Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 1214 del 27 gennaio 2022 - Resoconto

OGGETTO N. 1214/XVI - Interpellanza: "Aspettative della maggioranza di governo rispetto alle politiche di ERP per il triennio 2022/2024".

Bertin (Presidente) - Possiamo riprendere. Invito i Consiglieri a prendere posto, riprendiamo con il punto n. 35 dell'ordine del giorno. La parola al consigliere Baccega.

Baccega (GM) - Con questa interpellanza noi richiamiamo almeno due mozioni che sono state discusse, votate e approvate all'unanimità da questo Consiglio regionale: una nel mese di maggio 2021, l'altra l'8 ottobre 2021. Tutte e due chiedevano un confronto con i vertici operativi dell'ARER, confronto che è avvenuto il 19 gennaio scorso. Dopo diversi mesi siamo riusciti ad avere questo approccio con i vertici dell'ARER, il direttore e il presidente, che erano accompagnati da una dirigente, la Responsabile dell'ufficio tecnico e dell'ufficio utenza. È stata un'audizione abbastanza singolare dove abbiamo cercato di capire come l'azienda ARER gestisce il patrimonio di edilizia pubblica della nostra Regione, tenete conto che qui si parla del patrimonio regionale dei Comuni e quindi andiamo a una gestione di duemilaquattrocento alloggi, milleduecento tra box e posti auto e circa seicento immobili di vario genere tra magazzini, uffici, negozi o locali commerciali in genere. Dalla Commissione è venuto fuori uno scenario abbastanza raccapricciante sui metodi operativi, sulle aspettative, sulle prospettive e sui piani operativi che sono la conseguenza degli indirizzi che la Regione assegna all'azienda, per questo noi chiediamo, anche con un po' di provocazione, chi è il referente politico che si confronta con l'ARER per definire i programmi e quali sono le aspettative della maggioranza intera rispetto alle politiche di edilizia residenziale pubblica da attuare nel 2022 e nel triennio a venire.

Partendo dalla cosa più importante, ovvero dalla delibera n. 1732 che la Giunta ha approvato il 30 dicembre 2021 dove sono stati approvati gli indirizzi della Regione dal Consiglio di amministrazione dell'ARER per l'individuazione e la definizione di interventi di edilizia residenziale pubblica, va detto che sui diversi punti che sono stati affrontati abbiamo riscontrato non poche perplessità, intanto sulla gestione dell'ente, dal punto di vista tecnico, abbiamo sottolineato un sito in costruzione ormai da parecchio tempo, lo abbiamo detto nelle diverse interpellanze che si sono succedute nel 2021, le progettazioni, le piccole manutenzioni che drammaticamente non si fanno o si fanno con ritardi pazzeschi.

Dal punto di vista amministrativo, anche riguardante l'acquisizione della proprietà superficiaria degli edifici comunali che si trascina dal 2019, chissà quando finirà... sulla gestione degli interventi di manutenzione dove c'è un accordo quadro decaduto, non rinnovato e quindi anche con la sottolineatura che ci sono tre gare che sono andate deserte... poi la gestione dell'utenza e la gestione sociale, il collegamento tra sociale e utenza è molto forte e abbiamo sottolineato che ai vertici della gestione dell'utenza c'è un tecnico o un ingegnere che, in realtà, ha una formazione completamente diversa da quella che dovrebbe avere la persona che si occupa di gestione dell'utenza, più vicina agli aspetti sociali che agli aspetti tecnici della cosa. Abbiamo sottolineato la questione della morosità e abbiamo anche rimarcato che effettivamente è una morosità datata fin dagli anni del 2013 in avanti, quindi che bisognerà accelerare il percorso per arrivare a definire questo tema della morosità incolpevole. Abbiamo sottolineato le criticità sull'applicazione degli affidamenti diretti, ancorché legittimi, come ha dichiarato il direttore, ma direi abbastanza borderline perché abbiamo chiesto per quale motivo questi appalti vanno deserti con la richiesta e la fame di lavoro che c'è in edilizia. C'è qualcosa che non funziona nella stesura probabilmente dei capitolati.

Abbiamo poi ancora chiesto informazioni sull'applicazione della legge n. 3 da parte dell'ARER nell'ambito dell'emergenza abitativa, delle procedure di decadenza che sono applicate, sulla questione delle mobilità dove spesso vengono premiati - lo ha sottolineato anche in una serie di attività ispettive il collega Manfrin - nuclei che non hanno rispettato i regolamenti a dispetto di coloro che si comportano correttamente nella gestione del bene pubblico. Insomma, una serie di problematiche molto importanti ma abbiamo ancora rimarcato la questione dei buoni fruttiferi che sono in cassaforte e che scadranno nel 2023. In un piano di prospettiva triennale sarebbe interessante sapere che cosa si vuole fare di quei soldi che sono a disposizione e quindi andare a guardare lo sviluppo che può avere da un punto di vista degli investimenti quell'importante tesoretto che è da parte e i piani operativi disattesi e quindi una visione che ritengo sicuramente discutibile per la vostra gestione, per la maggioranza e per la gestione dell'edilizia residenziale pubblica in Valle d'Aosta, che un ente strumentale come l'ARER deve gestire con maggiore attenzione e maggiore riflessione.

Io credo che, da questo punto di vista, da questa interpellanza, se riusciamo ad avere delle risposte... si deve però poi aprire un confronto che non può durare il tempo di un'interpellanza o di una mozione o di una risoluzione, ma deve avere i giusti approfondimenti perché c'è davvero tanta roba da fare.

Presidente - Risponde l'assessore Barmasse.

Barmasse (UV) - Sicuramente delle criticità ci sono, questo è innegabile. Il problema dell'ARER, per quello che ho potuto capire in questi mesi, non è un problema che nasce adesso, alcuni problemi arrivano dal passato, per cui gestire anche questo tipo di criticità in un momento in cui l'Assessorato è fortemente sotto pressione, perché praticamente da quattordici mesi viviamo nella pressione dovuta al Covid... anche se non ci piace a volte ricordarcelo, questo Governo ha vissuto praticamente nell'emergenza Covid da quando è nato.

Primo quesito: chi è il referente politico, ovviamente questa è una domanda provocatoria. Il referente politico della Giunta è l'Assessore alla sanità, di conseguenza sono io. Si è cercato di gestire al meglio la situazione dell'ARER, io penso che l'attuale Consiglio di amministrazione che è stato udito, come lei ha ricordato, nelle Commissioni III e V riunite, abbia dato delle risposte e penso anche che siano state delle risposte esaustive pur non negando la presenza di problemi.

Con riferimento al secondo quesito: "quali sono le aspettative di questa maggioranza", come lei sa bene, perché se n'è parlato anche in questi incontri in Commissione, ci sono importanti interventi sul patrimonio di edilizia residenziale, sono previsti sia nell'ambito del Programma Innovativo Nazionale per la Qualità dell'Abitare, cioè il programma PINQuA, sia nell'ambito del super bonus del 110 percento, misura di incentivazione introdotta dal decreto-legge rilancio del 19 maggio 2020, che punta a rendere più efficienti e più sicure le abitazioni. In particolare tali interventi, che sono per un ammontare di circa 64 milioni di euro per i prossimi anni, riguardano la riqualificazione energetica da eseguirsi su ventidue fabbricati in diversi comuni: Aosta, Verrès, Aymavilles, Morgex, Châtillon, Issogne, Pont-Saint-Martin e Pontboset, a valere sulle agevolazioni fiscali di cui all'articolo 119 del decreto-legge n. 34/2020, il cosiddetto "super bonus 110 percento"; la riqualificazione urbanistica, sociale ed economica del Quartiere Cogne di Aosta con interventi di ristrutturazione, risanamento, manutenzione e ampliamento sia sui fabbricati che su aree esterne dell'intero quartiere a valere sul programma innovativo nazionale, cioè sul programma PINQuA di cui al decreto interministeriale n. 395/2020; il recupero e la riqualificazione di circa cento unità abitative distribuite sull'intero territorio regionale a valere sui finanziamenti previsti dal programma di riqualificazione di edilizia residenziale pubblica di cui al decreto-legge n. 59 del 6 maggio 2021, convertito in legge n. 101/2021, e al decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 15 settembre 2021, il cosiddetto "Bando verde sociale e sicuro". Altri interventi di manutenzione straordinaria su vari fabbricati di proprietà di ARER, finanziati con fondi propri del Comune di Aosta. Si tratta di interventi sicuramente molto onerosi, sia da un punto di vista finanziario, sia per l'impegno richiesto ad ARER per i quali sono anche previsti finanziamenti statali mai visti in precedenza, volti ad ammodernare e riqualificare il patrimonio di edilizia residenziale pubblica, oltre a recuperare il quartiere Cogne di Aosta con i benefici che ne discenderanno per tutta la cittadinanza. In questo senso le aspettative della maggioranza di governo rispetto alle politiche di edilizia residenziale pubblica sono quelle del raggiungimento dei risultati attesi relativamente ai gravosi compiti che sono stati posti in capo all'azienda con la deliberazione della Giunta regionale n. 1732 del 30 dicembre 2021, con particolare riferimento sia agli interventi di riqualificazione del Quartiere Cogne nel contesto dell'accordo di programma tra Regione, Comune di Aosta e ARER, sia alla riqualificazione energetica di ventidue stabili sull'intero territorio regionale destinati a edilizia residenziale pubblica e della manutenzione straordinaria di altri vari immobili destinati a ERP. A questi fondamentali lavori si vanno poi a sommare i risultati attesi anche rispetto alla trasformazione della natura giuridica di ARER da ente pubblico economico a ente pubblico non economico, sulla base dello studio effettuato da ARER in relazione a un obiettivo assegnato all'azienda stessa per l'anno 2021. Questa trasformazione dell'azienda consentirà infatti il superamento di alcune discrasie dovute alla sua qualificazione come ente pubblico economico, effettuata dall'articolo 2 della legge regionale n. 30/1999, istitutiva dell'ARER e, in particolare, alla peculiarità legislativa regionale che prevede l'applicazione al personale ARER della legge regionale n. 22/2010 in forza di una modifica apportata alla stessa con legge regionale n. 2/2018 e quindi dalla disciplina del pubblico impiego privatizzato, che, ai sensi della normativa nazionale, non è invece applicata agli enti pubblici economici. La trasformazione in ente pubblico economico consentirà l'inclusione dell'azienda nel novero delle Pubbliche Amministrazioni, ex articolo 1, comma 2, del decreto legislativo n. 65/2001, quindi l'immediata e diretta applicazione di tutte le disposizioni normative che definiscono il proprio ambito di applicazione in riferimento a tale definizione, semplificando quanto all'individuazione della disciplina applicabile, oltre che in materia di pubblico impiego privatizzato, in altri ambiti, quali, a puro titolo di esempio, quelli in materia di anticorruzione e di trasparenza amministrativa. Ci si attende infine dall'azienda la messa in atto di una concreta azione di miglioramento in merito a complessi temi quali il contenimento della morosità al fine di consentire all'azienda di disporre di maggiori risorse a copertura delle spese da effettuare e alla programmazione di attività di manutenzione ordinaria e straordinaria delle unità abitative destinate a ERP.

La Giunta regionale ha, quindi, ritenuto che tutte le attività sopra descritte abbiano un impatto altamente gravoso sulle politiche di edilizia residenziale pubblica, in particolare per quanto riguarda l'impegno richiesto all'azienda regionale per l'edilizia residenziale per i prossimi esercizi e ha deciso di assegnare all'azienda obiettivi connessi a tale attività dai cui risultati discenderanno ricadute positive per la cittadinanza.

Presidente - Per la replica, ha chiesto la parola il consigliere Baccega.

Baccega (GM) - Assessore, non ho dubbi che certe problematiche vengono dal passato, abbiamo vissuto anche noi un 2020 terribile e in quel 2020 forse alcuni aspetti sono stati in qualche modo abbandonati, accantonati, perché ovviamente da marzo 2020 in avanti non sapevamo bene dove eravamo. Avevamo l'esigenza di dare priorità alla questione sanità. Capisco che dal passato deriva qualche criticità, poi c'è stato anche un passaggio doppio di governance dell'ARER, ma qui ci sono dei problemi che sono di sostanza, al di là della trasformazione della natura giuridica dell'ARER, che ha occupato e occuperà sicuramente tanto tempo. Esistono cinquecentosessantanove nuclei nella graduatoria del bando di edilizia residenziale pubblica e questi nuclei non vedranno una casa neanche nei prossimi tre anni, bisogna dirlo con chiarezza, è inutile che si fa anno dopo anno la graduatoria. Gli unici alloggi che sono stati consegnati sono stati il Condominio Del Sole, l'ex contratto di quartiere 1 e il quarto lotto, ma sono state per lo più delle mobilità perché ovviamente si è svuotato il grattacielo, grattacieli che ancora non sono stati abbattuti tutti e due. Nessun intervento nelle villette, lo abbiamo detto più volte nell'arco del 2021, sparisce la questione dell'housing sociale, che è fondamentale, non è prevista nel piano operativo. Ci sono delle problematiche che sono forti ma soprattutto la verità è che, oltre a escludere il programma operativo che è stato approvato, ci sono delle proposte dei piani del 2019-2020-2021. Questo denota anche una sorta di immobilità operativa che non ha precedenti. Il quinto lotto è ancora lì fermo, non so se è in fase di progettazione o che cosa, insomma, ci sono delle problematiche.

Quale deve essere, secondo noi, l'attività di sostegno di un braccio operativo come l'azienda regionale per l'edilizia residenziale? Come negli anni passati c'era una gestione più efficace, c'erano delle proposizioni legislative, in accordo con l'Assessorato... e, secondo me, non può essere un Assessorato collegato con la sanità, lo ribadisco, l'ho detto all'inizio della vostra legislatura, credo che questa maggioranza ne debba prendere atto una volta per tutte, l'Assessorato dell'edilizia residenziale pubblica, con tutte le operatività che ne conseguono, è un Assessorato quasi a sé, sono ventinove dipendenti, sono duemilaottocento alloggi da gestire, ma scherziamo? Poi le norme da attuare sulla morosità incolpevole, ci deve essere un confronto. Le nuove strategie di costruzione per ottimizzare i tempi di realizzazione, questo è un settore che va sicuramente rivoltato come un calzino, per il quale c'è un livello di scontentezza generale negli utenti che è fortissimo. Su questo argomento al prossimo Consiglio ci torneremo sicuramente perché anche sul tema sociale il nuovo rapporto Caritas sulla povertà è allarmante e avrà inevitabili ripercussioni su questa delega. Io non capisco cosa ci faccia l'edilizia residenziale pubblica con la sanità.