Oggetto del Consiglio n. 1357 del 9 marzo 2022 - Resoconto
OGGETTO N. 1357/XVI - Interpellanza: "Rappresentazione alle istituzioni competenti delle problematiche relative al viadotto che collega il Comune di Quincinetto alla Statale 26".
Bertin (Presidente) - Punto n. 25 all'ordine del giorno. Per l'illustrazione il consigliere Ganis, ne ha facoltà.
Ganis (LEGA VDA) - La nostra interpellanza prende spunto da un'interrogazione presentata in Consiglio regionale lo scorso maggio, avente a oggetto lo stato delle rilevazioni riguardanti il movimento franoso sovrastante l'Autostrada A5 Torino-Aosta e l'abitato di Quincinetto. La risposta ricevuta in quella sede da parte del Presidente facente funzioni di Assessore ai trasporti riguardò principalmente gli spostamenti franosi. Fu una risposta che nel complesso confermava il fatto che questi non fossero stati particolarmente significativi nel periodo di riferimento, infatti la soglia di allarme non era stata superata. Inoltre, a protezione dell'autostrada A5, si era provveduto a installare una rete paramassi provvisoria, in attesa della costruzione definitiva del vallo.
A oggi la situazione attuale è questa: abbiamo un fronte franoso in continuo movimento e problematiche relative alla gestione del traffico in caso di chiusura dell'arteria autostradale. Nello specifico, ciò che preoccupa fortemente i valdostani e i piemontesi, in generale i fruitori abituali di quel tratto stradale, sono le condizioni del ponte che collega l'abitato di Quincinetto con la strada statale 26, un ponte che riveste un ruolo strategico per la viabilità locale, nonché snodo importante per tutto il traffico che transita da e verso la nostra regione. Le preoccupazioni principali riguardano lo stato di conservazione in cui versa il manufatto, che non sarebbe oggi adatto a soddisfare carichi di mezzi pesanti oltre le 44 tonnellate, situazione che potrebbe riproporsi come già avvenuto in passato. Infatti, il tratto autostradale Torino-Aosta è già stato soggetto alla chiusura a causa dell'incombente frana, che in caso di necessità ha imposto il dirottamento del traffico sulla rete stradale locale, il quale risulta poi notevolmente congestionato.
Ecco che, a oggi, si presenta per l'appunto un ulteriore problema, ovvero il fatto che il ponte non garantirebbe appieno il regolare passaggio dei mezzi pesanti. Va ricordato che il viadotto è stato oggetto negli ultimi anni di una serie di lavori di adeguamento sismico, senza però risolverne le problematiche. Proprio per questo sono state poste importanti limitazioni alla portata massima dei mezzi pesanti fino a 26 tonnellate, passata poi a 44 tonnellate in caso eccezionale, grazie all'ordinanza del Sindaco di Quincinetto. A oggi il ponte è di proprietà comunale, ma la convenzione stipulata nel 1958 prevede che sia il concessionario a curarne la manutenzione, previsione oggi non del tutto rispettata, che ha portato il Comune di Quincinetto a intentare una causa nei confronti dello stesso concessionario. La relativa sentenza è ancora in attesa di essere pronunciata.
Alla luce di tutto ciò, come gruppo, con questa iniziativa, vogliamo evidenziare in questo Consiglio il fatto che le problematiche connesse all'area non riguardano soltanto il movimento franoso soprastante, bensì anche e soprattutto le condizioni degli assi viari su cui si riversa il traffico di accesso alla nostra regione. Che ne sarà, infatti, del traffico pesante in caso di chiusura dell'autostrada, a fronte delle problematiche del viadotto precedentemente menzionate? Questa situazione rischia di diventare insostenibile per tutti i comuni limitrofi, nonché provocare enormi danni di natura economica per tutta la nostra regione, per tutto l'indotto turistico, così anche per il vicino alto canavese.
Per queste motivazioni chiediamo all'Assessore competente se l'Amministrazione regionale sia a conoscenza della problematica evidenziata nelle premesse e più esattamente sulle condizioni e lo stato del viadotto che collega Quincinetto alla Statale 26. In caso positivo, se siano state avviate delle specifiche interlocuzioni, di concerto con l'Amministrazione regionale piemontese, volte a risolvere tale problematica e se sia intenzione porre il tema all'attenzione delle competenti istituzioni coinvolte, tra cui il Ministero delle infrastrutture, la Regione Piemonte, la Città metropolitana, il Comune di Quincinetto e i relativi gestori del servizio, ovvero anche nell'ambito della gestione complessiva della frana di Quincinetto, tenuto conto che tale viadotto risulta fondamentale per la gestione del traffico veicolare a fronte delle chiusure della vicina autostrada.
Presidente - Risponde il Presidente della Regione.
Lavevaz (UV) - Premetto che devo prendere atto che dovrò andare a Roma con un altro cappello, perché lei dice in apertura dell'interpellanza che l'Autostrada A5 è un punto nodale per collegare l'Italia alla Valle d'Aosta, ma a parte questo... capisco il suo slancio indipendentista! Detto questo, l'interpellanza è puntuale ed è un problema serio, ben noto peraltro all'Amministrazione regionale. Come giustamente lei ha detto, è un'infrastruttura che non insiste sul nostro territorio, ma diventa fondamentale nel momento in cui dovessero esserci delle interruzioni sull'autostrada, in particolare relativamente alla questione della frana. Vero è, come puntualmente ha ricordato, che al momento la situazione della frana è abbastanza sotto controllo e non ci sono dei movimenti preoccupanti da questo punto di vista. Sappiamo anche che c'è in progetto la costruzione di un vallo, quindi un'ulteriore protezione, eccetera, ma queste sono cose che conosciamo e che esulano un po' dal merito dell'interpellanza. La questione è seguita ed è conosciuta.
In merito alle altre due domande, lei ha citato un'interrogazione a risposta immediata fatta dall'assessore Gabusi del Piemonte. In quella circostanza - sono andato a vedere - effettivamente le risposte sono state puntuali e anche gli impegni da parte dell'Assessore, e quindi del Governo piemontese, sono puntuali e importanti. La vicenda, come in parte ha citato, si trascina da diversi anni, anche con cause legali tra il Comune di Quincinetto e la concessionaria ATIVA, in particolare per quanto riguarda le manutenzioni del ponte. A un certo punto c'è stata anche una necessità di ridurre il carico sul ponte, a seguito di questo poi nel 2019 sono state eseguite delle opere di manutenzione abbastanza importanti, tramite una convenzione che all'epoca era stata fatta tra il Comune e la Città metropolitana di Torino. Questo ha permesso, se non altro, di riportare in condizioni di ordinaria fruibilità l'infrastruttura, ma certo non hanno completamente risolto i problemi in prospettiva.
Credo che l'aspetto importante sia che l'assessore Gabusi abbia confermato l'impegno della Regione Piemonte, pur trattandosi di un'infrastruttura non di competenza della Regione, a farsi carico delle richieste del territorio, in particolare dell'unica soluzione che è quella di costruire un ponte nuovo, non è che ci sono tante possibilità, e quindi di sollecitare al Ministero delle infrastrutture il finanziamento, essendo questa comunque un'opera collegata in qualche modo all'autostrada. È un'opera - come è stato detto - complementare all'autostrada, quindi anche nel contesto del rinnovo della concessione autostradale, che attualmente è scaduta peraltro, dovrà essere preso in carico anche quest'aspetto.
Per rispondere alla domanda di fondo, la situazione è completamente seguita in particolare dalle istituzioni piemontesi, con le quali però abbiamo delle interlocuzioni continue. L'unica soluzione alla quale dobbiamo tendere è quella della costruzione di un nuovo ponte e su questo cercheremo anche noi di fare la nostra opera di sollecitazione al Ministero.
Presidente - Per la replica il consigliere Ganis.
Ganis (LEGA VDA) - Grazie assessore. Ammetto che noi leghisti abbiamo anche questa caratteristica, quindi la ringrazio per aver messo il puntino.
Come ha detto lei, la risposta dell'assessore Marco Gabusi ha confermato l'impegno e soprattutto si è dimostrato disponibile a sollecitare il Ministero, affinché si possa costruire un nuovo ponte. Come ha detto lei questa potrebbe essere l'unica soluzione. C'è una frana che incombe su un tratto autostradale il quale rappresenta un passaggio importante, come abbiamo detto noi, dal punto di vista di accesso dall'Italia alla Valle d'Aosta, però oggi ci troviamo ancora qui a discutere se ci sono state delle interlocuzioni tra le parti coinvolte. Al fine di garantire e tutelare l'economia dell'intera regione, e di riflesso quella dei comuni limitrofi piemontesi, crediamo che l'Amministrazione regionale attuale debba fare la sua parte.