Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 1189 del 26 gennaio 2022 - Resoconto

OGGETTO N. 1189/XVI - Interrogazione a risposta immediata: "Azioni volte al potenziamento della medicina territoriale durante la quarta ondata della pandemia da Covid-19".

Bertin (Presidente) - Punto 4.03. Per l'illustrazione il consigliere Baccega.

Baccega (GM) - È un'interrogazione a risposta immediata che ha nel suo testo tutto il percorso che s'intende individuare, ovvero l'evoluzione della situazione epidemiologica in Valle d'Aosta in questa quarta ondata che è ancora in corso.

Apprendiamo soltanto oggi dalle dichiarazioni del Vicepresidente che c'è un rallentamento della diffusione del virus ed è quindi, secondo me e secondo molti, il momento di agire in una direzione ben definita.

Tutto questo all'inizio dell'anno ha portato al riscontro della positività al virus di migliaia di Valdostani nell'arco di pochi giorni e all'isolamento a scopo preventivo di moltissimi cittadini valdostani.

In realtà i vertici sanitari regionali avevano evidenziato le gravi difficoltà incontrate proprio nei primi giorni dell'anno sia a mantenere attivo il supporto di servizio telefonico Info Tamponi, sia nel continuare a garantire il servizio di contact tracing e anche addirittura effettuare dei tamponi. Ci sono state delle convocazioni anche andate a vuoto.

Venuti a conoscenza delle difficoltà con cui quotidianamente si è costretti a convivere nella misura in cui si è positivi o sospetti positivi al Covid-19, dovute principalmente a un contesto medico sanitario extraospedaliero che ha in qualche modo palesato un po' di confusione dei ruoli - questa è la grande criticità che abbiamo riscontrato- e preso atto della necessità di aggiornare le mutate esigenze e il piano regionale per l'emergenza, valorizzando la medicina territoriale e favorendo il ruolo dei medici di base sul territorio, interroghiamo l'Assessore regionale competente per conoscere quali azioni sono state attivate nei mesi scorsi per potenziare la medicina territoriale e affrontare al meglio l'ampiamente prevista quarta andata e soprattutto se è stato aggiornato il piano regionale per l'emergenza.

Presidente - Risponde l'assessore Barmasse.

Barmasse (UV) - Con riferimento all'oggetto di questa interrogazione, condivido il fatto che la pandemia ha reso più evidenti criticità preesistenti nell'erogazione della medicina del territorio. Vorrei comunque evidenziare quanto messo in atto in questi quindici mesi di Governo della sanità, compatibilmente con la grave carenza di risorse umane e di professionisti della sanità.

Potenziamento delle risorse del personale sanitario dell'Azienda USL, anche mediante il ricorso alle procedure di reclutamento ai sensi delle norme emergenziali; potenziamento delle USCA nell'ambito dell'assistenza a domicilio dei pazienti positivi al Covid; definizione di procedura aziendale finalizzata al monitoraggio e al supporto farmacologico dei pazienti positivi al Covid trattati a domicilio, diffusa ai medici di assistenza primaria; definizione di un percorso di presa in carico e trattamento con anticorpi monoclonali per i pazienti positivi al Covid con particolari fattori di rischio, al fine di ridurre la probabilità di ospedalizzazione, per il quale siamo primi in Italia per casi trattati; l'attivazione di un'area sanitaria temporanea presso la struttura residenziale di Variney per i pazienti Covid positivi, sia in dimissione dall'Ospedale sia quale punto di riferimento per gli ospiti delle strutture socio assistenziali del territorio, sia per la gestione di pazienti positivi al Covid con quadri clinici complicati e provenienti dal domicilio;

attivazione di un Covid Hotel per l'isolamento e la quarantena di soggetti positivi asintomatici o pauci-sintomatici non necessitanti di particolare assistenza sanitaria; potenziamento del servizio di somministrazione di tamponi per la ricerca del Sars-Cov-2 sia con l'attivazione del drive-in sia con la stipula di accordi integrativi regionali con i medici di medicina generale e con i medici pediatri di libera scelta, sia con la stipula di accordi con le farmacie private convenzionate e pubbliche.

Per quanto riguarda, invece, le azioni relative alla realizzazione della campagna vaccinale contro il Covid-19, si è proceduto con: l'attivazione di HUB vaccinali aziendali, la creazione di équipe territoriali per la somministrazione dei vaccini a domicilio ai pazienti più fragili e/o non deambulabili, la sottoscrizione di accordi integrativi regionali con i medici di medicina generale e pediatri di libera scelta per le attività vaccinali sia presso i propri ambulatori, sia presso le sedi aziendali e la sottoscrizione di specifici accordi con le farmacie private, convenzionate e pubbliche.

A livello di programmazione regionale - faccio richiamo al Piano della salute e del benessere sociale che è in fase di definizione e che vede una profonda riorganizzazione del territorio e dei suoi servizi con le case di comunità ad alta, media e bassa intensità, con gli ospedali di comunità e con la centrale operativa territoriale - si compie il nuovo disegno dell'assetto dell'assistenza sanitaria e socio-sanitaria territoriale.

Tali servizi saranno altresì accompagnati dalle nuove disposizioni organizzative e dalla medicina convenzionata in fase di aggiornamento, sia a livello nazionale sia a livello regionale.

La riorganizzazione, come noto, s'inquadra nella missione 6 del PNRR, la quale prevede, anche per la nostra Regione, degli importanti investimenti.

Le strutture dell'Assessorato, in collaborazione con i referenti competenti dell'Azienda USL della Valle d'Aosta, stanno profusamente lavorando, oltre che sulle tante incombenze giornaliere connesse alla pandemia, su tutti gli adempimenti che sono richiesti per la suddetta riorganizzazione.

Infine, informo, e chiudo, che con riferimento al piano regionale per l'emergenza, più propriamente denominato "Programma operativo per la gestione dell'emergenza da Covid-19" di cui all'articolo 18 comma 1 Decreto legislativo 18/2020, con particolare riferimento al piano dell'assistenza territoriale, sono sempre stati posti in essere tutti gli adempimenti richiesti dalle norme, regolarmente monitorati a livello ministeriale.

Presidente - Per la replica, il consigliere Baccega ne ha facoltà.

Baccega (GM) - Lei il 24 novembre comunicava che era sua intenzione stimolare l'Azienda attraverso l'individuazione di modelli organizzativi in grado di migliorare l'assistenza sanitaria nelle tre aree assistenziali, l'area dell'assistenza territoriale - di cui parliamo adesso - l'area emergenza-urgenza - di cui parliamo adesso - e l'area ospedaliera.

Direi che nel suo intervento alcuni percorsi sono stati fatti. Quello che non si capisce bene, che non si avverte, soprattutto all'esterno, sono i ruoli e se esista un vero protocollo che dica chi fa che cosa. Per esempio sul territorio abbiamo: quattro distretti divisi in due gruppi, l'1, il 2, il 3 e il 4; le ADI, che cosa fanno? I medici di continuità assistenziale, quanti sono e come si muovono? Le USCA, quante sono? A chi fanno riferimento tutte queste persone?

Ci sono sul territorio ancora troppe persone isolate che non hanno né assistenza sanitaria né assistenza sociale, quindi il sociale e l'assistenza sanitaria devono essere in qualche modo contigui e presenti, ma poi ancora, al di là degli accordi integrativi regionali che si danno ai medici di medicina generale, che poi sono solo quattrini in più, qual è il loro ruolo effettivo? Cosa devono fare nel contesto di un Covid-19 che a la quarta ondata...

Presidente - Consigliere Baccega concluda.

Baccega (GM) - Io mi riferisco a quanto detto prima sul regolamento, comunque ho finito.

È chiaro che su questo in qualche modo un ragionamento dobbiamo farlo e sono disposto a farlo tutti insieme, al di là della maggioranza o minoranza.

Magari su questo argomento torneremo ancora.