Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 1274 del 10 febbraio 2022 - Resoconto

OGGETTO N. 1274/XVI - Interpellanza: "Valutazioni in ordine alle convenzioni stipulate dall'Azienda USL della Valle d'Aosta con i privati per l'espletamento di parte delle proprie funzioni".

Bertin (Presidente) - Punto n. 49. Per l'illustrazione, ha chiesto la parola il vice-presidente del Consiglio Sammaritani, ne ha facoltà.

Sammaritani (LEGA VDA) - Parliamo di un tema credo molto importante in materia sanitaria: quello delle convenzioni. Siccome abbiamo preso atto e ci è stato anche segnalato da alcuni operatori che vi è in atto appunto un aumento negli ultimi anni del numero delle convenzioni con soggetti esterni messe in atto dall'Azienda USL Valle d'Aosta e visto anche - questo probabilmente per mie carenze - che non è così agevole attraverso la semplice consultazione del sito dell'Azienda USL ricostruire esattamente il numero complessivo e la tipologia di tutte le convenzioni stipulate dall'Azienda con i privati per i vari dipartimenti e per le diverse prestazioni sanitarie, quindi diventa un pochino difficile anche fare delle comparazioni temporali cronologiche, e considerato che il sistema delle convenzioni, da un lato, attesta per un verso l'insufficienza del servizio sanitario pubblico a espletare le proprie funzioni e, dall'altro, costituisce un'importante voce di bilancio dell'azienda sanitaria pubblica, interpelliamo il Governo proprio per sapere quali siano i numeri totali di tutte le convenzioni stipulate dall'Azienda USL Valle d'Aosta negli anni 2011 fino al 2021, quale sia l'incidenza economica in termini assoluti in percentuale di queste convinzioni sul bilancio dell'Azienda USL e se il Governo regionale condivida la scelta di implementare il sistema delle convenzioni con soggetti esterni o ritenga piuttosto che sia opportuno invertire il trend.

Presidente - Per la risposta, ha chiesto la parola l'assessore Barmasse.

Barmasse (UV) - Per quanto riguarda il primo quesito in cui il Consigliere chiede giustamente il totale di tutte le convenzioni a partire dal 2011 al 2021, devo fare una premessa, cioè che i dati che vi riporto in merito alla richiesta sono relativi alle convenzioni a decorrere dal 2016 e non dal 2011 come richiesto in quanto solo recentemente è stata centralizzata in Azienda USL della Valle d'Aosta la Struttura Coordinamento amministrativo delle aree della prevenzione territoriale ospedaliera, la predisposizione e la gestione di tutte le convenzioni stipulate con strutture pubbliche e con strutture private accreditate. Precedentemente, infatti, le convenzioni e gli accordi contrattuali venivano redatti da più strutture: Direzione area ospedaliera, Direzione area territoriale, affari generali legali, eccetera, e per tale motivo i dati antecedenti necessitano di un tempo congruo per la loro aggregazione, quindi possiamo darglieli ma ci va del tempo per recuperarli. L'Azienda USL da anni stipula convenzioni con altre aziende sanitarie ospedaliere, in particolare con quelle del vicino Piemonte sia per l'esecuzione di particolari analisi o esami che non vengono effettuati nelle nostre sedi, sia per l'acquisizione di servizi svolti da medici e personale tecnico. La ben nota carenza di specialisti in molte branche a cui si è aggiunta la carenza di operatori sanitari non in regola con la vaccinazione anti-Covid, per esempio, tecnici di radiologia e ostetriche, ha incrementato in questi ultimi due anni delle convenzioni e dei contratti stipulati anche con cooperative di servizi e altre strutture private. Altre convenzioni con ASL e ASO riguardano la collaborazione e lo scambio di esperienze tra le équipes mediche o singoli professionisti al fine di favorire la crescita professionale e la qualità degli interventi a vantaggio della popolazione valdostana. Altre tipologie di convenzioni e contratti sono state stipulate con strutture private accreditate dalla Regione Valle d'Aosta alle quali viene affidata in particolare l'esecuzione di prestazioni radiologiche, a seguito della difficoltà da parte del reparto in questione a causa una carenza di medici specialisti di soddisfare i bisogni della popolazione in tempi di attesa accettabili, anche parte delle attività di riabilitazione vengono affidate in convenzione a strutture private accreditate. Si ricorda che tutte le convenzioni stipulate con le strutture private accreditate che svolgono assistenza ambulatoriale: ad esempio, IRV, Technos Medica, assistenza ospedaliera come l'ISAV di Saint-Pierre, assistenza residenziale e semi-residenziale, per esempio il G.B. Festaz, e assistenza residenziale e semiresidenziale per il Dipartimento di salute mentale, devono rispettare il tetto di spesa fissato annualmente con delibera della Giunta regionale. Per l'anno 2022, DGR n. 78/2022, l'assistenza ospedaliera da privato accreditato è di euro 7 milioni, l'assistenza ambulatoriale da privato accreditato euro 1 milione e 800, assistenza residenziale e semi-residenziale dipendente di salute mentale euro 6 milioni e 800, assistenza residenziale e semi-residenziale, socio-sanitaria da privato accreditato 2.350.000. I tetti di spesa si intendono al netto dei costi Covid. Dal 2016 ad oggi il numero delle convenzioni e degli accordi contrattuali ha subito un sensibile incremento. I dati sono così riassunti: precisato che sono state considerate tutte le convenzioni attivate da parte dell'Azienda USL sia con il privato accreditato che con altre aziende: per l'anno 2016 ventisei convenzioni con un valore economico di 11.536.500, nel 2017 trentatré convenzioni per un valore di 11.559.000, nel 2018 ventotto convenzioni per un valore economico di 11.928.000 e il 2019 sessantasei convenzioni per un valore di 13.265.000 euro, nel 2020 ottantanove convenzioni con 12 milioni di impegno di spesa e 445 mila euro, nel 2021 novantatré convenzioni per un valore di 14.367.000 euro. C'è stato, come si può vedere, un incremento notevole del numero delle convenzioni, ma non un altrettanto incremento così importante dell'impegno di spesa. Il valore economico degli anni dal 2016 al 2021 include non solo le convenzioni con strutture pubbliche, ma anche quelle con strutture private accreditate e soggette a tetto di spesa, tipo Isav, Technos Medica, IRV Kinesitherapyc Center, AISM, G.B. Festaz, eccetera. Nella tabella sono escluse le convenzioni con le strutture dedicate all'assistenza residenziale e semiresidenziale che queste sono in capo al Dipartimento di salute mentale. In quest'ultimo caso l'impegno di spesa praticamente è costante negli anni e non valica complessivamente il tetto fissato dalla DGR annuale, che è di euro 6.800.000. La pandemia da Covid-19 ha provocato nel biennio 2020-2021 l'incremento di convenzioni con laboratori pubblici per il sequenziamento di campioni e prima ancora per la refertazione dei tamponi. Ulteriori convenzioni riguardano l'esecuzione di tamponi a domicilio, l'attivazione di posti letto per pazienti positivi presso l'ISAV di Saint-Pierre e l'acquisizione di tecnici in radiologia e di ostetriche provenienti da altre ASL. Inoltre, preciso che nella sezione "Amministrazione trasparente" sono comunque pubblicate le deliberazioni di approvazione degli accordi con le strutture private accreditate stipulate dal 2016 al 2020.

Secondo interrogativo: "quale sia l'incidenza economica in termini assoluti in percentuale di tale convenzione sul bilancio dell'Azienda USL". Nel 2021 il valore economico delle convenzioni e degli accordi contrattuali è di 14.367.000 euro". Il dato include le quote assoggettate al tetto di spesa filato fissato dalla Regione. L'incidenza sul bilancio 2021 è del 4,27 percento.

Terzo quesito: "se il Governo regionale condivide la scelta di implementare il sistema delle convenzioni con soggetti esterni o ritenga invece che sia opportuno invertire tale trend". Per la maggior parte delle convenzioni, il ricorso alle stesse è determinato dall'impossibilità di assumere i propri professionisti per carenza degli stessi sul mercato del lavoro. L'Azienda USL della Valle d'Aosta sarà molto felice di chiudere tali convenzioni se e quando i concorsi dedicati forniranno il personale necessario. Ad oggi la rinuncia a tale apporto condurrebbe a un ulteriore allungamento dei tempi di attesa e a delle difficoltà erogative presso il nostro Ospedale. Nei casi in cui il ricorso è temporaneo, a titolo di esempio le convenzioni per il personale tecnico di radiologia e ostetrico per il personale sospeso, in via d'urgenza è apodittico precisare che avranno conclusioni appena risolta la problematica. Infine, nei casi di convenzioni finalizzate a perfezionare i percorsi formativi e tutoraggi per rendere autonomi i nostri professionisti su nuove tecniche, a titolo di esempio si cita quello dell'ASL 4 per la Cardiologia che ha permesso l'effettuazione di ablazioni anche nel nostro presidio ospedaliero. La convezione cesserà al completamento del progetto e con la totale autonomia dei nostri professionisti.

Presidente - Per la replica, ha chiesto la parola il consigliere Sammaritani, ne ha facoltà.

Sammaritani (LEGA VDA) - Grazie Assessore. Ho constatato quello che immaginavo già, nel senso che tocchiamo un tasto molto complesso, è una questione molto complessa, anche perché, come si evince bene dalla sua risposta, le convenzioni a volte hanno una natura diversa, finalità diverse e nascono a volte da esigenze diverse, quindi è chiaro che non si può mettere tutto nello stesso calderone e valutarle tutti allo stesso modo. Ci sono, come giustamente ha detto lei, nella parte finale, convenzioni che servono a far crescere i nostri professionisti, i nostri operatori, ci sono convenzioni invece che vanno a coprire servizi che non si riesce a erogare dal punto di vista del servizio pubblico. Proprio per questo, direi, al di là dei numeri che sono comunque importanti perché abbiamo visto una crescita direi quasi esponenziale del numero delle convenzioni, anche se non altrettanto esponenziale è la crescita, per fortuna, dell'aspetto economico, perché gli aumenti sono contenuti negli ultimi cinque-sei anni nell'ambito di due milioni e mezzo, quindi non c'è tutta questa crescita di spesa, per contro invece noi abbiamo una notevole crescita del numero assoluto delle convenzioni.

Detto questo, quindi è importante capire che, al di là dell'aspetto tecnico, che appunto è complesso e andrebbe un pochino sviscerato, sicuramente non in questa sede ma in modo diverso con attività anche magari di analisi a livello dell'Assessorato, e sicuramente in collaborazione necessariamente con l'Azienda, il tema diventa, per certi versi, politico, per questo era anche un pochino la nostra ultima domanda e probabilmente questo prelude poi magari a delle ulteriori e futuri iniziative, nel senso che bisogna fare delle scelte per comprendere quei settori in cui magari si può evitare di ricorrere a delle convenzioni per far sì che il servizio pubblico migliori e magari spenda i propri soldi in casa, piuttosto che appunto demandare ad altri soggetti lo svolgimento di determinate funzioni. Dico questo perché dal punto di vista politico ci sono Regioni che hanno fatto delle scelte precise, nel senso che hanno stabilito che non ci possa essere una percentuale di spesa superiore a un certo tipo visto che anche in Giunta è stata fatta una delibera di questo genere, ma si sono prese appunto delle decisioni ben nette, nel senso che il convenzionato, soprattutto il convenzionato privato, non possa espletare attività se non quelle che il servizio pubblico non riesce a erogare o, meglio, non eroga proprio, in quelle materie in cui c'è una lacuna da parte del servizio sanitario pubblico regionale e comunque sempre con un tetto di spesa massimo.

Grazie alla sua risposta ho visto che in ogni caso è già stato preso in esame anche dalla nostra Giunta, credo, come dicevo in esordio, che sia un tema delicato e quindi andrebbe sviscerato in modo molto più attento e più tecnico, siccome si svolgono anche questioni strettamente di scelta politica, pensiamo che sia un tema che comunque vada ancora ben analizzato e sul quale poi probabilmente torneremo presto.