Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 1204 del 26 gennaio 2022 - Resoconto

OGGETTO N. 1204/XVI - Interpellanza: "Risoluzione delle criticità che impediscono la fruizione di alcuni castelli e monumenti storici valdostani alle persone con disabilità".

Bertin (Presidente) - Punto n. 23 all'ordine del giorno. Per l'illustrazione il consigliere Ganis, ne ha facoltà.

Ganis (LEGA VDA) - A Gressoney-Saint-Jean è possibile visitare il Castel Savoia, una splendida villa voluta dalla Regina Margherita situata in una bellissima posizione ai piedi del Colle della Ranzola, con una splendida vista che domina su tutta la valle. Un castello da visitare ma, ahimè, non per tutti. Infatti, all'interno del castello c'è un ascensore che permetterebbe, uso volutamente il condizionale, a tutte le persone di poter salire nei piani alti del castello. Peccato che il summenzionato ascensore non funzioni da moltissimo tempo e forse anche di più. Da quanto abbiamo appreso è fermo da almeno due anni e, se pure il malfunzionamento sia stato segnalato più volte da parte di chi ci lavora, nulla è cambiato. Questo ci rattrista, perché sono mesi che lavoriamo per valorizzare al meglio le nostre eccellenze e poi veniamo a conoscenza del fatto che un ascensore, utile e fondamentale per garantire e permettere l'accesso ai vari piani del castello a tutti i visitatori, non funziona da parecchi anni. Da quello che è emerso molte sono state le segnalazioni del personale preposto, ma il sensore rimane ancora fermo ed immobile.

Dato che per poter rendere visitabili questi monumenti storici e per adattarli a tutte le normative vigenti sono stati spesi ingenti somme, una struttura come un ascensore dovrebbe funzionare a regime e, se bloccato per un guasto, il personale autorizzato dovrebbe farlo ripartire al più presto, al fine di poter garantire un servizio ottimale. Ecco perché, come gruppo, interroghiamo l'assessore competente per conoscere: se tale segnalazione corrisponda al vero; quali siano le intenzioni dell'amministrazione regionale per risolvere il problema e per quale ragione non si sia ancora intervenuti.

Presidente - Risponde l'assessore Jean-Pierre Guichardaz.

Guichardaz J. (FP-PD) - Grazie per aver sollevato il tema, collega Ganis: mi ha dato modo di "attenzionarlo". Per ricostruire la situazione, le faccio una breve premessa che mi hanno scritto e che abbiamo condiviso con le strutture.

La valorizzazione dei siti storici e dei castelli della regione parte dalla volontà di offrire a tutti la possibilità di fruizione degli stessi, ma deve altresì - a norma di legge - tutelare e conservare la struttura materiale e valorizzare la storia degli stessi. Pertanto, l'approccio ai castelli e ai siti storici parte dal presupposto che i beni in oggetto siano unici e irriproducibili, caratterizzati da elementi archeologici, architettonici e artistici differenti l'uno dall'altro. L'approccio, ai sensi della normativa vigente in materia, il codice dei beni culturali e del paesaggio, prevede un attento riconoscimento di tali aspetti e il loro rispetto in termini di tutela e conservazione, anche ai fini della pubblica fruizione, mediante interventi di riqualificazione compatibili ed espressamente progettati in ottemperanza alle norme di settore. Per questi motivi ogni intervento è unico e non sempre è possibile annullare tutte le criticità di percorribilità e di fruizione da parte di tutti i soggetti coinvolti.

Con un delicato intervento presso il Castel Savoia di Gressoney-Saint-Jean è stato possibile inserire un ascensore appositamente progettato e realizzato che, proprio per la sua particolarità e per le caratteristiche della sua forma e posizione, ha richiesto specifici collaudi e certificazione. Due elementi condizionano il suo giusto utilizzo: l'ottenimento di tutte le certificazioni e controlli del corretto funzionamento a norma di legge; la formazione del personale per una manovra di ritorno dell'ascensore al piano terra, nel momento di un eventuale sbalzo di tensione elettrica, cosa che capita non così di rado essendo il castello in fondo alla linea di distribuzione. In mancanza di personale formato l'utente dovrebbe aspettare l'arrivo del manutentore che proviene da fuori Valle e, considerando il posizionamento del castello, il tempo di attesa è considerevole.

Dopo questa premessa, cerco di rispondere ai suoi due quesiti. Al quesito uno: l'ascensore è fermo per due aspetti tecnici e gestionali di cui sopra. Secondo quesito: nel 2021 è stato affidato un intervento di manutenzione e ripristino della funzionalità dell'ascensore, nonché delle certificazioni secondo la normativa obbligatoria, quindi l'anno scorso, qualche mese fa. Tuttavia, durante i lavori, la ditta incaricata ha rilevato che a causa di un sovraccarico di corrente sulla linea, forse uno sbalzo di tensione della fornitura o un fulmine, si era fusa la centralina di comando; di conseguenza è stata richiesta nuovamente la formulazione di un preventivo per la risoluzione del guasto. Vede che è dovuto ad accadimenti indipendenti.

Al suo quesito n. 3, per quale ragione non si sia ancora intervenuti per risolvere criticità summenzionate, si rende noto che in data 19 gennaio del corrente anno è stato numerato il provvedimento dirigenziale che prevede la sostituzione della centralina e la messa in funzione dell'ascensore, che ha portata limitata a una persona con disabilità più un accompagnatore; questo a causa della sua conformazione. Sono in corso di perfezionamento le procedure amministrative per l'affido alla ditta che provvederà a realizzare l'intervento.

Si tenga presente in tutto questo la difficoltà di approvvigionamento del materiale a partire da tutto il 2021, che colpisce comunque tutte le realtà in cui è necessario fare degli interventi di tipo tecnico e delle sostituzioni, e anche l'aumento dei costi che obbliga poi a rivedere sempre, oltre che i preventivi, anche le disponibilità e i provvedimenti di spesa.

La soluzione proposta prevede, in caso di sbalzo di tensione, quindi a soluzione del problema che ha determinato la fusione della centralina di comando, che la cabina torni al piano autonomamente limitando la necessità dell'operatore poi alla sola apertura delle porte. Sono stati comunque previsti corsi specifici per la formazione del personale operante presso il castello, al fine di gestire le emergenze in caso di malfunzionamento.

Presidente - Per la replica il consigliere Ganis.

Ganis (LEGA VDA) - Ringrazio l'assessore per la risposta che comunque non mi convince. Mi faccia capire: abbiamo un ascensore che è fermo da anni e che non può funzionare, manca il personale formato, diamo la colpa a un calo di tensione e l'ascensore è sempre fermo! Detto questo, noi come gruppo ci auguriamo che questo servizio venga ripristinato, non mi ha detto quando, al più presto, al fine di poter garantire un servizio migliore alla comunità e a tutti i turisti che visitano la nostra bella regione.