Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 1194 del 26 gennaio 2022 - Resoconto

OGGETTO N. 1194/XVI - Interrogazione: "Stato di attuazione dell'articolo 13 della legge regionale n. 12/2021 in materia di fattorie sociali e agricoltura sociale".

Bertin (Presidente) - Punto n. 9. Risponde l'assessore Sapinet.

Sapinet (UV) - Come ricorda giustamente il collega Manfrin all'interno della sua iniziativa, la legge 12 del 18 maggio 2021 stabiliva che la Giunta regionale dovesse approvare la deliberazione attuativa entro i novanta giorni dall'entrata in vigore della stessa. Un termine, quello dei novanta giorni, sul quale si era discusso in V Commissione, estremamente limitato, soprattutto considerato che questa legge avrebbe necessitato di vari interventi messi in atto da più strutture regionali.

La problematica legata alle tempistiche è stata poi accentuata dall'esigenza di gestione, da parte delle strutture regionali coinvolte dalla predisposizione di tale delibera, delle misure di aiuto per l'emergenza sanitaria che ben conosciamo.

Nel corso dell'estate l'ufficio competente del Dipartimento agricoltura ha provveduto a trasmettere ai colleghi delle politiche sociali la prima bozza di deliberazione per la condivisione delle procedure da porre in essere per l'autorizzazione all'esercizio delle fattorie sociali che, ricordo, hanno a che fare con minori, disabili, persone con disagi sociali, inserimenti lavorativi di persone svantaggiate, attività che non sono propriamente di competenza del Dipartimento agricoltura ma che, in forza della legge 12/2021, lo stesso si vede investito della responsabilità di autorizzare.

Un iter gestito e di competenza dell'Assessorato all'Agricoltura, Struttura Investimenti aziendali e pianificazione agricolo-territoriale, ma che necessita di una forte e stretta collaborazione con il Dipartimento politiche sociale dell'Assessorato alla sanità.

Strutture e Dipartimenti che sono in sofferenza - credo non ci sia bisogno di ricordare cosa sta succedendo da un po' di tempo a questa parte - uffici per lo più caratterizzati dalla carenza di personale impegnati nella gestione pandemica e del disagio sociale che ne segue. Situazione critica per la struttura facente parte dell'Assessorato all'Agricoltura, così come ben note sono le problematiche che affliggono quella del collega Barmasse.

Con la diminuzione del carico di lavoro generato dalla gestione delle misure Covid, si è riusciti a dedicare le giuste attenzioni al procedimento, avviando il confronto tra strutture, che è tuttora in corso.

Non appena conclusa questa fase, importante per coordinare ed armonizzare l'attività agricola con quella sociale, i nostri uffici - quindi la Struttura investimenti aziendali, pianificazione agricolo-territoriale - predisporranno la bozza definitiva della delibera attuativa.

Credo che in questo momento, per gli uffici dell'Assessorato coinvolti, sia doveroso lavorare alla delibera attuativa ma, allo stesso tempo, il medesimo personale dovrà garantire delle risposte al territorio, cercando di contenere i tempi relativamente alle varie misure PSR che devono essere attivate al più presto. Misure che molte aziende aspettano e che speriamo di poter rendere operative al più presto.

Personale impegnato su più fronti con l'obiettivo di soddisfare le esigenze di coloro che si sono messi a servizio dei più fragili, ma con la necessità di far ripartire un territorio in un momento particolarmente avverso.

Sarebbe stato significativo porre oggi magari una scadenza, ma - così come ricordato dai colleghi di Pour l'Autonomie in occasione dei due ordini del giorno in fase di bilancio: uno sulla legge agriturismo e l'altro sulla misura del PSR e i giovani agricoltori, la misura 6.1 - ci sono fattori esterni che possono influire negativamente a livello di tempistiche sulla nostra attività.

Invece possiamo garantire - sia per la componente politica ma anche per quella tecnica - il massimo impegno e la totale attenzione affinché l'iter sia concluso al più presto.

Presidente - Per la replica il consigliere Manfrin.

Manfrin (LEGA VDA) - Mi corre l'obbligo di ricordarle che i novanta giorni, per quanto giustamente si è detto, ci sono state tutta una serie di criticità... ricordo che la legge - l'ho ricordato anche nel testo - è stata pubblicata il 18 maggio del 2021, quindi tenendo buone le due settimane di maggio, abbiamo giugno, luglio e agosto, novanta giorni in cui doveva essere, pubblicata, settembre... tendenzialmente questi mesi non sono stati coinvolti dall'emergenza pandemica, erano mesi estivi e quindi evocare l'emergenza pandemica non so quanto possa essere attinente.

Detto questo però sarebbe anche opportuno vedere quali sono le competenze su cui si dovrà deliberare, perché probabilmente su queste qualcuna è più complessa di altre, però, per esempio, la composizione dell'Osservatorio mi sembra una cosa abbastanza semplice e per la disciplina dei rapporti fra struttura competente e diverse strutture regionali di volta in volta coinvolte, lei stesso ha detto "Sono i due Assessorati", penso che non sia così complesso dirimere.

"Le modalità d'inserimento in attività di agricoltura sociale di soggetti di cui all'articolo 3 comma 1 lettera A", forse questo ha un aspetto di lieve difficoltà.

"Le competenze e le diverse strutture regionali coinvolte nell'iter autorizzativo dalle attività di agricoltura sociale e relativi controlli", anche qui siamo sempre nell'ambito dei due Assessorati.

"Le modalità di presentazione e valutazione dei progetti per lo svolgimento delle attività di cui all'articolo 3 comma 1 e relativi contenuti minimi" sono modalità di presentazione e valutazione, non sono cose di una complessità estrema.

"Le modalità d'iscrizione tenute dall'albo regionale delle fattorie sociali" e poi qui abbiamo al punto A le specifiche competenze che l'operatore deve possedere in relazione alla tipologia di attività di agricoltura sociale che intende svolgere, nonché gli eventuali ulteriori requisiti cui è subordinato l'esercizio della medesima nel rispetto al Decreto ministeriale 21 dicembre 2018 n. 12550; qui abbiamo già una base di partenza, ovvero il Decreto ministeriale. Sono passati più di otto mesi, probabilmente qualcosa in più poteva essere fatto.

Detto questo il problema è che ancora oggi lei dice, Assessore, che non abbiamo una data in cui questa poi verrà effettivamente approvata. Non lo so, a me va bene tutto, però se la legge prevede novanta giorni, comprendo che ci possano essere dei ritardi, per lo meno però che si dia una data di fine, perché altrimenti qui siamo all'anno e poi non abbiamo novità, abbiamo approvato una legge ma a oggi la legge è obiettivamente ferma ed è difficile utilizzarla.

Questo è il problema principale e credo che sia uno dei problemi che le aziende che si sono poste come necessità e come impegno quello di impiegare le persone svantaggiate, chiaramente incontrano quando vogliono interpretare questo tipo di legge.