Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 1330 del 24 febbraio 2022 - Resoconto

OGGETTO N. 1330/XVI - Ritiro di mozione: "Impegno ad avviare un'indagine preliminare per la definizione di un percorso legislativo che conduca all'individuazione di misure per il finanziamento di interventi di ristrutturazione e di efficientamento energetico del patrimonio edilizio".

Bertin (Presidente) - Punto n. 47. Ha chiesto la parola il consigliere Segretario Distort, ne ha facoltà.

Distort (LEGA VDA) - Sgombro subito il campo poiché l'impegnativa della mozione riprende in qualche modo la forma dell'impegnativa della precedente mozione in cui faccio riferimento all'avvio di un iter che conduca all'individuazione di un percorso legislativo, non è intenzione di questa mozione impegnare il Governo nel produrre una legge in tal senso, interessa invece sensibilizzare il Governo su un tema estremamente importante. Abbiamo a cuore il destino a breve e medio termine dell'edilizia che contribuisce da più di mezzo secolo al traino dell'economia della nostra Regione e soprattutto, a seguito della crisi economica prodotta dalla gestione del Covid, è fondamentale per rilanciare la crescita che si effettuino e si attuino misure all'altezza. Abbiamo osservato, stiamo osservando,come i bonus per l'edilizia sono stati concepiti male, le truffe rilevate dalla Guardia di finanza e dall'Agenzia delle entrate confermano la necessità di rivedere il sistema di incentivi. Come contenuto nella presente mozione, noi invece esprimiamo l'obiettivo di progettare strumenti economici diversi, alternativi o paralleli. Chiaramente non intendiamo con questa mozione svolgere una diffida nei confronti del superbonus, sarebbe quantomeno ridicolo, tuttavia vogliamo mantenere gli occhi aperti. Abbiamo assistito dal suo sorgere ad oggi, per quanto riguarda il superbonus, a una serie di misure correttive a vario spettro, una sorta di corsa a ostacoli dalle sistemazioni a carico della legittimità edilizia agli accreditamenti degli enti percettori della cessione del credito, alla definizione poi delle proroghe dei limiti temporali per l'applicazione della misura, al problema del vincolo del passaggio unico per tale cessione sino alla determinazione dei tetti massimi di prezzo per le varie categorie di opere, a correzione delle emorragie da prezziario e da spesa massima ammissibile. Ora, assistiamo a un conto alla rovescia per la prima scadenza del 30 giugno prossimo rispetto alla quale ad oggi non sono reperibili né i professionisti, né le imprese, né gli istituti di credito per garantire l'avvio e il completamento di questo 30 percento di lavori, relativi ovviamente alla categoria di fabbricati unifamiliari, entro tale data. Assistiamo a un sistema farraginoso in un settore che è sempre stato contraddistinto da una concretezza che non merita minimamente questo trattamento.

Rimane poi di tutta evidenza la complessità dell'iter tecnico burocratico, il sovraccarico di responsabilità a carico dei soggetti asseveratori, che sono poi in definitiva la categoria dei liberi professionisti e non ultimo il reale peso finanziario dell'operazione, in particolare per le casse pubbliche, tanto che l'Agenzia delle entrate avrà otto anni di tempo, salvo proroghe, per sottoporre sotto la propria lente le pratiche presentate procedendo ai dovuti accertamenti e agli eventuali recuperi. Il collega Aggravi che cito, in sostituzione alle varie citazioni di Tommaso D'Aquino, di Aristotele, in questo caso intendo citare lui, nella redazione di questa mozione condivisa, rileverebbe, così come abbiamo riportato tra le premesse della mozione, che i meccanismi più idonei a incentivare in modo corretto i vari ambiti imprenditoriali, in particolare il settore dell'edilizia, andrebbero ricercati negli strumenti di finanziamento a tasso agevolato con durata medio e lungo termine, oltre che nella riduzione della pressione fiscale, mentre le misure contributive, così come si inquadra il superbonus, risultano strumenti che tendono a generare distorsioni dell'economia.

Tornando alla mia materia, specifico che il miglioramento dell'efficienza energetica della sicurezza antisismica degli immobili avrebbe dovuto essere perseguito con una misura più equa, efficace, meno costosa e distorsiva delle dinamiche di mercato. Voi mi direte: "sì, va bene, Distort, noi stiamo condividendo, immagino, con te questa riflessione sul cahier de doléances rispetto alle aspettative di un'iniziativa che avrebbe dovuto essere una panacea per l'edilizia, invece siamo a conoscenza quanto te di quanti punti di debolezza ha messo in evidenza quest'iniziativa". Tutto questo io lo sto definendo semplicemente per entrare in un ambito che è l'ambito regionale, un campo d'azione nostro, una visione di edilizia nostra, una capacità di gestione del sostegno all'edilizia non basato assolutamente sulla forma contributiva ma basato sul sano principio del prestito, del credito. Noi vogliamo ridare con questa mozione all'edilizia quell'appartenenza all'economia reale che ha contraddistinto i suoi periodi di sana crescita, un'edilizia quindi basata sugli strumenti del credito, sul finanziamento a tasso agevolato con durata medio e lungo termine e sull'istituto della garanzia a favore degli attori degli interventi di ristrutturazione edilizia, di efficientamento energetico, di riqualificazione architettonica, senza escludere l'ampliamento e la nuova costruzione. Tutto questo rientra né più, né meno che nel solito leitmotiv che accompagna un po' le iniziative che mi vedono in prima fila sul principio dell'estote parati, sul principio della programmazione. Questa è la visione ed è soltanto questa la visione di un Governo che si prende a cuore l'amministrazione del proprio territorio. Immagino che voi della maggioranza mi direte: "esistono già questi strumenti"; è vero, noi vogliamo ripartire da quegli strumenti già collaudati, come la legge regionale n. 3/2013, la legge regionale n. 13/2015, la n. 32/2021, oltre alle varie deliberazioni della Giunta regionale emesse nel corso dei recenti anni, ma estendendone i confini sino alla copertura finanziaria che arrivi addirittura al 100 percento della spesa di intervento ma, a differenza delle dinamiche del superbonus, a fronte di misure di finanza prestata e da restituire e non a fronte di gratuità fine a sé stessa.

Richiamo inoltre una manovra che ha già avuto approdo in questo Consiglio quando, sotto la presidenza Marquis, la Regione aveva previsto l'estensione di ammissibilità del recupero edilizio privato anche per abitazioni non principali con unico limite massimo concedibile in 300 mila euro, poi c'era anche una misura sull'acquisto fino a un limite di 150 mila euro. Ho lo sguardo rivolto verso il collega Marquis, penso che possa confermarmi. In un certo senso con questa mozione vogliamo riscattare l'attuale assetto legislativo e normativo regionale sul finanziamento previsto nel settore dell'edilizia ma attualizzandolo ed estendendone i confini fino alla copertura integrale della spesa, coinvolgendo nei modi da approfondire - e questo è esattamente l'oggetto dell'impegnativa - lo studio, l'approfondimento, gli istituti di credito e costruendo le condizioni per garanzie verso il credito stesso. Quest'obiettivo non riflette solo la nostra visione dei meccanismi economici nel settore edile, ma costituisce quel senso di programmazione che per noi deve essere alla base del buon governo. In quest'ottica chiediamo al Governo regionale di avviare, attraverso gli uffici regionali, un'indagine preliminare per la definizione di un percorso legislativo che conduca all'individuazione di misure per il finanziamento a tasso agevolato, con durata a medio e lungo termine, relativo a interventi di ristrutturazione e di efficientamento energetico del patrimonio edilizio, nelle sue differenti destinazioni d'uso. Ribadisco che sono a conoscenza di iniziative già svolte, sono a conoscenza di quanto è stato fatto, sono a conoscenza di quanto a tutt'oggi permette una certa attività edilizia; l'obiettivo è di poter avere gli strumenti migliori possibili per poter essere concorrenziali, per poter essere pronti, soprattutto quando il super bonus troverà la sua naturale conclusione, soprattutto per far sì che almeno nel nostro territorio l'edilizia possa svolgersi, parallelamente alle attività concesse dallo Stato, secondo i sani principi dell'economia.

Presidente - La discussione generale è aperta. Ha chiesto la parola il consigliere Marquis si è prenotato, ne ha facoltà.

Marquis (SA) - Questo tema direi che è assai interessante, tant'è che, in sede di approvazione e di discussione del bilancio, abbiamo predisposto un ordine del giorno per il riconoscimento della riqualificazione immobiliare, ovvero dell'edilizia, come motore dello sviluppo in Valle d'Aosta, unitamente al comparto turistico. Sicuramente questa è un'attività importante che può dare delle grandi prospettive, sia di valorizzazione del nostro patrimonio edilizio, architettonico, per il miglioramento della qualità ambientale e paesaggistica, ma anche come occasione di sviluppo economico per la nostra Regione e quindi in sostanza per la creazione di lavoro e di benessere. Sicuramente quest'aspetto è uno degli aspetti che è stato richiamato nell'ordine del giorno proprio per affrontare questa tematica in modo organico perché oggi intervenire nell'ambito della valorizzazione del patrimonio edilizio, nell'edilizia per riattivare il settore credo che contempli una serie di iniziative, tra cui le iniziative a carattere di semplificazione dell'iter di legittimazione degli interventi, semplificazione e sburocratizzazione, a tutte le questioni di carattere fiscale che attengono al patrimonio immobiliare, quindi, laddove vi è una pressione fiscale in aumento, tutto questo costituisce disincentivo a intervenire sui fabbricati esistenti o nei nuovi interventi di realizzazione edilizia.

Così come la questione dell'accesso al credito, l'accesso al credito è una questione importante, in passato era stata proprio presa un'iniziativa che voleva riconoscere il valore dell'edilizia all'interno della nostra economia, tant'è che, a differenza di quanto era stato sino allora che l'edilizia era riconosciuta all'interno delle leggi casa a livello di assistenza, riconoscendo anche i mutui a favore delle iniziative sui fabbricati non principali, ovvero sulle seconde case, si voleva proprio andare in quella direzione, dopodiché ci sono state tutta una serie di problematiche con le disponibilità dei fondi di rotazione, quindi c'è stata una sospensione di questo approccio.

Credo che ora bisogna guardare al futuro e sia corretto rifare questa valutazione, proprio come era stato disposto credo nell'ambito dell'ordine del giorno che è stato votato all'unanimità da questo Consiglio. Credo sia quanto mai opportuno dar corso a questo lavoro di verifica a 360 gradi delle possibilità offerte dagli interventi in questo ambito, pertanto credo che bisogna, così come ci siamo impegnati, entrare nel dettaglio di tutte le iniziative che possono concorrere per raggiungere quest'obiettivo.

È proprio in questa circostanza che potrà tenersi conto anche delle considerazioni positive che condivido che sono state apportate dal collega Distort per dare un contributo per dare un cambio di passo nell'approccio a questo settore.

Presidente - Ha chiesto la parola il consigliere Testolin, ne ha facoltà.

Testolin (UV) - Prendo spunto da questa mozione presentata dal collega Distort per fare alcune considerazioni. Apprezzo innanzitutto lo stimolo e il lavoro che il gruppo consiliare che è rappresentato dal collega Distort esprime attraverso queste mozioni per sollecitare delle iniziative da parte del Governo e della maggioranza, credo però che queste sollecitazioni vadano sempre anche confrontate con quello che si è già fatto nel tempo e le prospettive che, come ha detto giustamente il collega Marquis, sono già state individuate nel corso delle varie sedute del Consiglio. Mi fa piacere che ci sia stata una sorta di ravvedimento nell'illustrazione della mozione, perché, quando l'ho letta, prima di approdare al Consiglio, mi sono chiesto se ci fosse contezza del percorso degli ultimi cinque-sette anni all'interno dello stimolo che l'Amministrazione regionale aveva dato verso un'attenzione sempre maggiore al comparto produttivo dell'edilizia ma anche a un'attenzione particolare a una tematica che è molto pregnante in questo momento: quella dell'efficientamento energetico.

Credo che valga la pena in questa sede riassumere come dal 2015, con la legge n. 13 ricordata dal collega Distort, ci siano stati svariati bandi con la partecipazione e l'approvazione di circa centoottanta progetti che sono andati fortunatamente a buon fine, stimolando anche in periodi di criticità di mutui prima casa le possibilità di finanziare e di sostenere alcuni adeguamenti, alcuni anche molto importanti, perché si parlava anche di ristrutturazioni complessive di abitazioni piuttosto che di altro per circa 11 milioni di euro, proprio con uno strumento che era quello dei fondi di rotazione che è auspicato con dei tassi agevolati.

Credo che quella legge sia oggi più che mai attuale ma che possa evidentemente essere anche motivo di valutazione, di riflessione per andare a migliorarla, anche alla luce delle proposte che sicuramente il Governo nelle prossime settimane e nei prossimi mesi porterà e che potranno contribuire ulteriormente a sollecitare di nuovo il mercato dell'edilizia e a facilitare l'accesso al credito per chi avrà voglia di mettere mano per comprare o per ristrutturare un'abitazione che sia prima casa o meno.

Ritengo che, alla luce di questo, possa essere interessante anche evidenziare come l'Amministrazione non si sia limitata alla legge n. 13 ma abbia cercato di allargare un po' il campo di azione, per quanto possibile, per quanto fossero le possibilità anche finanziarie a disposizione di questi ultimi anni, andando a emettere dei bandi interessanti che poi hanno portato al coinvolgimento degli Enti locali con un bando specifico sull'efficientamento energetico degli stabili comunali che ha coinvolto una ventina di amministrazioni con delle progettazioni che poi sono state finanziate mi sembra per circa 3 milioni di euro in quest'ultimo periodo. Così come molte sono state le iniziative, attraverso i fondi europei, i fondi FESR, per l'efficientamento, direttamente da parte dell'Amministrazione regionale, di strutture appartenenti al patrimonio immobiliare della stessa, tra queste cito, ad esempio, alcune delle caserme della Guardia forestale, che sono state appunto oggetto di questo percorso di efficientamento. Questo per dire che l'attenzione c'è, il sollecito può essere una cosa estremamente interessante. Credo che, al di là della mozione, possa essere preso come stimolo per una condivisione all'interno di quest'aula tramite dei confronti che potranno esserci per analizzare nel concreto quelle che possono essere delle suggestioni e poi arrivare, così come si è intravisto in altri ambiti... cito la passata mozione presentata dal collega Manfrin, dove si potrà fare sintesi delle notizie, delle informazioni e delle aspettative per poi procedere in maniera convergente su delle iniziative che possano essere a beneficio non solo del settore ma di tutta la comunità valdostana. Questo è un po' l'auspicio.

Presidente - Si è prenotato il consigliere Chatrian a cui passo la parola.

Chatrian (AV-VdA Unie) - Il tema indubbiamente è molto interessante e gli stimoli aiutano comunque questo Consiglio a trovare le migliori azioni/strumenti per poter accompagnare la riqualificazione di un patrimonio immobiliare esistente. Solo poche settimane fa questo Consiglio - lo diceva prima il collega - ha approvato un ordine del giorno dove questa mozione ci può rientrare al 100 percento ma sicuramente la sollecitazione che lei oggi porta in quest'aula ci aiuta assolutamente probabilmente a trovare, a reperire o a cercare delle soluzioni che vadano a dare delle risposte forse più immediate: dico questo perché l'ordine del giorno approvato va proprio a incentivare, quanto meno l'impegno al Governo regionale è quello di incentivare la riqualificazione del patrimonio esistente proprio sulla parte di riqualificazione legata alla questione energetica.

Siamo proprio in piena discussione, rientra a pieno titolo nel documento approvato qualche settimana fa ma lo stimolo che lei oggi porta in quest'aula ci aiuterà sicuramente nelle prossime settimane ad affrontare invece le modifiche che sono state fatte a livello nazionale. Lei citava tutte le varie formule di bonus, non solo il 110 ma tutte le altre e probabilmente questo ci aiuterà a trovare delle soluzioni a chi oggi... e qui apro una parentesi e la chiudo subito... l'edilizia valdostana è sollecitata parecchio. Lei quanto noi sa quanto è oggi difficile reperire degli artigiani, lei sa quanto noi quanto è difficile reperire o quanto meno dare degli incarichi ai nostri colleghi professionisti perché sono tutti pieni di lavoro, e questo è un bene. Dall'altra parte dobbiamo assolutamente accompagnarli con delle misure utili. Faceva il proprio il passaggio importante legato ai bonus, probabilmente - perché no? - studiare delle formule per accompagnare il finanziamento-ponte che quando o una famiglia o un condominio o un'impresa decide di utilizzare queste facilitazioni a livello nazionale, queste cessioni di credito, per accompagnarlo da un punto di vista finanziario, soprattutto se è un finanziamento-ponte a SAL.

Sicuramente ci saranno delle possibilità da mettere in atto, in queste settimane le strutture stanno predisponendo e preparando oltretutto un'informazione base da portare in Commissione, perché l'ordine del giorno che è stato approvato qualche settimana fa era talmente importante che, prima di iniziare a discutere e a decidere quali fossero le soluzioni, dovevamo avere un perimetro su cui lavorare, è importante per come affrontare le future azioni.

Penso che nelle prossime settimane ci sarà modo di poterci confrontare su un documento che chiederei, oltretutto, come dicevo prima, il Governo ci sta già lavorando, in modo poi da trovare e reperire le migliori soluzioni per accompagnare tutti quelli che oggi stanno utilizzando quelle formule e quei bonus in modo da poterli "accompagnare", visto e considerato, come dicevo prima, che la sollecitazione è altissima a livello proprio di artigiani di edilizia, di vivacità del mercato nel riqualificare il patrimonio immobiliare esistente che va nella direzione penso auspicata assolutamente da tutti.

Per quanto ci riguarda, noi siamo a disposizione come Commissione nell'affrontare questo ma avendo indubbiamente una prima informazione utile poi al legislatore, alla Commissione o Governo che sia: utile poi a trasferire in ambito legislativo quelle che potrebbero essere le misure e le azioni da mettere in campo per accompagnare tutte le centinaia di Valdostani che oggi stanno utilizzando, evviva, le agevolazioni fiscali, con mille difficoltà, possiamo dirlo, perché, come diceva lei, sicuramente le agevolazioni, anche modificate all'ultimo nelle ultime settimane, sono abbastanza complesse e complicate e vi è la difficoltà dei nostri colleghi professionisti dalla parte architettonica, che siano ingegneri, architetti o geometri, ma anche dal punto di vista fiscale, lei lo sa che assolutamente la situazione non è per nulla semplice.

Presidente - Si è prenotato l'assessore Marzi, ne ha facoltà.

Marzi (SA) - Nel ringraziare il collega Distort per l'iniziativa che, come volevasi dimostrare nel momento in cui il tipo di iniziativa, una mozione, crea dibattito e quindi, di conseguenza, permette ancor più lo stimolo sia di controllo ma anche di sviluppo politico, secondo me, è corretto dividere il mio intervento per poter essere di utilità al Consiglio rispetto agli interventi sia del collega Marquis che del collega Chatrian rispetto a quello del collega Testolin.

Nella risposta all'interpellanza n. 15 nella giornata di ieri, come richiamato dal collega Marquis, con l'ordine del giorno che lui ha citato, ho addirittura letto la prima parte dell'impegnativa di quell'ordine del giorno stesso di cui lui fu soggetto propositore, che poi venne firmato da tutti quanti i Capigruppo di maggioranza, per cui sicuramente stiamo lavorando per arrivare in Commissione rispetto al tema, come, tra l'altro, anche il collega Chatrian, nonché presidente della III Commissione, sta di fatto assolutamente collaborando a fare. Sicuramente rispetto a quel tema c'è un lavoro macro da porre in essere con la buona volontà di tutti per essere assolutamente pragmatici ed efficaci, facendo un'azione di razionalizzazione e di individuazione dei target rispetto al mare magnum che vogliamo dare a un'iniziativa di questo genere che in parte sposa assolutamente la filosofia di questa mozione. Mentre - e ringrazio il collega Testolin in tal senso - secondo me, è il caso di anticipare al Consiglio l'assoluta volontà, soprattutto dopo il 14 di febbraio del 2022, quindi in poche parole una decina di giorni fa... perché, come sapete, la Giunta regionale ha licenziato il finanziamento delle ultime pratiche rimaste in sospeso da quando, nel dicembre del 2019, vennero sospesi i mutui "prima casa" presso la nostra partecipata, cioè la Finaosta, perché ci si venne a trovare, anche a causa di un intervento retroattivo rispetto ai fondi di rotazione, nella condizione di avere circa cinquecentosessantasette pratiche ferme per euro 85.300.000.

Alcune delle scelte che abbiamo fatto durante il 2021 di fatto hanno permesso di poter arrivare a sanare la situazione dieci giorni fa. Quali sono state queste scelte? Sono scelte che nel lungo iter ci ha portato, spesso all'unanimità, a individuare dei percorsi legislativi che hanno "trattato" la sospensione delle posizioni debitorie presso Finaosta in maniera permettetemi di dire puntuale invece che massiva. Questo tipo di azioni che il Consiglio ha portato in essere hanno avuto un riscontro sia politico che amministrativo: ad esempio, per quanto riguarda la sospensione dei mutui, quindi, tanto per essere chiari, del pagamento delle rate presso i fondi di rotazione Finaosta, ha fatto sì che, soprattutto per quanto riguardava i redditi fissi, quindi chi di fatto ha continuato a percepire uno stipendio anche durante il periodo pandemico, soltanto in casi conclamati secondo accordi previsti con ABI fosse possibile, nel caso in cui si potesse certificare una perdita di reddito, sospendere il pagamento delle rate. Questo ha fatto sì che la reale percentuale di soggetti che hanno sospeso le rate presso Finaosta è passata da oltre il 77 percento al 4 percento, di conseguenza con il pagamento delle rate, nel principio dei fondi di rotazione, ci sono state delle entrate che hanno dato la possibilità a step di poter intervenire pagando le pratiche che erano in sospeso.

Chiusa questa fase, è assolutamente volontà nostra di proporre in maniera consultiva alla II Commissione una bozza di deliberazione della Giunta, naturalmente da porre come tavolo di discussione condiviso, per riavviare, per la fine del 2022, i mutui tradizionali, permettetemi il termine, presso Finaosta soprattutto legati al mondo prima casa con le tre tipologie di mutuo di riferimento, quindi costruzione, ristrutturazione e acquisto prima casa, con la volontà naturalmente di porre questo atto in II Commissione in maniera consultiva, dando la possibilità a tutti quanti assieme di redarre un testo condiviso per poi dopo arrivare in Giunta, e conseguentemente dare l'avvio con Finaosta alla ripartenza dei mutui prima casa. Questo, secondo me, risulterebbe anche essere, come già ci siamo detti anche relativamente alla legge che abbiamo fatto rispetto invece al contributo a conto interessi una tantum in maniera sperimentale, un percorso condiviso e parallelo per dare una risposta nel minor tempo possibile, possibilmente entro il 2022 - secondo me, potremmo addirittura anticipare - sia a una misura a forte sostegno di ordine sociale alle famiglie, tornando di nuovo a essere centrali nell'acquisto della prima casa in Valle d'Aosta, sia allo stesso tempo, anche se, come richiamato dal collega Testolin e dal collega Chatrian, siamo in un momento nel quale il mondo dell'edilizia è fortemente sollecitato da un punto di vista economico, dando anche di conseguenza un sostegno e soprattutto uno stimolo economico al mondo dell'edilizia privata.

Presidente - Ha chiesto la parola l'assessore Bertschy, ne ha facoltà.

Bertschy (AV-VdA Unie) - Grazie collega Distort per aver presentato un'iniziativa che si configurava inizialmente a carattere economico e invece, come l'ha ben presentata, è diventata un'iniziativa, che, oltre a un'impegnativa che trattava il tema dei finanziamenti per l'efficientamento energetico del nostro patrimonio edilizio, in un'estrazione molto più ampia ha evidenziato la necessità di costruire una progettualità e una strategia, di definire forse in via molto più concreta una progettualità e una strategia.

I colleghi Marquis, Testolin e Chatrian hanno ricordato come un lavoro importante è stato fatto, come degli impegni sono già stati assunti, ma forse come sarebbe bene poter completare tutto questo lavoro e un progetto per il futuro attraverso un'organizzazione definitiva delle cose da fare. Il lavoro che possiamo fare è metterci a disposizione come Governo di un'iniziativa così importante, credo sia molto, soprattutto può essere di aiuto avere un rapporto con la Commissione, sicuramente la III Commissione ma non solo, anche la IV Commissione consiliare, per capire su quali obiettivi lavorare insieme, come costruire questo progetto, quale documentazione mettere a disposizione e come organizzare una progettualità che, giustamente, come traguarda la mozione, ci faccia superare questa fase molto accelerata di lavori in edilizia spinti dai vari bonus e soprattutto dal 110, che però non ha portato a costruire una definitiva cultura e una definitiva strategia. Giustamente dobbiamo impostare il lavoro per guardare a un progetto che, una volta che si saranno assestate tutte queste misure, possa dare i tre elementi che ricerchiamo: 1) l'efficientamento energetico del nostro patrimonio pubblico e privato. Nel nuovo piano energetico che è in via di definizione uno dei quattro assi è quello della riduzione dei consumi, che è essenziale per andare in un'altra direzione ancora più importante: quella di cercare di stabilire una mappa che abbia la capacità di raggiungere l'obiettivo di ridurre, da un lato, le fonti fossili, ma soprattutto di raggiungere traguardi che abbiamo definito tutti abbastanza sfidanti; 2) dare una vera strategia che permetta alle imprese, ma anche ai nostri cittadini, di seguire un lavoro che non è un lavoro così frenetico come quello che si è messo in campo in quest'ultimo periodo; 3) costruire formazione e professionalità.

In quest'ultima fase queste disponibilità hanno sì messo in condizione il sistema di ripartire, ma nello stesso tempo hanno messo in forte difficoltà anche la preparazione e la formazione delle persone che sono necessarie per dare sviluppo a una progettualità così importante. Noi siamo a ridosso dell'approvazione di un bando sulla legge n. 13/2015, ci sono circa 2 milioni di euro a disposizione proprio nella direzione che lei ha tracciato, dei finanziamenti a tasso agevolato con tempi di restituzione ma anche di utilizzo delle risorse consone a organizzare degli investimenti e non a correre dietro al lavoro. È un bando che stiamo completando di studiare e che possiamo mettere già a disposizione della Commissione affinché ne possa avere un'informazione, come possiamo mettere a disposizione le cose che stiamo studiando in questa fase insieme ovviamente al collega Marzi per far sì che si possa lavorare insieme a una progettualità che possa sostenere questa fase di transizione che si concluderà probabilmente di qui al 2024 perché il recente decreto di febbraio ha permesso di risistemare un po' alcuni errori che erano stati fatti in finanziaria sulla cessione del credito, ma in ogni caso, per quanto riguarda i tempi di utilizzo di questa misura rispetto ai bonus, si completerà nel prossimo triennio. È importante che noi innestiamo una nostra politica di modo che si possano sostenere le progettualità di chi non potrà utilizzare queste disponibilità. È corretto, e concludo, ricordare che la nostra legge ha permesso di avviare numerosi investimenti ma i bandi della legge n. 15 sono andati in forte difficoltà in questa fase di utilizzo del 110 e di tutte le disponibilità che sono state date per avviare progetti di investimento e di efficientamento energetico. Ciò vuol dire che, rispetto a proposte così performanti ma così anche accelerate, bisogna trovare una nuova modalità che possa sostenere tutti coloro che non le potranno utilizzare in questa fase ma noi abbiamo bisogno che si continui in maniera ancora più pesante.

Io le chiederei se c'è la disponibilità di ritirare l'iniziativa non per fermarci, anzi, per costruire meglio nelle Commissioni competenti un progetto definitivo che riguardi gli investimenti, gli incentivi, i finanziamenti, tutto quello che serve, la formazione, il lavoro e l'energia per fare un lavoro serio con una forte progettualità.

Presidente - Ha chiesto la parola il consigliere Distort, ne ha facoltà.

Distort (LEGA VDA) - Ringrazio i colleghi e gli Assessori per gli interventi. Vi confido che, al di là di una competenza accademica che voi tutti ben conoscete relegata alla mia persona, c'è una competenza che mi porta ad avere un'attenzione naturale verso il settore, ma in realtà motore di quest'iniziativa, proprio in questo Consiglio, è stato il fatto che quando all'indomani dell'approvazione della legge finanziaria da parte dello Stato è emerso che il superbonus veniva esteso e prorogato fino al 30 giugno per gli edifici unifamiliari escludendo il paradosso dell'ISEE massimo. Sembrava fosse una buona notizia, quindi diverse persone si sono dette... fino a dicembre non sapevano quali sarebbero state le sorti del loro patrimonio immobiliare, parlo soprattutto per le seconde case, dove non necessariamente si sono messi in moto tutti i meccanismi relativi allo sfruttamento delle opportunità, se di opportunità si può parlare del superbonus, quindi persone che a gennaio e a febbraio hanno detto: "benissimo, allora io adesso posso operare un intervento, beneficiare del superbonus per casa mia...", eccetera. Com'è stato detto, come ha precisato il presidente di Commissione Chatrian, si trovano a rivolgersi a professionisti che sono totalmente oberati di lavoro e non hanno assolutamente più tempo, a ricercare delle imprese che non hanno più tempo e quindi, di conseguenza, sfumare questa possibilità. Allora le aspettative quando non sono soddisfatte generano la delusione e la delusione è veramente la reazione più disarmante per una comunità, soprattutto per un settore che merita ben altro.

Alla luce della richiesta di ritirare la mozione, io posso rispondere affermativamente, nel senso che gli interventi che ho seguito, sia da parte dei Consiglieri di maggioranza, sia da parte dei rappresentanti del Governo, mi comunicano che le impegnative della mozione vengono sicuramente acquisite indipendentemente dalla comparsa di un voto favorevole o meno in fase di votazione. È vero che verba volant però in questa sede manent perché sono registrate e saranno scritte sui resoconti, quindi le vostre sono dichiarazioni che vengono sottoscritte da questo supporto tecnico. Rispetto a quanto era nell'intenzione della mozione, riteniamo che questo sia sufficiente, ovviamente manterremo l'atteggiamento vigile affinché quanto promesso venga mantenuto.

Il Consiglio prende atto del ritiro della mozione.