Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 1326 del 24 febbraio 2022 - Resoconto

OGGETTO N. 1326/XVI - Ritiro di mozione: "Impegno a dare esecuzione d'ufficio al servizio di trasporto pubblico locale a garanzia di tutti i servizi minimi".

Bertin (Presidente) - Passiamo al punto n. 44 dell'ordine del giorno. Per l'illustrazione della mozione il consigliere Manfrin, ne ha facoltà.

Manfrin (LEGA VDA) - Con questa mozione presentiamo un'iniziativa che effettivamente è particolarmente importante, perché abbiamo già fatto diverse iniziative ispettive su questo settore in questo Consiglio e le cose, dalla prima presentazione a oggi, si sono via via modificate, hanno modificato la loro natura, ma non si è modificata la criticità che quanto abbiamo esposto portava con sé. Parliamo ovviamente di trasporto pubblico locale e parliamo di servizi che avvengono in alta Valle, in centro Valle e in bassa Valle e parliamo di una serie di disservizi che sono stati evidenziati anche in quest'aula. Nelle diverse iniziative ispettive, la risposta del Presidente ha evidenziato che in ogni caso, ricordo anche un'iniziativa dei colleghi di PCP, effettivamente dei disservizi c'erano stati, molte corse erano saltate, con percentuali che variano dal 3 al 5 percento o dell'1 percento; sono state date diverse caratteristiche. Il dato che rimane è che numerosissime corse sono saltate e le persone che dovevano prendere questi mezzi non hanno potuto prenderli.

Le motivazioni sono varie. Da una parte, in un primo tempo state addotte la cancellazione di alcune tratte, sono state appunto giustificate con il dire che c'erano disposizioni sul green pass che rendevano impossibile avere un numero di autisti sufficiente, dopodiché si è detto che però la situazione era in rapido miglioramento, poi si è detto che in realtà le sospensioni non dipendevano più neanche dall'applicazione delle misure di contenimento della pandemia, ma da altro. Quello che è certo e quello che è un dato che rimane è che questi disservizi purtroppo hanno continuato a presentarsi.

È di qualche giorno fa, e ritengo sia utile a questo dibattito, quest'articolo del 4 febbraio riportato su valledaostaglocal.it di cui vi vorrei dare lettura, che appunto parla di un disservizio: "Da un po' di tempo succede che agli utenti che utilizzano la tratta Aosta-Pont-Saint-Martin e viceversa non viene garantito il servizio regolare, ivi compreso il rispetto delle norme sulla capienza posti a sedere e viaggiatori in piedi. Sembrerebbe che quando una società effettua anche servizi che erano in carico a un'altra società - non faccio i nomi delle società, ovviamente - i problemi abbiano iniziato a presentarsi con disagio pesante per gli utenti. Viene naturale chiedersi se la prima società, prima di prendere tale servizio, abbia garantito la regolarità dei servizi che prendeva in carico nell'interesse degli utenti. Cosa si è fatto e cosa si sta facendo in particolare per garantire nelle ore di punta che non siano lasciati a terra studenti, lavoratori e pendolari? Sarebbe opportuno sapere quanti bis, ovvero secondi pullman, sono stati programmati e quanta rimodulazione degli orari è stata fatta per garantire le fasce di forte pendolarità. Questa negativa situazione pone problemi di sicurezza per minori che vengono lasciati a terra e che devono cercare i propri genitori per essere portati in luoghi dove studiano, come in una situazione di forte disagio occupazionale il lavoratore che non riesce a salire sul pullman può incorrere in sanzioni anche disciplinari. Di solito chi utilizza i servizi pubblici lo fa per sicurezza nel viaggiare, economia nelle spese, certezza del servizio, quindi trasformare un servizio di trasporto in una lotteria, 'vinco il posto, perdo il posto', è vergognoso, come è vergogno scaricare sulla pandemia una situazione di criticità che poteva essere risolta all'inizio del percorso di servizio".

Questa è una segnalazione che ci arriva a stretto giro di posta, che evidenzia che gli obblighi legati alla pandemia e al rispetto di alcune disposizioni non c'entrano o c'entrano molto poco con il rispetto di questo contratto, o per lo meno a noi pare così.

A prescindere da questo, nelle varie iniziative ispettive che si sono susseguite, lei Presidente, facente funzioni di assessore, ci ha risposto che quanto avevamo esposto non rientrava in quelle clausole che sono rappresentate dal contratto di servizio per quanto riguarda i tre servizi in alta Valle, in centro Valle e in bassa Valle, ma ci ha detto - e qui le cito gli articoli - l'articolo 8 comma 9 che avevamo citato che dice "Ai sensi dell'articolo 36 della legge regionale 26 del 1997, in caso di pubbliche calamità o di interruzione del servizio per cause di forza maggiore o comunque quando sia necessario assicurare tempestivamente ai fini del pubblico interesse servizi trasporto, il Presidente della Giunta regionale può, con proprio decreto, imporre agli esercenti di servizi pubblici di trasporto l'obbligo di assicurare le necessarie comunicazioni, stabilendo le modalità di accesso ai servizi minimi e gli eventuali compensi da corrispondere agli stessi". Lei ci ha detto che non ci troviamo in condizioni di forza maggiore. Allora abbiamo l'articolo 10 che nel contratto di servizio disciplina le interruzioni e le modifiche per scioperi ed eventi straordinari e imprevedibili. Al comma 2 si dispone che: "fermo restando in conformità con quanto previsto dall'articolo 8 che precede, saranno possibili variazioni nel programma dell'esercizio a seguito di eventi straordinari o accidentali o comunque non prevedibili dalle parti quali - e c'è l'elenco - frane, terremoti, alluvioni, nevicate eccezionali, incidenti e problemi di ordine pubblico". In tutto questo, sulla base di questo elenco, il gestore è tenuto a darne comunicazione e concordare un nuovo assetto del servizio. Però lei ci ha detto, Presidente, che non ci troviamo in questa fattispecie, quindi non ci troviamo in cause di eventi straordinari o accidentali o comunque non prevedibili, quindi questo elenco è esaustivo del fatto che non ci troviamo né in queste condizioni, ma che ci troviamo o, nel caso in cui lei ha elencato, in una situazione di crisi dovuta dalla pandemia, quindi di questioni legate alla salute pubblica, oppure in una questione - mi permetto: ho visto che sono girati parecchi post e richieste di ricercare degli autisti in giro per la Valle e non solo - per cui una delle aziende, così come altre, cercano degli autisti, quindi si vede che mancano gli autisti fisicamente, e allora significa che ci troviamo in tutt'altra fattispecie. Che cosa viene previsto in questo caso? Non ho letto il comma 1 del contratto di servizio, che dice che "l'effettuazione del servizio non potrà essere interrotta né sospesa dal gestore per nessun motivo, salve le cause di forza maggiore previste dal successivo comma 2 - che è quello che ho letto - con le varie cause, o i casi disposti dall'autorità per motivi di ordine o sicurezza pubblica". Non ci troviamo in motivi di ordine o sicurezza pubblica, quindi siamo a posto.

Va ricordato il fatto che, quando è stato aggiornato il contratto di servizio ed è stato prorogato per cinque anni, i servizi minimi sono stati equiparati, cioè tutto il traffico, tutte le corse, tutte le tratte che venivano utilizzate dal servizio pubblico, sono state equiparate a servizi minimi; ogni singola corsa è un servizio minimo, questo è previsto dal contratto di servizio. Siccome tutte le corse che fanno parte del contratto di servizio non possono essere cancellate, perché sono un servizio minimo, è evidente che vi sia la necessità di assicurarle tutte. In questo ci viene in soccorso il comma 7, sempre dell'articolo 10 del contratto di servizio, che dice: "Al verificarsi dell'abbandono o della sospensione del servizio da parte del gestore, nei casi diversi da quelli previsti dal comma 2 - i casi diversi li abbiamo elencati e non sono questi - la Regione può sostituirsi a essa senza formalità di sorta per l'esecuzione di ufficio del servizio, con diritto di rivalsa per le spese sostenute. In tale ipotesi, per lo svolgimento del servizio, la Regione potrà avvalersi di altre imprese, nel rispetto della normativa vigente e ponendo i relativi costi a carico del gestore".

Siamo arrivati a quello che riteniamo il punto fondamentale di quest'iniziativa, perché abbiamo verificato che attualmente alcuni servizi non vengono praticati, quindi alcune tratte non vedono un servizio regolare. Abbiamo certificato che le motivazioni di questi disservizi non sono ricomprese nel comma 2. Ripeto: il servizio potrebbe essere sospeso in caso di frane, terremoti, alluvioni, nevicate eccezionali, incidenti e problemi di ordine pubblico; non ci troviamo in nessuna di queste fattispecie e lei, Presidente, lo ha specificato con il suo intervento. Non trovandoci in questi casi, abbiamo l'applicazione del comma 7, perché ci potrebbero essere delle sanzioni, ma quello che ci interessa in realtà è essenzialmente il fatto che venga garantita a tutti gli utenti la possibilità di potersi muovere sul territorio.

Ecco perché con quest'iniziativa abbiamo ritenuto, evidenziando tutte le parti del contratto di servizio, di impegnare questo Consiglio e l'Assessore competente, che è lei al momento Presidente, a dare applicazione a quanto previsto dai contratti relativi al trasporto pubblico locale, articolo 10 comma 7 come sopra richiamato, ovvero sostituirsi ai gestori senza formalità di sorta per l'esecuzione d'ufficio del servizio, con diritto di rivalsa per le spese sostenute garantendo tutti i servizi minimi.

Ci tengo ad evidenziare, Presidente, che in questa crisi pandemica che abbiamo affrontato, abbiamo anche ascoltato quelle che erano le varie sigle che rappresentano il mondo dei trasporti. Lei si ricorderà, abbiamo fatto un incontro con i rappresentanti dei sindacati nella sala Maria Ida Viglino, a seguito di una manifestazione che ha visto unirsi gli NCC [Noleggio con conducente, ndc], i taxi e coloro che avevano dei mezzi di trasporto. Queste persone ci avevano evidenziato il fatto che da più parti si era ipotizzato in tutte le regioni di utilizzare i fondi che venivano trasferiti dal Ministero per il trasporto eccezionale, come ben sapevamo, per far lavorare anche chi purtroppo era stato obbligato dalla pandemia a fermarsi, per garantire dei servizi. A oggi questo non è stato fatto, si sono utilizzati quei fondi in toto per far lavorare le aziende che già avevano questo tipo di servizio, per questioni che sono state poi spiegate, ma evidentemente questa è stata la scelta.

Credo che in questo modo ci sia la possibilità anche di poter impegnare tutte le aziende che sono disponibili in questo tipo di servizio e ritengo che il contratto di servizio ce ne possa dare la possibilità. Questa è un'eventualità per far lavorare tutti, soprattutto per garantire un servizio. Riprendendo quello che è stato poi scritto nell'articolo che ho riportato, cioè la questione del raddoppio e dell'aumento, che viene previsto sempre nell'articolo 10 comma 3 dove si dice: "In caso di afflusso straordinario e imprevedibile di viaggiatori, tale da determinare il sovraccarico dei veicoli oltre i limiti di sicurezza - e i limiti di sicurezza evidentemente sono quelli poi imposti dall'attuale normativa, lo sappiamo benissimo - il gestore sarà tenuto ad adottare adeguati provvedimenti, disponendo anche l'effettuazione di corse aggiuntive sullo stesso percorso e tracce orarie, dandone comunicazione comprensiva di descrizione dettagliata delle cause del fenomeno alla Regione entro 24 ore dal verificarsi dell'evento". Quindi significa che anche questo, a questo punto, diventa un servizio minimo: se viene richiesto un supplemento e questo diventa assolutamente necessario, così come è stato denunciato, è un fenomeno che va analizzato e a cui va data risposta.

Presidente - Con l'illustrazione della mozione, apriamo la discussione generale. Se qualcuno vuole intervenire si prenoti. Non vedo prenotazioni, a questo punto chiudo la discussione generale. Per il Governo il Presidente della Regione, ne ha facoltà

Lavevaz (UV) - Come giustamente il collega Manfrin ha ben illustrato, è una questione di cui abbiamo già parlato diverse volte a seguito di iniziative, in particolare del collega. Non c'è alcun dubbio sul fatto che, in particolare nei giorni immediatamente successivi all'entrata in vigore dell'obbligo di green pass, ci siano state delle criticità e anche dei picchi di disservizio in quel periodo, a seguito del combinato disposto di una situazione già complessa per la questione di mancanza di autisti - questa non è una notizia di oggi, lo sappiamo e ne abbiamo parlato tante volte - insieme a posizioni ideologiche legittime individuali degli autisti, piuttosto che malattie, piuttosto che quarantene. Questo ha creato una situazione abbastanza esplosiva dal punto di vista della mancanza di autisti.

La problematica tuttavia, man mano che sono trascorse le settimane, si è progressivamente quasi normalizzata e a oggi, non so se abbiamo delle informazioni magari non perfettamente aderenti, nei sub bacini alta Valle e bassa Valle l'esercizio minimo è sempre garantito integralmente; nel sub bacino centro Valle è assicurato, tranne una piccola anomalia che rimane ancora, di cui abbiamo già parlato credo nel corso dell'ultima sua iniziativa, che è quella della Navetta Verde che, in buona sostanza, compie una tratta ogni trenta minuti invece che venti minuti com'era previsto da contratto; anche questo presumibilmente sarà sanato da qua a fine mese. Questo diradamento delle corse è stato necessario semplicemente per mancanza di autisti, però è comunque un disagio che potrei definire comunque minimo rispetto alla mancanza di una corsa. Oggi su tutto il servizio di TPL su gomma, l'unico disagio è questo sulla Linea Verde in cui c'è un diradamento delle corse che passano dai venti minuti precedenti ai trenta minuti attuali. In considerazione di questa situazione, gli uffici dell'Amministrazione regionale non rilevano la necessità di ricorrere a ulteriori operatori economici.

Lei ha fatto una disamina molto puntuale del contenuto dell'articolo 10, in particolare del comma 2, dove si specifica la fattispecie della forza maggiore e dove, come già detto anche da un approfondimento ancora fatto dagli uffici, non può considerarsi la pandemia come evento straordinario. Inoltre sicuramente non possiamo dire di trovarci in una situazione in cui il servizio sia stato abbandonato o comunque con una non effettuazione volontaria da parte dei gestori. I concessionari credo che, al contrario, abbiano - e questo credo che sia un dato assolutamente oggettivo - messo in campo ogni forza possibile per garantire i servizi e non è oggettivamente stato semplice, a fronte anche di difficoltà oggettive che loro stessi hanno in particolare sul reperimento autisti, ma anche tutte le incombenze nuove che il Covid ha obbligato a fare a questi gestori; pensiamo alle disinfezioni piuttosto che a tutti i controlli sul comportamento degli utenti, tutte cose che sappiamo.

A parte quest'aspetto, venendo invece al comma 7 dell'articolo 10, questo non riguarda la forza maggiore ma il caso in cui il gestore, proprio come dicevo prima, abbandoni o sospenda il servizio in maniera univoca. Qua siamo invece in un caso in cui non c'è stata una non effettuazione di un servizio, ma c'è stato un disservizio per una situazione estemporanea, di difficoltà che ovviamente conosciamo tutti.

Questa è la situazione di diritto, diciamo così, che è stata ancora approfondita e non ci sono molte possibilità di interpretazione diverse. In più, oltre questo, c'è anche una situazione di fatto che, anche se il diritto fosse diverso, avremmo comunque difficoltà a fare diversamente, ma queste sono cose che sappiamo tutti, che anche lei conosce. Il fatto di immaginare di mettere gli NCC a sopperire, ad esempio, a corse urbane, diventa difficile per un'oggettiva mancanza di mezzi, nel senso che tutti quelli che hanno a disposizione gli NCC sono di classe 2 o classe 3, quindi per una tipologia extra urbana di servizio. Mezzi di classe 1 sostanzialmente gli NCC che abbiamo in Valle d'Aosta probabilmente non ne hanno neanche uno. Ci sarebbero comunque delle difficoltà oggettive, anche volendo e anche potendo a norma di legge, a farlo in particolare in ambito urbano.

Va da sé che, se la situazione dovesse ulteriormente peggiorare o dovessero esserci delle situazioni diverse, prenderemo in considerazione questo tipo di richiesta. Al momento, per il fatto che la situazione sta migliorando e per il fatto che oggettivamente non ci sono i presupposti con la situazione attuale per intervenire così come voi chiedete nella vostra mozione, riteniamo che questa non sia accoglibile.

Presidente - Consigliere Manfrin ne ha facoltà.

Manfrin (LEGA VDA) - Voglio essere per una volta positivo e accogliere comunque una spiegazione articolata. Mi si consentano però una serie di precisazioni. Lei dice, Presidente, che la situazione è sostanzialmente risolta e che quindi il servizio viene portato avanti. Io le ho letto una segnalazione che ha la data del 4 febbraio, oggi siamo al 24, sono venti giorni fa, possiamo dire che tendenzialmente non è proprio esattamente tutto così e che forse sicuramente chi gestisce il servizio abbia tutto l'interesse nell'evitare che magari venga presentato in maniera eccessivamente negativa; questo possiamo dircelo, lo sappiamo.

Possiamo dirci anche che effettivamente potrebbero gli operatori locali non avere dei mezzi idonei, ma questo poco importa nell'economia delle cose, nel senso che la norma dice che la Regione può sostituirsi, quindi che vi siano degli operatori locali, che ve ne siano di fuori o quant'altro, la sostituzione è sempre possibile a prescindere dall'operatore, poi le forme, le modalità e i soggetti si possono trovare.

Non sono d'accordo su quanto da lei affermato nel merito dell'abbandono o sospensione. Lei sostanzialmente incasella l'abbandono o la sospensione nel fatto che il gestore un giorno si svegli e dica: "Lo sai che c'è? Io il trasporto non lo faccio più". Non è soltanto questo, l'abbandono e la sospensione significa che io non svolgo quel servizio, significa che a prescindere dalle motivazioni io quel servizio non lo svolgo. Se non lo svolgo perché non ho sufficiente autisti, equivale al fatto di non portarlo avanti. Se io quegli autisti non ce li ho, oppure facciamo un caso paradossale: io prendo un servizio che vale dieci, ho dei costi eccessivi, mi rendo conto che quando quel servizio lo porto avanti ho dei costi che non riesco a sostenere, quindi licenzio una serie di autisti e dico: "non ne ho, li cerco ma non ce li ho e quindi non faccio quel servizio". Non è che la Regione a quel punto dice: "Va beh, se non trovi gli autisti va bene, non farlo, va bene così". No, la Regione evidentemente deve garantire che quel servizio minimo venga assicurato. I servizi minimi garantiti ovviamente sono ricompresi anche nella Navetta Verde che lei ha citato, così come per esempio i servizi che, come l'articolo denuncia, sono necessari in caso di raddoppio; questo mi pare evidente.

Voglio però, come dicevo prima, cogliere l'aspetto positivo delle sue parole. Se lei, come ha dichiarato e conferma, prende l'impegno che a fronte di eventuale sospensione o interruzione del servizio deciderà di disporre l'applicazione di quanto previsto al comma 7 dell'articolo 10, a questo punto siamo assolutamente disponibili, facendo professione di fede rispetto ai dati che ci fornisce, che non abbiamo, sulle sospensioni, ad accettare di eventualmente ritirare la mozione in attesa di avere altri dati, però vogliamo un impegno a fronte di un'interruzione o sospensione. Chiariamo quali sono i presupposti che devono esserci, nel senso che se c'è un'interruzione o sospensione il presupposto c'è. Dopodiché sono elencate e normate quelle che sono le cause di forza maggiore, però dobbiamo essere d'accordo sul fatto che i contratti a servizio vanno rispettati, quindi i servizi minimi vadano garantiti.

Le chiederei Presidente eventualmente di prendere la parola e di confermare questo impegno. A fronte di quest'impegno siamo disponibili a ritirare la mozione.

Presidente - Il Presidente della Regione, ne ha facoltà.

Lavevaz (UV) - Semplicemente per confermare da parte mia l'impegno, nel caso in cui dovessero manifestarsi i presupposti previsti dalla norma, quindi una sospensione o un'interruzione di servizio che prevedono l'applicazione dell'articolo 10 comma 7, di applicarlo.

Presidente - La risoluzione è ritirata. A questo punto sospendiamo il Consiglio regionale che riprenderà alle ore 15:00. Ricordo la riunione della Conferenza dei Capigruppo alle ore 14:45; argomento: l'attacco russo all'Ucraina. Buon appetito.

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La seduta termina alle ore 12:48.