Oggetto del Consiglio n. 1146 del 12 gennaio 2022 - Resoconto
OGGETTO N. 1146/XVI - Interrogazione: "Individuazione delle patologie le cui cure sono state considerate rinviabili dall'Azienda USL a causa della pandemia".
Bertin (Presidente) - Punto n. 18. Risponde l'assessore Barmasse.
Barmasse (UV) - La domanda è: quali siano precisamente, con un elenco dettagliato e specifico, le patologie rinviabili la cui cura è stata fermata per curare le persone sprovviste di vaccinazioni.
Le prestazioni attualmente sospese sono quelle previste dalle circolari ministeriali emanate nel corso della pandemia, in estrema sintesi tutte quelle non urgenti e non oncologiche, non c'è un elenco di patologie.
La scelta che è stata fatta dall'Azienda è quella di poter permettere, in base alle possibilità delle varie strutture, di mantenere eventualmente degli ambulatori per le strutture che se lo possono permettere perché c'è del personale ancora disponibile ad aprire gli ambulatori, ma la scelta è legata anche a quella circolare ministeriale, per cui tutte le patologie non urgenti - quindi questa è una valutazione clinica - e quelle non oncologiche sarebbero quelle rinviabili.
La riproposizione dei contenuti delle suddette comunicazioni è stata sollecitata dal Ministero con nuova circolare del 18 dicembre 2021 a cui l'Azienda USL ha dato progressivamente attuazione in quanto impegnata a fronteggiare l'incremento importante di casi di queste ultime settimane che occupa fortemente il personale e la crescente difficoltà di garantire la non diffusione dei contagi in ambito ospedaliero.
Ricordo inoltre le numerose assenze di personale sanitario dovute alle sospensioni dei non vaccinati, alle quarantene e positività che colpiscono anche tale personale, che limitano ulteriormente l'erogazione in sicurezza delle prestazioni.
La seconda domanda: "A quanto ammonti in maniera precisa, ovvero con un numero chiaro, il sacco di gente che si è smessa di curare, secondo la dichiarazione del coordinatore dell'emergenza". Cerchiamo di dare una risposta, quindi la riduzione dei ricoveri programmati, a seguito dell'attuale fase Covid - ad oggi, 4 gennaio 2022, questo era l'ultimo dato - con 50 posti letto ordinari dedicati ai pazienti Covid, considerando una degenza media standard, è ipotizzabile in circa una decina di pazienti non ricoverabili per interventi programmati per ogni giorno di blocco.
La domanda numero 3: "Se con la somministrazione del 2,1% rimanente rispetto alle dosi consegnate la situazione sarebbe nettamente cambiata, relativamente all'utilizzo delle dosi vaccinali": alla data del 7 gennaio 2022 la Valle d'Aosta è la prima Regione italiana che si attesti al 105% di somministrazioni rispetto alle consegne, fonte è il Ministero della Salute, ed è al primo posto anche per copertura vaccinale con le terze dosi, il 71,6%, fonte Gimbe. Il quesito sugli effetti di un incremento possibile di utilizzo delle dosi non è pertanto valutabile né attuale perché siamo al 105%.
"A quanto ammonti in maniera precisa il numero di bambini sotto i 12 anni ospedalizzati o deceduti da inizio pandemia a causa Covid-19": non risultano decessi per Covid di bambini della Valle d'Aosta, in Italia al 9 novembre i decessi erano stati 36, nessun ricovero in terapia intensiva, 249 in Italia e 3 ricoveri ordinari, 8.451 in Italia.
Presidente - Per la replica, il consigliere Manfrin.
Manfrin (LEGA VDA) - L'Assessore mi perdonerà se sono un po' polemico, ma lei ormai mi conosce, vedo che le modalità di comunicazione del Governo hanno attecchito anche qui, ovvero dati vecchi o aggiornati a seconda di come possa fare più comodo, perché le dichiarazioni che sono oggetto di questa interrogazione risalgono al 6 di dicembre, significa che le dichiarazioni che sono state fatte in tale data, parlavano della situazione al 6 di dicembre.
Mi viene data una risposta con dati che sono attuali, va benissimo, prendiamo atto delle domande.
Mi ha parlato delle patologie rinviabili facendo riferimento a una circolare del Ministero del 18 dicembre 2021. Le dichiarazioni del coordinatore dell'emergenza sanitaria che ha detto che "Rispetto alle cure ordinarie purtroppo smettiamo di curare un sacco di gente, non va bene", lui il 6 dicembre ha detto "Smettiamo", non "Smetteremo"; significa che loro in tale data hanno smesso di curare qualcuno. Chi, quanti, come, perché, quali patologie sarebbe curioso saperlo, perché se effettivamente non c'era un blocco dell'Ospedale, allora io vorrei chiedere conto di quali e quante persone non sono state curate a quella data, perché o uno tace oppure, se fa delle dichiarazioni che hanno avuto un'eco piuttosto importante sugli organi d'informazione, allora deve fornire le cifre.
Prendo atto ad oggi che quelle erano dichiarazioni intuitu personae, anzi, usando il latino anche mentula canis.
Detto questo andiamo a quel "sacco di gente". Lei mi risponde quante persone al 6 di gennaio. Io le ho chiesto quante persone dopo la dichiarazione del 6 di dicembre, cioè quante persone avete smesso di curare in un periodo in cui l'Ospedale non era bloccato? È curioso saperlo - ma io i dati glieli chiederò - ma sa perché? Perché così io andrò da tutte le persone che effettivamente non avete curato per chiedere come mai non le avete curate quando l'Ospedale non era in stato di blocco.
Prendo atto invece della sua risposta al punto 3 perché, come ho indicato nell'iniziativa, quando sono state fatte queste dichiarazioni, era stato detto: "Caspita, dovete vaccinarvi tutti perché altrimenti qua non riusciamo più a dare il giro". Bene, ma lei mi ha detto che siamo al 105% delle dosi date, allora bisogna esortare a vaccinarsi se non ci sono neanche le dosi da fare? Non ho capito di che cosa si lamentava il coordinatore dell'emergenza a quel punto.
Io sto vaccinando tutti, siamo primi in Italia, la campagna vaccinale va benissimo ma mi lamento e dico "Siete dei maledetti no vax e quindi stiamo smettendo di curare la gente" ma lo si fa a fronte di dati che lo confermano, non lo si fa così perché lo devo dire, perché lo dicono tutti e allora è bello dirlo, perché queste dichiarazioni hanno degli effetti, ricordiamocelo.
Mi permetto di dire - perché questo è stato affrontato in V Commissione - che voi avete fatto un piano, "Confronto tempi d'attesa ottobre 2019 versus ottobre 2021", dove vi vantavate di aver abbattuto le liste d'attesa. Leggo che nel 2020 il 78% delle liste di attese era in rosso, poi leggo che invece nel 2021 il 62% era in verde, quindi avete ribaltato i tempi delle liste d'attesa.
Voi, a fronte di risultati che dicono che le liste d'attesa le avete battute per larga parte rispetto al 2019, perché nel 2019 in uno stato in cui la pandemia non c'era - penso lo sappiamo tutti - il 50% delle liste d'attesa era in rosso, quando non c'era la pandemia le liste d'attesa erano in rosso, e nel 2021, con la pandemia in atto, il 62% delle liste d'attesa le avete abbattute.
Allora, le liste di attesa le avete abbattute, siete bravi, bravissimi. Le inoculazioni sono al numero 1 in Italia: Dichiarate che non curate la gente perché avete l'Ospedale pieno perché ci sono troppi no vax. Allora, mi chiedo: quali credibilità hanno le dichiarazioni che ha fatto il dottor Montagnani? Rispetto a quello che mi ha detto e rispetto ai dati che ho nessuna, ma non è la prima volta che vengono fatte dichiarazioni senza costrutto, semplicemente perché ho l'impressione che qualcuno le debba fare perché gli dicono: "Lo fanno tutti" e allora si devono fare.
Che si faccia le dichiarazioni con i dati in mano, io i dati in mano li ho chiesti e non dicono quello che è stato detto il 6 dicembre.
Farò una richiesta di accesso agli atti - voglio vedere - e andrò dalle persone che non sono state curate a questo punto, secondo le dichiarazioni di questo dottore, e gli dirò: "Non sei stato curato? Benissimo. Questi sono i dati delle liste di attesa e dei ricoveri, puoi fare la tua azione secondo me, se non sei stato curato perché il posto c'era"; lo dicono le statistiche, i numeri, le inoculazioni e smettiamo di prenderci in giro e dare sempre la colpa alla pandemia.
Se le cose non funzionano qua, forse è ora che qualcuno si assuma la responsabilità e non che le addossi alla pandemia. La pandemia sta diventando una scusa e non l'origine dei problemi.
Presidente - Con questo punto all'ordine del giorno sospendiamo i lavori mattutini del Consiglio che riprenderà alle ore 15:00.
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La seduta termina alle ore 12:56.