ma il fatto di individuare delle risorse se la Regione ha un'intenzione in questo senso, è qualche cosa che deve essere fatto.

Presidente - Ricordo che le mozioni si possono modificare soltanto nel corso della discussione generale. Per dichiarazione di voto, ha chiesto la parola il consigliere Marquis, ne ha facoltà.

Marquis (SA) - Collega Minelli, è riuscita a mettere in imbarazzo tutta l'Aula. Io credo che dopo i primi interventi, avrebbe dovuto capire cos'è stato detto tra le righe da chi è intervenuto prima di me ma credo che non hanno sortito nessun effetto perché sono stati sufficientemente chiari ma lei continua a ribadire la sua posizione. Io credo che oggi per responsabilità non possiamo entrare nel merito di questa questione, ogni giudizio sarebbe improvvido e irresponsabile da parte di ciascun componente dell'Aula. Proponendo un'iniziativa di questo genere, oltre ad aver fatto una scelta di irresponsabilità, mette anche in difficoltà tutti i colleghi, perché non possono esprimersi su un argomento come questo, forse lei non ha capito quali sono le responsabilità in capo ad un amministratore in relazione ad una procedura di questo tipo. Esprimere la volontà o meno in questo momento è un approccio chiaro da parte dell'Aula, che va a condizionare una possibile trattativa, quindi con dei riflessi che sono di tipo patrimoniale, glielo ha detto bene prima il collega Marguerettaz. Come si fa a potersi esprimere? Credo che lei ci ha messo in imbarazzo perché ciascuno di noi ha delle idee sulla validità, sull'opportunità o meno di fare delle valutazioni su questa struttura, ma non possiamo esprimerci per senso di responsabilità. Noi siamo felici che lei forse nella sua inconsapevolezza non si renda conto di questa situazione, quindi la invitiamo caldamente ancora una volta a ritirare quest'iniziativa.

Presidente - Ha chiesto la parola il consigliere Aggravi per dichiarazione di voto, ne ha facoltà.

Aggravi (LEGA VDA) - Quando si è parlato di quotazione di CVA, collega Minelli, avevamo intuito tutti che le logiche di mercato non fossero in linea con la vostra visione delle cose. L'ha detto bene adesso il collega Marquis: il primo atto per una distorsione o una turbativa del mercato non sono le valutazioni, non sono l'individuazione delle risorse, non è neanche una mozione, ma è la volontà di un attore economico di agire in un determinato modo. L'attore economico Regione, quindi l'istituzione che noi qui rappresentiamo e abbiamo il dovere di rappresentare, agisce anche per volontà, cioè l'espressione di un voto è l'esercizio della volontà. Io, oltre a confermare la posizione di non voto di questa mozione, voglio davvero chiederle per favore, ai fini del mantenimento del buon nome e soprattutto dell'azione che deve portare avanti la Regione autonoma, qualsiasi essa sarà e sia, ritiri questa mozione perché magari questa mozione non sarà tragica ma è inopportuna, ovvero non è opportuna, perché determinerebbe una volontà che oggi questa Regione non è che non vuole, non deve esercitare, perché il mercato è una cosa seria, che sia quotazione o che sia semplicemente la parola di due o più attori. L'esercizio poi, tra l'altro, del diritto di prelazione è molto particolare e qui stiamo parlando di soldi pubblici. Prima cosa: io penso che il dovere di ognuno di noi sia salvaguardare il buon nome, l'azione economica e le risorse di questa Regione. Per favore, ritiri questa mozione e lo chiedo penso a nome di tutti i componenti di quest'Aula.

Presidente - Ha chiesto la parola la consigliera Minelli, ne ha facoltà per un minuto.

Minelli (PCP) - No, meno di un minuto. Io ritiro questa mozione e mi riservo di presentarla in altri termini per la prossima seduta.

Presidente - Il Consiglio regionale ha esaurito i punti all'ordine del giorno. I lavori si chiudono. Buona serata a tutti.

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L'adunanza termina alle ore 20:35.