Oggetto del Consiglio n. 1164 del 13 gennaio 2022 - Resoconto
OGGETTO N. 1164/XVI - Interpellanza: "Attuazione dei correttivi proposti dal gruppo di monitoraggio in ordine al centro di ricerca per la medicina preventiva e predittiva.".
Bertin (Presidente) - I punti n. 34, n. 35, n. 36 e n. 37 dell'ordine del giorno sono già stati affrontati nella giornata di ieri, passiamo al punto n. 38. Per l'illustrazione, ha chiesto la parola il consigliere Baccega, ne ha facoltà.
Baccega (GM) - Questa è una di quelle interpellanze che vuole arrivare a capire lo stato dell'arte di un progetto nel quale, bene o male, tutte le forze politiche presenti in Consiglio si sono adoperate e spese, quindi è importante che si faccia un po' il punto. Sono voluto ritornare a parlare del Centro di ricerca dedicato alla medicina personalizzata, preventiva e predittiva delle malattie del neurosviluppo, neurodegenerative oncologiche, quindi quel progetto ampiamente supportato dalla Regione con importanti risorse che arrivano dall'Europa e soprattutto con l'apporto del Consorzio di ricerca che è guidato dall'Istituto italiano di tecnologia, composto dall'Università della Valle d'Aosta, la Città della salute e della scienza di Torino, la Fondazione Filliétroz, la Engineering e la Regione. È un'iniziativa che, una volta progettata, avviata e collocata negli spazi dell'Espace Aosta, dove trovano sede i laboratori di ricerca, l'unità di sequenziamento genomica ad alta prestazione, la Biobanca per la conservazione dei tessuti dei pazienti e l'infrastruttura hardware per l'archiviazione dei big data, con grande piacere abbiamo avuto modo di visitare e verificare che l'attività era stata avviata nel mese di giugno, se non sbaglio, e che un numero importante di ricercatori anche valdostani erano al lavoro per raggiungere gli obiettivi chi si era prefissato il progetto.
Fatta questa breve premessa, aveva creato molta apprensione un articolo del quotidiano "La Stampa" che intitolava - ce l'ho qui davanti -: "addio al progetto "5000genomi", bocciata la mappatura dei Valdostani". Credo che si mettesse al corrente la collettività valdostana del "no" unanime dei componenti del Comitato etico, che, nella seduta del 20 maggio, dopo aver richiesto notizie su dubbi e chiedendo chiarimento, aveva espresso il giudizio negativo in quanto non erano stati dati una serie di chiarimenti richiesti e soprattutto mancava la verifica dell'accreditamento della Biobanca che conserva i prelievi fatti ai pazienti. Un articolo quindi che destò stupore e molta apprensione in tutti noi che avevamo investito non solo risorse, ma anche impegno approfondito per andare in quella direzione e che appunto ci portò a quel sopralluogo che la Giunta organizzò e che ci diede contezza e chiarezza che il progetto era stato avviato e soprattutto con i chiarimenti della dottoressa Schena, che ci illustrò ampiamente il progetto e che ci diede, insieme a tutti gli altri componenti, i tecnici che erano intervenuti in quel momento, ampia garanzia che le problematiche rilevate dal Comitato etico in qualche modo sarebbero state rimosse.
Ora, vengo a conoscenza che tra pochi giorni saranno avviati - eventualmente, lei, Assessore, me lo confermerà - i primi prelievi su alcuni Valdostani e di questo ce ne dobbiamo compiacere tutti perché vuol dire che il progetto va avanti. Da questo punto di vista, su un'iniziativa di questo tipo così importante ritengo che tutta la collettività valdostana debba essere messa al corrente, visto che si tratta di un progetto che riguarda la salute e le prospettive di approfondimento per malattie oncologiche e anche neurodegenerative, come l'Alzheimer e il Parkinson, finalizzate a ottenere delle cure personalizzate per le persone. Vista l'enorme importanza del progetto, che credo condividiamo tutti in quest'aula, chiedo al Governo regionale se sono state effettuate le azioni correttive e rimossi i rilievi indicati dal gruppo di monitoraggio, ovvero il Comitato etico e come si intende procedere per il futuro; qual è lo stato dell'arte del progetto CMP3 "5000genomi@VdA" e aggiungo anche - non è scritto nell'interpellanza - che sarebbe opportuno che su questo progetto magari ogni sei mesi ci sia una nota di conoscenza o per la Commissione, o comunque per i Consiglieri, alla quale teniamo tutti.
Presidente - Per la risposta, ha chiesto la parola l'assessore Bertschy.
Bertschy (AV-VdA) - Se non le dispiace, invertirei l'ordine della risposta; partiamo dalla seconda per confermarle quello che lei ha anticipato: finalmente il Centro inizia a lavorare. Sono iniziate e sono state programmate le prime attività, i primi prelievi. In questo mese di gennaio c'è l'inizio di quel lavoro che un po' tutti stiamo aspettando vista l'enorme importanza di questo progetto non solo in termini finanziari. Questo è un progetto che vede un investimento da parte della nostra Amministrazione, ma che vede un investimento soprattutto in una visione futura di una Regione che mette al centro della sua attività in maniera importante la ricerca, in questo caso la ricerca scientifica; da questo progetto sappiamo quante ulteriori nuove azioni possiamo generare e è anche su quelle che stiamo già lavorando, perché il CMP3 deve essere un grande volano di altri progetti.
"Qual è lo stato dell'altro progetto CMP3 "5000genomi@VdA"? Lo stato dell'arte è positivo, perché finalmente si inizia il lavoro che tutti auspichiamo. È bene anche dire però che finora l'Amministrazione regionale, proprio perché tutta una serie di attività amministrative e di rendicontazioni non si sono ancora concluse, non ha ancora erogato i contributi. Sotto il profilo progettuale e degli obiettivi che il Centro dovrà raggiungere, il percorso ha iniziato finalmente ad andare nella direzione giusta; sotto il profilo amministrativo, invece si stanno continuando a fare tutte le azioni di controllo, com'è giusto che sia, da parte dell'Amministrazione regionale e soprattutto del nucleo che deve controllare l'attività del Centro. Il progetto è stato presentato in una riunione prima delle vacanze anche al nuovo Direttore generale dell'azienda, in modo che ci fosse una presa in carico importante della nostra azienda a riguardo di questo progetto e anche per il ruolo che l'azienda ha, per esempio, per la Biobanca, per le attività che per tutta una serie di motivi... anche sotto questo profilo, il Covid ha creato sicuramente dei problemi a dare continuità al lavoro... anche su questo l'azienda deve lavorare, quindi lo stato dell'arte è di un progetto che inizia il suo percorso.
Per venire alla richiesta: "se sono state fatte le azioni correttive e rimossi i rilievi indicati dal gruppo di monitoraggio e, in caso contrario, come si intende procedere", devo dirle che i due problemi importanti erano stati l'approvazione dei protocolli di studio da parte del Comitato etico e l'autorizzazione all'esercizio dell'attività sanitaria da parte del laboratorio. L'autorizzazione è stata rilasciata a fine novembre e finalmente anche sotto questo profilo tutto è in regola per poter lavorare; per quanto riguarda i protocolli, sono stati suddivisi in cinque protocolli di studio, due di questi sono stati approvati, altri sono in fase di discussione. Diciamo che c'è stata - e questo lo dico con la massima collaborazione - anche la difficoltà da parte di tutti a lavorare in una fase molto particolare, perché comunque i tempi di discussione, i tempi di verbalizzazione, i tempi anche di risposta sono stati tempi abbastanza lunghi anche da parte del Comitato etico. L'importante è che comunque si sia trovato modo di interloquire nella maniera giusta tra i soggetti che hanno proposto i protocolli e il Comitato; adesso c'è un confronto che è sul piano della discussione, ovviamente scientifica, ma che, per fortuna, ci permette di avanzare con i progetti come da interesse da parte di tutti. Le due questioni principali sono state affrontate e in questo senso, appunto, c'è la possibilità di partire con i primi due protocolli, ma si partirà nel corso del 2022 anche con gli altri protocolli.
La richiesta di avere una relazione semestrale o nei tempi che decideremo credo sia corretta; questo per aggiornare tutti sullo stato dell'avanzamento del lavoro e soprattutto per mantenere al centro dell'attenzione politica il progetto nel suo complesso, perché qui ci sono 21 borse di ricerca assegnate. Ci sono dei ragazzi che oggi sono qua con noi e altri ne arriveranno perché questo è un attrattore di attenzione per ricercatori e per ragazzi che vorranno fare delle esperienze in Valle d'Aosta e per i Valdostani che avranno voglia di tornare in Valle d'Aosta e continuare a fare la loro attività di ricerca scientifica. Per questo proprio in questi giorni sono promosse ulteriori borse di studio. L'impegno che mi prendo quindi è quello sicuramente di tenere informata la Commissione di riferimento e credo potrebbe essere anche utile tornare a fare una visita per un confronto direttamente con i responsabili per capire come le cose stanno procedendo. È fondamentale - abbiamo sollecitato a questo proposito tutto il gruppo - cercare di far sì che il centro apra nuove strade di collaborazione; lo presenteremo anche ai nostri centri di ricerca visto che nel lavoro che vogliamo fare nel prossimo triennio c'è anche quello di migliorare l'azione dei centri di ricerca valdostani. Dovrà quindi anche questo essere inserito in questa visione per rendere sempre più solida, seppure con le diverse finalità di ogni centro, l'azione di ricerca e soprattutto la restituzione di questa ricerca, in questo caso in campo medico, ma in generale come crescita del tessuto sociale, come crescita culturale della comunità e come sviluppo possibile di iniziative che possono anche avere ricadute di tipo imprenditoriale.
Presidente - Per la replica, ha chiesto la parola il consigliere Baccega, ne ha facoltà.
Baccega (GM) - Sono lieto e ho molto apprezzato la sua risposta. La notizia importante che lei ci conferma è che sono stati programmati i primi prelievi, quindi vuol dire che il progetto va avanti, va avanti in piena sicurezza e che quelle azioni correttive sono state rimosse. Certo, siamo consapevoli che il periodo della pandemia non ha agevolato e continua a non agevolare i percorsi e sappiamo tutti benissimo perché. Credo sia una notizia importante e buona per tutti, perché abbiamo prodotto in termini di risorse professionali, di tempo e di risorse economiche e abbiamo fatto un buon investimento e questo non può che rendere lieti tutti i Consiglieri regionali che si sono prodigati in questo percorso.