Oggetto del Consiglio n. 1278 del 10 febbraio 2022 - Resoconto
OGGETTO N. 1278/XVI - Reiezione di mozione: "Impegno ad avviare un dibattito nella Commissione consiliare competente sulle problematiche riguardanti la gestione dell'Edilizia residenziale pubblica".
Bertin (Presidente) - Alla presenza di 31 Consiglieri, riprendiamo l'ordine del giorno. Eravamo al punto n. 52. Ha chiesto la parola il consigliere Baccega per l'illustrazione, ne ha facoltà.
Baccega (GM) - In realtà il percorso che si è avviato in questo anno e mezzo riguardante l'edilizia residenziale pubblica ci ha portati ad avere il 19 gennaio 2022, quindi dopo diversi mesi, un confronto con i vertici dell'ARER che gestisce per tutta la Regione l'edilizia residenziale pubblica, presente il Presidente, il Direttore, ed erano accompagnati da una Dirigente responsabile dell'Ufficio tecnico e dell'Ufficio utenza. Va subito sottolineato e rimarcato, a scanso di equivoci, che è vero che le risposte ai numerosi quesiti che arrivavano dall'opposizione sono state date ma in molti casi le risposte si sono rivelate non esaustive, non sufficientemente chiare e in alcuni passaggi anche vaghe. Ne è venuto fuori comunque uno scenario che ha evidenziato una sorta di scollamento tra indirizzi impartiti dall'Assessorato e l'ARER, che è lì a fare quel ruolo perché da sempre lo avevamo individuato come il braccio operativo e propositivo soprattutto da quando gli si è data la gestione totale degli edifici di ERP, quelli della Regione e quelli del Comune di Aosta, quindi un'azienda di un certo peso, un ente strumentale della Regione che è gestito da un Consiglio di amministrazione, da un Direttore, da una Dirigente e trenta unità di personale tra cui due funzionari con particolare posizione.
Partendo dalla cosa più importante, ovvero dalla delibera n. 1732 che la Giunta ha approvato il 30 dicembre 2021 dove sono stati approvati gli indirizzi della Regione al Consiglio di amministrazione dell'ARER per l'individuazione e la definizione degli interventi di ERP, in quella audizione abbiamo avuto non poche perplessità. L'ARER, lo ribadisco, gestisce un patrimonio di 2400 alloggi, 1200 tra box e posti auto, oltre a 600 locali commerciali, e i temi che si sono approfonditi in quella Commissione riguardano la gestione dell'ente dal punto di vista tecnico, amministrativo, dal punto di vista della gestione degli interventi di piccole manutenzioni negli alloggi, lì c'è un accordo quadro che era scaduto con ben tre gare andate deserte, la gestione dell'utenza e la gestione sociale che ha un ruolo pregnante nell'attività politica e gestionale dell'ARER, la gestione della morosità che affronteremo tra poco e soprattutto sull'applicazione degli affidamenti diretti, ancorché legittimi come ha dichiarato il direttore, ma direi un pochino azzardati talvolta.
Si sono poi approfonditi anche quesiti che sono stati fatti e riguardavano soprattutto l'applicazione della legge n. 3, che è una legge che ormai è superata, l'abbiamo già detto in altri confronti: superata sui temi dell'emergenza abitativa, sulle procedure di decadenza applicate, sulla mobilità. Non esiste ancora una prospettiva per l'utilizzo dei famosi 8.140.408, che sono dei buoni fruttiferi che nel 2023 saranno liberi. Bisogna già provvedere a dare un orientamento rispetto a un importo così importante, importo che, bene o male, può valere la realizzazione di un complesso di circa novanta alloggi, poi il tema dei piani operativi del passato ancora disattesi. Da questo punto di vista, una vera e propria impostazione ARER, Assessorato e aggiungo, anche se non ci riguarda, il Comune di Aosta che va comunque rivista in molte sue parti.
C'è un ragionamento tutto politico sui temi che sono stati illustrati nella premessa, bisogna capire che cosa si intende fare dell'edilizia residenziale pubblica, non si capisce e sono certamente frutto di una mancanza di una regia politica in questo settore. Provo a rappresentare un po' le preoccupazioni che sono venute fuori da parte di tutti su questo settore, noi abbiamo una graduatoria che si è appena chiusa ed è appena stata pubblicata dove ci sono 569 nuclei familiari nella graduatoria di edilizia residenziale pubblica. Non c'è al momento nessun tipo di intervento che possa dire: l'anno prossimo o fra due anni potremo assegnare un'ottantina di alloggi, c'era un percorso negli anni passati dove circa settanta, novanta, sessanta alloggi venivano assegnati e allora quella graduatoria aveva una ragione di essere e di esistere. Abbiamo documentato anche con fotografie, ci sono una serie di alloggi malsani che non vengono ristrutturati e le persone in alloggi malsani normalmente si ammalano e poi generano ulteriori problematiche in ambito sanitario. Se il tema sociale che va sicuramente approfondito è un'utenza particolare, fatta di anziani anche soli, ci sono dei casi particolari che vanno sicuramente approfonditi, lì bisogna incentivare l'attenzione su questi nuclei familiari, l'attenzione a un'assistenza domiciliare sociale rispetto a quel tema. Poi il piano operativo annuale e triennale che nella delibera degli indirizzi che abbiamo citato poco fa, quella del 30 dicembre... rileviamo che molte cose che erano state pianificate negli anni precedenti sono state cassate. Ci hanno risposto che alcune cose saranno appannaggio del Comune di Aosta, verificheremo se è così: parlo dell'abbattimento dei due grattacieli che sono ancora lì e dovevano essere abbattuti già da parecchio. Non si programma l'intervento di installazione del posizionamento degli ascensori in "Fresia Alte", nessun intervento nelle villette degli impiegati di via Verraz e via Liconi. Ci sono alcuni alloggi che stanno cadendo a pezzi dove i tetti sono pericolanti. Vengono dimenticati da qualsivoglia piattaforma di interventi anche l'edificio "Nuova Stura", sparisce dalla pianificazione generale il grande lavoro già predisposto dalla precedente gestione ARER nella passata legislatura, il programma previsto dall'housing sociale. Poi, scusate, ma sulla morosità incolpevole non c'è alcuna proposta e credo che essa vada in qualche modo affrontata. Quello che deve essere il nostro braccio operativo, per quanto riguarda l'edilizia residenziale pubblica, bisogna che torni a quanto era efficace ed efficiente il lavoro negli anni passati, è un settore che va certamente rivoltato come un calzino.
C'è sicuramente, e lo abbiamo verificato, riceviamo quasi settimanalmente notizie, note, lettere, mail, messaggi, che indicano una gestione piuttosto da rivedere, non vorrei usare parole forti perché non ha senso oggi, bisogna fare un lavoro piuttosto certosino. Abbiamo criticato in Commissione la scelta di affidare il doppio incarico dirigenziale a una persona sola, l'incarico tecnico dei rapporti con l'utenza, perché è una scelta discutibile, non entriamo nel merito della gestione, però dobbiamo capire se questa cosa funziona, se ci sono dei riscontri.
La morosità incolpevole che abbiamo affrontato direi con una certa dovizia con il collega Manfrin ha fortemente evidenziato il mancato rispetto di un ordine del giorno per cui non si è provveduto a predisporre la delibera e i dati vi assicuro sono diventati allarmanti. Nell'ultimo triennio ci sono mancati incassi per 2.817.000 euro di canoni non riscossi e 1.874.000 euro di spese condominiali non riscosse. Sulle spese condominiali, se gli aumenti previsti della gestione calore per il futuro sono quelli che abbiamo sentito in questi giorni, immagino che la drammaticità di questa esposizione diventi complicata e, dal nostro punto di vista, ma sono sicuro anche dal punto di vista della Giunta, bisognerà agire e fare qualcosa. C'è la questione della fatturazione dei canoni che spesso attingono direttamente attraverso i RID, non c'è una cadenza mensile, bensì spesso due canoni entrano nel vivo delle risorse delle famiglie nello stesso mese, sono famiglie che vivono o di pensione o di stipendi moderati, sapete bene che due canoni nello stesso mese diventa complicato.
Torno a parlare delle manutenzioni degli interventi che non vengono effettuati o comunque vengono effettuati in modo precario dopo molti mesi, ci hanno parlato di un affidamento diretto a una cooperativa, valuteremo e capiremo se ha un senso dare un affidamento diretto. C'era quella buona idea che aveva avuto l'APS di fare una squadretta interna al quartiere per gli interventi minimi che davano delle risposte immediate, si potrebbe suggerire all'ARER di andare in quella direzione. Torniamo quindi ancora alla pianificazione degli interventi di ristrutturazione, dei piani di riqualificazione sulle "Nuove Stura", sui grattacieli, le villette degli impiegati, il completamento degli ascensori, tutta quella cosa di cui ho parlato poco fa, compreso l'housing sociale, tutte iniziative dimenticate e troppi percorsi interrotti non si sa per quale motivo.
Il passaggio sulla Commissione di edilizia residenziale pubblica... ieri ho nuovamente sottolineato l'esigenza di avere questi verbali perché sono un atto dovuto, credo che questa volta si debba agire e farli avere al più presto, perché è lì che andiamo a capire se la Commissione rispetta appieno le norme previste dalla legge n. 3. Ci hanno detto in Commissione che si sono fatte delle scelte un po' impopolari, allora bisogna capire ancora meglio quali sono queste scelte un po' impopolari.
Noi, sulla base di queste considerazioni, chiediamo di approvare questa mozione che va nella direzione di avviare un'indagine di customer satisfaction, di soddisfazione della gestione dell'ARER all'interno del quartiere Cogne perché questa è una cosa importante, lo si era fatto a suo tempo anche con l'APS, ovviamente va guidata da una società in grado di fare questo e soprattutto chiediamo di portare in Commissione il dibattito su quest'insieme di problematiche che noi evidenziamo e sottolineiamo da parecchi mesi. Vuole essere un dibattito non gli uni contro gli altri ma in un ambito collaborativo per dire: "facciamo il meglio per questo settore" che, scusate, ma crediamo che sia stato troppo accantonato e va seguito meglio.
Presidente - Da remoto si è prenotato il consigliere Manfrin, ne ha facoltà.
Manfrin (LEGA VDA) - Desidero innanzitutto ringraziare il collega Baccega per l'iniziativa, un'iniziativa accurata che ha riassunto nei suoi punti fondamentali quello che è stato il dibattito che si è sviluppato in Commissione e che appunto concerne la nostra attività e la valutazione di quello che è stato questo primo pezzo di percorso dell'edilizia residenziale pubblica. Effettivamente direi che il collega Baccega ha assolutamente toccato i punti fondamentali che si sono affrontati in questa Commissione. Sono già state dette molte cose, molte veridicità che sono emerse, a cominciare, per esempio, dalle iniziative che sono state bocciate o che sono state... (interruzione della registrazione)
Presidente - Consigliere Manfrin, abbiamo un problema. Nel frattempo qualcun altro vuole intervenire? Intanto vediamo di riattivare il collegamento. Siamo sempre in discussione generale della mozione. Se qualcuno volesse intervenire, si prenoti. Consigliere Manfrin.
Manfrin (LEGA VDA) - ...chiedo scusa per l'inconveniente tecnico, la tecnologia è bellissima ma a volte non ci aiuta. Dicevo il patrimonio di iniziative che sono state cassate nel Consiglio oppure quelle che sono state approvate o disattese evidenzia come il Consiglio, in particolare una parte di questo, abbia cercato di dare, di imprimere una direzione, con coscienza di causa rispetto agli obiettivi che l'edilizia residenziale pubblica dovrebbe conseguire ma che a questi non è stato dato poi corso.
Voglio anch'io fare un piccolo compte rendu di quello che è avvenuto, a cominciare da quella che ritengo la cosa in assoluto più grave emersa durante la V Commissione, ovvero ci è stato detto che gli incontri finalizzati a definire e a produrre la famosa delibera di Giunta concernente la definizione della morosità incolpevole sono stati in tutto zero, cioè ci è stato confermato che non ci sono stati incontri per definire che cosa si intende per morosità incolpevole. Ora, questo è un grave problema ed è un grave problema se messo in relazione anche a quanto previsto dall'articolo 42, sempre della legge regionale n. 3/2013, perché, come immagino si saprà, l'articolo 42 della legge regionale n. 3/2013 prevede la decadenza degli assegnatari in caso di mancato pagamento di quattro canoni consecutivi. Questo significa che se io non pago l'affitto per quattro volte di seguito, io decado dall'assegnazione. Ci sono persone che hanno un reddito pari a zero che non è che non vogliono ma non possono pagare e se io voglio ma non posso, chiaramente sono in una condizione di necessità tale per cui io non posso pagare e quindi a tutti gli effetti devo far ricorso alla morosità incolpevole. Se però la delibera di Giunta che definisce la morosità incolpevole non c'è, io a termine di legge decado dall'assegnazione e non ci sono appelli a questo, questo è un gran problema. Allora il punto, secondo me, più importante è stato quando l'ingegner Bosco, durante l'audizione ci ha detto che la Commissione Politiche abitative ha concordato nel definire che sarebbero stati posti a decadenza coloro i quali avevano una morosità superiore a quarantotto mensilità non pagate, significa che ci sono persone che non pagano l'affitto da due anni e quelle possono decadere. Con quale titolarità la Commissione Politiche abitative decide che si può soprassedere a un contenuto della legge regionale e decidere, a sua insindacabile discrezionalità, chi deve decadere e chi non deve decadere? È particolarmente curioso questo, perché io sono sicuro che pensare di continuare a tenere persone che non pagano l'affitto verrebbe giudicato male dalla Corte dei Conti, ad esempio, perché se c'è una legge regionale che dice: "se non paghi quattro mensilità, devi perdere l'alloggio", non applicarlo è un'assurdità. Il punto qual è? Che noi non vogliamo che queste persone vengano messe in mezzo a una strada, ma noi vogliamo che si renda pienamente operativa la legge e soprattutto tutte le parti della legge, compresa la determinazione della morosità incolpevole. Con una delibera di Giunta che definisca la morosità incolpevole, quindi si può superare questa criticità e a quel punto si può aggredire chi effettivamente non paga l'affitto perché non vuole e no perché non può. Questa credo sia veramente una delle note dolenti che sono emerse.
Altra questione, e mi trovo perfettamente d'accordo con il collega Baccega, abbiamo prospettato, e concordo, avendo avuto anche un'esperienza a livello comunale ad Aosta quando ancora l'APS gestiva gli alloggi, che una squadra che si occupi del (incomprensibile) mantenimento in capo chiaramente all'ente gestore possa essere la soluzione migliore perché è chiaro che soprattutto alloggi che hanno una certa vetustà, come quelli del patrimonio dell'edilizia residenziale soprattutto che riguardano la città di Aosta, abbiamo il quartiere Cogne che ha alloggi che hanno anche un centinaio di anni... è chiaro che è un patrimonio che è soggetto a deterioramento: la porta che si rompe, il vetro che si spacca, la luce che non funziona, il sanitario che smette di fare il suo lavoro, allora ha necessità di un intervento rapido perché stiamo parlando della vita di persone che a volte non soltanto hanno un disagio economico, ma hanno anche un disagio personale, magari sono persone con disabilità, ricordo sempre la sventura di una persona che si è vista assegnare un alloggio, pur essendo lei in carrozzina, con un montascale rotto, un alloggio al secondo piano con un ingresso che non era fatto per la sua carrozzina e che ha dovuto vivere, suo malgrado, dentro la cucina dell'alloggio perché in bagno non poteva andare e doveva fare tutto in cucina, doveva andare in bagno e mangiare. Queste situazioni richiedono un intervento rapido e non possiamo pensare ogni volta di andare a fare degli appalti ed esternalizzarli.
Ancora più grave, collegato a questo, però è quanto attualmente si fa, cioè ci si rivolge all'ennesima cooperativa con un bell'affidamento diretto chiedendole di fare dei lavori e degli interventi. Io non sono assolutamente d'accordo; con quali risultati, chi ha scelto la cooperativa, con quali modalità, perché fare un affidamento diretto? Io obiettivamente vedo molta opacità in questo tipo di scelta e mi chiedo come mai ci sia un continuo ricorso alle cooperative, ma probabilmente qualcosa, qualche approfondimento su questo dovrà assolutamente essere fatto.
Ancora l'assegnazione degli alloggi, effettivamente è stato sollevato questo problema, ci sono decine e decine, sono circa cinquecento i nuclei familiari che sono in attesa da anni, qualcuno da decenni, di un'assegnazione e ci troviamo nella condizione di non sapere quando verranno assegnati questi alloggi e ci troviamo anche nella condizione di avere degli alloggi disponibili che non vengono assegnati e non si capisce come mai, forse perché devono essere ultimati, forse perché hanno un qualcosa che non va, forse perché non hanno quel particolare a norma ma comunque non vengono assegnati e nel frattempo le famiglie continuano ad attendere, cinquecento nuclei familiari.
Ancora, visto che non si è potuto discutere della questione per la presa di posizione della maggioranza, ma sarebbe stato carino farlo, i costi energetici che oggi stanno investendo le famiglie valdostane, si scaricano inevitabilmente anche sulle famiglie che hanno una necessità e sono particolarmente in difficoltà, in particolar modo quei nuclei che sono stati obbligati, ripeto: nuclei che sono stati obbligati, ad allacciarsi al teleriscaldamento quando avevano un impianto autonomo, che già ai tempi costava infinitamente meno, dalla metà a un terzo in meno il loro impianto. L'allacciamento al teleriscaldamento ha provocato un lievitare dei costi e le nuove tariffe che vengono imposte a tutti i cittadini, compresi coloro che stanno negli alloggi di edilizia residenziale pubblica, sono aumentate in maniera esponenziale, quindi vanno a sommare il disagio per le persone che si sono viste lievitare i costi, ad altro disagio che riguarda famiglie che sono già in una situazione di necessità.
Su tutti questi argomenti messi assieme - ce ne sarebbero un'infinità ma credo che faremmo notte - dovremmo fare quasi un Consiglio monotematico: dalle molestie condominiali, alla gestione delle persone che chiaramente hanno commesso dei crimini e hanno integrato le fattispecie previste dall'articolo 42 della legge del 2013, ci sarebbe un'infinità di temi da trattare; questa infinità di temi, come giustamente è stato ricordato, tocca duemilaquattrocento alloggi, che, moltiplicati per il numero di famiglie perché sapete che non c'è una persona sola all'interno di un alloggio ma dalle due alle tre persone tendenzialmente in media, tutta questa fetta di problemi tocca un'immensa mole di persone e potenzialmente dovrebbe toccarne delle altre perché ci sono cinquecento nuclei, come dicevo prima, che sono ancora in attesa e che avrebbero eventualmente alloggi che potrebbero essere assegnati ma che ancora languono. Questa è una delle priorità che la nostra Regione e questo Consiglio deve affrontare, quindi ben venga, da una parte, un'azione di customer satisfaction che possa anche far emergere, da una parte, gli aspetti positivi su cui investire, ma dall'altra parte anche le criticità che magari non riusciamo nemmeno a cogliere talmente sono numerosi i problemi che sono emersi. Ben venga quest'azione e ben venga la proposta di analizzare e approfondire ancora questo tema in Commissione perché la possibilità di poter fare domande e avere risposte puntuali senza tempistiche, senza questo rito a volte un po' del passato, della domanda presentata scritta, della risposta formale formulata dagli uffici e letta frettolosamente dal responsabile di turno, la replica insoddisfatta dell'interrogante, poi una nuova iniziativa e quant'altro. Si potrebbe peraltro a volte evitare se magari - ma sto parlando in generale e non del tema specifico - la controparte conoscesse le cose, si potrebbe a volte anche superare, ma, a prescindere da questa considerazione a livello personale, un approfondimento in Commissione su tutti questi temi ritengo sia assolutamente indispensabile, quindi condivido appieno quest'iniziativa.
Presidente - Siamo in discussione generale, come detto in precedenza, se qualcuno vuole intervenire si prenoti. Non vedo prenotazioni, pertanto chiudo la discussione generale. La discussione generale è chiusa. Si è prenotato per il Governo l'Assessore Barmasse a cui passo la parola.
Barmasse (UV) - Con questa mozione del consigliere Baccega ritorniamo su un argomento che è già stato oggetto di interpellanza nel corso della scorsa seduta del Consiglio. Come ho già avuto modo di evidenziare nel corso dello scorso Consiglio, le problematiche che lei cita nella mozione, alcune delle quali peraltro anche risalenti nel tempo... io vorrei sempre ricordare che sicuramente il problema della morosità incolpevole è un problema che non l'ha fatto la delibera, ma la legge del 2013, quindi penso che i responsabili possano essere tanti, compreso ovviamente magari questo Governo che però si è "beccato", scusate il termine, quattro ondate pandemiche. Vedremo di farlo perché è giusto farlo, quindi queste problematiche risalgono nel tempo, anche quello di tante persone che stanno aspettando l'appartamento, è già stato detto giustamente dal consigliere Manfrin che sono magari decenni che lo aspettano, quindi sono conosciute e sono all'attenzione di questa maggioranza di governo.
Tuttavia ritengo che queste problematiche nulla tolgano e nulla aggiungano rispetto agli indirizzi assegnati ad ARER con deliberazione n. 1732 del 30 dicembre 2021. Come già evidenziato in sede di risposta all'interpellanza, la Giunta regionale ha effettuato un'attenta valutazione degli indirizzi assegnati all'ARER che si ritengono gravosi e sfidanti, in particolare in relazione alle opere di riqualificazione del patrimonio di ERP e del quartiere Cogne di Aosta. Credo che un dibattito in merito alle numerose problematiche citate sia più che opportuno, mi sembra che nessuno nelle forze di maggioranza si voglia sottrarre a un confronto e ai necessari approfondimenti in merito, confronto che peraltro è già in atto, anche in seno alle Commissioni III e V. La mozione mira a mettere però in discussione gli indirizzi forniti ad ARER, che, ripeto, sono stati attentamente valutati in relazione agli impegni richiesti ad ARER in particolare per l'anno 2022. Peraltro rilevo come alcune delle problematiche indicate, come, ad esempio, la revisione della legge regionale n. 3/2013 o la disciplina della morosità incolpevole, competono giustamente all'Amministrazione regionale e non ad ARER. Naturalmente la collaborazione dell'azienda è sicuramente necessaria, oltre che opportuna, su tali tematiche. Tuttavia ritengo che le stesse non possano essere oggetto di obiettivi assegnati ad ARER. Senza nulla togliere assolutamente alle problematiche che ha segnalato il consigliere Manfrin, che costituiscono sicuramente oggetto di confronto tra le forze politiche, anche per capire quale futuro ci immaginiamo per le politiche abitative. Ritengo che la mozione da lei presentata non possa essere accettata, soprattutto perché un dibattito in merito al tema è già in atto, pertanto le propongo o di ritirare la mozione oppure propongo alla maggioranza l'astensione sulla votazione.
Presidente - Ha chiesto la parola il consigliere Baccega, ne ha facoltà.
Baccega (GM) - Sì, è vero che nei sedici mesi di vostra gestione l'abbiamo affrontato più volte il tema dell'ERP, lo abbiamo sottolineato anche nell'ultimo Consiglio attraverso un'interpellanza, però in un dibattito consiliare e un dibattito in Commissione ha la possibilità di aprire le maglie, di avere maggiori tempistiche nelle considerazioni generali soprattutto laddove ci sono problematiche così significative. Io gliene ho elencate almeno una decina, lei, Assessore, mi ha solo detto che la modifica della legge n. 3 è compito dell'Amministrazione regionale e che il resto si sta seguendo. È vero che è compito dell'Amministrazione regionale, ma le assicuro che gli Assessori che l'hanno preceduta - e non parlo del sottoscritto ma di altri - avevano uno scambio quasi settimanale con l'ARER per gli approfondimenti e tutte le modifiche legislative venivano fatte in condivisione con chi gestiva. Allora gestiva l'APS, gestiva l'ARER e c'era l'Amministrazione regionale e il Comune di Aosta. Il tavolo era a quattro e lì si formavano le leggi perché è sulla base della gestione che le leggi possono funzionare e si devono applicare. Per carità, voi avete deciso di astenervi, io ritengo che non ci si debba astenere rispetto a una richiesta di confronto politico in Commissione e soprattutto rispetto ad una richiesta di approfondimenti sull'efficacia di una gestione che è iniziata da poco, poco più di un anno e mezzo-due da quando hanno cambiato sede e hanno in gestione anche il patrimonio del Comune di Aosta. Io quindi non ritiro nel modo più assoluto la mozione, vorrà dire che faremo tutta una serie di altri approfondimenti e arricchiremo gli ordini del giorno in ambito consiliare su questo tema.
Presidente - Si è prenotato da remoto il consigliere Manfrin per dichiarazione di voto, ne ha facoltà.
Manfrin (LEGA VDA) - Ringrazio ovviamente il collega Baccega per non aver ritirato l'iniziativa, ringrazio l'assessore Barmasse, che per una volta ha risposto puntualmente su alcuni rilievi che mi sono permesso di formulare. Giustamente il collega assessore Barmasse ci ha spiegato questa legge del 2013, però io mi permetto di fargli notare che lui ricopre quella carica da circa un anno e mezzo, quindi probabilmente avrebbe avuto anche tempo. Dopodiché le ondate pandemiche che ci ha snocciolato bisogna ricordare che non le ha vissute tutte lui e che comunque ogni struttura deve portare avanti le sue cose perché non mi pare che altro si sia bloccato, qui stiamo parlando di diverse migliaia di persone e diverse centinaia di famiglie che attendono delle risposte e che se arriviamo nella massima Assise regionale a evidenziare tutta una serie di criticità, queste risposte non sono arrivate. Ben venga questa mozione che ovviamente voteremo in maniera assolutamente convinta.
Presidente - Ci sono altre dichiarazioni di voto? Altrimenti mettiamo in votazione. Non vedo richieste, mettiamo in votazione la mozione. La votazione è aperta.
Appello nominale del Consigliere presente in remoto sulla piattaforma zoom.
Manfrin (LEGA VDA) - Favorevole.
La votazione è chiusa.
Presenti: 33
Votanti: 12
Favorevoli: 12
Astenuti: 21 (Barmasse, Bertin, Bertschy, Caveri, Chatrian, Cretier, Grosjacques, Erika Guichardaz, Jean-Pierre Guichardaz, Jordan, Lavevaz, Malacrinò, Marguerettaz, Marquis, Marzi, Minelli, Padovani, Restano, Rosaire, Sapinet, Testolin)
La mozione non è approvata.