Oggetto del Consiglio n. 1104 del 2 dicembre 2021 - Resoconto
OGGETTO N. 1104/XVI - Ordine dei lavori. Iscrizione all'ordine del giorno di una risoluzione.
Bertin (Presidente) - A questo punto, prima di passare all'esame delle mozioni, iscriviamo una risoluzione che è pervenuta alla Presidenza. La risoluzione l'avete ricevuta via e-mail. La votazione è aperta.
Esito della votazione:
Presenti, votanti e favorevoli: 30
Il Consiglio approva all'unanimità.
La risoluzione è iscritta all'ordine del giorno.
Nel passare alle mozioni, segnalo che anche in accordo con il proponente Baccega, la mozione al punto n. 42 verrà trattata successivamente, poiché il Presidente della Regione è momentaneamente presente alla riunione on line con la conferenza dei Presidenti. C'è una richiesta di intervento da parte del consigliere Marguerettaz, ne ha facoltà.
Marguerettaz (UV) - Chiedo una sospensione per una riunione di maggioranza.
Presidente - Sospensione accordata.
La seduta è sospesa dalle ore 11:30 alle ore 12:04.
Bertin (Presidente) - Riprendiamo i lavori del Consiglio dopo la sospensione. C'è una prenotazione da parte del consigliere Marguerettaz a cui passo la parola.
Marguerettaz (UV) - Mi scuso per l'interruzione dei lavori, ma era per una mozione d'ordine. Purtroppo stiamo assistendo a tutta una serie di speculazioni su un'attività del Consiglio che è stata effettuata ieri e credo sia indispensabile che il Presidente del Consiglio, piuttosto che il Presidente della Regione, intervengano per fare chiarezza.
Il caso in esame è un presunto conflitto di interesse rispetto a una votazione che c'è stata ieri, dove si adombra l'idea e si comunica purtroppo, nonostante un comunicato fatto ieri, che alla votazione hanno partecipato delle persone che hanno dei debiti. Questa mattina abbiamo letto un comunicato stampa dove qualcuno dice: "Noi non abbiamo votato perché siamo parte in causa"; io dico l'esatto contrario: io ho partecipato alla votazione, perché non ho debiti nei confronti della Regione. Quindi, rispetto a questa cosa, io chiedo formalmente al Presidente del Consiglio e al Presidente della Regione di dichiarare se quanto da me affermato corrisponde a verità o meno.
È ovviamente facile da verificare, perché ne va del buon nome del Consiglio e del buon nome nostro. Credo che una serie di speculazioni che sono state fatte da componenti politici che non sono presenti in questa aula, verranno poi valutati nelle opportune sedi, però credo ci sia la necessità di fare chiarezza. Marguerettaz a oggi non ha debiti nei confronti della Regione, poi tutte le altre valutazioni le faremo dopo.
Presidente - Consigliere Testolin.
Testolin (UV) - Credo che la chiarezza, così come esplicitato dal capogruppo dell'Union Valdôtaine Marguerettaz, debba far emergere quelle che sono delle situazioni che vengono confuse da movimenti politici all'interno e all'esterno di quest'aula, che trovano la loro forza in notizie infondate, false e che si appoggiano su un bieco movimento populistico, per farsi della pubblicità quando dovrebbero guardarsi peraltro molte volte a casa loro nell'incapacità di portare avanti determinati procedimenti.
Anche da parte mia posso tranquillamente affermare di non avere alcun debito nei confronti dell'Amministrazione regionale, il che permette di partecipare alle votazioni come quella di ieri in maniera assolutamente serena e di lavorare in maniera altrettanto serena, così come si è fatto sempre all'interno e all'esterno di quest'aula, senza dover essere smentito da chi non conosce le informazioni e ne fa un uso assolutamente inappropriato.
Anche da parte mia chiedo la conferma al Presidente della Regione e al Presidente del Consiglio di quanto affermato, senza timore di essere smentito.
Presidente - Sempre per mozione d'ordine il consigliere Marquis.
Marquis (SA) - Mi associo anch'io alle considerazioni fatte dai colleghi Marguerettaz e Testolin che mi hanno preceduto. Io oltretutto ieri per ragioni di salute non ho potuto partecipare ai lavori del Consiglio e ho appena visto delle vignette che sono state diffuse mediaticamente, anche con la mia posizione che è del tutto falsa rispetto alla situazione che si è venuta a creare. Credo che questo sciacallaggio politico che, da parte di alcune forze si sta facendo in questi giorni, debba finire e credo che sia corretto che venga fatta chiarezza definitivamente su questo argomento.
Aggiungo che ieri mattina ho avuto modo di partecipare on-line un attimo e seguire i lavori e posso confermare che quello che ne è uscito è sicuramente un quadro confusorio nella trattazione di questo argomento. Mi stupisce che ci sia chi, anche dentro l'aula, cerca di alimentare confusione mescolando ricorsi alla Corte Costituzionale con le questioni del debito. Io credo che, se si è in buona fede, forse bisogna approfondire di più le cose, o peggio se non lo si è, lascio a voi trarne le conclusioni.
Per quanto invece mi riguarda, ho onorato quello che mi è stato addebitato nei primi del mese di settembre e chiedo conferma alla Presidenza del Governo e alla Presidente del Consiglio regionale se ciò è avvenuto, perché credo, come ho detto prima, che vada fatta oggi definitiva chiarezza per far sì che i valdostani sappiano come stanno le cose.
Presidente - Consigliere Restano per mozione d'ordine. Brevemente, grazie.
Restano (GM) - Come già detto dai miei colleghi, voglio significare a quest'aula che ho estinto il debito nei confronti della Regione, ho provveduto a pagare, quindi non sono debitore nei confronti della Regione e ho potuto partecipare con serenità e con tranquillità al voto di ieri.
Sono stupito che delle forze politiche presenti in aula e delle forze politiche che non sono riuscite neppure a presentare la loro lista alle scorse elezioni regionali approfittino di queste situazioni per diffamare dei Consiglieri eletti in Regione.
Continuerò a lavorare serenamente, così come da mandato elettorale, e mi riservo di procedere in tutte le sedi opportune per tutelare la mia figura.
Presidente - Consigliere Baccega.
Baccega (GM) - Per esclusione sono quello che dovrà parlare rispetto a quell'immagine che è uscita dal movimento ADU e che sta girando sui social. In realtà io sono ancora un debitore nei confronti della Regione, in quanto tra le diverse assicurazioni la mia assicurazione non si è ancora espressa per me e per altri. La procedura è avviata, ovviamente, ma, ribadisco, sono sereno perché il lavoro che hanno svolto gli uffici della Presidenza del Consiglio, l'Avvocatura, nel definire che fino a che non siamo condannati definitivamente, quindi il ricorso in Cassazione che abbiamo provveduto a fare ha determinato la sospensione, da questo punto di vista sono tranquillo. Quindi, aspetto la sentenza della Cassazione per capire se dovrò uscire da questo Consiglio regionale per aver pigiato il dito ed espresso un voto favorevole a una delibera di Consiglio per il quale sono stato condannato a risarcire 2 milioni e 400 mila euro più le spese. Io ovviamente non ho partecipato al voto.
Presidente - Consigliere Rollandin.
Rollandin (PA) - Io ho precisato che non ho partecipato al voto, in quanto si diceva che c'erano evidentemente invece le partecipazioni da parte di chi ancora è in una situazione diversa. Ho fatto la dichiarazione che non ho partecipato al voto.
Presidente - Consigliere Manfrin.
Manfrin (LEGA VDA) - In tutta questa discussione io ravviso due criticità, e parto dal fondo. La prima criticità che ravviso è quella che il collega Sammaritani le ha evidenziato ieri, cioè il fatto che se ci sono dei colleghi che in quest'aula si devono esprimere per dire se abbiano o meno dei debiti nei confronti dell'amministrazione e il fatto che noi abbiamo dovuto esprimere un voto su un atto che sosteneva che alcuni consiglieri che non erano specificati, perché c'era soltanto una sentenza citata nel documento e quindi non si faceva una cernita fra chi era debitore, chi non era debitore e quant'altro, evidenzia - come il collega Sammaritani ha avuto modo di dire ieri - che c'è stata una carenza di istruttoria e che questo atto è stato posto all'attenzione di questo Consiglio senza essere stato adeguatamente approfondito. Significa che quest'aula si è espressa su un argomento, su un atto, senza avere contezza di quello che andava a votare. Questo ha ingenerato la confusione che oggi stiamo prendendo in esame con questa discussione.
Non cito nemmeno le forze politiche che pongono alcuni dubbi, perché credo, come è stato detto, che prendere lezioni di democrazia o di amministrazione da chi non è nemmeno in grado di depositare una lista perché sbaglia le firme, sia veramente anche questo un ossimoro, in questo caso davvero. Ma detto questo, il punto che rimane è uno: la carenza di questa istruttoria, presidente Bertin, è una sua precisa responsabilità. Così come precisa responsabilità, presidente Bertin, è il fatto che noi stiamo facendo una discussione con mozioni d'ordine che non hanno senso di esistere, perché queste non sono mozioni d'ordine, questa è una discussione politica che non è stata decisa né approvata dalla Conferenza dei Capigruppo. Quindi, le chiederei in funzione di che cosa, Presidente, lei sta consentendo di parlare in quest'aula se non si è deciso di fare una discussione politica. Una discussione politica che, le rammento, abbiamo chiesto più volte noi in quest'aula e ci è stata sempre negata. Presidente, lei ha una doppia responsabilità, sia nel merito dell'istruttoria, sia nel merito di questo dibattito.
Le chiederei, siccome gliel'hanno chiesto molti colleghi in questo caso, a questo punto, visto che non l'ha fatto ieri nascondendosi dietro eventuali istruttorie, atti e quant'altro, per una volta di esprimersi e di prendere una posizione in quest'aula. Perché è troppo facile occupare quella carica e prendere lo stipendio alla fine del mese e beneficiare di tutta la visibilità e di tutti i benefici che dà quella posizione senza mai risponderne, è troppo facile, Presidente. Prenda posizione una volta, ci dica come la pensa.
Presidente - Consigliera Minelli, ne ha facoltà.
Minelli (PCP) - Oggi si apprendono in aula degli elementi nuovi che erano gli stessi che noi abbiamo chiesto ieri. Durante il suo intervento la collega Guichardaz ha detto, tra le altre cose: "Al limite, se tutti i consiglieri oggetto della sentenza hanno versato quanto dovuto, non c'è neppure da discutere. Ma qual è la situazione reale? Non so se ci sono dei consiglieri che lo sanno, noi di certo no". Oggi vengono messi sul piatto in quest'aula degli elementi che ieri non c'erano e di cui non si era a conoscenza.
Che cosa è successo? Come abbiamo detto, tutto è stato gestito in maniera oscura, non c'è stata quella trasparenza di cui c'era bisogno e che abbiamo invocato. Abbiamo chiesto anche di fornire alla Commissione, anche se era tardi, avrebbe dovuto essere fatto prima, tutto il materiale necessario, tutto ciò che rientra in questa istruttoria di cui ci è stato detto. Addirittura, la collega Guichardaz in Conferenza dei Capigruppo ha chiesto di avere questo materiale, che venisse fornito alla I Commissione ed è stato detto di fare un 116 o una richiesta, perché al Presidente del Consiglio non si fa un 116, ma non è questo il punto. Quindi, se si portavano a conoscenza le cose precedentemente, di sicuro si sarebbero chiariti alcuni aspetti e non saremmo oggi a discutere questa cosa, forse non saremmo neanche arrivati a quel voto.
Sul fatto che sono stati accusati - in particolare mi rivolgo al collega Restano, che ha parlato di accuse di diffamazione a gruppi che sono presenti in aula e fuori dall'aula - noi respingiamo con forza tutte le accuse di diffamazione. Abbiamo semplicemente detto che il partecipare a questa votazione di ieri da parte di alcuni, a noi sembrava una scelta inopportuna e discutibile. Credo che sia ancora possibile esprimersi in questo modo, che è rispettoso, di fronte a un atto che era delicato e che noi abbiamo ritenuto in qualche modo, come ho detto, inopportuno. Le accuse di diffamazione noi non le riceviamo.
Presidente - Presidente della Regione Lavevaz.
Lavevaz (UV) - Visto che è stata posta una domanda puntuale, credo che la richiesta di chiarezza sia quanto mai opportuna. Le speculazioni e le strumentalizzazioni o anche lo sciacallaggio, potremmo definirlo così, che c'è stato in questi giorni, è quanto mai antipatico e inopportuno in qualsiasi tipo di dibattito politico.
Io ho sentito l'Avvocatura e quindi posso confermare che i consiglieri che hanno partecipato alle votazioni di ieri, così come chi era assente, ha estinto completamente la propria posizione debitoria verso la Regione e quindi non ha più nessun tipo di debito, quindi ha partecipato - se ce ne fosse il dubbio - in maniera assolutamente lecita alla votazione. Sono state peraltro - mi è stato comunicato - anche interrotte tutte le procedure di esecuzioni immobiliari e quant'altro, quindi la posizione è completamente sanata per i consiglieri che hanno partecipato alla votazione, così come per il consigliere Marquis che non era presente.
Presidente - Per quel che riguarda l'istruttoria, è stata fatta esattamente come per tutti i casi di incompatibilità e ineleggibilità a inizio legislatura e nel corso della legislatura quando vi sono delle sostituzioni. Gli uffici del Consiglio della Regione hanno verificato l'esistenza o meno dell'incompatibilità nel caso specifico e sulla base dell'istruttoria, una istruttoria piuttosto approfondita, è emerso che non vi era questa sussistenza.
Nell'aderire all'istruttoria, abbiamo portato in Consiglio regionale, come si fa esattamente a inizio legislatura, l'istruttoria e il caso. Come a inizio legislatura, il Consiglio regionale è chiamato a esprimersi in base all'istruttoria, che tra l'altro era presente nella deliberazione, e su quella si vota, esattamente con gli stessi meccanismi prodotti a inizio legislatura, quando si parla di incompatibilità e ineleggibilità; nessun elemento particolare, nessuna particolare situazione.
Possiamo riprendere i lavori. Per mozione d'ordine, consigliere Manfrin.
Manfrin (LEGA VDA) - Io le ho posto una questione regolamentare, oltre che istruttoria. Lei nel merito della questione non ha ritenuto opportuno rispondere, quindi le chiedo: stiamo discutendo di una mozione d'ordine? e questa mozione d'ordine su cosa verte? oppure stiamo facendo una discussione politica e sono autorizzati tutti a intervenire sull'universo mondo, senza che vi sia stata una autorizzazione a monte della Conferenza dei Capigruppo?
Glielo chiedo sa perché? Perché visto che viviamo, a questo punto, in un mondo fatto di consuetudini che si applicano a volte, a seconda di chi è il soggetto, almeno ci rende edotti e, a questo punto, se avremo qualcosa da dire in generale o su quello che vogliamo, visto che ci ha richiamato al rispetto del Regolamento e quant'altro con la sua bella mail, a questo punto potremmo schiacciare quando vogliamo e quando vorremo interveniamo e diciamo quello che ci passa per la testa, se la mozione d'ordine può riguardare qualsiasi cosa. Se invece questa discussione è politica, a questo punto prendiamo atto che la discussione politica in questa aula si potrà fare quando lo riterremo opportuno e a questo utilizzeremo questo strumento quando lo riterremo opportuno.
Presidente - Consigliere Marguerettaz ne ha facoltà.
Marguerettaz (UV) - Nono voglio rubare altro tempo. La mozione d'ordine era puntuale, nel senso che si chiedeva semplicemente una conferma, perché qua si metteva in dubbio un'attività del Consiglio, quindi non c'era una discussione. Abbiamo detto che avremo modo di fare magari una conferenza stampa sulle cose, ma qua era semplicemente una domanda, se esisteva o meno un conflitto di interesse e se c'erano dei debiti. Quindi, come ha visto, al di là di alcuni accessori, la richiesta non era una discussione politica, era puntuale.
Presidente - Appunto, si trattava di una richiesta in ragione dei lavori di ieri, su una mozione collegata ai lavori di ieri.