Oggetto del Consiglio n. 1323 del 24 febbraio 2022 - Resoconto
OGGETTO N. 1323/XVI - Interpellanza: "Soluzioni volte ad una valorizzazione della professione infermieristica in Valle d'Aosta".
Bertin (Presidente) - Punto n. 41 dell'ordine del giorno. Per l'illustrazione il consigliere Ganis, ne ha facoltà.
Ganis (LEGA VDA) - La nostra interpellanza nasce dopo alcune segnalazioni, al fine di evidenziare la carenza nella sanità di medici e infermieri, una situazione che rispecchia di gran lunga anche il trend nazionale. Le cause sono molteplici, sono generalmente dovute alla scarsa possibilità di fare carriera, al forte stress a cui sono sottoposti medici e infermieri, anche a causa della pandemia ancora in corso, a turni massacranti e non per ultimo a stipendi che sono tra i più bassi in Europa. Infatti, parlando di stipendi, le retribuzioni degli infermieri non subiscono grosse e sostanziali variazioni da anni.
Va ricordato inoltre che durante la pandemia, tutto il personale infermieristico ha dovuto sopportare turni massacranti per i costanti spostamenti a cui è stato sottoposto, compiendo un grande numero di straordinari. Infatti, la carenza di personale sanitario nelle strutture ha mobilitato in maniera pressante il personale infermieristico rimasto, a scapito della qualità del servizio offerto. Questo a dimostrazione che il benessere psicofisico del personale è una componente di assoluta importanza e andrebbe tutelato.
Va evidenziato inoltre che la situazione non cambia da nord a sud. Un sistema ormai al collasso, tant'è che il presidente di OPI, l'Ordine delle professioni infermieristiche di Grosseto, paventa due soluzioni: nuove assunzioni, oppure pagamenti extra dell'orario di lavoro.
Anche nella nostra regione la presidente dell'Ordine degli infermieri sottolinea la carenza di medici e infermieri. Qui il problema è anche dovuto alla vicinanza con la Svizzera, che è sicuramente più attrattiva con stipendi e condizioni lavorative migliori. Sempre secondo il parere della presidente, sarebbe opportuno valorizzare e potenziare i corsi di laurea infermieristica, cercando di attrarre gli studenti da altre regioni offrendo loro prospettive migliori sul territorio. Infatti, di fronte a uno scenario del genere, il nostro sistema sanitario potrebbe perdere ulteriori operatori. Ecco che bisognerebbe intervenire con la massima urgenza, al fine di poter garantire un servizio ed un'assistenza ai cittadini efficace.
Per questo motivo interpelliamo l'Assessore competente per conoscere quali siano le intenzioni da parte dell'Amministrazione regionale, per addivenire a una soluzione al fine di valorizzare al meglio la professione infermieristica.
Presidente - Risponde l'assessore Barmasse.
Barmasse (UV) - Grazie consigliere. Con riferimento all'oggetto dell'interpellanza: le intenzioni dell'Amministrazione per addivenire a una soluzione, al fine di valorizzare al meglio la professione infermieristica. Informo che le criticità evidenziate in relazione alla figura professionale dell'infermiere sono oggetto di grande attenzione da parte dell'Assessorato e sono argomenti che abbiamo già ampiamente discusso e sviscerato: la carenza di medici e infermieri. Io sono contento per quello che ha detto la presidente dell'Ordine di Pistoia, che bisognerebbe assumerne di più: se li trova io li assumo molto volentieri.
Dicevo che queste criticità riguardo alla figura professionale degli infermieri sono oggetto di grande attenzione da parte dell'Assessorato, ma di tutto il Governo, così come lo è più in generale il fenomeno della grave carenza di personale sanitario. Una problematica che, come risaputo, non riguarda solo il contesto regionale, ma che sta appunto provocando grandi difficoltà in tante regioni italiane, come giustamente lei ha ricordato.
Pur consapevole che l'elemento remunerativo non è la sola componente per rendere una professione maggiormente attrattiva, tenuto conto però dell'importante investimento operato al bilancio regionale, voglio ricordare l'indennità di attrattività istituita con l'articolo 18 della legge regionale di stabilità 2022-2024 n. 35 del 2021. È un incremento economico che penso che non sia stato mai fatto in precedenza e che è stato anche posto come un fiore all'occhiello da alcuni sindacati infermieristici, che hanno fatto riferimento a questa legge per promuovere un tale aumento stipendiale per quanto riguarda questa categoria su tutto l'ambito nazionale. Come dicevo prima, questo è stato un intervento economico che prevede l'erogazione di indennità mensile integrativa della remunerazione degli infermieri e dei medici, pari rispettivamente a 350 e a 800 euro. L'iniziativa rappresenta ovviamente una prima risposta alle complesse criticità dell'assistenza sanitaria regionale, il cui obiettivo è quello di fornire un pronto e tangibile segnale rivolto inizialmente a queste due figure professionali, rispetto alle quali si sono verificate le maggiori difficoltà di reperimento sul mercato del lavoro, cosa che la sua interpellanza va a testimoniare.
Al fine di valutare l'efficacia della norma e definire eventuali conseguenti determinazioni in ordine alla sua conferma o la necessità di una revisione, la norma medesima introduce però una clausola valutativa, per cui al termine di ciascun anno del triennio 2022-2024 saranno vagliati gli effetti della sua applicazione sul sistema sanitario regionale.
L'intervento legislativo richiamato rientra in un articolato percorso di studio e approfondimento che l'Assessorato avviato da qualche tempo, il quale ha visto anche l'instaurarsi di confronti con realtà simili a quella regionale, vedi la collaborazione con la Provincia autonoma di Trento, presso la quale ci siamo recati per valutare il loro sistema sanitario e il cui obiettivo è volto all'emanazione di specifiche norme di attuazione dello Statuto speciale, per implementare nuove e adeguate misure di attrattività del sistema sanitario regionale rivolte a tutte le categorie professionali.
Come premesso, ritengo che, a un intervento prettamente centrato sull'aspetto remunerativo, vadano comunque accompagnate diverse altre azioni per rendere motivante e continuare a lavorare o venire a lavorare nella nostra regione. Un aspetto che sicuramente non è di secondo ordine è il benessere organizzativo nell'ambiente di lavoro. Ritengo che tale elemento sia di fondamentale importanza, tanto che ho voluto che il medesimo rappresentasse uno degli obiettivi di mandato conferiti al nuovo direttore generale, con deliberazione della Giunta regionale n. 1533 del 22 novembre 2021.
Inoltre, in materia informo che l'argomento rappresenta altresì uno degli obiettivi operativi gestionali dell'azienda USL della Valle d'Aosta per l'anno 2022. Più precisamente, in sede di deliberazione di Giunta regionale di approvazione degli indirizzi e obiettivi all'azienda USL per l'anno in corso, deliberazione della Giunta regionale n. 78 del 2022, è stato previsto che l'azienda medesima presenti all'Assessorato un piano di attrattività e benessere lavorativo del personale e che attui già, entro la fine dell'anno corrente, almeno una parte delle azioni previste.
Ad accompagnare le azioni che l'azienda USL della Valle d'Aosta dovrà porre in essere per misurare il benessere organizzativo e per intraprendere ogni necessario intervento al fine di migliorare il clima lavorativo, informo che l'Assessorato sta lavorando per rivisitare le disposizioni regionali inerenti l'atto costitutivo aziendale. Si tratta di un'operazione importante che si rende oggi quanto mai necessaria, perché l'azienda USL possa procedere con l'aggiornamento dell'assetto organizzativo aziendale, al fine di renderlo maggiormente dinamico, oltre che efficiente ed efficace, nel far fronte alle mutate condizioni di contesto e alle nuove sfide del sistema sanitario regionale.
Presidente - Per la replica il consigliere Ganis.
Ganis (LEGA VDA) - Grazie, Assessore, per le risposte. Come ha detto lei, non si tratta soltanto di una questione economica, è importante anche il benessere psicofisico e organizzativo del personale. Bisognerebbe inoltre cercare di stabilizzare il maggior numero di professionisti ed essere più attrattivi, come lei ha ricordato nella risposta all'interpellanza, perché chi abbandona la Valle purtroppo non sono solo i professionisti dell'ultima ora, ma anche il personale qualificato, il personale di ruolo. Ecco che stabilizzare il nostro personale infermieristico sul territorio è un obiettivo importante e fondamentale.
Sarebbe inoltre importante valorizzare la professione infermieristica tramite un restyling del sistema, partendo dalla presenza, dalla garanzia di un numero adeguato di professionisti sul territorio, remunerati anche in base all'incarico svolto. Questo potrebbe essere un incentivo importante.
Serve più rispetto e apprezzamento per questa professione. Infermieri e medici svolgono un lavoro di grande responsabilità e sono indispensabili per il benessere e la salute di tutta la comunità. Un tassello importante e fondamentale del sistema sanitario valdostano e nazionale.