Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 1321 del 24 febbraio 2022 - Resoconto

OGGETTO N. 1321/XVI - Interpellanza: "Tempistiche per la pubblicazione del bando di sostegno alla locazione 2022".

Bertin (Presidente) - Punto n. 39 dell'ordine del giorno. Si è iscritto per illustrare l'interpellanza il consigliere Manfrin, ne ha facoltà.

Manfrin (LEGA VDA) - Ritorniamo necessariamente sul tema del bando di locazione, perché riteniamo sia un tema che ha occupato purtroppo, e ci auguriamo che smetta di occupare, uno spazio così importante. Significherà, quando smetterà di occupare uno spazio importante, che le problematiche saranno risolte. A oggi però purtroppo le problematiche non sono risolte.

Abbiamo illustrato la volta scorsa come sia stata fatta una scelta rispetto al bando 2020/2021 diametralmente opposta, ovvero il fatto di avere una erogazione, per esempio, che passa da un soggetto a un altro, sicuramente porta con sé delle criticità. Di che cosa sto parlando? Per chi non lo sapesse nel 2020 e nel 2021 si è deciso di modificare l'impostazione che era stata data all'erogazione del bando affitti, modificando il soggetto beneficiario, perché accadeva che coloro i quali facevano richiesta del bonus del bando affitti, percepivano questo contributo e lo utilizzavano per altro. Succedeva che i proprietari di casa, che tendenzialmente avrebbero dovuto percepire quest'aiuto per pagare l'affitto, a quel punto non vedevano arrivare nulla e ci si trovava in presenza di un aiuto, di un incentivo, di un sostegno che veniva erogato ma che non arrivava poi a quello a cui doveva arrivare, cioè il proprietario di casa che alla fine doveva percepire l'affitto.

Le motivazioni chiaramente sono diverse, c'erano famiglie che facevano questa scelta perché avevano delle necessità alimentari, ci sono famiglie che facevano questa scelta perché dovevano andare in ferie, ci sono le scelte più disparate. Ma se noi prendiamo ad esempio il fatto che di questo incentivo, di questo sostegno, il beneficiario finale deve essere il proprietario di casa, non si capisce come mai nel 2020 si faccia una scelta e si dica di erogare direttamente al proprietario di casa questo contributo, sanando tutta una serie di cose perché il contributo arriva direttamente al proprietario di casa, non si capisce perché a un certo punto si ricambia di nuovo. Con il bando 2022 si modificano i criteri e questi soldi vengono dati nuovamente a quelli che sono i locatari, con la conseguente incertezza del fatto che questi soldi arrivino poi effettivamente al proprietario di casa. Questa credo sia una prima criticità.

La seconda criticità, ma questa credo che in ordine importanza sia effettivamente la prima, sono invece le tempistiche di pubblicazione del bando del 2022. Come molti all'interno di quest'aula sapranno, perché ho presentato praticamente un'iniziativa al mese sul bando affitti nell'anno scorso, il bando del 2021 non si è aperto fino a gennaio 2022; le persone che aspettavano di avere il contributo del bando affitti nell'anno 2021, hanno dovuto aspettare il 10 gennaio 2022. Questo bando si è chiuso peraltro un mese dopo, l'11 febbraio 2022.

Partendo dal presupposto che quest'anno in qualche maniera si è salvato, in parte, cioè partendo dal presupposto che coloro i quali avevano già fatto domanda nel 2020 per avere un sostegno, era sufficiente che aggiornassero la propria anagrafica, il proprio ISEE, presso l'ufficio che si occupa del bando affitti e si vedevano riconosciuto il diritto del 2021, rimanevano tutta una serie di persone che invece nel 2020 non rientravano nei requisiti o non avevano fatto richiesta e nel 2021 hanno deciso di poter fare questa richiesta. Hanno dovuto aspettare chiaramente un anno e poi a gennaio 2022 hanno potuto fare domanda per il 2021. Con un problema, che è quello che non avere certezze su quando uscirà il bando, non ha permesso alle persone di prepararsi su quando sarebbe stata l'uscita di questo bando, quindi di farsi trovare con L'ISEE pronto. Ora, capirete che quando l'annuncio del bando arriva il 30 dicembre e io mi devo preparare di lì a dieci giorni, con le feste di Natale di mezzo e con l'inizio dell'anno, con i CAF e i sindacati chiaramente pieni, si produce l'effetto di fare in modo che difficilmente si riesca a fare domanda, difficilmente si possa avere l'ISEE pronto, quindi in questo mese poche persone hanno potuto fare domanda.

Ma, e qui veniamo alla criticità principale che appunto viene presentata da quest'interpellanza, il problema è che tutte le persone che invece hanno fatto domanda nel 2020, hanno fatto domanda nel 2021 e vorrebbero vedersi riconosciuto il sostegno nel 2022, a oggi non sanno quando si aprirà il bando del 2022. Perché, lo ricordo ancora una volta, coloro i quali non avevano fatto la domanda nel 2021 perché non c'era il bando, hanno potuto accedere con grande ritardo e con le limitazioni che vi ho detto prima, soltanto per il bando 2021 al 10 gennaio 2022, ma quelli che vogliono avere un sostegno per l'affitto nel 2022, a oggi non hanno alcuna certezza. E quando telefonano, ed è più di una persona che mi ha riferito questo, gli viene detto che non si sa la data o, nella peggiore delle ipotesi, viene detto che forse si aprirà a luglio.

Prendiamo l'ipotesi che il bando affitti 2022 si apra a luglio, questo significa che una persona che attualmente è in difficoltà per tutta una serie di motivazioni, tra cui la chiusura, la pandemia e tutto quello che ben sappiamo, e quindi non riesce a oggi a pagare l'affitto, si deve pagare sette mesi di affitto pieno con un ISEE - ve lo ricordo perché si sappia - di massimo 12.500 euro, e poi forse vedersi riconosciuti i sette mesi precedenti, forse, se si apre a luglio. Questa io ritengo sia una condizione inaccettabile, perché evidentemente incide pesantemente sulla vita di queste persone. Chi non può pagare l'affitto, ha un ISEE di 12.500 euro e si rivolge al bando fitti per avere un sostegno, non può aspettare sette mesi per poter avere un sostegno all'affitto, perché altrimenti significa che i soldi ce li ha, ma se ha un ISEE di 12.500 euro massimi, evidentemente tutti questi soldi a disposizione non li ha. Allora, a questo punto il bando affitti diventa inutile, perché daremo questo contributo quando arriverà a persone che avranno forse ricevuto lo sfratto se non hanno le sostanze per pagare, o che forse non avranno avuto i soldi per mangiare o per vestirsi per sette mesi.

Oltre a questo, credo di aver argomentato in maniera importante nello scorso Consiglio quelle che sono le caratteristiche dei bandi che il nord Italia ha riportato. Le caratteristiche dei bandi che tutto il nord Italia ha riportato sono quelle relative all'accesso a questo contributo. E l'accesso a questo contributo - l'ho detto allora e lo ripeto oggi - viene chiaramente filtrato da tutte le amministrazioni del nord Italia, tutte tranne la nostra, che nel 2021 - quindi sempre il bando 2021 che si è aperto nel 2022 - è invece stato predisposto senza alcuna barriera all'ingresso. Significa che non ci sono criteri di residenza: per esempio, la Lombardia prevede sei mesi di residenza sul territorio; per esempio, il Veneto prevede che vi siano l'assenza di condanne per delitti non colposi puniti con sentenza passata in giudicato; per esempio, la Provincia autonoma di Bolzano prevede che vi siano cinque anni di dimora stabile e interrotta nella Provincia di Bolzano. La Provincia autonoma di Trento, alla faccia delle sentenze dei Tribunali del Piemonte, ci dice che bisogna avere una residenza decennale in Italia, di cui gli ultimi due anni in via continuativa. A fronte di tutti questi criteri, banalmente il Comune di Genova, per esempio, chiede almeno ventiquattro mesi consecutivi precedenti la data di emanazione del bando, non si capisce come mai si faccia la richiesta opposta e si dica: fate domanda tutti quanti. Perché allora lei ci dovrebbe spiegare, Assessore, se effettivamente ci sono i soldi per coprire le richieste di tutti, poiché se mancheranno i soldi per coprire anche soltanto una famiglia, perché non abbiamo dato un criterio e perché hanno fatto domanda tutti, anche chi arriva domani, prende la residenza neanche domani e può fare la domanda, allora lì si creerà un problema.

Con quest'interpellanza, Assessore, come lei avrà potuto leggere, le chiediamo se sia intenzione dell'Amministrazione pubblicare a breve il bando 2022, se sia intenzione dell'Amministrazione inserire nuovi criteri di residenza sulla scorta di quanto applicato da altre Regioni, quale sia la data stimata per la pubblicazione del nuovo bando e quali siano le tempistiche per la liquidazione dei beneficiari delle ultime mensilità del bando 2021 che sono in ritardo e che, mi auguro, possa arrivare quanto prima.

Presidente - Per la risposta l'assessore Barmasse.

Barmasse (UV) - L'erogazione del sostegno alla locazione in modalità anticipata si è concluso, come anche lei giustamente ha specificato, con la delibera di Giunta regionale n. 1734/2021 in data 31 dicembre 2021. Tale modalità potrà essere mantenuta come accompagnamento per gli utenti che escono dalla condizione di emergenza abitativa e su proposta della Commissione per le politiche abitative, al fine di offrire loro un aiuto immediato per far fronte al pagamento dei canoni di locazione.

Infatti, il contributo sarà pagato mensilmente al proprietario di casa e l'utente quindi integrerà la somma per la quota mancante. Per i cittadini che non rientrano nella casistica di cui sopra, il sostegno alla locazione tornerà a essere erogato, come è avvenuto sino all'anno 2018, direttamente ai locatari sulla base delle mensilità pagate nel corso dell'anno; in caso di morosità, comunque, l'erogazione sarà effettuata a parziale o totale sanatoria della stessa al proprietario di casa.

Il bando di sostegno all'allocazione per l'anno 2022 sarà pubblicato nel secondo semestre dell'anno in corso. Tenuto conto dell'ingente numero di domande che potranno essere presentate, è intenzione dell'Assessorato agevolare gli utenti nella presentazione delle domande attraverso una piattaforma informatica in corso di progettazione, che permetta loro di presentare la domanda on-line e di ricevere immediato riscontro in merito all'esito dell'istruttoria. Per le persone che non sono in grado di trasmettere i documenti richiesti o di accedere in autonomia alla piattaforma, presso gli uffici delle politiche abitative saranno comunque allestiti due sportelli con operatore per i richiedenti muniti di SPID. Si chiederà inoltre la collaborazione dei patronati per la suddetta presentazione. Il motivo della previsione dell'adozione del bando nel secondo semestre dell'anno è dovuta anche alla predisposizione della piattaforma.

Con riferimento al secondo quesito, ovvero se si intenda inserire nel bando nuovi criteri di residenza, sulla scorta di quanto applicato da altre Regioni, i criteri in riferimento al periodo di residenza nel territorio regionale tengono in considerazione quanto stabilito con ordinanza del Tribunale di Torino del 21 giugno 2021, nella quale è stata ordinata alla Regione l'eliminazione di condizioni collegate alla residenza protratta nella regione. Nell'ordinanza, infatti, è chiaramente esplicitato che non vi è alcuna ragionevole correlazione tra la durata prolungata della residenza e le situazioni di bisogno o di disagio riferibili direttamente alla persona in quanto tale.

Infine, con riferimento all'ultimo quesito riguardante le tempistiche di liquidazione ai beneficiari delle ultime mensilità del bando 2021, per chi aveva già aderito nel 2020, informo che con i provvedimenti dirigenziali n. 7900, 7901, 7902, 7903, 7904 del 17 dicembre 2021, sono state impegnate per gli aventi diritto a quella data le somme per il pagamento del sostegno alla locazione inerente ai mesi di novembre e dicembre 2021. Le liquidazioni sono state effettuate nel mese di gennaio 2022.

Il contributo, invece, non è ancora stato liquidato agli utenti che non hanno rispettato il termine per la presentazione dell'autocertificazione comprovante il mantenimento dei requisiti fissato al 15 ottobre 2021 e, di conseguenza, il contributo relativo alle ultime due mensilità è stato sospeso. Al fine di non creare un'importante disagio economico ai nuclei beneficiari del contributo, è stato comunque deciso di accettare le autocertificazioni anche successivamente a tale data. Gli uffici, al momento, stanno raccogliendo ancora le autocertificazioni e, successivamente alla verifica delle stesse, procederanno con l'impegno della spesa per il pagamento delle due mensilità rimaste in sospeso. Da una verifica degli uffici, risulta che al momento sono circa seicento gli utenti che non hanno presentato l'autocertificazione comprovante il mantenimento dei requisiti e nelle prossime settimane agli stessi sarà inviato un sollecito per la presentazione della documentazione mancante, con indicazione di un nuovo termine per la presentazione oltre il quale non sarà riconosciuto il pagamento delle mensilità sospese.

Presidente - Per la replica il consigliere Manfrin.

Manfrin (LEGA VDA) - Vede Assessore, io lo dico per lei, io non so chi stia gestendo effettivamente tutto questo; mi dicono peraltro che ci siano delle visite notturne: nottetempo, la sera, qualche assessore si reca presso l'ufficio che si occupa di queste cose, e l'assessore non è lei. Ma al di là di questo, quello che le posso dire è che chi si sta occupando di gestire questa questione, le sta enormemente complicando la vita. Io le preannuncio già che arriverà parecchia gente abbastanza arrabbiata, se quello che lei mi ha detto verrà posto in essere, cioè una sorta di erogazione mista. Chi esce dall'emergenza abitativa può avere il pagamento immediato al proprietario di casa che lo sostiene, chi non esce dall'emergenza abitativa invece ce l'ha direttamente alla persona. Lei veramente pensa che questa sia una semplificazione? Io glielo dico: non è così! Perché lei deve andare a vedere su centinaia e migliaia di persone, caso per caso, chi si trovi in una condizione e chi si trovi in un'altra. Io non so se lei sappia che cosa significa questo, di fronte a una struttura che evidentemente ad oggi non è ancora preparata per accogliere delle domande. Lei mi dice oggi, nel 2022, che non c'è una piattaforma informatica per raccogliere le domande, quindi si fa tutto con penna e calamaio. È un problema quando ci si trova ad avere a che fare con migliaia di persone, è un grosso problema! Io vedo una valanga all'orizzonte. Secondo me, converrebbe ripristinare nel bando 2022 le condizioni che c'erano nel bando 2020, che sono nette, sono chiare, fanno arrivare direttamente il contributo al proprietario di casa e permettono, a questo punto, di gestire il tutto in maniera molto più lineare: tutto uguale per tutti.

Detto questo, lei però non mi ha risposto, perché lei ha detto che siccome deve preparare la piattaforma informatica e anche gli sportelli con operatore, lo SPID, i sindacati, eccetera, si prevede la pubblicazione - io le ho scritto la data stimata - lei ha detto il secondo semestre. Il secondo semestre va dal primo luglio 2022 al 31 dicembre 2022. Ora, siccome quest'anno siete arrivati alla pubblicazione al 31 dicembre 2021, come pensa che le persone che hanno un disagio abitativo possano riuscire a sopravvivere, anche soltanto essendo ottimisti, alla data della pubblicazione del primo luglio? Io vedo una criticità. Se i soldi ci sono e se il bando può essere costruito, avete fatto un bando nel 2021, si può prendere e rifare uguale, non capisco quali siano le criticità se tanto il sistema è questo, a mezzo SPID, a mezzo piattaforma informatica, sindacato, patronato e CAF.

Dopodiché lei mi ha detto che recepite la sentenza sui requisiti di residenza. Io lo capisco, però lei mi deve spiegare allora a questo punto come mai tutte queste altre Regioni sono fuori legge. Tutte queste altre Regioni: Lombardia, Veneto, Provincia autonoma di Bolzano, Provincia autonoma di Trento, Liguria, l'Emilia Romagna, la rossa Emilia Romagna, prevedono un requisito di residenza. Queste Regioni sono tutte fuori legge? Sono tutti pericolosi stati canaglia? No, non lo sono! Allora questo significa una cosa: in primis che si poteva resistere in giudizio ed evitare tutta una serie di problemi, la riapertura del bando e quant'altro. In secondo luogo, è che si preferisce cedere. Glielo dico banalmente, Assessore: se questi sono i requisiti, io domani faccio un bel ricorso e dico che, siccome qui c'è un limite di reddito, ritengo violato l'articolo 3 della Costituzione, perché siamo tutti uguali a prescindere dalla condizione sociale. Se io ho un ISEE di 100 milioni di euro, voglio poter aderire al bando affitti; è giusto, è violato anche qui l'articolo 3 della Costituzione. Si mettono i requisiti perché? Perché ci sono fondi che non sono infiniti, che non sono illimitati, e soprattutto perché si deve portare avanti e si devono tutelare le persone che risiedono sul nostro territorio; questi sono i requisiti, questa è la scelta che hanno fatto le altre Regioni e questa è la scelta che voi non volete fare. Un po' di coraggio, Assessore.