Oggetto del Consiglio n. 1356 del 9 marzo 2022 - Resoconto
OGGETTO N. 1356/XVI - Interpellanza: "Strategie per il corretto rispetto da parte degli Enti locali dei termini per l'invio ai Ministeri competenti della rendicontazione delle multe stradali prevista dal decreto legislativo 285/1992".
Bertin (Presidente) - Punto n. 24 all'ordine del giorno. Per l'illustrazione la consigliera Foudraz a cui passo la parola.
Foudraz (LEGA VDA) - Avuta notizia dagli organi di stampa e da una trasmissione della televisione di Stato che circa il 30,9 percento delle amministrazioni locali italiane nel 2021, tra le quali la Valle d'Aosta risulterebbe la peggiore regione italiana con ben 48 amministrazioni su 74, quindi, pari ad una percentuale del 64,8 percento, non avrebbero presentato la documentazione entro i termini al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti e al Ministero dell'interno, relativamente alla rendicontazione delle multe stradali, ai sensi dell'articolo 142 comma 12quater del decreto legislativo 30 aprile 92 n. 285, entro e non oltre la data del 31 maggio di ogni anno, attraverso l'invio di una relazione relativa al periodo intercorrente tra il primo gennaio e 31 dicembre dell'anno precedente, in cui sono indicati i dati relativi ai proventi di propria spettanza di cui agli articoli 208 comma 1 e 142 comma 12bis del citato decreto legislativo 285 del 1992.
Evidenziato che il decreto 30 dicembre 2019 del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti all'articolo 1 comma 5 dispone appunto che la relazione deve essere trasmessa entro il 31 maggio di ogni anno ed è riferita ai proventi delle sanzioni relative all'anno precedente, evidenziando l'ammontare complessivo incassato derivante dai proventi spettanti dagli articoli che ho citato prima. Gli enti locali devono quindi tenere distinti i proventi: quelli in generale e quelli derivanti da accertamenti delle violazioni dei limiti massimi di velocità. Questi ultimi inoltre devono essere ulteriormente suddivisi tra proventi di intera spettanza dell'ente locale e proventi derivanti da attività di accertamento eseguite su strade non di proprietà dell'ente locale, da cui dipende l'organo accertatore, che devono comunque essere ripartiti in misura pari al 50 percento ciascuno tra l'ente proprietario della strada e l'ente da cui dipende l'organo accertatore.
Considerato quindi che ai sensi del comma 12 bis dell'articolo 142 del Decreto legislativo 285 del 1992 la percentuale dei proventi spettanti è ridotta del 90 percento annuo nei confronti dell'ente che non trasmetta la relazione, oppure che utilizzi i proventi in modo difforme da quanto previsto dalla normativa e le inadempienze rilevano ai fini della responsabilità disciplinare e per danno erariale e devono essere segnalate tempestivamente al Procuratore regionale della Corte dei conti.
Per le motivazioni espresse in premessa, si interpella il Governo per conoscere: quali siano i Comuni inadempienti, visto che nell'articolo e nella trasmissione si parlava di quarantotto amministrazioni locali sul territorio regionale; quale sia la motivazione per cui tali dati non sono stati trasmessi; se l'eventuale percentuale dei proventi ridotta del 90 percento annuo nei confronti dell'ente che non ha trasmesso la relazione abbia influito sul bilancio regionale ed in quale misura, in termini di importi in riferimento agli eventuali proventi derivanti da attività di accertamento eseguito su strade di proprietà regionale, che quindi devono essere ripartiti nella misura del 50 percento ciascuno tra gli enti interessati; quali siano le strategie che si intendano adottare, al fine del corretto rispetto dell'applicazione delle norme che impongono l'invio della documentazione di cui trattasi.
Presidente - Per la risposta il Presidente della Regione.
Lavevaz (UV) - Cercherò di fornirle le risposte con i dati che gli uffici mi hanno preparato. Riguardo alla prima domanda, quali siano i Comuni inadempienti, va fatta una brevissima premessa, per dire che i commi 12bis e 12quater dell'articolo 142 del Codice della strada sono stati inseriti nel 2010, ma il relativo decreto attuativo è stato adottato solo il 30 dicembre 2019, facendo di conseguenza slittare i termini originariamente previsti per l'inoltro delle relazioni, nello specifico tutte le scadenze per i proventi introitati dall'anno 2012 all'anno 2019, che sono stati prorogati al 31 dicembre 2021.
Per quanto riguarda la prima domanda, va evidenziato che l'inoltro è effettuato direttamente dai Comuni tramite un portale ministeriale dedicato, per cui risulta impossibile per questa Presidenza conoscere quali siano i Comuni inadempienti, se non su specifica segnalazione ministeriale, cosa che è avvenuta nel corso del 2021 per le relazioni relative ai proventi delle sanzioni dell'anno 2019. In tale circostanza, su esplicita segnalazione richiesta dal Ministero dell'interno, la Presidenza della Regione, nelle sue funzioni prefettizie, ha provveduto a sollecitare gli enti segnalati dallo stesso Ministero quali inadempienti relativamente all'invio della relazione. In quell'occasione al Ministero risultavano inadempienti 26 Comuni e tutte le Unités des Communes.
La Presidenza della Regione è intervenuta innanzitutto verificando, con gli enti locali interessati, le segnalazioni inviate dal Ministero e in seguito sollecitando gli enti effettivamente inadempienti e verificando il riscontro di quanto dovuto. L'operazione si è conclusa in data 24 settembre 2021 con l'invio di una nota di conferma formale al Ministero dell'interno, nella quale si è evidenziato che tutti gli enti valdostani avevano inviato la relazione e si segnalava comunque che almeno cinque Comuni, tra i quali Aosta, anche per conto dei Comuni di Sarre e Saint-Pierre, pur risultando inadempienti, avevano in realtà già inviato per tempo i dati richiesti.
Si chiede poi quale sia la motivazione per cui tali dati non sono stati trasmessi. Per quanto riguarda i motivi, l'esperienza maturata a seguito dell'attività svolta dalla Presidenza della Regione in merito alle relazioni relative ai proventi 2019 ha evidenziato i seguenti aspetti: molti dei Comuni inadempienti sono risultati tali a causa in generale di difficoltà ad accedere alla piattaforma ministeriale per l'inserimento dei dati; alcuni enti locali hanno sottovalutato l'adempimento formale in quanto non hanno introitato alcun provento; le Unités des Communes non hanno invece trasmesso i dati richiesti, in quanto non sono proprietari di strade e non avendo competenze in materia di polizia locale, non hanno personale che possa elevare sanzioni per violazioni al Codice della strada.
Per quanto riguarda la terza domanda, va ricordato che la disciplina in oggetto, per quanto riguarda gli effetti degli introiti, si limita ai soli proventi derivanti dalle sanzioni per accertamento delle violazioni dei limiti di velocità, di cui all'articolo 142 comma 12bis del Codice della strada, ovvero sanzioni comminate tramite autovelox. A oggi, a ogni modo, considerato quanto detto prima, non è dato conoscere se saranno adottate delle riduzioni dei proventi nei confronti dei Comuni, che oltretutto in gran parte hanno omesso di fornire un riscontro negativo.
Va comunque sottolineato che sono altresì previste dal comma 12quater ulteriori sanzioni, in quanto le inadempienze del Comune rilevano ai fini della responsabilità disciplinare per danno erariale dei propri amministratori e devono essere segnalate tempestivamente al Procuratore regionale della Corte dei conti.
Relativamente alla quarta domanda: quali strategie si intendano adottare al fine del corretto rispetto dell'applicazione delle norme che impongono l'invio della documentazione di cui trattasi. Ribadisco che la Regione, in particolare la Presidenza, è esclusa dal processo di trasmissione dei dati che si realizza direttamente tra ogni singolo Comune e il Ministero dell'interno tramite una piattaforma dedicata. La Presidenza della Regione, nell'esercizio delle funzioni prefettizie, può pertanto intervenire solo a seguito di richiesta esplicita del Ministero dell'interno, come già fatto per gli adempimenti dell'annualità 2019, come abbiamo detto sopra. Va comunque evidenziato che una recente modifica, apportata al comma 12quater, ha previsto, a partire dal 2022, l'obbligo di pubblicazione delle suddette relazioni, per cui sarà possibile verificare gli adempimenti e intervenire nel processo.
Presidente - Si è prenotata la consigliera Foudraz, ne ha facoltà.
Foudraz (LEGA VDA) - Grazie presidente Lavevaz. La sua risposta non mi soddisfa, perché comunque mi pare alquanto strano che non si riesca a risalire a quali siano i Comuni inadempienti. Comunque prendo atto della risposta che lei mi ha mi ha fornito e farò ulteriori accertamenti.