Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 1102 del 2 dicembre 2021 - Resoconto

OGGETTO N. 1102/XVI - Interpellanza: "Risoluzione delle criticità di copertura del servizio antincendio dei presidi ospedalieri valdostani".

Bertin (Presidente) - Punto n. 40 all'ordine del giorno. Illustra il consigliere Manfrin.

Manfrin (LEGA VDA) - Per trattare questa iniziativa occorre tornare a un documento che abbiamo esaminato e di cui abbiamo parlato più volte in questa aula, che è citatato anche nelle premesse di questa iniziativa. Il documento è la deliberazione del direttore generale n. 164 del 23 aprile 2021 avente a oggetto "Adesione alla convenzione Consip MIES 2 per l'affidamento di un multiservizio tecnologico integrato per gli edifici in uso a qualsiasi titolo, alle pubbliche amministrazione, sanitari. Edizione 2, approvazione del piano tecnico ed economico". Se noi prendiamo questo documento a pagina 10 nel punto 5, intitolato "Riorganizzazione del personale" si può leggere: "Pur consentendo il contratto la terziarizzazione di una più ampia quota di manutenzione, USL ha valutato conveniente aderire per la sola parte obbligatoria, ovvero all'attività di manutenzione meccanica e gestione del calore, con conseguente contenimento dell'impatto organizzativo sulla sola forza lavoro in turno, la cui consistenza è derivante da un lato da esigenze di manutenzione, ma soprattutto alle attuali prescrizioni di prevenzione incendi - attenzione! - che prevedono tre addetti antincendio al Parini e due al Beauregard in turno 24 ore su 24, in totale trenta addetti".

Per i più smemorati in quest'aula, abbiamo trattato di questo accordo perché, mentre prima c'erano dei dipendenti che facevano la manutenzione alla gestione delle strutture, che si occupavano del calore, strutture meccaniche che sono dislocate nei vari punti, sia alla USL, sia al Beauregard, sia al Parini, la USL ha fatto una scelta diversa: invece di dire "abbiamo questa squadra e la manteniamo", ha detto "no, ci costa troppo. Adesso scarichiamo tutta una serie di persone, diamo in gestione l'impianto di cogenerazione a...", adesso non mi ricordo più a quale gestore, però comunque a un gestore privato, "che ci manda una squadra di manutenzione e tutti i manutentori che c'erano prima, una parte li spostiamo e li mandiamo a fare gli uscieri, o ad aprire la sbarra all'Ospedale Parini, e una parte andrà a fare il servizio antincendio, e guadagniamo perché queste persone ce le togliamo".

Allora: quelle persone spostate dalla struttura del servizio tecnico ad altra struttura non sono un guadagno, io le pagavo prima, continuo a pagarle dopo. Si guadagnava, si diceva, risparmiando 60 mila euro l'anno, perché andavano in pensione. Che cosa accade in questo caso, però? Accade che questo rapporto costi-benefici - che non c'è mai stato dato di sapere, di conoscere, perché pare non esista; ne abbiamo parlato più volte in questa aula, ma non c'è stato mai consegnato, ci è sempre stato soltanto detto che c'era un risparmio generico - ha prodotto un problema, ovvero sulla struttura dell'antincendio del Beauregard c'è bisogno di due persone, di due addetti antincendio 24 ore su 24. Ebbene, abbiamo avuto una segnalazione del fatto che non ci fosse questa copertura tutti i giorni e non nelle 24 ore. Io e il collega Ganis ci siamo recati proprio presso la struttura del Beauregard e abbiamo chiesto di parlare con chi si occupava appunto del sistema antincendio. Sorpresa delle sorprese, la persona che si occupava dell'antincendio era una sola e quindi abbiamo potuto verificare con mano che, invece dei due addetti previsti, ce n'era uno solo.

Qual è il problema? Al di là del fatto che non si rispetta le disposizioni che vengono date, ma quello che ci hanno spiegato, sono i Vigili del fuoco stessi che ci hanno detto: "Non si può intervenire da soli in caso di incendio, bisogna essere almeno in due". Quindi, siccome il personale non era sufficiente, che cosa ha fatto la USL? Ha detto: "Adesso facciamo la formazione per gli uscieri che erano già lì e li formiamo a fare lo spegnimento antincendio, ma quello professionale". Risultato: sono stati fatti i corsi al personale che aveva delle gravi limitazioni, delle gravi disabilità, che era assolutamente in là con l'età e queste persone non hanno superato l'abilitazione. Poi sono state addestrate anche altre persone che sono somministrate - di questo ce ne siamo già occupati in quest'aula - secondo noi sostenendo dei costi che non erano da sostenere, ma questa è un'altra questione.

Qual è il risultato? Che in servizio risultano meno delle due persone previste, ma ci sono, per esempio, a volte una, a volta due persone che si occupano di verificare il green pass all'interno. Questo che cosa significa? Che di quegli uscieri che si occupano di verificare il green pass, mettiamo che uno di questi sia legittimato e che abbia il corso per l'antincendio e che scoppi un incendio, per esempio, nel parcheggio superiore al Beauregard, questa persona che fa l'usciere, assieme all'altro addetto che si occupa dell'antincendio, dovrebbero prendere, lasciare la postazione, andare a spegnere l'incendio e nel frattempo lasciare senza presidio l'ingresso. Oppure ancora, se scoppiasse un incendio quando c'è soltanto una persona che può intervenire, si direbbe: "Eh, brucia pure, aspettiamo che arrivi qualcuno, perché io da solo non posso intervenire". La cosa interessante è che, dopo la presentazione di questa iniziativa, ci sono giunte numerose altre segnalazioni che ci evidenziano come questa mancanza non sia un caso, ma sia quasi una regolarità, quindi con regolarità accade che il servizio antincendio del Beauregard non sia coperto.

La riflessione su questo problema ci fa tirare delle somme. Le some sono, come abbiamo già evidenziato in quest'aula e lo ribadiamo: aver allontanato con così tanta leggerezza per un presunto risparmio del personale, ha prodotto questo effetto. Perché cosa accadeva prima? Con le trenta unità di personale in servizio, quelle persone facevano ordinariamente le manutenzioni nelle strutture del Parini, del Beauregard, di Via Ginevra e quant'altro e quindi erano presenti. Queste persone potevano sia fare manutenzione che intervenire in caso di incendio. Adesso queste persone sono state disperse, qualcuno fa solo l'antincendio, qualcuno fa l'usciere, qualcuno è addetto a trasportare le bombole dell'ossigeno ai pazienti. Voi immaginatevi se scoppia un incendio e io sto portando un paziente con la carrozzella alla struttura di oculistica, così c'era scritto nel piano, dico al paziente: "Guardi, aspetti un attimo qua che vado a spegnere l'incendio, la mollo nel corridoio e va bene così". Direi che non è il sistema ideale. A fronte di queste problematiche che si sono evidenziate, considerando anche che una cosa che non è stata detta è che a dicembre, ovvero adesso, non so esattamente quale sia il giorno, andrà in pensione un altro operatore e quindi ci si troverà ancora più in difficoltà, questo servizio evidentemente non verrà coperto.

Qual è il problema di tutta questa questione? La soluzione può essere una, cioè quella di assumere più personale che si occupa dell'antincendio. Ma se viene assunto più personale che si occupa dell'antincendio, si va contro quello che si è scritto sul documento che insisteva sulla fattibilità del passaggio a questo tipo di gestione: mi costerà di meno perché mi libero del personale e poi assumo dell'altro personale. perché mi sono liberato di personale prima, per coprire i servizi che non vengono fatti, perché il gestore privato che si occupa di questo servizio per legge non può intervenire in caso di incendio, non può fare l'antincendio, quindi fa solo la manutenzione. Prima avevamo manutentori che potevano fare l'uno e l'altro, adesso abbiamo manutentori privati che vengono da fuori, che gestiscono impianti di cogenerazione con costi sicuramente superiori per quanto riguarda la vendita dell'energia e dall'altra parte abbiamo del personale che non è sufficiente, ma che non può essere reintegrato perché altrimenti si darebbe torto a quello studio di fattibilità.

Questo lo voglio dire molto chiaramente, Assessore: se per caso si arrivasse ad assumere nuovo personale, questa cosa qui gliela contesteremmo immediatamente, perché voi non potete licenziare le persone o farle andare in pensione perché non servono e poi dire: "ne prendiamo delle altre", altrimenti viene a cadere tutto quel conto che avete fatto.

Alla luce di questa iniziativa e alla luce delle criticità evidenziate, Assessore, le chiedo quali siano le motivazioni che hanno portato alla mancanza di operatore antincendio e se sia intenzione di intervenire per porre rimedio alla criticità segnalata.

Presidente - Risponde l'assessore Barmasse.

Barmasse (UV) - Con riferimento all'oggetto dell'interpellanza, sentita l'azienda USL della Valle d'Aosta, informo che l'adesione dell'azienda USL medesima alla convenzione multiservizio tecnologico MIES 2 di Consip, per l'efficientamento energetico dei presidi ospedalieri, ha comportato la terziarizzazione delle operazioni di manutenzione degli impianti tecnologici meccanici antincendio. Di conseguenza si è resa necessaria la revisione dell'organizzazione aziendale, al fine di raggiungere i seguenti obiettivi: mantenimento della sorveglianza dei presidi antincendio e della squadra antincendio dei presidi ospedalieri, implementando una squadra per le emergenze; raggiungimento di un più elevato livello di prestazione della gestione dell'emergenza in senso lato, emergenza antincendio e altre tipologie di emergenze, secondo i dettami esplicitati sui piani di emergenza; estensione dei compiti di sorveglianza antincendio ad alcune delle sedi territoriali; ottimizzazione e razionalizzazione delle risorse.

L'azienda USL ha precisato che la convenzione Consip MIES 2 e la squadra antincendio attiva presso i presidi ospedalieri non hanno una relazione diretta, ma unicamente indiretta. L'adesione alla convenzione Consip ha per oggetto l'esercizio e la manutenzione degli impianti con interventi di efficientamento energetico dei presidi ospedalieri, obiettivo indubbiamente da perseguire per ragioni di tutela ambientale e di riduzione dei costi operativi. La convenzione, pertanto, nulla ha a che vedere con il numero di addetti alla squadra antincendio, perché la stessa non prevede la presa in carico da parte dell'appaltatore dell'attività di gestione dell'emergenza e sorveglianza antincendio che restano in capo all'azienda USL.

L'adesione alla convenzione ha permesso di orientare diversamente le risorse interne aziendali. La conseguente riorganizzazione aziendale che ne è derivata ha avuto come primo effetto quello di aumentare il personale che compone la squadra antincendio, inserendo nel gruppo anche i portinai dotati di specifica formazione di addetti antincendio, coerente con il profilo di rischio aziendale. Inoltre, la riorganizzazione ha consentito la creazione di un team emergenze in un'accezione più ampia e non solo legata all'emergenza incendio.

L'azienda USL ha riferito che il nuovo team emergenze, frutto della sinergia fra la squadra gestione impianti facente capo alla struttura complessa tecnica, la squadra emergenze SPP facente capo al servizio di prevenzione e protezione e gli addetti alla portineria facenti capo alla struttura complessa coordinamento amministrativo delle aree della prevenzione, garantisce il rispetto del numero minimo di addetti antincendio per ciascun presidio ospedaliero dettato dal calcolo della vigente normativa.

In merito a quanto segnalato relativamente al giorno 16 novembre 2021, dall'analisi del personale in turno risulta che il servizio è stato coperto da addetti della squadra emergenza SPP e dagli addetti di portineria e ciò nel numero previsto, ovvero di due addetti come stabilisce la regola tecnica.

Nella fase attuale di start-up della riorganizzazione del servizio, l'azienda USL ha comunicato di aver attivato il monitoraggio dell'attività, finalizzato a risolvere ogni eventuale non conformità.

Presidente - Per replica consigliere Manfrin.

Manfrin (LEGA VDA) - Vede, Assessore, partirò dal fondo. La risposta che le hanno predisposto sostanzialmente dice che io le sto mentendo, perché lei mi risponde dicendo: "Ma no, abbiamo verificato e il personale in servizio c'era". No, Assessore! Guardi, fossi stato da solo, ma c'era anche il collega Ganis con me. Siamo entrati, abbiamo chiesto di parlare con chi si occupava del servizio antincendio, che era una sola persona, e gli abbiamo chiesto: "quante persone del servizio antincendio ci sono in servizio in questo momento?", risposta: "Soltanto io", perché in teoria ci dovrebbe essere anche il personale che faceva servizio di portineria, che però non ha l'abilitazione. Quindi, a casa mia, se c'è una persona in servizio, non sono due.

Ora, io non voglio diventare cattivo e fare un accesso agli atti per chiedere tutti i cartellini di tutte le persone che erano in servizio e incrociare i dati, ma glielo giuro, Assessore, che di fronte a risposte di questo tipo io lo faccio! E poi andiamo a vedere chi era in servizio e quale abilitazione aveva e andiamo indietro nel tempo e vediamo da un mese a questa parte se il servizio era coperto o meno. E la persona che si è permessa di scrivere che non è così, poi se ne assumerà la responsabilità, perché non esiste! Se non fossi andato io potrei anche credere alla sua risposta, se non fossi andato di persona, non ero neanche da solo, c'era anche il collega Ganis. Più di così, Assessore! Io mi auguro che lei non creda a quello che le scrivono e chi scrive, le scrive delle menzogne! E mi assumo la responsabilità, perché io adesso, visto questa risposta, chiedo i cartellini delle persone che erano in servizio da qui a un mese indietro e vediamo, incrociando i dati, se c'erano due operatori antincendio con qualifica o meno. Poi torniamo in aula e ci divertiamo. È assodato il fatto che non c'era il personale addetto all'antincendio! Non è che c'è un dubbio, questo è un fatto! E non mi faccia neanche richiedere le mail interne che segnalano che non c'è il personale, perché ci sono: ci sono le mail di chi è in servizio che dicono: "guardi che io oggi sono da solo e non copro il servizio". Devo fare richiesta anche di quelle? Non mi sembra il caso!

Detto questo, lei mi ha detto che è stata fatta questa revisione di organizzazione aziendale ed è stato aumentato il personale antincendio. Ma come?! Se è stato aumentato il personale antincendio, come è possibile che non ce ne sia a sufficienza? Stiamo parlando dell'accordo di tre persone, una, due e tre, in servizio al Parini e due al Beauregard, sono trenta addetti e non ce ne sono cinque che riescono a fare il servizio in contemporanea per coprire il servizio 24 ore? Come è possibile che abbiate aumentato il personale antincendio? Non è possibile! E non è possibile nemmeno, e gliel'ho anticipato nella risposta, che mi si dica che c'è il personale che si occupa della portineria che svolge questo servizio, perché il personale della portineria - non mi faccia portare i dati su questo, anche perché sono coperti da privacy - in molti casi ha delle gravi disabilità che non gli permettono di avere l'abilitazione per l'antincendio. Il corso gli è stato fatto fare, sorvoliamo sulle modalità, e non lo hanno superato, quindi non c'è personale sufficiente. Se il personale antincendio fosse sufficiente, non si sarebbe fatto fare il corso antincendio a persone che hanno delle gravi disabilità o hanno una età che non gli permette di viaggiare con gli estintori e di intervenire; parliamo di un intervento antincendio di grado elevato, non di buttare un bicchiere d'acqua su un accendino.

Detto questo, risulta evidente che non è stato aumentato il personale antincendio, a meno che voi non vogliate dire che il personale che faceva la manutenzione prima, avendolo trasformato esclusivamente in personale antincendio, a quel punto è aumentato. Il personale che prima faceva la manutenzione, faceva anche antincendio, quindi non è aumentato, è rimasto uguale, anzi, è diminuito perché alcuni sono stati dispersi in altre sedi, per far figurare che si risparmia con l'accordo Consip MIES 2, ma non è così.

Comunque, a fronte di questa risposta farò le mie richieste di accesso agli atti e poi valuteremo, con i cartellini in mano, con le presenze in mano e con le abilitazioni in mano, chi aveva ragione e chi torto.

Presidente - I lavori del Consiglio sono sospesi per permettere di arieggiare i locali.

La seduta è sospesa dalle ore 10:58 alle ore 11:15.