Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 1147 del 12 gennaio 2022 - Resoconto

OGGETTO N. 1147/XVI - Interrogazione: "Valutazione della possibilità di impiego di personale dell'esercito italiano per l'effettuazione di tamponi rapidi agli insegnanti e agli studenti dell'Alta e Bassa Valle".

Bertin (Presidente) - Alla presenza di 33 consiglieri, possiamo riprendere l'analisi dell'ordine del giorno. Siamo all'interpellanza al punto n. 19 dell'ordine del giorno. Risponde l'assessore Barmasse, ne ha facoltà.

Barmasse (UV) - Se sia stata valutata la possibilità dell'impiego del personale dell'esercito italiano nelle scuole valdostane distanti dal drive-in di Aosta, siano esse situate in alta Valle che in bassa Valle, al fine di consentire l'effettuazione di tamponi rapidi a insegnanti e studenti: questa è la domanda. Con riferimento all'oggetto dell'interrogazione, informo che nel corso degli ultimi mesi, in considerazione della ripresa con vigore del contagio da virus Covid-19 e del permanere di una grave carenza di personale soprattutto medico-infermieristico, sono state inviate tre note alle autorità competenti, con richiesta di concorso militare sanitario e di supporto logistico amministrativo.

La prima nota, a firma congiunta mia, dell'allora commissario dell'azienda USL della Valle d'Aosta, del capo della Protezione civile regionale, è datata 26 novembre 2021 ed è stata destinata al comando Truppe alpine del presidio Valle d'Aosta e al comando militare Esercito del Piemonte. Con la medesima, nel rappresentare le criticità emergenziali nel territorio regionale, si faceva richiesta di un aiuto urgente, prioritariamente in termini di personale militare sia medico che infermieristico, per alleviare le gravi carenze di organico, al fine di contribuire alla funzionalità del centro vaccinale e della struttura di sorveglianza sanitaria di tracciamento dei contagi.

La seconda nota, a firma congiunta mia e del direttore generale dell'azienda USL della Valle d'Aosta, riporta la data del 21 dicembre 2021 ed è stata destinata al dipartimento nazionale di Protezione civile. Con la medesima si faceva richiesta di infermieri militari da impiegare presso il centro vaccinale di Aosta e si domandava l'attivazione del protocollo Atena, concernente il testing Covid-19 da svolgersi nelle scuole.

La terza nota è datata 31 dicembre 2021 ed è stata destinata all'ufficiale di coordinamento regionale Operazione CR della Valle d'Aosta e all'ufficiale responsabile regionale Operazione Igea Minerva EOS Valle d'Aosta. Con la medesima è stata reiterata la richiesta di attivazione dell'operazione Atena, domandando la messa a disposizione di un team mobile per raggiungere le scuole distribuite sul vasto territorio regionale, composto da un medico e due infermieri militari. Si è fatto altresì richiesta di personale infermieristico militare da impiegarsi, sia presso il drive-in, sia per il tracciamento, sia per le vaccinazioni della popolazione.

Inoltre, in data 30 dicembre abbiamo risposto a una nota della struttura di supporto commissariale per l'emergenza Covid-19 del 28 dicembre 2021, richiedendo la presenza di almeno sei militari, ruolo sanitario, sociosanitario e amministrativo, da dedicare esclusivamente a tempo pieno al tracciamento in ambito scolastico, che garantirebbe un solido presidio dell'attività di monitoraggio dei casi di infezione da Sars-Cov-2 in ambito scolastico. Oggi siamo ancora in attesa di riscontro delle suddette richieste.

Presidente - Per replica la consigliera Foudraz.

Foudraz (LEGA VDA) - L'interrogazione che è stata proposta oggi in aula è scaturita da segnalazioni che abbiamo ricevuto e da articoli apparsi su quotidiani locali. Nello specifico, si lamentava il fatto che numerose famiglie di studenti e insegnanti, residenti nella bassa Valle, al fine del mantenimento della didattica in presenza a seguito di alcuni casi di positività al Covid - la scuola media in questione era quella di Pont-Saint-Martin - erano costretti a sorveglianza sanitaria con l'effettuazione di tamponi rapidi gratuiti presso il drive-in di Aosta, con disagi in termini di raggiungimento e di tempo, oppure potevano eseguire questi tamponi rapidi, però a pagamento a carico delle famiglie, presso le varie farmacie delle zone. Stesso discorso si presenta per coloro che risiedono in alta Valle.

Visti i vari comunicati stampa pubblicati nello scorso mese di dicembre ed emersa l'eventuale possibilità dell'utilizzo del personale dell'esercito italiano, al fine di cooperare con il personale sanitario dell'azienda USL per la sorveglianza sanitaria e l'esecuzione dei tamponi, si è inoltrata questa iniziativa. Inoltre, considerato che in un'intervista, che è apparsa sul settimanale Gazzetta Matin del 27 dicembre, l'assessore Caveri dichiarava che a partire dal 10 gennaio, data di rientro in classe degli studenti dalle festività natalizie, personale dell'esercito italiano sarebbe arrivato nelle scuole, con modalità da definire con il dipartimento prevenzione, al fine di agevolare l'esecuzione dei tamponi. Con la presente iniziativa si voleva appurare se la possibilità dell'impiego del personale militare dislocato in vari punti della regione si potesse attuare, permettendo a tutti i valdostani interessati di avere gli stessi diritti di coloro che hanno la fortuna di abitare in luoghi non distanti dal centro allestito dalla USL alla Pépinière di Aosta, stante anche la disponibilità e la professionalità del personale militare, che aveva prestato la propria opera nel corso dei primi mesi dello scorso anno con l'allestimento dell'ospedale da campo installato nei pressi del drive-in e sicuramente non utilizzato al meglio delle sue possibilità, viste anche le non risposte alle tre note, sino poi al suo completo smantellamento avvenuto ai primi di giugno del 2021.

Ci auguriamo che l'esercito risponda, visto che comunque la disponibilità e il supporto che avevano garantito lo scorso anno serve anche a non appesantire ulteriormente il lavoro del personale sanitario della USL, che dopo due anni direi che è decisamente provato e con dei tour de force non indifferenti. In secondo luogo, per permettere a tutti i valdostani, anche a coloro che abitano nelle vallate laterali, sia che si tratti di persone che risiedono in bassa Valle che di persone residenti in alta Valle, di potersi recare a fare i tamponi di controllo con le stesse modalità che sono riservate al drive-in e alle persone che abitano nella plaine o comunque nei dintorni di Aosta, quindi di permettere anche a loro in maniera gratuita e con un raggiungimento del luogo per poter effettuare questi tamponi in un tempo accettabile.