Oggetto del Consiglio n. 1163 del 13 gennaio 2022 - Resoconto
OGGETTO N. 1163/XVI - Interpellanza: "Legittimità dei compensi previsti nell'avviso pubblico per l'affidamento di un servizio di consulenza in materia legale della Società di servizi Valle d'Aosta S.p.A.".
Marguerettaz (Presidente) - Punto n. 33 all'ordine del giorno. Ha chiesto la parola il vicepresidente Sammaritani, ne ha facoltà.
Sammaritani (LEGA VDA) - Parliamo oggi sempre di Società Servizi Valle d'Aosta e di un avviso pubblico che questa società ha pubblicato, appunto, per l'acquisizione di preventivi finalizzati all'affidamento del servizio di consulenza legale e supporto anche in materia legale.
Avevamo già fatto un intervento a ottobre, nel Consiglio del 6 e 7 ottobre, perché sempre questa società aveva fatto un altro avviso a proposito della nomina dell'organismo di vigilanza e anche in quel caso c'erano stati dei problemi e noi avevamo sollevato delle problematiche sull'entità dei compensi. Relativamente invece a questo nuovo avviso, cioè quello relativo ai servizi legali, abbiamo saputo che l'Ordine degli Avvocati di Aosta ha indirizzato alla società una nota nella quale sollevava dei dubbi di legittimità di questo avviso; tutto questo perché l'avviso quantifica i compensi in 12 mila euro all'anno, al netto degli oneri dell'IVA, quindi compreso il rimborso forfettario del 15 percento che si applica e il 4 percento di oneri previdenziali, però senza precisare tutta una serie di cose... dice ritengo correttamente l'Ordine degli avvocati di Aosta, cioè non si sa quale sia il numero e il valore economico delle procedure di gara oggetto dell'assistenza legale, non si sa il numero e il valore economico dei contratti di acquisto di beni, servizi e forniture, di locazione a uso commerciale, di prestazione occasionale da sottoporre ai collaboratori, di contratti di servizio con la Regione Valle d'Aosta oggetto dell'assistenza legale nella stesura e redazione, il numero delle procedure di reclutamento del personale, il conferimento di incarichi di collaborazione e consulenza, il numero di pareri orali e scritti, gli incontri periodici presso la sede della società, evidenziando altresì - dice questa nota - come le informazioni omesse risultino indispensabili, oltre che per avallare la legittimità della procedura di affidamento, anche per consentire la formulazione di un'offerta seria, consapevole e ponderata da parte di professionisti interessati. In sostanza quindi l'Ordine dice alla Società di servizi: "è tutto troppo generico, tu chiedi dei servizi, dici che l'oggetto del rapporto sarà questo, però potrebbero essere dieci incarichi, cinquanta, cento, non si sa, quindi è chiaro che il compenso non può essere commisurato correttamente".
Naturalmente, è inutile ricordare a noi stessi che abbiamo fatto una legge proprio quest'anno, la n. 19 del 2021, che prevede proprio questo, cioè che rinforza un pochino anche il principio dell'equo compenso, che è un tema su cui si dibatte ormai da anni e che anche a livello nazionale è tuttora sul tavolo. Noi abbiamo fatto una legge che, secondo me, naturalmente, ma non perché ne fossi il primo firmatario ma perché ne sono convinto, è un pochino all'avanguardia, cioè va avanti rispetto a altre situazioni di altre Regioni del nostro Stato. Questa legge precisa esattamente che, ai fini della quantificazione di questi compensi, si debba tenere conto delle norme già vigenti a livello statale, di questa norma nuova che abbiamo fatto noi e soprattutto diceva che "entro 60 giorni la Giunta regionale avrebbe dovuto - entro l'entrata in vigore della legge - adottare questi atti di indirizzo nei confronti di tutte le strutturare regionali, comprese le società controllate direttamente e indirettamente, prevedendo che in tutte le procedure di affidamento i compensi fossero determinati sulla base di parametri stabiliti dai decreti ministeriali dalle singole professionalità, eventualmente anche in collaborazione con gli stessi Ordini che hanno degli organismi al loro interno per cui possono dare dei pareri in ordine alla congruità e alla correttezza di questi parametri".
A questo punto, visto questo avviso, che probabilmente, a mio avviso, anzi, sicuramente, non è corrispondente alla normativa vigente, chiediamo dell'Assessore competente se la Giunta regionale abbia già ottemperato a quanto previsto dall'articolo 2, comma 2, lettera a), della legge regionale n. 19/2021 e, in caso negativo, se e quando sia intenzione sua provvedere; se il Governo regionale condivide i dubbi circa la legittimità dei compensi previsti nell'avviso in questione visto che la legge n. 19/2021 è già da tempo in vigore.
Dalle ore 09:34 riassume la Presidenza il presidente Bertin
Bertin (Presidente) - Per la risposta, la parola all'assessore Caveri.
Caveri (AV-VdA Unie) - Sarà una risposta molto rapida che parte, se lei consente, dal secondo quesito, cioè in data 20 dicembre 2021 la società ha provveduto a inviare ai candidati, all'Ordine degli avvocati la comunicazione della revoca. Forse lei lo sapeva già ed è, come dire, una revoca che segue le opportune riflessioni e valutazioni dell'Ordine degli avvocati di Aosta che lei ha ricordato proprio rispetto ad alcuni aspetti incongrui di quanto era stato stabilito dalla Società di Servizi Valle d'Aosta che ne ha preso d'atto e appunto, come dicevo, ha revocato.
Per quanto riguarda invece il primo quesito che lei aveva già posto qualche mese fa, si evidenzia che sono in corso - così mi è stato riferito, non sono i miei Uffici che devono occuparsene - le valutazioni per la predisposizione della delibera applicativa di quanto previsto dall'articolo 2, comma 2, della legge regionale n. 19/2021, che, come lei ricorda, è una legge d'avanguardia che parte dal presupposto che non si debbono - e lo dico anche come giornalista professionista - a fronte di una categoria abbastanza vessata dal punto di vista della riduzione dei costi... oggi molti giovani giornalisti devono lavorare sottopagati, a pezzo, a fotografia, e quindi sono particolarmente sensibile a quanto lei ha detto e anche alla proposta che è stata approvata dal Consiglio Valle; ribadirò agli Uffici la necessità di applicare rapidamente quanto previsto dalla nuova normativa regionale.
Presidente - Per la replica, ha chiesto la parola il consigliere Sammaritani, ne ha facoltà.
Sammaritani (LEGA VDA) - Naturalmente condivido il contenuto della sua risposta, per quanto sintetica. Diciamo che, purtroppo - e l'avevo già detto a ottobre - facciamo le leggi, ci diamo delle regole, la legge impegnava la Giunta e questa delibera ancora oggi non c'è. Secondo me, quanto meno, adesso non so quanto sia complessa perché non me ne sto occupando e non me ne sono occupato; devo ritenere però che abbiamo la prova provata, con queste nostre situazioni che abbiamo segnalato, chi dovrebbe conoscere le norme vigenti, soprattutto quelle regionali che ci facciamo noi stessi, non le conosce, tanto che, purtroppo - e c'è un passaggio che mancava e che non ho detto prima, l'ho saputo peraltro dopo e a cui neanche lei ha fatto cenno -, sulle prime note che ha fatto l'Ordine degli avvocati alla Società Servizi la risposta è stata: "abbiamo fatto tutto bene". In realtà, l'Ordine degli avvocati aveva detto: "allora, vediamo che cosa ne pensa l'ANAC" e l'ANAC ha risposto: "non è fatto per niente bene, perché questo sistema viola chiaramente..."
(intervento di un Consigliere, fuori microfono)
... un lapsus calami, sì, ho capito benissimo, quindi può capitare...
Allora, l'ANAC si è pronunciata, come ci siamo pronunciati noi, dicendo chiaramente, come ha sostenuto l'Ordine degli avvocati: "no, se tu non mi dici quante volte vuoi che il professionista venga presso la tua sede, quanti contratti devi fare, quanti... è chiaro che il compenso è scorretto" ed è scorretto in modo molto forte, per quello che diceva lei giustamente a proposito dei giornalisti, lo stesso lo vivono gli altri professionisti. Dico questo perché i rapidi calcoli che ha fatto l'Ordine degli avvocati portava a un compenso, sempre abbastanza generico, ma quanto meno minimo di oltre 24 mila euro. Qui invece si parlava di 12 e oltretutto al lordo del 15 percento e del 4 percento previdenziale, quindi l'ANAC stessa che fa i conti dice: "questo compenso in realtà era 10 mila euro, 10 mila euro per tutta quest'attività è meno del 50 percento di un onorario minimo". Davvero quindi il tema è questo: bisogna sensibilizzare fortemente tutti i soggetti su cui possiamo intervenire, evidentemente, perché la nostra competenza è limitata, non è che possiamo imporre a una società privata - questo lo può fare soltanto lo Stato o altri soggetti -, però tutti quelli che abbiamo cercato di mettere nella legge, cioè tutti coloro che sono la Regione in primis, naturalmente, tutti quelli del comparto, le società partecipate in qualsiasi modo, eccetera, compresi possibilmente anche gli Enti locali, devono adeguarsi. Sarebbe quindi stato bene comunque mandare almeno una comunicazione; peraltro - sembra un po' paradossale - uno dei servizi che doveva essere demandato al legale da assumere attraverso questo bando era proprio quello di tenere aggiornata la società sulle leggi vigenti, quindi evidentemente c'è questa carenza, ma lo capisco, non siamo tutti giuristi, non siamo tutti commercialisti, non siamo tutti giornalisti, ognuno fa il suo. È giusto quindi che la Giunta che deve emanare questa delibera e lo faccia quanto prima; nel frattempo, se ci sarà ancora una moratoria su questo - perché siamo a gennaio (l'altra l'abbiamo discussa ad ottobre) e siamo ancora nella stessa situazione - almeno si attivi per mandare una nota alle società. Questo lo chiedo proprio a livello operativo, pratico dicendo: "sappiate che abbiamo una legge sull'equo compenso, applicatela o comunque chiedeteci ausilio o chiedete ausilio agli ordini professionali, ve lo daranno sicuramente".