Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 1103 del 2 dicembre 2021 - Resoconto

OGGETTO N. 1103/XVI - Interpellanza: "Azioni finalizzate a garantire un nuovo richiamo vaccinale volontario per il corpo docente".

Bertin (Presidente) - Possiamo riprendere i lavori. Siamo al punto n. 41 dell'ordine del giorno. Per l'illustrazione si è prenotata la consigliera Minelli, ne ha facoltà.

Minelli (PCP) - Questa interpellanza nelle richieste che pone è in parte stata superata dagli eventi e dalle disposizioni nazionali che sono sopravvenute. Ho depositato il testo il 18 novembre, quando ancora non era nemmeno stato reso noto il terzo vaccino per coloro che avevano più di 40 anni e poi successivamente per le categorie che devono essere vaccinate con la terza dose in modo più veloce rispetto ad altri.

Vorrei comunque sottolineare alcune questioni. I docenti della scuola valdostana, per una precisa scelta politica del Governo regionale, erano stati invitati nei primi mesi dello scorso anno ad aderire alla campagna vaccinale, in quanto considerati giustamente una categoria a rischio al pari di altri lavoratori i cui contesti di lavoro prevedono dei contatti umani molto stretti. I docenti della Valle d'Aosta hanno accettato, a nostro avviso anche con senso di responsabilità nei confronti della comunità, di accogliere l'offerta vaccinale e lo hanno fatto in un momento in cui c'erano ancora diverse incertezze sulla sicurezza dei farmaci proposti. Molti di loro hanno fatto la vaccinazione nei primi giorni di febbraio 2021, quindi hanno concluso il ciclo vaccinale da tanto tempo, da ormai dieci mesi, e si sa che la copertura del green pass non solo scadrà a febbraio, ma adesso, per il fatto che dall'anno si è scesi a nove mesi, ci sono dei green pass scaduti.

Sappiamo, però, anche che gli studi hanno rivelato che il terzo richiamo dovrebbe essere fatto già dopo cinque mesi dalla seconda somministrazione. Questo significa che già nei mesi scorsi i nostri docenti avrebbero potuto, con una corretta attenzione, una programmazione in questo senso, effettuare la terza vaccinazione. È vero che sono state aperte le vaccinazioni ai docenti, ma dalle informazioni che ci sono arrivate, anche in questi ultimi giorni, il numero delle postazioni non sembra essere sufficiente per quella che dovrebbe, a nostro avviso, risultare una rapida vaccinazione a tappeto.

Quello che noi vorremmo chiedere, e mi scuso perché è un po' modificata la richiesta, alla luce di quanto è stato deciso, se per questa terza vaccinazione che ormai è prevista, se è possibile organizzare non solo come già so che c'è una vaccinazione per gli insegnanti, ma visto che l'obiettivo è di essere tempestivi, considerato che poi con i contagi che sono in aumento e in aumento preoccupante, il fatto di vivere in una comunità come quella scolastica pone sicuramente gli insegnanti in una situazione di maggiore rischio e di conseguenza non solo ovviamente i docenti, ma anche gli alunni e le famiglie. Si sta discutendo tra l'altro in questi giorni se effettuare, se permettere la vaccinazione anche ai minori di 12 anni, segno che la situazione non è di certo facile e continuerà a preoccuparci anche nei mesi a seguire.

Presidente - Risponde l'assessore Caveri.

Caveri (AV-VdA Unie) - Sarà una risposta duplice, in parte da parte mia e in parte da parte dell'assessore Barmasse, soprattutto per queste ultime sollecitazioni della collega Minelli che vanno al di là della questione esclusivamente scolastica.

È vero che per la scuola abbiamo vissuto momenti un po' di caos, nel senso che, come lei sa, le istruzioni del generale Figliuolo sono state molto perentorie rispetto a evitare vaccinazioni per categorie, eccezion fatta per il personale sanitario.

A un certo punto avevamo dato istruzioni come Sovrintendenza per gli ultrasessantenni, quindi gli insegnanti ultrasessantenni potevano prenotarsi, tenendo conto che all'epoca i primi vaccinati erano persone che avevano più di 55 anni. Ci siamo ulteriormente tranquillizzati quando si è scesi a 40 anni, quindi anche in quel caso si andava a coprire comunque una fascia significativa delle prime vaccinazioni più vecchie. Dopodiché, come voi sapete, è cambiata la situazione a seguito dell'estensione dell'obbligo vaccinale per il personale scolastico. Noi, tra l'altro, per personale scolastico - c'è una circolare della segreteria generale - intendiamo anche segreteria e bidelli, perché poteva esserci una ambiguità, essendo personale che non un contratto della scuola propriamente detto.

Sapendo che il 15 dicembre ci sarà l'obbligo vaccinale, la Sovrintendenza agli studi, di intesa con il personale sanitario, e quindi l'Assessorato e la USL, ha messo a disposizione del personale docente educativo una piattaforma per prenotare la vaccinazione. Possono iscriversi le persone senza alcun limite di età, quindi cade quel tabù dell'età, sia chi non ha fatto alcuna dose, e speriamo che siano tanti, perché purtroppo lei sa che esiste uno zoccolo duro, puro e anche molto inventivo per le motivazioni di evitare di fare la vaccinazione, sia chi è in attesa delle dosi successive alla prima e con il green pass in scadenza entro il 31 dicembre 2021 e non hanno ancora una prenotazione confermata prima del 14 dicembre, perché ovviamente c'è anche tutta una parte che si è già prenotata.

Il format della Sovrintendenza doveva essere compilato entro martedì 30 novembre. Non abbiamo ancora a disposizione i dati che si stanno elaborando e le vaccinazioni saranno somministrate al centro polifunzionale della Grand Place di Pollein. Io ieri ci sono stato per la mia vaccinazione e devo dire che con grande rapidità e con grande efficienza si stanno svolgendo, nel caso mio, la terza vaccinazione.

Questo è un po' il quadro e sulle sollecitazioni più generali di un aumento delle vaccinazioni, tenendo conto che c'è anche in prospettiva la possibilità di vaccinazione dei bambini fra i 5 e i 12 anni, credo che possa essere più preciso il collega Barmasse a cui cedo la parola.

Presidente - Assessore Barmasse.

Barmasse (UV) - Per quanto riguarda l'aumento delle vaccinazioni, forse lo avete visto anche dai comunicati stampa, si sta facendo un grosso sforzo con l'azienda USL per cercare di aumentare in maniera significativa il numero di vaccinazioni, proprio alla luce di quelle che sono le recenti normative. Abbiamo fatto un appello che avrete visto anche sui giornali in questi giorni, soprattutto per medici professionisti, sanitari in pensione o anche privati. Mi è stato comunicato stamattina dal direttore generale Uberti, perché da oggi è direttore generale, che stanno arrivando delle prime adesioni, quindi stiamo aumentando il numero del personale sanitario che partecipa e l'ambizione sarebbe quella di riuscire a tenere aperti i centri vaccinali fino a mezzanotte, soprattutto quello di Pollein, quindi praticamente tutto il giorno sette giorni su sette. Ci sono già dei primi segnali e speriamo di riuscire ad andare avanti in quest'ottica.

Per quanto riguarda i bambini, avremo sicuramente la collaborazione dei medici pediatri: nonostante sia un periodo di grande sovraccarico da parte loro, soprattutto per la pediatria territoriale, abbiamo già avuto delle rassicurazioni da parte loro che faranno di tutto per poter vaccinare anche i bimbi appena questo sarà possibile.

Tutto lo sforzo dell'azienda in questo momento è quello di garantire il servizio ospedaliero, perché voi avete visto che i numeri purtroppo stanno aumentando in maniera significativa. Questo comporterà, speriamo limitatamente nel tempo, la chiusura almeno di un altro reparto che in questo momento è dedicato ai ricoveri ordinari, ma diventerà un reparto Covid, e speriamo che non si debba andare oltre, e dall'altra parte sul fronte vaccinale. Queste sono le due grandi sfide di questo periodo da parte della sanità.

Speriamo che ci sia una grossa risposta. I primi segnali sono buoni, come diceva stamattina il direttore generale, qualche risposta dal territorio l'abbiamo. Cercheremo in tutte le maniere di ampliare l'offerta dal punto di vista vaccinale e cercare proprio di vaccinare tutti quelli che devono essere vaccinati nel più breve tempo possibile.

Presidente - Per la replica la consigliera Minelli.

Minelli (PCP) - Grazie a entrambi gli Assessori per la risposta. Mi è parso di comprendere, dalle parole dell'assessore Caveri, che la non scelta di effettuare già a inizio anno scolastico o addirittura prima dell'inizio anno scolastico una campagna ulteriore di vaccinazione, è dovuta alla preoccupazione di incorrere in qualche modo in problemi legati alle disposizioni nazionali.

Quello che vorrei chiedere, a fronte di quello che mi sembra essere un impegno abbastanza massiccio per quello che riguarda in generale le vaccinazioni, ma anche le vaccinazioni degli insegnanti, è che si è parlato della piattaforma e di questo format che dovrebbe essere in piedi a breve. Quello che però, secondo me, è importante cercare di capire è se, a fronte del fatto che una massiccia vaccinazione dei docenti comporta delle assenze, perché così è già stato anche in passato, sia a causa della assenza materiale per spostarsi, penso a chi lavora molto distante dal centro vaccinale, ma anche per gli effetti che la vaccinazione può avere e quindi eventuali assenze dal lavoro, se come è già stato fatto peraltro lo scorso anno è possibile pensare di concentrare maggiormente le vaccinazioni per questa categoria o nei fine settimana o comunque nei periodi, e andiamo adesso incontro anche a un periodo di vacanza, che sono di sospensione dell'attività scolastica, onde evitare i problemi che ben conosciamo e che andrebbero a sommarsi al fatto che purtroppo per molte classi siamo di nuovo in una situazione di didattica a distanza, che è ciò che, a mio avviso, bisognerebbe sforzarsi in tutti i modi di evitare.

Spendo due parole su questo: la didattica a distanza è uno strumento utile, si è rivelato tale per molte situazioni e forse abbiamo anche imparato tutti quanti che è uno strumento che si può utilizzare non solo in una fase di emergenza, però non c'è nulla che sostituisce la scuola in presenza e deve essere lo sforzo dell'Amministrazione quello di fare tutto ciò che è nelle sue possibilità per garantire una didattica di questo tipo.