Oggetto del Consiglio n. 1373 del 9 marzo 2022 - Resoconto
OGGETTO N. 1373/XVI - Interpellanza: "Proposte per rimediare ai ritardi nei procedimenti di accertamento dello stato di invalidità civile, cecità civile e sordomutismo".
Bertin (Presidente) - Punto n. 42. Per l'illustrazione, ha chiesto la parola la consigliera Erika Guichardaz, ne ha facoltà.
Guichardaz E. (PCP) - In relazione alle pratiche per il riconoscimento dell'invalidità, ai procedimenti relativi all'applicazione della legge n. 11/1999, come sappiamo, vi sono stati diversi ritardi. Secondo quanto disciplinato, le istanze dovrebbero essere esaminate dalla Commissione medica secondo l'ordine cronologico di presentazione cui è possibile derogare per motivi di gravità e di urgenza e valutati da uno dei Presidenti delle Commissioni medico collegiali nel rispetto invece della legge n. 80/2006 per quello che riguarda i malati oncologici. Trascorsi trenta giorni dal ricevimento dell'esito da parte dell'utente, comprovato da ricevuta di ritorno della raccomandata, il dirigente provvede entro i trenta giorni successivi a predisporre, in ordine alla concessione o non concessione delle provvidenze. Le istanze per l'accertamento dell'invalidità civile per patologie oncologiche in atto sono esaminate dalla Commissione collegiale entro quindici giorni dalla loro presentazione e possono essere esaminate sugli atti e accompagnate da certificazione medica rilasciata dal Reparto di oncologia, l'Hospice o dai medici di medicina generale.
Sappiamo che c'è stata una forte battuta d'arresto rispetto alla ricostituzione delle Commissioni che ha bloccato l'attività dal maggio 2019 al 31 luglio 2019, dopodiché c'è stato il fermo legato al primo lockdown; in una precedente interpellanza lei diceva dal 10 marzo al 1° agosto 2020, mentre nell'ultima sua dichiarazione risulta tra marzo e maggio 2020 e sempre in questa nota di stampa del 18 febbraio evidenziava comunque un miglioramento della situazione rispetto alla questione degli accertamenti.
Noi quindi siamo a chiederle un po' i dati rispetto alla questione degli accertamenti perché purtroppo a noi risulta una situazione un po' diversa, ossia che vi sono persone che ancora dal 2019/2020 stanno aspettando l'accertamento. Vorremmo capire da lei un po' i dati e soprattutto capire quali sono le date più antiche che bisogna ancora prendere in considerazione e i correttivi che si pensa di mettere in atto per cercare di risolvere questa situazione.
Presidente - Per la risposta, ha chiesto la parola l'assessore Barmasse.
Barmasse (UV) - Grazie consigliera Guichardaz, anche perché effettivamente quello delle Commissioni e dell'Ufficio invalidità è comunque un ufficio che ha avuto dei ritardi, ma io vorrei anche chiarire con questa risposta qual è il volume delle attività che questi uffici devono portare avanti.
Alla data del 3 marzo 2022 le pratiche concernenti l'invalidità civile, la determinazione della disabilità ai sensi della legge n. 104/1992, della legge n. 68/1999, ciechi civili, sordomuti civili, ex combattenti nefropatici, gestione dei decessi che comprende la registrazione del decesso fino al pagamento agli eredi dei ratei maturati o dell'eventuale recupero delle provvidenze economiche non dovute ammontano a 27.199. Il lavoro afferente l'invalidità civile non si esaurisce al lavoro delle Commissioni medico collegiali, il cui dettaglio è suddiviso per gli anni 2019, 2020, 2021 e 2022 e sino alla data del 3 marzo 2022 sarà fornito con l'allegato alla presente risposta che le ho fatto avere perché è abbastanza complesso poi riportarlo. Il lavoro comporta attività di contact center erogato attraverso il canale telefonico e consiste nella gestione delle chiamate con richieste di informazioni e/o da smistare verso altri componenti dell'ufficio. Nel 2019 sono state gestite cinquemilacentosettantotto chiamate, nel 2020 diecimilaottocentonovantaquattro, nel 2021 diciannovemilaquarantanove. L'attività di check-in, che consiste nell'accoglienza dell'utenza, ritiro e inserimento domande per le istanze di invalidità civile, ritiro dichiarazioni sostitutive e atti di notorietà, modalità di pagamento, scansione e archiviazione dei fascicoli, dei documenti d'identità, dei provvedimenti giudiziari, degli atti di notorietà e di tutta la documentazione relativa agli utenti, archivio fascicoli, verbali riepilogativi delle Commissioni, documentazione relativa agli utenti, supporto alle segretarie di Commissione con telefonate e con la redazione delle lettere per gli utenti per la richiesta di documentazione sanitaria, inserimento nei sistemi informativi delle coordinate bancarie pervenute, delle tutele, delle amministrazioni di sostegno o delle procure. Gli utenti accolti al check-in sono stati nel 2019 diecimilatrecentoquarantacinque, nel 2020 quattromilatrecentotrentacinque, nel 2021 novemilacinquacentocinque, nel 2022 millenovecentosessanta. Gli operatori preposti all'attività dell'accoglienza e presa in carico delle richieste dell'utenza sopra descritte sono due e sono dipendenti INVA. Nell'ambito della convenzione con INVA S.p.A. sono ricomprese anche la gestione informatizzata del processo di archiviazione che consente di avere una banca dati aggiornata. L'attività consiste nella scansione dei fascicoli cartacei e di tutta la documentazione che il personale ha necessità di consultare più frequentemente. Comprende anche la gestione dell'archivio di tutti gli utenti, sia quelli in vita che quelli deceduti. L'attività di protocollazione che per solo quanto riguarda gli invalidi civili è la seguente: nel 2019 diecimilacentonovantuno arrivi e settemilaottocentoquarantaquattro partenze, nel 2020 novemilacentoottantotto arrivi e cinquemilanovecentoquattro partenze, nel 2021 novemilanovecentocinquantasei arrivi e seimilacinquecentosessantacinque partenze. Si specifica che l'Ufficio protocollo della struttura protocolla anche gli arrivi e le partenze dell'Ufficio tutele, dell'Ufficio servizi e interventi per la disabilità e dell'Ufficio tossicodipendenze e gli addetti sono uno di INVA S.p.A. e due unità di personale che fanno capo all'Ufficio tossicodipendenze che, oltre alle attività di protocollo, si occupano della procedura, dell'attività di Prefettura concernenti le sanzioni amministrative per i detentori di sostanze stupefacenti per uso personale.
Per quanto riguarda, invece, la risposta un po' più puntuale, "il numero delle pratiche non ancora concluse e quelle i cui pazienti aspettano ancora di essere convocati a visita", affinché i dati siano di facile lettura, si allega un prospetto riepilogativo come le ho già dato in cui lo stato delle domande è suddiviso per categoria di invalidità, cecità, disabilità, handicap, invalidità civile, per ordine di accertamento, aggravamento, domanda amministrativa, primo accertamento, rivalutazione, revisione, iscrizione e collocamento e si specifica che il numero degli utenti che aspettano ancora la definizione della pratica è quello indicato nella colonna denominata "Iter".
Per quanto riguarda, invece, "le date delle domande che aspettano da più tempo la convocazione, divise per l'invalidità civile, ciechi, sordomuti e quelle ai sensi della 68 e n. 104...", nel premettere che, salvo le ragioni di urgenza esplicitate da certificazione medica e valutate dal Presidente della Commissione, le date più indietro nel tempo sono riferite a primo accertamento della cecità 9 ottobre 2019, ma le domande in arretrato della cecità, per le ragioni già evidenziate in precedenti interpellanze risalgono tutte al primo accertamento 2019 e sono in numero di ventuno, 19 settembre 2020, una legge n. 68/1999, 26 agosto 2020 solo accertamento per una 104/1992, 29 maggio 2020 una sola invalidità civile. Per quanto riguarda il 2021, sono in accertamento, seguendo l'ordine cronologico, le domande pervenute nei mesi di giugno e luglio. Per quanto riguarda le domande afferenti a patologie oncologiche, alla data del 3 marzo 2022 non vi è arretrato in quanto all'invalido affetto da patologia oncologica la definizione è fissata entro quindici giorni dalla domanda e di norma questo termine è stato rispettato effettuando la valutazione sugli atti.
Altra domanda: "il numero dei ricorsi presentati negli ultimi due anni, i tempi di presa in carico degli stessi con l'esplicitazione di quello meno recente e l'esito dei relativi ricorsi". Per quanto riguarda il numero dei ricorsi, da quale ordine di accertamento si riferiscono, si rinvia al prospetto allegato, specificando che alla data del 4 marzo 2022, data ultima in cui si è tenuta la Commissione ricorsi, non vi sono arretrati. I tempi che la norma prevede affinché la Commissione ricorsi esprima la propria valutazione sono centocinquanta giorni dal ricevimento dell'istanza di ricorso e, per quanto riguarda gli esiti, nella maggior parte delle istanze confermano la valutazione della Commissione di prima istanza, in alcuni casi esprimono una valutazione migliorativa. La Commissione ricorsi effettua le proprie valutazioni sugli atti tranne in alcuni pochi casi in cui chiede di convocare l'utente.
"Quali siano invece gli intendimenti, le proposte e i correttivi che sono stati previsti o si intendono prevedere per rispondere a questo ritardo e alla difficoltà di reperimento dei medici per espletare queste pratiche". Intervenire con urgenza sulla carenza di medici disposti a far parte delle Commissioni e mettere a sistema innovazioni che permettano di accelerare, semplificando tempi e modi della gestione delle pratiche di invalidità, che, a causa della pandemia, hanno subito ritardi critici e pesano su cittadini già fragili e in attesa. Sono questi alcuni degli obiettivi che l'Assessorato sta perseguendo con la massima attenzione sia sul fronte delle risorse umane che delle tecnologie e della collaborazione istituzionale, tenuto conto anche del numero delle pratiche da seguire, che, ricordo, ammonta a centosettemilacentonovantanove a fronte di un organo che, a parte personale INVA, comprendeva sino al 28 febbraio solo due segretarie di Commissione. La complessità di iter, la pluralità di soggetti coinvolti e l'articolata spesso non lineare regolamentazione normativa non rendono il processo agile, ma soprattutto la sospensione degli accertamenti sanitari nel periodo di lockdown ha avuto inevitabilmente un impatto critico per gli utenti in attesa che l'Assessorato ha costantemente monitorato e cercato di risolvere. Nel 2019 i tempi medi di conclusione dell'iter sanitario per le domande di prima visita erano di circa centoventi giorni con tempi notevolmente inferiori nei casi di accertamento delle visite oncologiche e delle comprovate urgenze di tipo sanitario. Nel 2020 le restrizioni sanitarie, a tutela di enti, utenti e operatori, la sospensione delle Commissioni, le quarantene dei dipendenti e dei medici non immuni al Covid hanno aggiunto allo stesso processo in media ulteriori quaranta-sessanta giorni. Per evitare successive dilatazioni delle attese e sbloccare la situazione sin dal settembre 2020 sono stati intensificati gli accertamenti al riscontro solo documentale, innanzitutto per i pazienti oncologici e per tutte le categorie di utenti più fragili quali gli anziani. Inoltre, stiamo lavorando per mettere a disposizione la possibilità per il cittadino di visualizzare il verbale sanitario attraverso soluzioni digitali: ad esempio, con il QR Code. Inoltre, si cercherà di rendere possibile il caricamento della documentazione sin dal momento iniziale della domanda al fine di fornire immediatamente alla Commissione tutte le informazioni per la definizione, laddove possibile, del verbale agli atti. Per sollecitare la risoluzione degli iter, stiamo cercando di accelerare la calendarizzazione delle visite, tenuto conto che, a far data dal 28 febbraio ultimo scorso, alle segretarie, che sono rimaste in due dal febbraio 2020 a gestire dieci Commissioni, prima gestite da tre segretarie a tempo pieno e una part-time, si sono aggiunte altre due unità: una a tempo determinato e una di ruolo.
Presidente - Per la replica, ha chiesto la parola la consigliera Erika Guichardaz.
Guichardaz E. (PCP) - Grazie Assessore. Naturalmente mi riservo di guardare i dati perché sono corposi ma vedendo già solo a un primo sguardo, si parla di cinquantanove pratiche ancora da chiudere del 2019, duecentoottantasei del 2020, milleseicentoventisei del 2021 e trecentonovantasette del 2022. Rispetto al notevole carico di lavoro di cui lei ci parlava, effettivamente si capiscono un po' le motivazioni, quello che rileviamo comunque è piuttosto preoccupante e, rispetto alla questione della Commissione dei ciechi, rilevo che quell'utente che aveva fatto domanda il 9 ottobre 2019 che già lei in un'interpellanza del dicembre 2020 citava oggi è ancora in attesa. Non dobbiamo dimenticare poi che l'esito di queste Commissioni è prodromico a far partire l'iter per poter attivare poi sì le provvidenze economiche ma anche tutta la parte riferita ai permessi rispetto alla 104, all'esenzione dei ticket, alla questione degli ausili, quindi dietro a ogni utente comunque ci sono molte altre esigenze che non solo l'aspetto economico. In ultimo poi l'accesso alla disability card con la quale si supererà anche l'obbligatorietà della certificazione cartacea anche per poterla utilizzare al di fuori del territorio regionale. Prendo comunque atto della sua risposta, naturalmente con una certa preoccupazione, e soprattutto lo accennava prima che è una legge vecchia che andava rifatta, quella dell'ARER, lei già tempo fa anche su questa legge sosteneva che andasse modificata e riaggiornata. Anche sotto questo punto di vista ci auguriamo che anche in questo senso qualcosa possa cambiare. È normale che in questa fase di grave crisi economica questo dato va ancora a pesare maggiormente su famiglie che già sono in difficoltà, quindi bene che si facciano degli sforzi, molto probabilmente bisogna farne di più, comunque grazie della sua risposta.