Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 1172 del 13 gennaio 2022 - Resoconto

OGGETTO N. 1172/XVI - Interpellanza: "Iniziative per garantire un adeguato livello di assistenza di medicina generale nel distretto 1 Alta Valle".

Marguerettaz (Président) - Point n° 46 à l'ordre du jour. La parole au conseiller Aggravi.

Aggravi (LEGA VDA) - Come preannunciavo precedentemente nell'altra interpellanza, questa seconda interpellanza ha come campo di analisi l'attuale situazione del distretto 1 dell'Alta Valle, quindi il distretto ancora presente ante riforma. L'interpellanza chiede come prima domanda "quale sia, a fronte della situazione che viene citata in premessa - ovvero il fatto che si segnala l'ulteriore dimissione da parte di un medico di base operante all'interno del distretto dell'Alta Valle -, lo stato della copertura del servizio di medicina generale offerto all'utenza del distretto 1". In realtà, poi, è un'iniziativa simile ad altre che sono state presentate in questa legislatura e dico anche nella precedente, pensando sempre allo stesso distretto perché abbiamo avuto ulteriori medici che per pensionamenti o altre scelte se ne sono andati.

A fronte di questo, avevamo fatto importanti considerazioni nel corso di un'altra iniziativa del 23 settembre 2021 dove si parlava della riforma della medicina di base e dove era stata identificata tutta una serie di aspetti interessanti per quello che riguardava, appunto, il lavoro che si sta facendo a livello di Commissione Sanità della Conferenza delle Regioni. Infatti era stato sottolineato dall'Assessore competente, appunto, anche la volontà di portare avanti una serie di proposte utili a valorizzare le problematiche dei territori di montagna, dove ci sono più costi da sostenere, dove magari ci sono minori utenti che possono, appunto, contribuire anche alla remunerazione in termini di numeri al medico di riferimento. Poi si citava anche l'importanza della telemedicina, così come già anche all'interno della bozza del piano, ma non sottovalutando - e lo cito proprio per questo - l'importanza del mantenere il presidio territoriale, io direi anche il presidio umano, che i medici di medicina generale e anche i pediatri di libera scelta assicurano alle utenze e qui, io direi, alle vallate. A fronte di questo, con questa interpellanza io e la collega Foudraz chiediamo quale sia l'attuale situazione del distretto 1; cosa si intenda fare per garantire un adeguato livello di assistenza di medicina generale nell'area citata, tenuto anche conto del fatto che questa è soggetta a un importante afflusso turistico nel corso dell'anno e non mi stancherò mai di ripeterlo, come ho detto precedentemente, perché non possiamo pensare ai bisogni di un'area territoriale o di un'utenza se non li consideriamo tutti; se sia intenzione del Governo regionale definire specifiche forme di attrattività nell'ambito delle figure professionali della medicina generale e quali misure si intendono porre in essere concretamente.

Questa domanda, ovviamente, ha già una prima parte di risposta che era stata data da lei, Assessore, proprio quale risposta dell'interpellanza del 23 settembre, dove si preannunciava il progetto di identificare delle misure di attrattività anche per la medicina generale. Penso che questo caso che portiamo all'attenzione sua, del Governo e direi di tutto il Consiglio, sta dimostrando che stiamo perdendo dei pezzi importanti sulla rete dei servizi territoriali. Non vado oltre perché non vorrei creare degli ulteriori argomenti che sono al di fuori dell'ambito delle domande fatte e delle risposte preparate ma che poi avremo occasione di approfondirle, quindi concentriamoci sull'oggetto delle tre domande che ho fatto.

Presidente - La parola per la risposta all'assessore Barmasse.

Barmasse (UV) - Una piccola premessa. La carenza dei medici di medicina generale penso sia nota a tutti; per quanto riguarda il corso per i medici in generale, quest'anno abbiamo avuto solamente 7 richieste di iscrizione, questo è un dato di fatto. Bisogna cercare di essere attrattivi, ma non si può fare nulla se non abbiamo le persone e le professionalità per farlo.

In relazione, invece, alla prima richiesta con riferimento all'oggetto che era lo stato attuale della copertura, in base ai dati dell'Azienda USL, informo che oggi al distretto 1 sono operativi 14 medici di assistenza primaria su un totale di 16 previsto sulla base del calcolo del rapporto ottimale, che è 1 medico ogni 1200 abitanti, stabilito dall'accordo integrativo regionale approvato con DGR 1451/2006. Nel mese di maggio i posti vacanti individuati erano 3, per la copertura dei quali l'Area territoriale dell'Azienda USL ha provveduto a pubblicare la carenza sul BUR n. 24 del 18 maggio 2021. L'Azienda USL medesima ha informato che due delle tre zone carenti sono state così assegnate: un medico di assistenza primaria è già operante a tempo indeterminato a partire dal 1° dicembre 2021; un altro medico ha già accettato l'incarico e attualmente sta provvedendo a assolvere i previsti obblighi convenzionali (apertura ambulatorio, definizione orari, eccetera). In relazione alle dimissioni di un medico titolare di medicina generale dal prossimo 1° febbraio 2022, informo che sarà attivo l'incarico a un medico a titolo provvisorio, al fine di garantire la continuità dell'assistenza.

Per quanto concerne l'assistenza medico generica ai turisti soggiornanti nel distretto 1, informo che nei mesi estivi di maggiore affluenza sono attivati ambulatori dedicati nei comuni di Courmayeur, La Thuile e Cogne e ricordo, altresì, che nel periodo invernale sono sempre operanti i centri traumatologici di Courmayeur e La Thuile.

Con riferimento al punto 3 dell'interpellanza, relativo alle intenzioni del Governo regionale a definire specifiche forme di attrattività nell'ambito delle figure professionali di medicina generale, faccio richiamo all'articolo 19, legge regionale n. 35/2021, legge di stabilità regionale per il triennio 2022/2024, votato e approvato da questo Consiglio regionale a metà dicembre, con il quale oltre a definire nel loro quantum gli oneri per la retribuzione della quota variabile soggetta a incentivazione per il personale in regime di convenzione con il servizio sanitario regionale, sono state previste nuove specifiche risorse da destinare alla stipula di accordi integrativi regionali, volti al riconoscimento di incentivi per lo sviluppo, la riorganizzazione e il potenziamento dell'assistenza territoriale in Valle d'Aosta, secondo quanto stabilito dalla programmazione regionale. A tale proposito, informo che la competente struttura dell'Assessorato è già al lavoro per rendere concrete le suddette disposizioni di legge e che a breve si terranno le prime riunioni per gli opportuni confronti con i referenti dei Comitati regionali della medicina convenzionata. In parallelo, rendo altresì noto che la competente struttura dell'Assessorato sta seguendo regolarmente l'evoluzione delle disposizioni a livello centrale, che sono volte a riformare l'assetto della medicina convenzionata anche alla luce della riorganizzazione dell'assistenza territoriale nell'ambito degli interventi di cui al piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, cioè del PNRR.

Président - Pour la réplique, la parole au conseiller Aggravi.

Aggravi (LEGA VDA) - Ringrazio l'Assessore per il quadro che ci ha fatto. Sicuramente il fatto che ci siano pochi iscritti nella premessa della sua risposta è un problema che tocca numerose selezioni che riguardano, appunto, l'ambito sanitario. Purtroppo ce lo ricordiamo spesso, ci dobbiamo forse anche chiedere perché ci sia questo problema, che è vero che è generalizzato su tutto il territorio nazionale, però forse una realtà come la nostra potrebbe, anzi, dovrebbe fare qualcosa di più perché abbiamo grandi prospettive e grandi programmi - penso all'idea della regionalizzazione del contratto in ambito sanitario - ma se poi non andiamo a risolvere altri problemi, è inutile che andiamo a crearci ulteriori problematiche già di difficile gestione.

Prendo atto dei numeri che ci ha dato e anche del riferimento alle norme già definite per quanto riguarda l'attrattività; mi auguro che, nell'ambito dell'esame del piano regionale per la salute e benessere, ci possa essere la possibilità di fare qualcosa in più riguardo all'ambito dell'attrattività, perché risulta - almeno a giudizio di chi parla - incompleto rispetto alle necessità.

Quello che sottolineo e vorrei sottolineare ancora una volta, proprio perché territorialmente stiamo parlando di un ambito soggetto a pesanti flussi turistici e sappiamo che ci sono dei flussi turistici che hanno come primo obiettivo quello di comprendere se sul territorio in cui andranno ci sono delle adeguate strutture e servizi che riguardano l'ambito, appunto, sanitario e penso soprattutto al turismo orientale, ecco: è bene che si tenga conto non soltanto di quello che già c'è, ma anche di quello che si può fare e andare a identificare un piano più completo su quella parte.

Penso anche che facendo il paio con quanto già detto nella precedente iniziativa che ho citato, anche la riforma complessiva della medicina di base possa consentire di avere delle soluzioni in più. Io penso che in prospettiva comunque bisognerà fare qualcosa di più, soprattutto per quelle aree che potremmo definire più periferiche o, meglio, non di fondo valle; dico questo perché è inutile che parliamo di voler mantenere il presidio territoriale e le persone in montagna se alla fine per i servizi essenziali dobbiamo sempre rivolgerci all'asse centrale della Regione. Bisognerà quindi fare delle valutazioni e speriamo che la riforma futura della medicina di base nel complesso ci consenta di avere più margini e magari, chi lo sa, anche la futura nuova legge della montagna, anche se è rimasta un po' bloccata, ci permetta in prospettiva di poter avere le mani un po' più libere sulle scelte e soprattutto sulle soluzioni che possiamo definire più legate al nostro ambito, alle nostre necessità e al nostro territorio.