Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 1167 del 13 gennaio 2022 - Resoconto

OGGETTO N. 1167/XVI - Interpellanza: "Potenziamento del servizio di amministrazione di sostegno, tutela e curatela svolto dalla Regione".

Bertin (Presidente) - Possiamo riprendere i lavori del Consiglio. Eravamo arrivati al punto n. 41. Per l'illustrazione dell'interpellanza, si è prenotata la Consigliera Minelli, a cui passo la parola.

Minelli (PCP) - La legge nazionale n. 6 del 9 dicembre 2004, più conosciuta come legge sull'amministrazione di sostegno, è un istituto che mira a tutelare in modo transitorio o permanente le persone che, per un'infermità o per menomazioni fisiche o psichiche, anche parziali o temporanee, non hanno la piena autonomia nella loro vita quotidiana e si trovano nell'impossibilità di provvedere ai propri interessi. Questa legge stabilisce che possono essere nominati come amministratori di sostegno i parenti dell'amministrato entro il quarto grado o in alternativa un soggetto istituzionale.

Per la nostra Regione, l'Autorità giudiziaria ha affidato proprio all'Amministrazione regionale le curatele, le tutele e le amministrazioni di sostegno nel caso in cui non ci sia una disponibilità da parte dei familiari. Sono quindi gli operatori, in particolare gli assistenti sociali, che effettuano la valutazione dei singoli casi, dopo la quale o i parenti o i servizi territoriali possono richiedere al Tribunale la nomina di un soggetto per affiancare la persona che ha questa necessità e che ha capacità che risultano compromesse.

Nel corso degli anni in Valle d'Aosta sono notevolmente aumentate le amministrazioni di sostegno: nel 2007 erano 8, nel 2009 erano arrivate a 22, nel 2015 a 59 e successivamente sono cresciute in maniera esponenziale. Oggi sul nostro territorio, in 39 comuni che vanno da un capo all'altro della Valle, da Courmayeur a Pont-Saint-Martin, operano soltanto due amministratori di sostegno, dipendenti dell'Ufficio Tutele e curatele e amministrazioni di sostegno, che seguono ben 200 casi di utenti adulti, suddivisi in 127 amministrazioni di sostegno, 49 tutele, 28 curatele e poi 32 casi di minori di cui 30 tutele e 2 curatele speciali. In più, per le persone ultra sessantacinquenni residente nel Comune di Aosta, l'Autorità giudiziaria ha affidato la tutela di questi al Comune medesimo, che ha delegato a un suo funzionario.

Noi riteniamo che questo servizio di amministrazione di sostegno sia uno strumento sicuramente molto importante, che ha lo scopo di tutelare una categoria di cittadini che, in assenza o anche solo in carenza di questo aiuto, potrebbe peggiorare la sua situazione, rappresentando poi anche un costo sociale ed economico più significativo per l'intera comunità. Siamo però convinti che l'altissimo numero di casi che è seguito dai due amministratori di sostegno regionali richiederebbe perlomeno una struttura amministrativa di supporto adeguata in termini di risorse tecniche, che affianchi e sostenga il lavoro quotidiano degli amministratori stessi, se non anche - e sarebbe la cosa migliore - un incremento numerico degli amministratori veri e propri.

Ciò che chiediamo quindi è se si ritengano adeguate le risorse oggi destinate dalla Regione al servizio di amministrazione di sostegno, tutela e curatela, che sono rimaste le stesse da molto tempo, a fronte di una modifica importante della situazione contingente.

In secondo luogo, chiediamo quali provvedimenti si intendono assumere per assicurare la continuità, l'efficacia e l'efficienza di un servizio così importante, che è gestito con responsabilità dal personale designato; un servizio che, a causa del continuo aumento delle richieste, difficilmente potrà continuare a dare gli stessi risultati se non ci sarà un potenziamento della struttura di supporto.

Presidente - Risponde l'assessore Barmasse.

Barmasse (UV) - Ringrazio la consigliera Minelli per averci dato l'opportunità di mantenere questo confronto sul tema delle tutele, curatele, amministrazione di sostegno. Come noto, ai sensi dell'articolo 12 del Codice civile recante: "misure di protezione delle persone prive in tutto o in parte di autonomia", Capo I, articolo 404 e seguenti, l'Autorità giudiziaria ha la facoltà di affidare un incarico di tutore, curatore e amministratore di sostegno a vari soggetti di cui al Titolo II del Codice civile, tra i quali la Regione autonoma Valle d'Aosta, ovvero alla persona che ha questa facoltà di delegare.

Il Presidente della Regione ha provveduto con proprio decreto n. 59, in data 9 febbraio 2021, a delegare le funzioni inerenti le tutele, curatele e amministrazioni di sostegno in favore degli adulti alla signora Carola Diotri, Avvocato in servizio presso la Struttura Invalidità civile, disabilità e tutele; a delegare le funzioni inerenti le tutele, curatele e amministrazioni di sostegno in favore dei minori alla signora Amelia Torreano, assistente sociale in servizio presso la Struttura Servizi alla persona, alla famiglia e politiche abitative.

Per quanto riguarda concerne il numero degli utenti adulti in carico, sono 127 amministrazioni di sostegno, 49 tutele e 28 curatele. Per quanto concerne il numero di minori in carico, sono 30 minori tutelati, di cui 2 curatele speciali nell'ambito dei procedimenti penali. Infine, per i soli residenti nel comune di Aosta ultra sessantacinquenni, l'Autorità giudiziaria affida la tutela degli stessi al Comune medesimo che ha delegato le tutele, curatele e amministrazioni di sostegno a favore degli adulti alla signora Paola Tibaudi. L'Ufficio Tutele, curatele e amministrazioni di sostegno adulti, oltre al tutore, è supportato da un funzionario con profilo di assistente sociale, che fornisce la propria esperienza professionale in merito ai contatti e all'ascolto degli utenti e dei familiari, provvede alle incombenze di tipo economico, finanziario che il tutore può delegare (a titolo esemplificativo: ricarica di prepagate, pagamenti mensili delle utenze, predisposizione della documentazione per la redazione dei rendiconti, per le richieste dell'ISEE, per la redazione di eventuali atti notarili, del 730, eccetera) e di un coadiutore che provvede alla consegna pressoché quotidiana di documentazione varia al Tribunale, ai CAF, agli Uffici regionali, ai Comuni di residenza, recupero e consegna di effetti personali agli utenti impossibilitati a farlo, ad accompagnare il tutore a visionare gli appartamenti degli utenti per manutenzioni o affitti e, più in generale, all'espletamento di quelle pratiche amministrative presso i vari uffici con delega del tutore. Il tutore, infine, si avvale di professionisti esterni (quali architetti, geometri, commercialisti) nel caso in cui gli utenti siano titolari di beni mobili e immobili, utilizzando per i compensi, previa autorizzazione del giudice tutelare, i denari tutelati stessi.

L'Ufficio Tutele, curatele e amministrazioni di sostegno minori, oltre al tutore, è supportato da due funzionari con profilo di assistente sociale. In caso di urgenza, nei periodi di assenza temporanea di uno dei delegati succitati, la sostituzione è effettuata dal delegato presente in servizio che ne assume interamente le funzioni. In caso di urgenza, nei periodi di assenza temporanea di entrambi i delegati, le funzioni sono svolte dai rispettivi dirigenti che provvedono altresì a eseguire personalmente o far eseguire le incombenze necessarie (note urgenti, pagamenti, eccetera) ad altri dipendenti delle rispettive strutture, avendo cura di non interrompere il servizio e cercando di soddisfare nel più breve tempo possibile le richieste avanzate dagli utenti.

Ciò premesso, alla richiesta: "se si ritengono adeguate le risorse a oggi destinate dalla nostra Regione al Servizio di amministrazione di sostegno, tutela e curatela" la risposta è scontata tenuto conto del numero dei casi in premessa riportato. Riconoscendo un carico di lavoro per entrambi i tutori considerevole, ci si è impegnati a prestare maggiore attenzione alla complessità delle funzioni e a valutare l'incremento dell'organico di tali uffici e in particolare per l'Ufficio Tutela adulti si è provveduto con note protocollate n. 15606 del 7 maggio 2019 e protocollo n. 18966 del 2 settembre 2020, nel corso del 2021 a richiedere l'incrementi di organico con un istruttore amministrativo il cui arrivo è previsto per il mese di febbraio prossimo venturo, un assistente amministrativo contabile e un coadiutore, per i quali occorrerà attendere l'espletamento dei concorsi.

Infine, in relazione alla richiesta di quali provvedimenti si intendono prendere per assicurare la continuità, l'efficacia e l'efficienza di un servizio così importante gestito con competenza e responsabilità dai funzionari designati, che, tuttavia, a causa del continuo aumento delle richieste, difficilmente potrà continuare a dare gli stessi risultati in assenza di un potenziamento della struttura di supporto, oltre al potenziamento degli uffici, anche in deroga ai limiti di legge imposti dal turnover, che per i servizi essenziali resi si stanno dimostrando insostenibili nel medio e lungo periodo, si intende ritentare, come già avvenuto infruttuosamente in passato, un confronto con i giudici tutelari affinché gli incarichi possano essere affidati anche a terzi, considerato il fatto che questa funzione è attribuita dagli organi giudiziari altrove e svolta da professionisti esterni, di norma avvocati o dottori commercialisti che dichiarano la propria disponibilità all'assunzione dell'incarico.

Presidente - Per la replica, ha chiesto la parola la consigliera Minelli, ne ha facoltà.

Minelli (PCP) - Grazie Assessore per la risposta che conferma i dati che ho citato in premessa e completa anche il quadro, specificando che c'è anche l'assistente sociale che svolge una serie di mansioni e il coadiutore che ha questo compito di fare da raccordo con il territorio, oltre alla collaborazione con professionisti quali i geometri come lei ci ha ricordato. Mi fa piacere che si condivida la necessità e anche l'urgenza di potenziare questa struttura e che si condivida anche il fatto che ci sia una carenza di organico.

Lei ha citato atti del 2019 e del 2020 e la richiesta anche per il futuro è di cercare di ottenere un incremento delle risorse. Se già da febbraio, almeno per quello che riguarda il supporto tecnico, ci sarà un miglioramento, questa è sicuramente una notizia positiva. Per quello che riguarda il potenziamento poi degli amministratori veri e propri, auspico che, oltre al confronto con i giudici per affidare a terzi, a terzi soggetti, questo ruolo, questa funzione, se sarà infruttuoso come lei ci dice è già stato in passato, si cercherà da parte della Regione comunque di potenziare questo organico perché, effettivamente, è di due; se io e lei dovessimo occuparci dal punto di vista amministrativo di 200 persone in difficoltà, persone che spesso sono anche incapaci di intendere e di volere, credo che ci sarebbe da impazzire. Le persone che si stanno occupando di questo e che lo stanno facendo con responsabilità e professionalità, per poter svolgere al meglio il loro lavoro e non avere un carico così importante, dovrebbero essere credo almeno raddoppiate per svolgere in modo adeguato questo compito.

Credo che, nel momento in cui si avvierà l'interlocuzione con i giudici o comunque si deve risolvere questo problema, forse bisognerà porre anche la questione di un rapporto amministratore/amministrato, quindi concordare con le autorità giudiziarie un rapporto, non so, di 1 a 50, che sarebbe già qualche cosa di utile. È vero, poi, che ci sono delle situazioni in cui il compito si limita forse a incombenze prettamente burocratiche e amministrative, ma in altri così no, quindi ci vuole davvero un'attenzione particolare. Mi sembra comunque che la disponibilità ci sia e, di conseguenza, la ringrazio.