Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 1291 del 23 febbraio 2022 - Resoconto

OGGETTO N. 1291/XVI - Interrogazione: "Notizie in merito ai ritardi dei lavori di manutenzione del Tunnel del Monte Bianco".

Bertin (Presidente) - Punto n. 9. Risponde l'assessore Caveri.

Caveri (AV-VdA Unie) - Ringrazio i colleghi per queste richieste che consentono di fare il punto sulla situazione del Traforo del Monte Bianco, accorperò le prime due domande in una sola risposta.

Nel corso del 2021, a partire dal mese di maggio, dopo aver sostituito circa 400 metri di soletta di impalcato stradale del Tunnel, come primo tratto di una porzione di 1.135 metri che ricadono in territorio francese, sono inopinatamente purtroppo emerse tracce di amianto incluse in alcuni punti singolari dei materiali esistenti che risalgono all'epoca della costruzione. Ciò non ha impedito di continuare la gestione del traffico perché, per fortuna, le analisi che sono state subito effettuate, e che vengono ripetutamente eseguite, hanno escluso la presenza di particelle sospese nell'area interna della galleria, invece, prima di poter proseguire i lavori, è stato necessario procedere a una serie di ulteriori verifiche, prove, carotaggi del calcestruzzo e prelievi di materiale per identificare in quali parti delle strutture e delle finiture fossero presenti queste tracce di amianto e per adottare adeguate misure di protezione per il personale delle imprese, per i tecnici e per gli operai addetti alle manutenzioni ordinarie. Queste attività - bisogna dire la verità - si sono rivelate più complesse e più lunghe del previsto, anche perché l'Ispettorato del lavoro francese, che è competente per la porzione di Tunnel dove si collocano i lavori di risanamento e di sostituzione della soletta dell'impalcato stradale, ha ripetutamente richiesto dei supplementi di indagine che il GEIE svolge di notte in assenza di traffico. Devo dire che, da questo punto di vista, non c'è stata una grande collaborazione con le Autorità francesi che hanno rallentato delle opere. Queste sono le motivazioni per cui alcune attività di manutenzione straordinaria della soletta, che erano previste nel 2021, sono state sospese in attesa delle autorizzazioni delle Autorità francesi e verranno riprese nel 2022, cioè quest'anno, e si prevede di eseguire altri 100 metri di risanamento della soletta. Altre manutenzioni ordinarie e straordinarie sono state comunque eseguite all'interno del Traforo e non hanno risentito della citata sospensione dell'intervento di sostituzione delle porzioni di soletta.

Rispondo alla domanda: "se si sono esaminati i metodi più adeguati per la realizzazione dei lavori". Trattandosi di un Tunnel bidirezionale, com'è noto, quindi una sola canna, i lavori di manutenzione straordinaria da realizzare nei prossimi anni su strutture interne costruite oramai 60 anni fa, come la soletta, la volta e i piedritti della galleria, richiederanno dei periodi di chiusura al traffico, in parte integrati da lunghi periodi di circolazione a senso unico alternato. La chiusura al traffico, preferibilmente solo notturna, sarà necessaria anche per il rinnovo di alcuni impianti della galleria, oppure per l'integrale rifacimento della pavimentazione della galleria. Non si ritiene che, per motivi di sicurezza e di circolazione dei cantieri, ci possano essere metodi di realizzazione che non richiedano la chiusura parziale o totale al traffico.

Per quanto riguarda i lavori di sostituzione di elementi della soletta in calcestruzzo armato dell'impalcato stradale, sui citati 1.135 metri il metodo di lavorazione è quello già adottato con successo nel 2018 quando venne sostituita una porzione di 555 metri. Naturalmente per i lavori che saranno ripresi nei prossimi mesi per un'ulteriore porzione di 100 metri verranno applicati metodi e procedure di lavorazione che tengano conto delle cautele da adottare in presenza di amianto, anche se sappiamo che è una presenza debole a protezione delle maestranze. Tali cautele comporteranno più tempo per svolgere questi lavori.

"Se corrisponde al vero la notizia secondo cui sono stati utilizzati materiali non adeguati durante i lavori": la presenza di amianto non si riferisce ai materiali di costruzione utilizzati oggi, ma a quelli che vennero utilizzati fra il 1960 e il 1965 all'epoca della costruzione della galleria. Prima dell'inizio dei lavori attuali, così come in occasione di precedenti lavori di manutenzione interni svolti nel Tunnel, erano state fatte delle campagne di diagnosi per vedere se ci fosse dell'amianto, ma nessuna indagine aveva dato esito positivo. La quantità recentemente riscontrata è bassa ma comunque è tale da far emergere livelli di attenzione correlati al fatto che le norme sull'amianto sono molto più restrittive nel territorio francese che la porzione di Traforo dove si stanno svolgendo i lavori. I materiali e le tecnologie utilizzate - naturalmente noi ci rifacciamo a quello che ci dice la Società del Traforo del Monte Bianco, che, come lei sa, ci vede come soci di minoranza - sono, secondo i tecnici, pienamente idonei e adeguati e corrispondono a quelli che già con risultato positivo vennero utilizzati nell'intervento del 2018.

Aggiungerei solo qualche elemento a braccio rispetto a quello che è stato detto. È chiaro che la prospettiva del Traforo del Monte Bianco è una situazione che abbiamo manifestato per la sua delicatezza anche ai vertici della società Autostrade, che, come lei sa, assieme alla RAV sono oggi i depositari sia del Traforo che di quel tratto autostradale; anzi, come lei sa, in realtà la RAV è detenuta nella parte maggioritaria proprio dal Traforo del Monte Bianco. Io ho avuto modo di incontrare sia l'Amministratore delegato di Autostrade che il Presidente del Traforo del Monte Bianco e anche l'Amministratore del Traforo, che, come lei sa, è in questo momento lo stesso Amministratore delegato della RAV. È chiaro che si è in una situazione di passaggio, perché non è ancora chiaro, dopo le vicende del Ponte Morandi, che cosa capiterà al gruppo Autostrade; sembra ormai essere evidente che si va verso la chiusura di un accordo definitivo con la Cassa Depositi e Prestiti, con la fuoriuscita di quello che possiamo chiamare per semplicità il gruppo Benetton, non si capisce ancora quali implicazioni avrà realmente questa scelta.

Partecipando all'assemblea del Traforo del Monte Bianco, ho trovato una fortissima litigiosità all'interno del consiglio di amministrazione, che non è innescata naturalmente dai nostri rappresentanti regionali che svolgono con efficacia il loro lavoro, quanto da una continua lite che forse c'era già quando lei se ne occupava negli anni passati fra la società Autostrade e l'ANAS, con assemblee che durano un'eternità ed è la ragione per la quale io nell'ultima assemblea a cui ho partecipato non ho approvato il bilancio, proprio per una scarsa chiarezza anche per le prospettive del futuro.

Devo dirle che anche il famoso ipotetico raddoppio - mi scuserà se esco un po' dal seminato ma credo sia utile - non è tanto chiaro, nel senso che anche la famosa progettualità alternativa che dovrebbe in qualche maniera consentire di avere un consenso con le Autorità francesi, perché le Autorità francesi hanno stroncato l'ipotesi di un raddoppio con un Tunnel parallelo a quello attuale, cioè non se ne parla, era cominciata ad emergere una progettualità che noi non abbiamo ancora visto che prevedrebbe un secondo Tunnel più basso che sfocerebbe in una zona della Vallée de l'Arve meno impattante per la comunità che più si lamenta del Traforo nella parte francese che è quella di Chamonix. Appena le bocce saranno ferme e si capirà bene la questione della proprietà e probabilmente dopo le elezioni francesi che si terranno tra aprile e maggio, perché, come lei sa, il presidente Macron ha totalmente escluso alle Autorità savoiarde il raddoppio del Traforo del Monte Bianco... però in contemporanea dobbiamo anche prendere atto dell'obsolescenza di questa struttura che ormai ha 60 anni, quindi si tratta probabilmente - e credo che possa essere un compito anche della piccola Valle d'Aosta che ha tutto l'interesse per farlo - di cercare di mettere un po' di ordine in questo caos che attualmente si sta sviluppando.

Dalle ore 10:27 assume la Presidenza il vicepresidente Marguerettaz.

Presidente - Per la replica, ha chiesto la parola il collega Rollandin.

Rollandin (PA) - Ringrazio l'Assessore che ha voluto allargare di molto le sollecitazioni che ci sono state fatte e che noi abbiamo evidentemente portato all'attenzione di quest'Aula, perché le situazioni, come lei ha ben detto entrando più nel merito di quello che è successo, sono estremamente delicate. Lo sono per quello che lei ha detto: che si è rinvenuto dell'amianto, infatti non ho assolutamente detto che è legato a una malversazione dei lavori fatti, tutt'altro, però, come risulta dall'esposizione che lei ha fatto - per la quale la ringrazio - si sottolinea qual è la delicatezza prima di tutto dei lavori che sono stati fatti e, secondo, sul tema che non ho affrontato ma che diventerà sempre più urgente, occorre capire che cosa si può fare dal momento che stiamo verificando che è indispensabile avere un'alternativa a quello che oggi abbiamo per le ragioni da lei dette.

Quello che è importante, e che ci è stato sottolineato, è che naturalmente i lavori sono stati appaltati facendo una serie di distinguo tra quello che deve essere fatto. Il risultato è che praticamente non c'è mai un periodo in cui si possa viaggiare di notte o di giorno regolarmente, ci sono continuamente delle interruzioni che iniziano con dieci-quindici giorni e si trasformano in mesi, con tutto quello che ne consegue da un punto di vista economico e non solo, anche in relazione al traffico legato al turismo, a tutte le altre attività che per noi sono particolarmente importanti.

Lei ha già partecipato giustamente alle riunioni dell'associazione e credo che questo sia stato anche un modo importante per dire che noi siamo interessati a questa opera, tant'è che anche le indicazioni che lei ha dato sono ancora da "digerire", perché sicuramente bisogna fare una valutazione molto attenta su quello che va fatto. Noi abbiamo fatto riferimento anche alle società che attualmente sono le mandatarie per fare i lavori di ristrutturazione; non solo si è trovato dell'amianto ma anche il materiale che viene utilizzato per rifare i tavolati delle strutture non sempre risponde alle esigenze che erano enunciate nel momento dell'appalto, lo dico tranquillamente perché su questo c'è un'azione che, come lei sa, non è banale.

Tutto questo per dire che su questo tema io credo che sarebbe poi opportuno fare una riunione ad hoc con le Commissioni competenti per cercare di capire quali indirizzi possono essere portati avanti per evitare di trovarci delle brutte sorprese fra qualche mese.

Credo sia importante il fatto che lei se ne sia già occupato e prevedere che ci sia un'attenzione particolare su questo tema che è così delicato.