Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 1229 del 9 febbraio 2022 - Resoconto

OGGETTO N. 1229/XVI - Interrogazione a risposta immediata: "Problemi e disagi relativi a disservizi legati alla fruizione di pasti presso l'Ospedale Parini di Aosta".

Bertin (Presidente) - Punto n. 4.03. Per l'illustrazione, ha chiesto la parola la consigliera Minelli, ne ha facoltà.

Minelli (PCP) - A partire dal 30 gennaio, e poi durante la settimana scorsa, è pervenuta la segnalazione da parte di vari utenti ricoverati in reparti di varia natura dell'Ospedale sulla criticità legata ai pasti. In particolare alla somministrazione di pasti dalle porzioni molto scarse, con cibo freddo e anche, tra l'altro, con impossibilità, cosa che prima avveniva, di poter scegliere tra due portate. Non è tanto questo il problema quanto soprattutto la segnalazione sulle porzioni scarse per persone che comunque hanno necessità anche di rimettersi. Io ho parlato con persone che non avevano delle patologie particolari ma che erano ricoverate in Medicina e in Ortopedia-traumatologia. Sappiamo che la società che in questo momento sta somministrando i pasti è La Vivenda che aveva assicurato, nonostante i problemi avuti con l'incendio dello stabilimento di Verrès, di poter continuare a erogare la fornitura dei pasti.

Dal sito dell'USL abbiamo visto che l'appalto per il nuovo servizio è stato vinto da un'altra società, che l'aggiudicazione è avvenuta il 16 di dicembre ma che ancora è la Vivenda che fornisce i pasti.

Crediamo che il problema sia proprio però quello di assicurare ai pazienti ricoverati un pasto adeguato, correttamente somministrato; abbiamo visto che proprio ieri anche un'associazione che si occupa di difesa dei diritti dei cittadini, Cittadinanza Attiva, ha fatto una segnalazione in questo senso.

Chiediamo quindi all'Assessore lumi su questa situazione e che cosa sia stato fatto o si intenda fare per risolvere il disagio dei pazienti che sono ricoverati presso il nostro Ospedale.

Presidente - Per la risposta, l'assessore Barmasse a cui passo la parola.

Barmasse (UV) - In questa fase emergenziale l'Azienda USL della Valle d'Aosta ha messo in atto, per il tramite della Struttura semplice di Dietologia e nutrizione clinica, le seguenti operazioni di contenimento e miglioramento del servizio ristorazione: presa in carico delle segnalazioni di non conformità pervenute dai reparti di degenza con conseguente confronto con la ditta Vivenda, ricerca di cause e strategie correttive; monitoraggio delle diete speciali e della loro realizzazione in relazione alle esigenze di reparto; sopralluogo nei reparti di Medicina 2, Medicina 1 e 3 per la valutazione della corrispondenza ordine/arrivi, della qualità del vitto e dell'organizzazione dei carrelli; valutazione del menù di tutto il periodo emergenziale con correzioni e modifiche in collaborazione con il cuoco della ditta Vivenda al fine di migliorarne l'organizzazione dietetica e la palatabilità.

Inoltre, ricordo che il servizio relativo alla ristorazione ospedaliera è ascritto espressamente nei reparti relativi alle categorie merceologiche di cui al DPCM 24 dicembre 2015 e di competenza esclusiva del soggetto aggregatore regionale, ovvero la centrale unica di committenza regionale società INVA S.p.A. che ha aggiudicato l'appalto in questione e che sta predisponendo, nei tempi previsti dalla norma, gli atti necessari all'avvio del servizio di ristorazione da parte del nuovo fornitore.

Presidente - Per la replica, ha chiesto la parola la consigliera Minelli, ne ha facoltà.

Minelli (PCP) - In buona sostanza aspettiamo che ci sia questo nuovo servizio e intanto i pasti restano scarsi e freddi da quello che mi sembra di capire La necessità delle persone che sono ricoverate non è tanto di sapere da qui in avanti chi porterà loro da mangiare, ma di averne a sufficienza, anche perché mi sembra abbastanza assurdo che qualcuno debba addirittura chiedere, sapendo che poi non è possibile farlo, ai propri familiari, perché è pure successo da quello che ci risulta, di portare qualche cosa da mangiare in ospedale. Nel 2022, in un ospedale di una Regione come la nostra che è a nord del mondo, mi sembra una cosa un pochino strana quanto meno.