Oggetto del Consiglio n. 1325 del 24 febbraio 2022 - Resoconto
OGGETTO N. 1325/XVI - Ritiro di mozione: "Impegno ad esaminare le problematiche e la fattibilità dello spostamento della sede dell'ufficio del Giudice di Pace in Via Ollietti ad Aosta".
Bertin (Presidente) - Riprendiamo. Punto n. 43 dell'ordine del giorno. Per l'illustrazione della mozione il consigliere Sammaritani.
Sammaritani (LEGA VDA) - Parliamo di un tema che è molto importante, a mio avviso, che mi sta particolarmente a cuore, vista la mia professione e il fatto che per ormai trentacinque anni ho frequentato le aule giudiziarie e ho potuto esaminare e prendere atto di quelle che sono le difficoltà a volte nell'esercitare la professione forense e a lavorare nel sistema giustizia. Fra le problematiche che ci sono naturalmente non ultima è quella delle aule, dei locali all'interno delle quali si svolge l'attività giudiziaria. È un settore che vede coinvolta anche l'Amministrazione regionale, così come in passato anche quella comunale, perché appunto ci sono dei rapporti fra il Ministero della giustizia e le amministrazioni locali.
Per quanto riguarda la situazione, tanto per far capire anche all'esterno quale sia la tematica e la problematica, per quanto riguarda l'esercizio dell'attività giurisdizionale in Valle d'Aosta abbiamo essenzialmente il Tribunale di Aosta, che è localizzato in Via Ollietti, nel palazzo di proprietà del Comune, e poi abbiamo il Giudice di pace, che una volta era articolato in due sedi, Donnas e Aosta, adesso è stato tutto concentrato su Aosta.
L'ufficio del Giudice di pace di Aosta è localizzato in località Borgnalle. Da ciò naturalmente nascono delle complicazioni, perché per chi esercita l'attività forense, per esempio, non solo per gli avvocati ma anche per gli uffici di segreteria degli stessi studi legali, è un problema spostarsi sul territorio per andare da una parte all'altra. Molto spesso, soprattutto quando si esercita proprio l'attività giurisdizionale in senso stretto, quindi quando si fanno le udienze, un avvocato è magari costretto a spostarsi anche più volte nella stessa mattinata dal Tribunale di Aosta all'ufficio del Giudice di pace. Come abbiamo scritto in questa mozione, a volte è impossibile, anzi, di fatto è materialmente impossibile coordinare le udienze, nel senso che il Giudice di pace esercita un tipo di attività civile e penale per conto proprio, il Tribunale, a sua volta, esercita attraverso vari giudici quest'attività, quindi di fatto è impossibile far sì che si riesca a coordinare l'attività in modo da separare i momenti in cui si fanno le udienze in Tribunale da quelle del Giudice di pace.
Un'idea che già ci era venuta e su cui si era già trattato in passato, anche in quel periodo in cui siamo stati al governo della Regione, era quella appunto di cercare di compattare gli uffici giudiziari, un po' come avviene in tutti i luoghi. Dappertutto praticamente abbiamo delle sorte di cittadelle della giustizia che cercano di compattare il più possibile l'esercizio della funzione giurisdizionale, questo per rendere un servizio a chi vi opera, evidentemente, ma anche ai cittadini che ne usufruiscono, perché anche per i cittadini spostarsi sul territorio può diventare complicato.
Per quanto riguarda la nostra situazione particolare, c'è il fatto che il palazzo a fianco di quello adibito oggi a Tribunale è un palazzo regionale, è un edificio anche importante, perché è stato la prima sede del Consiglio Valle, quindi diciamo che ha una vocazione pubblica già molto forte. Peraltro, negli anni passati, è stato anche sede parzialmente del TAR Valle d'Aosta. C'è già un'aula di udienza attrezzata, tra l'altro di pregevole fattura, proprio bella anche da vedere, non soltanto efficace ed efficiente, e abbiamo già anche degli uffici collegati a quest'aula di udienza, perché si è esercitata un'attività giurisdizionale amministrativa, quella del Tribunale amministrativo regionale.
Purtroppo le scelte passate su questo palazzo sono state, secondo me, non molto oculate, nel senso che questo palazzo, che per chi si ricorda è stato anche sede della biblioteca in passato, è stato adibito a macchia di leopardo a funzioni varie e diverse fra loro: un pezzo è diventato un archivio, un pezzo è diventato sede della sezione di controllo della Corte dei conti, un altro pezzo è stato adibito in parte al TAR Valle d'Aosta, adesso attualmente dismesso, quindi vuoto perché il TAR si è spostato, e in parte alle stanze della Polizia giudiziaria, quindi di nuovo collegamento invece con la funzione giurisdizionale, funzione in questo caso della Procura. Diciamo che la vocazione naturale di questo palazzo, sia per la localizzazione, sia per quello che già è stato anche in passato, è di per sé già molto affine a quella giurisdizionale.
Adesso, come dicevo, abbiamo questa funzione giurisdizionale spalmata in due luoghi diversi e chiaramente questo crea molte difficoltà agli avvocati quando si devono spostare nello stesso giorno per fare udienze nel Tribunale e nell'ufficio del Giudice di pace, crea problemi anche di traffico e di parcheggio, perché anche regione Borgnalle è un luogo denso di uffici e, se tu ci vai a metà mattinata, non riesci a parcheggiare, insomma, ci sono problematiche di vario genere. Questo vale anche per i magistrati del Tribunale di Aosta, perché anche loro hanno dovuto, soprattutto in momenti di emergenza, fare udienze: ci sono attualmente magistrati che svolgono l'attività sia in Tribunale che dal Giudice di pace a giorni alterni, in giorni diversi.
È chiaro che questo fatto comporta anche ulteriori complicazioni, perché le sale dell'ufficio del Giudice di pace sono collocate di fatto in un semplicissimo condominio che vede anche altre attività al suo interno, attività private, e quindi è difficile anche curare l'aspetto della sicurezza, sia per le persone che accedono, perché come sappiamo ormai a livello di accesso ai tribunali si fanno dei controlli un po' come negli aeroporti, che non ci siano persone che portano dentro strumenti magari di offesa, si deve anche difendere la documentazione importante che è custodita all'interno dei tribunali, cosa che naturalmente in un condominio privato non è agevole fare e in effetti non viene fatta attualmente.
Non ultimo poi il discorso che, tornando al palazzo invece che potrebbe essere papabile come sede del Giudice di pace, quello appunto a fianco dell'attuale Tribunale, considerare che l'Amministrazione regionale lì ha investito parecchio denaro, perché in passato abbastanza recente è stato creato un ascensore, sono state abbattute le barriere architettoniche, quindi abbiamo tutte le caratteristiche per far sì che questo palazzo sia proprio per destinazione naturale l'appendice di quello che è l'attuale Tribunale, quindi il Palazzo di giustizia attuale. Rendere funzionale l'esercizio dell'attività giurisdizionale, compattarla in un luogo e far sì appunto che chi opera nel settore, ma anche i cittadini, abbiano molto più agevole poter accedere alla giustizia che, come sappiamo, è un servizio importantissimo, anzi, fondamentale per la nostra società. Si tratta di razionalizzare.
Per questo abbiamo voluto, con quest'iniziativa, chiedere al Governo regionale. Non sappiamo poi cosa è stata di quell'idea che avevamo lanciato qualche anno fa, ormai sono quasi quattro anni; so che c'era stato un interessamento, io stesso avevo fatto un sopralluogo nel palazzo insieme al Presidente del Tribunale all'epoca che si era dichiarato molto favorevole a questa soluzione. So poi, perché me ne ero informato, che nel successivo governo Fosson erano continuate le interlocuzioni, c'erano stati ancora dei contatti e credo quindi un interessamento; spero che qualcosa sia andato avanti.
Da un lato cerchiamo di capire qual è lo stato dell'arte e vorremmo impegnare il Governo regionale a valutare concretamente la fattibilità dello spostamento dell'ufficio del Giudice di pace in Via Ollietti, per razionalizzare tutto l'esercizio della funzione giurisdizionale e magari anche spostando alcune di queste ulteriori funzioni che vengono espletate all'interno di questo palazzo, che però non è così fondamentale che vengano espletate lì, quindi se c'è necessità di liberarne una parte ulteriore per fare più spazio agli uffici giudiziari, io credo che sarebbe veramente una cosa opportuna. Anche perché, se riuscissimo a compattare proprio tutto, magari non dico nell'immediato ma anche in un futuro un pochino più lungo, anche la parte che riguarda L'UNEP, cioè l'ufficio delle notifiche, quindi gli ufficiali giudiziari, se tutto fosse concentrato, renderemmo tutto molto più razionale e renderemmo più facile la vita a chi lavora in quel settore, così come ai cittadini che usufruiscono della funzione giurisdizionale.
Presidente - Apriamo la discussione generale. Chi vuole intervenire in discussione generale si prenoti. La consigliera Minelli ne ha facoltà.
Minelli (PCP) - L'iniziativa che è stata illustrata dal collega Sammaritani ci sembra di buon senso, è una mozione che intendiamo sostenere perché, come è stato detto dal collega Sammaritani, concentrare tutti gli uffici giudiziari nella stessa zona di Via Ollietti, significa dare un miglior servizio ai cittadini ed evitare dei continui spostamenti da una parte all'altra della città da parte di magistrati, avvocati, personale, parti processuali e via di questo seguito.
Tra l'altro, mi sembra che sia anche chiaro che, quando tanti anni fa fu istituito l'ufficio del Giudice di pace e venne scelta la sede di regione Borgnalle in locali di proprietà dei privati, non si era ben capito questo trasferimento. Dalle informazioni che abbiamo preso, già allora il consiglio dell'Ordine degli avvocati si era opposto fermamente, quanto inutilmente, alla scelta di questa sede che è illogica e disagiata sotto tutto il profilo organizzativo.
Crediamo che sia importante cercare una soluzione e continuare quelle interlocuzioni che erano state avviate, per arrivare alla definizione di una sede invece come quella che è stata prospettata e che sarebbe sicuramente migliore sotto ogni punto di vista.
Presidente - Se non ci sono altre richieste di intervento, non ne vedo, chiudo la discussione generale. Per il Governo replica il Presidente della Regione.
Lavevaz (UV) - Ringrazio il collega Sammaritani per aver presentato quest'iniziativa che ci permette di fare il punto su quest'aspetto che, dico fin da subito, è stato all'attenzione anche di questo Governo. È una questione che effettivamente è sul tavolo forse addirittura da prima del 2018: nel 2016 forse ci sono state le prime interlocuzioni e in questo anno abbiamo cercato di fare dei passi avanti su questo dossier. Dico subito che condivido dal punto di vista della finalità, tant'è che ci siamo mossi in tal senso.
La questione, come ha molto ben specificato e delineato il collega Sammaritani, prevede lo spostamento dell'ufficio del Giudice di pace attualmente oggettivamente fuori mano, perché regione Borgnalle è magari più comoda per chi viene da fuori Aosta, al netto dei problemi di parcheggio, ma sicuramente non è comoda per chi si muove con i mezzi pubblici, per chi arriva in treno; questo sia per gli utenti, sia anche per i giudici, perché recentemente in un colloquio con il Presidente del Tribunale si metteva sul tavolo anche questo problema, che c'erano i giudici che viaggiano in treno e che avevano questa difficoltà; questo è un problema in più.
Come giustamente è stato sottolineato, il palazzo Ollietti ha una storia importante per la Valle d'Aosta e anche per questo Consiglio: in quel palazzo c'è stata la prima riunione del Consiglio Valle. Oggettivamente lo spostamento del Giudice di pace all'interno di quel palazzo ha tutta una serie di pro, che in parte sono già stati accennati e ben sottolineati dal collega, non ultimo quello della sicurezza e dei controlli, che ovviamente attualmente all'interno di un condominio privato non possono essere fatti, e quello che dicevo prima dell'accessibilità in senso generale, sia per gli utenti che per chi ci lavora.
Noi ci siamo raffrontati con il Presidente del Tribunale già in una prima fase a inizio 2021 e avevamo valutato la possibilità di adibire i locali che sono di circa 280 metri quadrati. A questo scopo abbiamo chiesto alle strutture regionali competenti di fare una stima dell'importo necessario per adeguare i locali, sia di manutenzione che di adeguamento minimo per renderli fruibili a tale scopo. L'importo è di circa 98 mila euro più IVA, più le spese tecniche. Abbiamo inoltrato questa stima già in data 16 giugno 2021 alla direzione generale delle risorse materiali e delle tecnologie del Ministero della giustizia, che ce l'aveva chiesta proprio per capire anche loro come impostare per mettere i soldi, perché sarebbero spese che competerebbero al Ministero. Chiaramente possiamo mettere sul tavolo i lavori se c'è una concessione gratuita, se invece la Regione si fa carico dei lavori bisogna far pagare un affitto, quindi si tratta di mettere insieme un accordo che stiamo cercando di trovare, ma la cosa più semplice sarebbe una concessione gratuita a fronte di lavori fatti dal Ministero, visto che sarebbero poi loro i fruitori dei locali. In questa direzione ci sarebbe anche la condivisione con il Presidente del Tribunale. Abbiamo anche già ipotizzato una bozza di concessione gratuita in tal senso e questa sarebbe la direzione.
In ultimo, in data 27 gennaio scorso, quindi un mese fa, abbiamo richiesto al Ministero della giustizia di avere risposte in tal senso, quindi di conoscere un po' le intenzioni rappresentando un po' la volontà della Regione di giungere al più presto alla destinazione dell'immobile che abbiamo condiviso e quella per la quale stiamo parlando, in una logica di collaborazione istituzionale diretta a garantire un servizio che sia il migliore per tutti. Questo è quello che abbiamo fatto. Peraltro abbiamo chiesto anche, questo nelle ultime settimane, un incontro con la ministra Cartabia, perché abbiamo sul tavolo anche la questione del protocollo carcere che sollecitiamo da tanti mesi, quindi con l'occasione solleciteremo anche la chiusura di questo dossier. Per questo motivo vi chiederei di ritirare la mozione.
Presidente - Si è prenotato il vicepresidente del Consiglio Sammaritani, ne ha facoltà.
Sammaritani (LEGA VDA) - Grazie presidente Lavevaz. Sono notizie confortanti, devo dire, perché è un tema al quale teniamo molto e che crediamo sarebbe, una volta risolta la questione, veramente di grande utilità quotidiana per chi opera nel settore della giustizia. Direi che in effetti le opere non sono così rilevanti dal punto di vista economico. So, per aver fatto parte anche della commissione Palatina in passato, in realtà il Ministero quando vuole dà delle risposte anche abbastanza sollecite, soprattutto per quanto riguarda appunto la manutenzione dei locali. Non è così impossibile raggiungere degli accordi in questo senso e la soluzione che prospettava lei, cioè l'alternativa, quella di far sì di dare la concessione gratuita a fronte dell'esecuzione delle opere, credo sia la soluzione più corretta, anche perché dopo poi la manutenzione sarebbe in capo direttamente al Ministero, così come avviene già per il Tribunale che lo fa ormai direttamente. Un tempo si facevano i lavori, poi dopo lui rimborsava. Adesso invece da qualche anno a questa parte, non tanti, c'è un sistema diverso, per cui la gestione è direttamente in capo al Ministero che accetta i preventivi, li esamina, eccetera, attraverso tra l'altro la Corte di Appello di Torino cui facciamo capo anche noi.
Credo che sia una soluzione ottima che debba essere perseguita. Invito soltanto a stare sul tema e a cercare di incalzare il Ministero perché, come dicevamo, sappiamo che a volte rapportarsi con queste entità è un pochino complesso e bisogna essere un po' perseveranti, per usare un eufemismo. Stiamo dietro a questa cosa, perché se ne parla fin dal 2016 e se riuscissimo ad arrivare a breve a questa soluzione, davvero faremmo veramente un grande favore a tutti noi, a tutta la cittadinanza. Quindi grazie per queste notizie e a questo punto ritiriamo la mozione.