Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 1181 del 13 gennaio 2022 - Resoconto

OGGETTO N. 1181/XVI - Approvazione di risoluzione: "Impegno ad avviare le audizioni preliminari finalizzate alla creazione di un liceo scientifico a indirizzo sportivo nel comune di Saint-Vincent".

Marguerettaz (Presidente) - Punto 52.2 all'ordine del giorno. Il collega Perron ha chiesto la parola, ne ha facoltà.

Perron (LEGA VDA) - Torniamo al tema della scuola che abbiamo affrontato stamattina, in particolare prendiamo atto delle parole dell'Assessore riguardo ai destini della classe e delle classi, che, a partire dal 2026, settembre 2026, le prime del turistico, andranno nella sede centrale di Verrès. A questo punto... come dire? buttiamo il cuore oltre l'ostacolo cercando di capire se c'è la possibilità di avere una nuova destinazione per la sede scolastica in oggetto, cioè quella di Saint-Vincent.

In particolare, il 5 marzo 2013 c'è un decreto del Presidente della Repubblica che istituisce i licei scientifici sportivi in Italia, quindi abbiamo una normativa già ben precisa da prendere, diciamo, in oggetto e in esame. Cosa prevedono questi licei scientifici sportivi? Hanno delle materie differenti rispetto agli altri, per esempio, diritto ed economia dello sport, scienze motorie e sportive, discipline sportive e prevedono, inoltre, accordi e collaborazioni con soggetti qualificati del mondo dello sport, ovviamente con il CONI, ma anche il CIP (Comitato Italiano Paralimpico). In Valle, ad oggi, non abbiamo un vero e proprio Liceo scientifico sportivo; a Courmayeur, ad esempio, abbiamo il Liceo linguistico che rientra tra i sette Ski College di tipo italiano, riconosciuto dalla FISI ad aprile 2020, ma, come dicevo, questo tipo di Liceo scientifico ad ora in Valle non c'è. Dirò di più: siamo l'unica Regione italiana in questo momento a non averlo, in Piemonte ve ne sono 14 - tra l'altro, stamattina avevo detto 11, ho ricontrollato, sono 14 -, tra cui 1 alle porte della Valle d'Aosta, cioè a Ivrea. Sappiamo per certo, come dicevo già questa mattina, che molti Valdostani cercano ogni anno di andare a Ivrea ma trovano l'Istituto pieno, a testimonianza che questo tipo di indirizzo potrebbe - ovviamente usiamo sempre tutti i condizionali del caso - essere appetibile per l'utenza. Ve ne sono 2, a esempio, in Regioni molto piccole, come il Molise, 2 in Basilicata, 2 in Trentino Alto Adige, 7 in Abruzzo.

Con quest'ordine del giorno abbiamo un po' un duplice obiettivo: uno, è di avere una maggiore offerta formativa, che, tra l'altro, è perfettamente in linea con quanto previsto anche dal quadro strategico regionale di sviluppo sostenibile e, dall'altra, abbiamo l'idea di una possibile nuova riqualificazione per una parte di territorio che, come abbiamo visto, in questi anni ha visto le scuole per varie motivazioni abbandonare, soprattutto le superiori, il territorio. In particolare, tra Châtillon e Saint-Vincent ci sono le piscine, palestre da pallavolo, basket, campi da tennis, c'è un palazzetto dello sport a Châtillon, a Donnas vi è il campo di atletica, insomma abbiamo una serie di strutture che potrebbero essere perfettamente utilizzabili. La presenza della scuola alberghiera e del Don Bosco, citate dall'Assessore stamattina, certificano che serve qualcosa di mirato, qualcosa di meno generalista che possa attirare gente un po' da tutta la Valle e oserei dire anche da fuori Valle, viste le possibilità sportive e naturalistiche della nostra Regione: penso, ad esempio, agli sport di montagna non legati allo sci, come lo skyrunning e la mountain bike.

A questo punto abbiamo esaurito un po' la visione di questi licei sportivi, appunto licei sportivi che esistono già a livello nazionale, quindi in questo caso andremo a colmare un gap che ci vede, diciamo, differenti rispetto alle altre Regioni italiane. Abbiamo avuto delle interlocuzioni precedenti per rendere più efficace la formulazione di quest'ordine del giorno, con il quale chiediamo di impegnare il Vicepresidente della V Commissione consiliare ad avviare, entro sei mesi dalla data odierna, un lavoro di approfondimento e di audizioni finalizzato alla creazione di un liceo scientifico a indirizzo sportivo nella sede di via Monsignor Alliod a Saint-Vincent, con l'obiettivo di riqualificare l'intera area e valutando una sinergia anche con il Gervasone di Châtillon. L'idea è quella che possiamo riuscire a creare un polo studentesco per giovani sportivi e anche professionisti del settore sport, ai quali, come abbiamo visto, sono dedicati intere materie e il focus dell'intero liceo.

Presidente - Ha chiesto la parola l'assessore Caveri, ne ha facoltà.

Caveri (AV-VdA Unie) - Credo sia utile in tempo utile dire anche le modifiche che sono state concordate. Mi fa piacere che si guardi avanti, quindi questa ipotesi, che deve essere studiata e come tale poi presentata nel corso delle audizioni in Commissione, prevede che venga espunta la parte "Evidenziato" e nella parte conclusiva si aggiunge: "approfondimento volto alla possibile creazione di un liceo scientifico a indirizzo sportivo nella sede di via Monsignor Alliod a Saint-Vincent, valutando una sinergia con l'Istituto Gervasone di Châtillon". La parte conclusiva... come dire? fa parte anche delle dichiarazioni che lei ha fatto. È chiaro che si tratta di un dossier da approfondire, anche sempre nei rapporti con la scuola di Verrès dove esiste il liceo scientifico e si tratta, da questo punto di vista, di fare una riflessione complessiva che possa consentire di capire i costi, di capire l'attrattività e tutto quanto sarà necessario approfondire in Commissione.

Presidente - Ha chiesto la parola la collega Minelli, ne ha facoltà.

Minelli (PCP) - Condividiamo e siamo coscienti della difficoltà che ci sia sul territorio per il continuo venire a mancare di istituzioni scolastiche, in questo caso nella Media Valle, e concordiamo sul fatto che occorra approfondire e trovare delle soluzioni. Quello che ci lascia perplessi, e ne ho parlato anche con il collega Perron, è la scelta di puntare su un liceo. Abbiamo ascoltato in quest'aula - e chi ha un po' di dimestichezza con la scuola lo sa - che ormai da tempo il problema è di una carenza di formazione professionale, di scuole, di istituti professionalizzanti che abbiamo, che esistono, ma che non sono sufficientemente frequentati. Abbiamo un numero di diplomati nei licei che è alto ed è invece carente quello degli istituti tecnici e professionali, che, invece, sono proprio quegli istituti a cui il mondo anche imprenditoriale fa sempre più spesso riferimento. Dal mondo dell'imprenditoria viene proprio la richiesta di avere dei giovani formati da un punto di vista, appunto, dell'istruzione professionale e tecnica. La nostra Regione ha competenza primaria per quello che riguarda proprio l'istruzione professionale e, a nostro avviso, andrebbe fatta una riflessione molto approfondita, a tutto tondo su questa questione, perché sarebbe anche utile provare a pensare alla possibilità di avere istituti professionali con l'opzione sportiva. Sappiamo che la legge nazionale prevede i licei sportivi, ma questo non vieta che a livello locale si possa fare una riflessione diversa, che sarebbe sicuramente caratterizzante e probabilmente attirerebbe anche un'utenza almeno dal vicino Piemonte, se non addirittura da più lontano. Questo è confermato dal fatto che il nostro Istituto professionale alberghiero, l'IPRA, e l'École Hotelière hanno un'utenza che è anche extraregionale.

Il fatto di insistere sul liceo sportivo in quella zona non so se potrà portare effettivamente a un incremento delle iscrizioni, anche perché, come credo sappiate tutti, sicuramente il collega Perron lo sa, in virtù dell'autonomia scolastica, ormai gli istituti superiori, gli istituti di istruzione secondaria di secondo grado organizzano già delle attività per chi fa attività sportiva, comprese deroghe alla frequenza, eccetera. Il fatto di pensare a un polo sportivo può essere interessante, però io cercherei di non focalizzare l'attenzione sul liceo, credo che sarebbe più utile che l'impegnativa di questa mozione rimanesse... come dire? un po' più generica e parlasse di scuola secondaria di secondo grado nella zona. Tenuto conto, come dicevo, che va ripensato l'intero impianto scolastico regionale, riequilibrando - e questo è vero, ha ragione il collega Perron - l'offerta territoriale, mantenendola plurale e cercando di non penalizzare i territori più periferici. Questo sempre nell'ottica di una visione più completa e più a lungo termine. Secondo me, quindi nell'impegno che si dà alla Commissione consiliare bisognerebbe mantenere un indirizzo non così specifico sul liceo sportivo.

Presidente - Solo per informarvi che l'emendamento, quindi il nuovo testo della risoluzione vi è stato inviato via e-mail in modo tale da poterlo visionare, nel frattempo ha chiesto la parola il collega Brunod, ne ha facoltà.

Brunod (LEGA VDA) - Sarò breve, volevo solo fare due considerazioni: una, ringraziare molto il collega Perron per avere approfondito molto questo tema e avere portato questa iniziativa oggi e ringrazio anche l'assessore Caveri per avere dimostrato sensibilità e provare a vedere se si può percorrere questa strada che riteniamo molto importante. Essendo stato un atleta professionista per ben 14 anni, posso confermare l'utilità di queste strutture per gli atleti, e non solo ovviamente, in quanto la collega Minelli accennava che c'è già della flessibilità, però sicuramente non è sufficiente. Quando parliamo di sport e una Regione come la Valle d'Aosta che è molto attenta allo sport, che ha già tanti campioni e atleti, può ancora crescere molto sotto questo punto di vista. Questa quindi può essere una grande opportunità per dare a tanti atleti, a coloro che diventeranno dei campioni ma non solo, ma è per crescere a livello sportivo, sport vuol dire salute, benessere e per la formazione di figure professionali di cui tanto abbiamo bisogno in questa Regione perché, per crescere a livello turistico-sportivo, dobbiamo crescere anche nella formazione di queste figure. Ben venga quindi la possibilità di poter arrivare a questo risultato e, infatti, anche all'interno del DEFR, nella sezione dello sport e in alcuni passaggi della finalità della legge del 1° aprile 2004 ci sono dei concetti che vanno in parallelo in questa direzione. Quello che noi ribadiamo quindi è che ci sia la massima attenzione nel portare avanti tutte queste iniziative in modo veramente da raggiungere dei risultati concreti per il mondo dello sport, per tutti gli atleti, soprattutto i giovani della Valle d'Aosta, e non solo, perché questo può diventare un grande polo attrattivo della Bassa Valle, un rilancio di quella zona e quindi crescere molto sotto tutti i punti di vista.

Presidente - Ha chiesto il collega Marquis, ne ha facoltà.

Marquis (SA) - Esprimo apprezzamento innanzitutto al collega che ha presentato questa iniziativa, che trae spunto dalla recente decisione di chiudere la sezione del liceo di Saint-Vincent a favore del suo trasferimento nella sede di Verrès. È chiaro che tutto questo discende da questioni di carattere demografico che impongono una riorganizzazione dell'offerta scolastica ed è del tutto evidente che non ci possiamo sottrarre, diciamo, a queste valutazioni e a questo principio, diversamente andiamo incontro all'insostenibilità. È altrettanto vero che dobbiamo cercare di mantenere comunque sul territorio una sorta di compensazione, laddove viene meno un servizio cercare di rilocalizzarne altri per evitare di creare dei pregiudizi. In questo caso la perdita di una scuola non corrisponde solo a dei danni di tipo economico per le realtà commerciali, ma la scuola ha sempre avuto un significato più profondo per una comunità. Perdere una scuola significa perdere una speranza per il futuro, questo è quello che è stato metabolizzato sino ad oggi. La comunità di Saint-Vincent e Châtillon quindi ha sofferto questo procedimento riorganizzativo, che, invero, è già nato anni addietro, perché trattasi del modello che ha visto la riorganizzazione valorizzando i due poli scolastici di Verrès e di Aosta.

È del tutto evidente che la situazione in quell'area territoriale di Media Valle è del tutto differente a livello di offerta scolastica di quella che c'era negli anni passati: è stato perso prima il Panorama, l'Istituto di ragionieri e geometri, adesso trattasi della sede del liceo. È del tutto evidente che bisogna considerare anche le problematiche dell'evoluzione che dovrà avere l'offerta formativa, quindi occorrerà valutare con attenzione quelle che possono essere le possibilità per riutilizzare gli spazi, di fatto ci sono dei grossi spazi in quella zona perché questi grossi contenitori, che sono stati oggetto di investimento, debbono essere valorizzati perché diversamente si innesca un loop negativo a livello territoriale.

Ben venga quindi che si faccia una valutazione di carattere generale, che si possa portare quest'argomento all'interno dell'opportuna Commissione consiliare per fare tutti gli approfondimenti del caso. È del tutto evidente che l'offerta alla quale bisogna rivolgersi è un'offerta che ci deve contraddistinguere rispetto ad altre realtà. Se facciamo dei ragionamenti in termini di offerta sportiva, la zona offre delle opportunità che nella restante parte della Valle forse non sono così diffuse; ci sono delle strutture quali lo stadio, il palazzetto dello sport, la piscina, quindi è una zona che ha visto la realizzazione di queste strutture per uno sfruttamento prettamente turistico che potrebbero creare delle sinergie anche sotto questo profilo. Ben venga quindi che si avvii questo percorso, con riserva chiaramente, di fare quella che è poi la scelta migliore sia sotto il profilo organizzativo scolastico, sia sotto anche l'opportunità di concorrere a creare un qualcosa in Valle d'Aosta che ci possa contraddistinguere e che possa, diciamo, dare delle soddisfazioni e delle gratificazioni rispetto alle attese e alle manchevolezze di cui oggi disponiamo nell'ambito dell'offerta di settore.

Presidente - Ha chiesto la parola il collega Carrel, ne ha facoltà.

Carrel (PA) - Grazie anche al collega Perron, con il quale abbiamo lavorato e abbiamo firmato questa risoluzione in cui cerchiamo di dare una proposta e una prospettiva a un territorio che sicuramente, com'è già stato ben espresso, ha visto negli ultimi anni perdere molte delle scuole presenti in Media Valle per una scelta, la scelta di puntare su due poli: quello della Bassa Valle a Verrès e quello di Aosta. Credo però che per la comunità dell'intera Media Valle sia fondamentale mantenere un liceo o comunque l'attività di una scuola, perché i giovani ravvivano il territorio, i giovani in qualche modo vivono quella comunità e portano sicuramente anche dell'indotto all'intera comunità, quindi questo credo sia un altro aspetto che non va sottovalutato e che in questa ipotesi... che poi andremo ad analizzare nei prossimi mesi, perché ovviamente dobbiamo prendere coscienza dei numeri, degli investimenti da fare e delle sinergie che si possono creare e anche dei ragazzi che possono poi partecipare a questo progetto che credo sia realmente fondamentale per lo sviluppo della Media Valle.

Come gruppo, essendo anche tra i firmatari, è inutile dirlo, saremo sicuramente favorevoli a questa risoluzione e siamo soddisfatti che venga ben accolta anche dal Governo regionale, perché crediamo che possa essere un'analisi che merita l'attenzione dovuta anche nelle sedi come quella della Commissione per poter in qualche modo comprendere a fondo qual è il problema, perché per i problemi della denatalità e diversi problemi li conosciamo, ma dobbiamo trovare delle soluzioni. Credo che questa possa essere una delle analisi da fare per trovare delle soluzioni a questo problema e per permettere a Saint-Vincent, a Châtillon e a tutta la Media Valle di mantenere una scuola che credo che sia l'aspetto centrale più importante.

Presidente - Ha chiesto la parola il collega Restano, ne ha facoltà.

Restano (GM) - Intervengo con piacere in questo dibattito e ringrazio i colleghi che hanno presentato questa risoluzione, perché ci permette un confronto su un argomento che molte volte viene lasciato un pochino da parte. Certo è che questa risoluzione tende a dare una risposta a un problema contingente: quello dello spostamento di una sede scolastica da Saint-Vincent a Verrès e nel contempo vuole creare una nuova destinazione per una struttura scolastica anche attraverso una riqualificazione. Ritengo però che sull'argomento bisogna fare un po' di chiarezza e avere un po' le idee chiare per capire gli indirizzi e gli obiettivi che deve darsi questo Consiglio regionale in proposito alla formazione e penso che ci sia un pochino di confusione, perché, guardando il decreto del Presidente della Repubblica n. 52/2013, quello che istituisce i cosiddetti "licei a indirizzo sportivo", le materie sono a indirizzo sportivo, non c'è assolutamente scritto che all'interno di questi licei si svolga attività sportiva.

Ora, per la mia professionalità e i miei intendimenti, sono indirizzato verso lo svolgimento dell'attività sportiva e tutto ciò che favorisce il connubio scuola e sport è ben visto al di là della sede, perché, ovviamente, se la decisione è quella di occupare una sede a Saint-Vincent, ben venga se si può favorire l'economia di quella zona, però dobbiamo avere chiari i nostri obiettivi. Nelle materie di cui all'allegato A del decreto vi sono, infatti, 99 ore di discipline sportive, ma, andando a spulciare, si tratta infatti di formazione e non di attività. In Valle d'Aosta ciò che manca è proprio la possibilità, l'opportunità da offrire agli atleti di frequentare un college. Un college che conosco bene, così come credo il collega Brunod che li avrà pure frequentati, tipo lo Ski College Bachmann di Tarvisio, lo Ski College di Malles, piuttosto che quello di Falcade che hanno dei loro vantaggi, ma hanno anche degli svantaggi, nel senso che gli indirizzi scolastici sono assai limitati. Per quanto riguarda il mio punto di vista, potremmo fare un passo avanti rispetto ad altre realtà, visto che ci troviamo a decidere con notevole ritardo rispetto ad altri, ovvero permettere ai nostri studenti di scegliere l'offerta formativa che prediligono e poi fornire loro delle opportunità per quanto riguarda i corsi pomeridiani di formazione o i recuperi, però oggi, colleghi, mi permetto di lanciare, come ha detto il collega Perron, il cuore oltre l'ostacolo: cerchiamo di guardare cosa fanno gli altri Stati, la formazione sportiva va fatta a livello universitario e dobbiamo dare un'opportunità che altri non danno. Le scienze motorie in Italia si fermano a un certo livello, in Inghilterra vanno oltre, in Spagna - che notoriamente predilige lo sport del calcio - a livello universitario si insegna l'allenamento nel mondo del calcio, in Austria si fanno altri percorsi formativi; noi abbiamo un'università e la dobbiamo valorizzare, la stiamo costruendo, riflettiamo su questo.

Al di là di questa suggestione che ho voluto lanciare, la V Commissione, come Vicepresidente, affronterà l'argomento così come deciderà questo Consiglio. Sul tema specifico di Saint-Vincent il 9 dicembre avevamo già deliberato come Commissione delle audizioni in merito; oggi nella sua risposta all'interpellanza l'Assessore ha detto che ci saranno degli incontri, aspettiamo l'esito di questi incontri e poi inizieremo la nostra attività come Commissione. Vi esorto a riflettere sulle opportunità che può avere questa Regione, utilizzando l'università e distinguendosi dal resto d'Italia, esperienze di questo genere ci sono a Genova, ma solo attraverso dei master universitari, mentre in altri Stati si lavora ad alto livello.

Presidente - La parola al collega Perron.

Perron (LEGA VDA) - Uso il mio secondo intervento solo per rispondere, giustamente, nel tema alla collega Minelli. L'impegnativa non riteniamo di modificarla, perché questa iniziativa risponde anche a un sano pragmatismo, da uomini di Destra, forse, diciamo dalla nostra parte: sano pragmatismo nel senso che, essendoci già una normativa nazionale, è molto più semplice, a questo punto, infilarci in un ambito, colmare un gap che abbiamo anche con il resto e cercare di attuarlo subito. Da quel punto di vista, quindi, la vedo proprio nello specifico per realizzare un obiettivo, ovviamente teorico perché dobbiamo portare tutto in Commissione e dobbiamo ragionarci e questa è la risposta. Piuttosto le sue considerazioni credo che saranno interessanti più avanti, quando ci sarà sul tavolo la riforma degli istituti professionali e tecnici sui quali abbiamo competenza primaria e certamente altre sue considerazioni credo che potranno utilizzate più avanti, ma nello specifico usiamo direttamente questa "crepa nel muro", questa mancanza che abbiamo per andare con il massimo pragmatismo a ragionare su un qualcosa che potrà essere funzionale, si spera, per noi.

Presidente - Ha chiesto la parola il collega Chatrian, ne ha facoltà.

Chatrian (AV-VdA Unie) - Per fare qualche considerazione su questa risoluzione che voteremo convintamente, l'assessore Caveri ha illustrato, diciamo, le modifiche apportate. Ringrazierei i colleghi che hanno portato comunque in quest'aula tale dibattito, dibattito che vuole sicuramente creare delle condizioni per affrontare nel merito quelle che potrebbero essere delle soluzioni e dei percorsi. Noi pensiamo che la Media Valle, ma soprattutto Châtillon e Saint-Vincent, che comunque a livello di centralità ci darà la possibilità in Commissione, e non solo in Commissione, di affrontare probabilmente la situazione da un punto di vista persino più generale, oltre a quello che oggi stiamo discutendo e che stiamo approvando con questa risoluzione, nel senso che ci darà la possibilità indubbiamente anche di valorizzare altre strutture di proprietà pubblica, altre strutture di proprietà regionale, cercando delle soluzioni che non devono essere alternative, ma soluzioni che possano creare delle opportunità a una conurbazione importante, che supera i 10 mila abitanti e che ha la necessità di trovare degli spazi importanti, CVA avrà la possibilità di poter valorizzare ulteriormente i loro percorsi e le possibilità da mettere in campo proprio su questi territori, usciamo da un dibattito importante del tiro a volo a Châtillon, che darà sicuramente delle potenzialità, delle possibilità.

Questa mattina è stato citato dal collega il Gervasone e anche su questo l'Amministrazione regionale sicuramente dovrà prendere in mano la situazione, dandogli delle prospettive e non dimentichiamoci dello stabile ex Tecdis, che sicuramente ha delle grandi potenzialità e che forse in questo momento probabilmente ci sono anche delle prospettive interessanti a breve termine per poterlo valorizzare e quindi dare una risposta al territorio. Sono uscito forse un attimo dalla risoluzione tout court, che comunque darà la possibilità ai Commissari tutti, a chi è interessato, in Commissione di approfondire tali tematiche, ma probabilmente ci sarà anche lo spazio di sentire gli attori principali del territorio, quindi le due Amministrazioni locali, in modo da poter avviare un percorso proficuo. Le due località, le due comunità ne hanno bisogno e penso che, quando c'è unanimità su un tema così importante, penso che si vada nella direzione corretta.

Presidente - Ha chiesto la parola la collega Minelli, ne ha facoltà.

Minelli (PCP) - Abbiamo ascoltato veramente con interesse tutte le cose che sono state dette dai colleghi e la maggioranza delle considerazioni fatte sono assolutamente condivisibili, soprattutto quelle che riguardano i problemi legati al territorio e la necessità di ampliare l'offerta formativa scolastica della nostra Regione, che ha anche l'obiettivo di essere attrattiva, come abbiamo detto all'inizio del dibattito, di un'utenza extraregionale.

La modificazione che viene introdotta nell'impegnativa, questa possibile creazione di un liceo scientifico a indirizzo sportivo può essere ovviamente interpretata in più modi. Il collega Perron diceva che la scelta di puntare sul liceo scientifico, perché esiste una normativa a supporto, è in qualche modo sostenuta dal pragmatismo; il collega Restano ha fatto un discorso un po' diverso e per una volta mi riconosco quasi di più nel suo e cioè ha detto di buttare il cuore oltre l'ostacolo e cercare di pensare un po' più, se non in grande, almeno in modo un po' più ampio e per una volta anche legato a un futuro della scuola valdostana. Le considerazioni che io ho fatto in apertura non erano certo legate a una mancanza di volontà di creare una scuola di tipo sportivo, che è sicuramente legata - ed è normale che lo sia - agli sport invernali, ma non soltanto, perché il collega Brunod ha fatto riferimento anche a tutte le altre attività sportive che si possono fare nella nostra regione e anche da quel punto di vista potrebbero essere un atout per chi vuole studiare in Valle d'Aosta.

Le considerazioni, dicevo, che abbiamo fatto erano legate proprio a uno sforzo di fantasia e anche di responsabilità che la nostra Regione potrebbe mettere in campo considerato che, per quello che riguarda l'istruzione professionale, ne ha la competenza. Noi interpretiamo questa possibile creazione di un liceo scientifico anche nel modo più estensivo possibile, non significa chiudere ad altre possibilità. Il nostro contributo ai lavori che ci saranno sarà anche quello di andare in una direzione diversa prima di affrontare la riforma complessiva, già in questa fase. Alla luce di questa interpretazione della modifica dell'impegnativa, quindi voteremo la mozione.

Presidente - Non ci sono altri interventi. Chiederei di mettere in votazione la risoluzione così come emendata. La votazione è aperta. La votazione è chiusa.

Appello nominale del Consigliere presente in remoto sulla piattaforma zoom.

Rosaire (UV) - Favorevole

Presenti, votanti e favorevoli: 33

La risoluzione è approvata all'unanimità.