Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 1101 del 2 dicembre 2021 - Resoconto

OGGETTO N. 1101/XVI - Interpellanza: "Valutazioni in ordine al mantenimento del servizio di emodialisi presso il Centro termale di Saint-Vincent".

Bertin (Presidente) - Punto n. 39 all'ordine del giorno. Illustra la consigliera Foudraz.

Foudraz (LEGA VDA) - L'interpellanza che viene discussa oggi in aula verte nuovamente sulla struttura del centro dialisi di Saint-Vincent, al fine di avere dei dati precisi sul numero dei pazienti che dall'inizio di quest'anno hanno usufruito di questo servizio sanitario. Avevo già presentato nel marzo scorso un'altra iniziativa in merito, nella quale chiedevo all'assessore, tra le altre cose, tutta una serie di dati dal 2012 al 2020 e nello specifico richiedevo il numero dei pazienti che durante quelle annualità avevano fruito della struttura. Ricordo che è una struttura che insiste all'interno del complesso delle Terme di Saint-Vincent, la cui gestione è stata affidata dalla USL a una società privata e il cui canone corrisposto con somme regionali ammonta a circa 760 mila euro annui.

Uno dei punti cruciali di questa iniziativa è il fatto che a oggi permane comunque una carenza generalizzata di medici e operatori sanitari su tutto il territorio regionale. Entrando nello specifico, per quanto riguarda la nefrologia e la dialisi, degli otto medici previsti in pianta organica, ne sono rimasti solo cinque compreso il primario e anche il resto del personale sanitario è in sofferenza; questo dato mi è stato fornito da segnalazioni. Il personale medico e paramedico è quindi costretto a distribuirsi sui tre centri che ci sono nella nostra regione, quindi all'ospedale di Aosta, alla struttura di Saint-Vincent e a quella di Donnas e bisogna tener presente che, oltre al reparto di dialisi e alla nefrologia, occorre coprire anche i vari ambulatori per permettere ai trapiantati, che in Valle d'Aosta sono all'incirca una cinquantina di soggetti, l'effettuazione di visite che hanno delle scadenze ben precise e molto ravvicinate in termini di tempo tra una visita e l'altra. Indubbiamente è una situazione che deve assolutamente essere risolta al più presto, per non compromettere un servizio essenziale.

Sono inoltre pervenute segnalazioni in merito a probabili usi impropri dei mezzi delle ambulanze per il trasporto di pazienti dializzati. Mi spiego meglio: sembrerebbe che alcuni pazienti dializzati ma non allettati, quindi in condizione fisica da permettergli lo spostamento in maniera autonoma, usufruiscano del trasporto con l'ambulanza presso il centro dialisi e questo, se fosse un fatto confermato, vorrebbe dire che delle autoambulanze che devono essere disponibili per delle emergenze vengono invece impiegate in maniera diversa.

Per le motivazioni che ho appena illustrato interpello l'Assessore per conoscere: quale sia il numero dei pazienti dializzati che ha fruito della struttura di Saint-Vincent dall'inizio della presente annualità a oggi; quali siano i futuri intendimenti del Governo regionale in merito alla struttura di cui sopra; se corrispondano al vero le segnalazioni ricevute in merito all'utilizzo improprio dei mezzi delle autoambulanze per il trasporto dei pazienti dializzati da casa verso l'ospedale e viceversa e, in caso di risposta affermativa alla domanda numero 3, quali siano le azioni che l'assessore vorrà attuare.

Presidente - Risponde l'assessore Barmasse.

Barmasse (UV) - Per quanto riguarda il primo quesito, cioè il numero dei pazienti dializzati che ha fruito della struttura dall'inizio della presente annualità. Nel periodo analizzato, gennaio-ottobre 2021, il pool dei pazienti prevalenti nefropatici che ha afferito al centro dialisi di Saint-Vincent, usufruendo del servizio due o tre volte alla settimana, è stato in media di 16,8 assistiti, con valore massimo di 26 pazienti nel bimestre gennaio-febbraio in seguito alla conversione di una sala dialisi di Aosta in unità Covid, e un valore minimo di 12 pazienti a partire da giugno, in seguito alla chiusura di un turno dialitico Saint-Vincent. A fine ottobre erano presenti 12 pazienti. Più in dettaglio, sono stati erogati 1677 trattamenti dialitici, sono stati eseguiti 1284 visite ambulatoriali, di cui 265 prime visite e 103 visite a pazienti trapiantati. I dati illustrati confermano un regolare utilizzo delle postazioni tecniche presenti presso il centro dialisi in esame, cinque-sei, nonché un utilizzo dello stesso centro per erogazione di prestazioni ambulatoriali.

Alla domanda quali siano i futuri intendimenti del Governo regionale in merito alla struttura di cui sopra: l'attuale carenza di medici della struttura complessa di nefrologia dell'azienda USL della Valle d'Aosta non permette di gestire a pieno regime le tre strutture territoriali, che sono Aosta, Donnas e Saint-Vincent; infatti, da giugno i giorni dialitici settimanali a Saint-Vincent sono tre, ovverosia lunedì, mercoledì e venerdì.

Attualmente è programmato un concorso per la struttura complessa di nefrologia dal cui esito dipenderanno le scelte organizzative aziendali future. La volontà politica, in coerenza anche con le linee strategiche e di indirizzo contenute nel pano della salute e del benessere sociale in fase di definizione, le quali sono volte a potenziare l'assistenza territoriale garantendo i servizi di prossimità in via capillare sul territorio regionale, è quella di mantenere operative, oltre che la struttura del capoluogo regionale, anche quelle territoriali.

Con riferimento specifico ai centri territoriali, ritengo inoltre importante evidenziare l'importante ruolo polmone che i medesimi hanno assolto nel periodo più severo dell'emergenza sanitaria, consentendo di mantenere dei centri dialisi puliti. Ricordo, inoltre, che presso il centro di Saint-Vincent l'attività ambulatoriale era stata potenziata con l'apertura di un ambulatorio, sempre a regime istituzionale, il sabato mattina.

Per quanto riguarda, invece, le segnalazioni per il trasporto dei pazienti e l'utilizzo delle ambulanze, quest'ultimo è regolamentato dalla deliberazione della Giunta regionale n. 1054 del 4 agosto 2016, la quale, con riferimento agli spostamenti per l'effettuazione delle sedute di dialisi, prevede che, nel caso in cui lo specialista nefrologo ne faccia specifica richiesta, il trasporto avvenga a carico dell'Azienda USL. Per la fattispecie di cui trattasi, la richiesta delle ambulanze per il trasporto dei pazienti nefropatici da dializzare vengono inviate dal reparto di nefrologia all'ufficio trasporti secondari, che funge solo da mero esecutore. Il compito del 118 consiste nell'organizzare il trasporto ottimizzando le risorse disponibili, i mezzi e gli equipaggi con personale dipendente o di volontariato, distinguendo l'utilizzo dell'ambulanza per i pazienti barellati da quello con l'auto per i non barellati.

Con riferimento al trasporto nei trattamenti dialitici, va poi richiamata la deliberazione della Giunta regionale n. 1242 del 13 settembre 2019, recante "Aggiornamento dei livelli essenziali di assistenza resi dal servizio sanitario regionale. Revoca parziale delle DGR 1902 del 2014 e 1054 del 2016 e revoca della DGR 986 del 2015, 1109 del 2016, 896 del 2017 e 142 del 2019. Prenotazione di spesa." L'articolo 10 dell'allegato A della suddetta deliberazione disciplina il rimborso delle spese di trasporto ai soggetti nefropatici cronici in trattamento dialitico. In dettaglio, l'articolo stabilisce che, ai sensi dell'articolo 55 del dpcm 12 gennaio 2017, rubricato "Nefropatici cronici in trattamento dialitico", l'azienda USL Valle d'Aosta rimborsa le spese di trasporto per trattamenti di dialisi effettuati a soggetti nefropatici nell'ambito del territorio regionale e fuori regione in occasione delle vacanze o di soggiorni temporanei. Le spese documentate, sostenute dai soggetti nefropatici per il tragitto dalla propria dimora al centro dialisi individuato dalla struttura competente dell'azienda USL o, nel caso di soggiorno temporaneo fuori dal territorio regionale, dalla propria dimora al centro dialisi disponibile più vicino, sono rimborsati trimestralmente secondo le seguenti modalità: rimborso dei pedaggi autostradali e delle spese per il carburante, secondo le disposizioni assunti in materia dall'azienda USL Valle d'Aosta, per i casi di utilizzo di auto privata, taxi o auto a noleggio; rimborso totale dei biglietti di viaggio, in caso di utilizzo di mezzi di trasporto pubblici, limitatamente alla tariffa prevista per la classe economica. I soggetti aventi diritto al rimborso devono presentare, a pena di esclusione, istanza all'azienda USL entro il termine perentorio di 120 giorni dalla scadenza del trimestre in cui sono state sostenute le spese, allegando ovviamente gli originali dei biglietti di viaggio, fatture, eccetera. L'articolo 11 dell'allegato A della DGR 1241 del 2019 reca, poi, "Disposizioni relative al rimborso delle sedute di dialisi effettuate in centri privati e autorizzati non accreditati".

Infine, per quanto riguarda il quesito n. 4, informo che a oggi all'Assessorato Sanità, salute e politiche sociali non sono pervenute segnalazioni relative a un utilizzo improprio dei mezzi autoambulanze per il trasporto dei pazienti dializzati da casa verso l'ospedale e viceversa.

Presidente - Per replica la consigliera Foudraz, ne ha facoltà.

Foudraz (LEGA VDA) - Io credo che il numero che mi ha fornito parli da sé: sono una media di venti pazienti con un costo per l'Amministrazione di 760 mila euro annui, oltre comunque ai giusti compensi per l'attività lavorativa svolta dai dirigenti medici e dal restante personale sanitario. Sono cifre che probabilmente meriterebbero accurate riflessioni e approfondimenti, così come meriterebbe riflettere anche sulla criticità che scelte di questo genere generano nei confronti del già ridotto personale medico e sanitario, che è costretto in questo periodo a veri tour de force, perché non si sa ancora quando si riuscirà ad andare a regime.

Per quanto riguarda invece la questione del probabile improprio utilizzo delle ambulanze per il trasporto dei pazienti dializzati, prendo atto della risposta che lei mi ha dato e la ringrazio.