Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 1240 del 9 febbraio 2022 - Resoconto

OGGETTO N. 1240/XVI - Interrogazione: "Iniziative messe in campo per tutelare il personale socio-sanitario operante presso la Casa di riposo J.B. Festaz a seguito della riorganizzazione della pianta organica".

Bertin (Presidente) - Punto n. 15. Risponde l'assessore Barmasse.

Barmasse (UV) - Le richieste sono due: "se le notizie di stampa che riportano che nel turno notturno della Casa di riposo ci sarebbero solamente due operatori socio-sanitari per sessanta utenti divisi su tre piani diversi corrispondono al vero" e "in caso affermativo, quali siano state le iniziative messe in campo a tutela dei lavoratori e dell'efficienza del servizio".

Servizio, organizzazione a partire dal 1° gennaio 2022: l'azienda J.B. Festaz gestisce tre unità organizzative distinte con la seguente dotazione di personale: Casa di riposo Protetta e Protetta plus personale OSS 49 unità, personale infermieristico 11 unità; RSA UAP, convenzione con l'USL, personale OSS 18 unità, personale infermieristico 7 unità; Nucleo demenze, convenzione con USL, personale OSS 11 unità, personale infermieristico 3 unità.

Al personale sopraindicato va sommato il personale che opera a favore dell'intera struttura, quindi direttore sanitario, personale medico, personale educativo animativo, personale amministrativo, personale ristorazione, personale addetto alla manutenzione, personale addetto alla portineria.

Riorganizzazione dei reparti: la riorganizzazione ha riguardato solo i servizi socio-assistenziali, cioè Casa di riposo Protetta e Protetta plus. Per quanto riguarda i reparti socio-sanitari convenzionati con l'Azienda USL, essi saranno oggetto di valutazioni successive a seguito della trasformazione dell'attuale RSA UAP in ospedale di comunità.

Requisiti minimi organizzativi dei servizi socio-assistenziali al 1° gennaio 2022: è doveroso evidenziare che all'interno dei reparti oggetto della riorganizzazione, a seguito della variazione della dotazione organica, gli standard organizzativi sono al di sopra di quanto previsto dalle attuali norme regionali. In particolare, alla Casa di riposo Protetta è garantito un minutaggio del personale OSS pari a 165 minuti a ospite, il minutaggio previsto dalla DGR è di 120 minuti a ospite; alla Casa di riposo Protetta plus è garantito un minutaggio del personale OSS pari a 180 minuti a ospite, il minutaggio previsto da DGR è di 144 minuti a ospite.

Qual è stato il percorso fatto: bisogna ricordare che l'azienda J.B. Festaz si trovava in una situazione economico-finanziaria delicata e che risultava indispensabile procedere a una progressiva riduzione dei costi di esercizio e a una migliore gestione delle entrate. Nello specifico si ricorda che la perdita di esercizio dell'azienda J.B. Festaz relativa all'anno 2019 è stata pari a 791.508 euro e che la perdita di esercizio relativa all'anno 2020 è stata pari a 403.211 euro. Va precisato che nel 2021 l'Amministrazione regionale ha previsto per l'azienda un trasferimento pari un 1.250.000 euro superiore ai trasferimenti riconosciuti negli ultimi quattro anni, a questi si deve sommare l'importo di 350 mila euro come contributo per i maggiori costi sostenuti per l'emergenza Covid-19. Nel corso del 2021 è stato introdotto il sistema di controllo di gestione economico-finanziario, che ha garantito un adeguato monitoraggio delle entrate e delle spese in corso d'anno e ha permesso di predisporre il documento finanziario per il 2022 con criteri e valori attendibili.

La Regione, in accordo con l'azienda, ha attivato un gruppo di lavoro interistituzionale Regione-Azienda J.B. Festaz con il compito di valutare il fabbisogno di personale anche in considerazione di tre elementi principali: adeguatezza degli attuali standard strutturali stabiliti dalla Regione, l'aderenza delle risorse umane rispetto alle vigenti norme contrattuali in materia di lavoro, comparto unico del pubblico impiego, e un'attività di benchmarking con altri enti gestori.

Al fine di garantire la massima trasparenza e la condivisione con il personale e le organizzazioni sindacali sul tema della riorganizzazione dei reparti, si sono tenuti nel corso del 2021 una serie di incontri informativi e di condivisione sulle strategie da adottare, questo per chiarire le difficoltà riscontrate dall'azienda e le azioni intraprese per la messa in sicurezza dell'organizzazione. Nello specifico sono stati effettuati quattro incontri e nell'ultimo del 13 dicembre 2021 si è concordato quanto segue: nessuna riduzione di personale in ruolo, termine dei contratti per decorrenza dei termini del numero massimo di proroghe attivabili come previsto dalla normativa vigente, revisione e condivisione dei piani di lavoro con il personale, presentazione degli orari di lavoro e delle nuove ciclicità, decorrenza della nuova organizzazione dal 1° gennaio 2022, verifica dell'attività con un confronto con le OSS e organizzazioni sindacali già programmato per il 7 marzo 2022. Come evidenziato, gli standard organizzativi sono al di sopra dei requisiti minimi previsti dalle normative regionali.

In relazione al personale presente nel turno notturno dei reparti di Protetta e Protetta Plus, si conferma che il personale è presente in reparto per la sorveglianza è di 2 unità, così come evidenziato dall'interpellanza. Viene però ammessa l'interazione tra reparti che è possibile grazie al fatto che la struttura è unica, permettendo l'ottimizzazione delle risorse. Durante la notte sono presenti, al fine di garantire la massima sorveglianza e gli standard di sicurezza, 6 unità di personale. Per le attività dirette al paziente, quindi non di sorveglianza, nelle ore notturne gli operatori si muovono sempre in coppia assicurando adeguata sicurezza. Inoltre, si evidenzia che tra i 6 operatori presenti nel servizio notturno 1 di essi è un operatore infermieristico, mentre sull'intera Casa di riposo è prevista una doppia reperibilità sul turno notturno, garantendo il pronto intervento in caso di necessità.

Presidente - Per la replica, ha chiesto la parola la consigliera Erika Guichardaz, ne ha facoltà.

Guichardaz E. (PCP) - Grazie Assessore per la sua risposta. La riduzione degli operatori sappiamo essere legata a dei rinnovi di contratto e non quindi a dei licenziamenti; sottolineiamo però che, avendo visto le turnazioni, gli OSS che restano, fanno turni pesantissimi, spesso si ritrovano - basta guardare il loro piano lavoro - su 16 fine settimana risulta essere garantiti loro solo 3 fine settimana liberi. Un taglio, secondo noi, che riporterà un risparmio irrilevante tenuto conto del servizio di qualità che da sempre viene erogato dalla Casa di riposo. Da tempo, come lei ha fatto notare, riceviamo le note di CGIL, CISL e UIL, che sollecitano un intervento concreto, quindi valutiamo con favore il fatto della costituzione di questo tavolo fra operatori. Risulta, da quanto ha detto, vero che vi sono 2 OSS per 60 utenti divisi sui 3 piani, risulta altresì che operatori UAP delle RSA e delle demenze si spostano nella Casa di riposo. Sotto questo punto di vista, naturalmente farò delle verifiche per capire se è possibile questa commistione di cui lei ci ha parlato. In poco più di un anno di Consiglio abbiamo spesso sentito parlare del J.B. Festaz, prima perché la RSA voleva essere spostata a Variney, successivamente si è parlato di un servizio di accoglienza under 60 non autosufficienti, oggi la trasformazione in ospedale di comunità. La mancanza di progettualità e quell'immobilismo che continua a non dare risposte stanno purtroppo avendo la meglio rispetto a un personale che è altamente specializzato con un'esperienza che da tempo esprime anche preoccupazione perché in attesa di risposte sul proprio futuro lavorativo. Il piano della salute e del benessere rappresentava una speranza ma in questo piano noi ci troviamo ben poco, soprattutto per quello che riguarda una vera analisi dei fabbisogni, il cronoprogramma e la sostenibilità delle singole proposte.

Nello scorso Consiglio si è parlato di 2 milioni di investimenti su questa struttura al fine di trasformazione in ospedale di comunità, bisogna capire se vi è anche una valutazione complessiva della sostenibilità di questa struttura e quali sono le iniziative messe in campo a tutela dei lavoratori del servizio. Da tempo si chiedeva questa riorganizzazione e, come dicevo, bene che adesso questo tavolo si occuperà anche di rivedere i minutaggi, l'individuazione di rapporti numerici tra operatori e pazienti. Risulta per noi evidente però una mancanza di attenzione rispetto a questo importante servizio del nostro territorio e, come dicevo, sistematicamente riceviamo segnalazioni sulle problematiche riferite a questa struttura. Non da ultima l'esclusione dei lavoratori del J.B. Festaz dalle indennità Covid una tantum previste dall'articolo 22 della legge regionale n. 8/2020 stanziate per tutte le figure, compresi i somministrati, che non hanno dovuto sostenere alcuna selezione pubblica per l'accesso al lavoro. Ora che la sentenza della Corte costituzionale ha permesso di sbloccare la situazione, auspichiamo che, come da lei promesso nel mese di ottobre in risposta a un'interpellanza del consigliere Aggravi, l'Amministrazione si impegni ad avere la stessa sensibilità per il personale del J.B. Festaz e quindi a provvedere allo stanziamento anche di questa indennità per questo personale.

Oggi ho sentito parlare più volte dell'inumanità di spostare pazienti da un ospedale all'altro; vorrei sottolineare che i pazienti e gli utenti delle RSA da mesi non possono vedere i loro parenti, a differenza di quello che avviene in altre Regioni d'Italia dove con la terza dose tu puoi accedere; ecco, se parliamo di umanità, magari affrontiamo anche questo problema.