Oggetto del Consiglio n. 1199 del 26 gennaio 2022 - Resoconto
OGGETTO N. 1199/XVI - Interrogazione: "Notizie relative ad eventuali aumenti dei costi degli alloggi di ERP a seguito dell'allacciamento al teleriscaldamento".
Bertin (Presidente) - Punto n. 15 dell'ordine del giorno. Risponde l'assessore Barmasse a cui passo la parola.
Barmasse (UV) - I quesiti sono: se anche per gli inquilini degli alloggi di edilizia residenziale pubblica si prevedono analoghi aumenti, questo dovuto all'aumento del costo dell'energia; in caso affermativo, se siano stati messi in atto i dovuti approfondimenti al fine di garantire un canone accessibile alle famiglie in difficoltà. Con riferimento ai quesiti, preciso che le informazioni in merito sono state richieste ovviamente all'Azienda regionale per l'edilizia residenziale che ha comunicato che non ha e nemmeno può avere alcun ruolo rispetto alle tariffe degli enti fornitori, i quali non prevedono contratti privilegiati per alcune categorie sociali. La previsione di aumenti relativi alle forniture di combustibile o di energia termica, infatti, riguarda tutti i cittadini.
Con riferimento al secondo quesito, ovvero se siano stati messi in atto i dovuti approfondimenti al fine di garantire un canone accessibile alle famiglie in difficoltà, dai controlli che regolarmente ARER effettua sulle fatturazioni vi è stata evidenza degli aumenti menzionati. L'azienda si è fatta immediatamente parte attiva nel chiederne conto alla società erogatrice, poiché sembrerebbero effettivamente superiori rispetto agli aumenti registrati per le sole forniture di combustibile. L'auspicio è quello di poter addivenire a un contenimento delle tariffe in forza del consistente numero di utenze attive, fatto salvo l'eventuale stralcio della percentuale di aumento non supportata dal reale aumento del costo del combustibile. In ogni caso risulta evidente che un tale obiettivo dipende esclusivamente dalla disponibilità dell'ente fornitore di energia termica.
Evidenzio che, trattandosi di un problema generalizzato, sono attualmente allo studio del Governo nazionale gli strumenti per il contenimento di tali aumenti, strumenti che saranno naturalmente applicabili anche agli inquilini di edilizia residenziale pubblica. Per quanto riguarda eventuali interventi regionali che prevedano azioni di contenimento del caro bollette anche per le famiglie, oltre che per le imprese, tale aspetto sarà affrontato dall'assessore competente in materia di energia, nell'ambito dell'interpellanza iscritta al punto 25 dell'ordine del giorno di questa seduta del Consiglio regionale.
Presidente - Per la replica si è prenotato il consigliere Manfrin, ne ha facoltà.
Manfrin (LEGA VDA) - Vede Assessore, questa interrogazione che consisteva in due domande, ha prodotto come risultato due risposte che si contraddicono una con l'altra. Nella prima risposta lei mi ha detto che non si può fare nulla perché dipende dal gestore, nella seconda dice: "Va beh, però ARER adesso discuterà con il gestore e vedrà se si potrà trovare un accomodamento".
In realtà, Assessore, il problema è un altro. Come io ho fatto in questa iniziativa, e ho richiamato un'interrogazione che ho presentato alcuni mesi fa, ciò che si produce in questo momento è che il problema, come giustamente lei ha ricordato, si ripercuote su tutte le famiglie valdostane e non, ma tempo fa, e io glielo segnalai per tempo, voi avete obbligato - ripeto: obbligato! - persone che avevano un proprio sistema di riscaldamento, in molti casi a metano, li avete obbligati a collegarsi al teleriscaldamento, pena la decadenza del contratto di edilizia residenziale pubblica; neanche a scegliere uno dei tanti gestori, ma un solo gestore che ha fatto un contratto e quindi li avete obbligati a collegarsi al teleriscaldamento.
Sul teleriscaldamento ben prima di questi aumenti che sono diventati folli, avevamo pubblicato un'inchiesta giornalistica e avevamo fatto un esempio. Un inquilino che nel 2013 spendeva 669,60 euro per il riscaldamento a metano e spese condominiali per otto mesi, oggi con il teleriscaldamento e spese condominiali per otto mesi ne spende 2032, triplicando i costi precedenti. Ci sono anche riferimenti di inquilini che nella stessa zona con metri quadri, per esempio con un alloggio di cento metri quadri allacciato a metano, comprensivo per esempio anche delle spese della cucina a gas che altri non hanno, per otto mesi paga 552 euro, mentre lo stesso alloggio di settantacinque metri quadri con il teleriscaldamento ne paga 2000.
Il problema qual è? Sicuramente questo è un problema di tutte le famiglie valdostane, ma le famiglie valdostane e i condomini hanno potuto scegliere se allacciarsi o meno al teleriscaldamento. Queste persone invece no, a queste persone il teleriscaldamento è stato imposto con la forza! Gli è stato detto: "O tu ti colleghi al teleriscaldamento o perdi la casa popolare", tanto per intenderci. Detto questo, siccome lo avete imposto, ora arrivano degli aumenti che già erano considerevoli e che adesso sono sconsiderati, ma questo costo su chi viene scaricato? Sulla famiglia finale, e la risposta è: "va beh, succede, è aumentato tutto; però vediamo: adesso ARER parla con Telcha e poi se Telcha è buona e ci fa degli sconti bene, sennò si arrangiano".
Stiamo parlando sempre di persone che hanno una fragilità sociale e che hanno un alloggio di edilizia residenziale pubblica non perché hanno potuto scegliere sul mercato e dire: "c'ho questo affitto privato, oppure un alloggio ERP", ma perché era una situazione di necessità. Se sono in una situazione di necessità, è evidente che devono essere tutelati ed è evidente che averli forzatamente obbligati a collegarsi al teleriscaldamento li ha portati in una condizione di necessità ulteriore.
Oltre a questo, abbiamo degli aumenti che giustamente, come poi ha riconosciuto, sono assolutamente non collegati rispetto al costo effettivo delle materie prime; così viene detto nell'inchiesta giornalistica e io riporto quanto viene detto. Però il problema è un altro, perché noi abbiamo e continuiamo ad avere persone che hanno una situazione che ricade all'interno della morosità incolpevole e conseguentemente la delibera di Giunta che dovrebbe definirla, e quindi che dovrebbe dire chi può subentrare in caso di mancato pagamento, continua a latitare, così come è stato affermato anche dall'ARER in audizione in Commissione, che peraltro ci ha detto che non sono stati fatti neanche dei passi avanti in questa direzione.
Le persone le avete obbligate a collegarsi a Telcha, i costi sono lievitati, adesso Telcha li fa lievitare ancora di più e non abbiamo la definizione di morosità incolpevole. Abbiamo migliaia di famiglie in questa condizione, ritenete che sia utile proseguire su questa strada? Io farei due passi indietro, vedete voi.