Oggetto del Consiglio n. 1097 del 2 dicembre 2021 - Resoconto
OGGETTO N. 1097/XVI - Interpellanza: "Creazione di una Commissione interna all'Assessorato competente in materia di opere pubbliche per il monitoraggio del rispetto del principio di rotazione richiesto dalla legge nelle procedure per l'affidamento di lavori e servizi".
Bertin (Presidente) - Punto n. 35 all'ordine del giorno. Illustra la consigliera Spelgatti, ne ha facoltà.
Spelgatti (LEGA VDA) - Richiamiamo il contenuto dell'interpellanza che avevamo trattato nel Consiglio del 27 maggio 2021, era la n. 638 che era stata depositata il 14 maggio 2021, in particolare il secondo quesito, con cui si chiedeva quali siano le sanzioni per gli enti che non rispettano i principi di rotazione. L'assessore Marzi all'epoca rispondeva testuali parole: "Con riferimento al secondo quesito il rispetto del principio di rotazione degli inviti degli affidamenti è un obbligo normativo in capo alle stazioni appaltanti nell'attuazione delle procedure di gara di propria competenza, previsto dall'articolo 36 del decreto 50 del 2016, nell'ambito dell'affidamento, mediante procedura negoziata, di contratti cosiddetti sotto soglia di lavori, servizi e forniture. L'inosservanza di tale obbligo non genera l'applicazione di sanzione, ma costituisce presupposto di illegittimità della procedura di gara e in quanto tale perseguibile ai sensi di legge".
Richiamiamo poi il resoconto della medesima interpellanza, in particolare il terzo quesito: se sia intenzione del Governo regionale di creare un archivio unico dei lavori, con importo compreso dai tremila a un milione di euro, di tutti gli enti locali, società partecipate, Amministrazione regionale e USL, in modo da verificare il rispetto del principio di rotazione delle imprese, al quale l'assessore Marzi rispondeva: "Come detto al precedente punto la scelta fatta dall'Amministrazione regionale è stata quella di fornire uno strumento, l'elenco di operatori economici costituito presso la SUA VdA, che centralizza la gestione dei criteri di rotazione, rendendo obbligatorio l'utilizzo agli enti locali e facoltativa a tutti i soggetti giuridici di cui all'articolo 13 comma 2 bis della legge regionale 13 del 2014, cioè gli enti dipendenti dalla Regione, le società da questa controllate direttamente o indirettamente, le associazioni, fondazioni, i consorzi comunque denominati da esse costituiti, che possono avvalersi della SUA VdA e pertanto dell'elenco da questa costituito. Nell'ottica di affermare ancor più l'importanza della centralizzazione delle procedure di gara, di ottimizzare l'azione amministrativa e l'attività di monitoraggio, abbiamo formalmente invitato i sopra citati soggetti giuridici, di cui all'articolo 13 comma 2bis della legge regionale 13 del 2014, a voler considerare l'opportunità di utilizzare l'elenco attraverso la sottoscrizione di apposita convenzione".
Questo era il resoconto della sua risposta. Però, poi, abbiamo appreso dagli organi di stampa e si riporta testualmente uno stralcio del testo: "risultanze della condanna di primo grado nell'affaire relativo alle tangenti sotto il Cervino, in cui il giudice ha ritenuto uno degli imputati colpevole di aver addomesticato tre gare e incarichi dell'Amministrazione comunale a favore della ditta X. Gli appalti alla ditta X, erano intermediati dalla determinante presenza dell'ex capo ufficio tecnico della compagine amministrativa della stazione appaltante e inoltre, subito dopo la gara, una volta certo che la stessa venisse aggiudicata all'azienda dei suoi presunti sodali, agiva per garantire all'impresa ulteriori introiti tali da ripagarla del ribasso effettuato senza l'effettuazione di lavori aggiuntivi".
A fronte di queste situazioni che purtroppo sappiamo, indipendentemente da quando vengono o meno accertate dalla Magistratura, essere un problema molto grave all'interno del sistema, chiediamo e interpelliamo il Governo regionale per sapere se abbia intenzione di creare, attraverso apposita legge, una commissione in capo all'Assessorato ai lavori pubblici, al fine di monitorare il reale rispetto dei principi di rotazione da parte della Regione, Comuni, enti locali ed enti pubblici dipendenti dalla Regione, società da questa controllate direttamente o indirettamente, associazioni, fondazioni, consorzi comunque denominati, per tutti i lavori o i servizi per cui le normative in vigore prevedono il rispetto del principio di rotazione degli inviti e degli affidamenti. Ci sarebbe da lavorare, indipendentemente poi da questa proposta, per cercare di trovare comunque una soluzione che porti ad avere un vaglio, un controllo, una verifica rispetto all'applicazione effettiva dei principi di rotazione, perché altrimenti un controllo vero e proprio se non c'è porta poi a degli abusi che possono accadere.
Presidente - Risponde l'assessore Marzi.
Marzi (SA) - Come da lei richiamato, la sensibilità al tema è stata da lei portata in Consiglio regionale già nel mese di maggio e naturalmente - ripeto quanto indicato sull'interpellanza precedente - alcune tematiche come questa, come quella precedente, sono tematiche che per loro accezione sono più che degne di essere discusse. Anche in questo caso così è e noi nel mese di maggio avevamo dato una serie di risposte che naturalmente debbono essere inserite all'interno delle possibilità che vengono date da un punto di vista normativo, quindi la cronaca giudiziaria naturalmente è un di cui al di fuori del percorso amministrativo e delle possibilità amministrative che ogni ente ha. Anche io potrei portare a supporto, in termini discorsivi, quello che cerco di fare o quello che non cerco di fare come membro del Governo rispetto a temi così importanti e a tutta una serie di casi. Quello che invece, secondo me, è corretto fare soprattutto quando si parla di amministrazione e di politica, perché le interpellanze sono soprattutto intendimenti politici rispetto a questioni di natura amministrativa, almeno così vengono proposte al Consiglio- non sono io che le scrivo, io le ricevo- a mio avviso, è quindi cercare di essere, nelle possibilità amministrative politiche che ognuno di noi ha, il più pragmatici possibile con gli atti e le azioni poste in essere. Naturalmente esistono altri strumenti previsti a livello consiliare, le mozioni, che invece dal punto di vista politico permettono un confronto su quali sono o sarebbero gli intendimenti sia politici che amministrativi da portare in essere.
In poche parole, se io devo rispondere a domande già preimpostate giustamente da parte dei colleghi che le pongono, naturalmente devo in una qualche maniera cercare di attenermi al solco che viene tracciato quando mi viene posta la domanda, perché altrimenti non sarei rispettoso di chi mi pone le domande stesse. Per cui quello che, secondo me, devo cercare di fare con la risposta di adesso, e so già che lei dirà che non ci sono riuscito però lo anticipo lo stesso, è dare un proseguimento a un percorso logico che a maggio avevamo già anticipato, un percorso logico che non può obbligare i soggetti con i quali ci interfacciamo, la legge non me lo consente, ed essendo lei competente in tal senso più di me - lei sa di essere da pungolo rispetto alle tematiche da lei richiamate - e di cercare di dare un significato politico a queste citazioni che, come Governo, cerchiamo di porre in essere. Ma naturalmente, il fatto di essere da pungolo e di essere un continuo tamburo battente rispetto all'attenzione a questo tema, credo darà, con tutti quanti i soggetti con i quali ci stiamo ponendo in tal senso, dei risultati come di fatto è.
La sua iniziativa, che richiama appunto quanto da lei indicato, consente di aggiornare lei e il Consiglio rispetto alla prosecuzione del lavoro svolto in stretta collaborazione con il CELVA e con le associazioni imprenditoriali e sindacali del settore nell'ambito della consulta dei lavori pubblici. Il rispetto dei principi di rotazione e la sua inosservanza sono stati da lei menzionati ricordando quanto da me espresso nel mese di maggio. Richiamo però l'attenzione sui passaggi fondamentali del lavoro che stiamo portando avanti e che è finalizzato proprio ad aumentare la garanzia del principio di rotazione degli inviti e degli affidamenti. Con il secondo assestamento di bilancio sono stati ridefiniti e chiariti gli obblighi di centralizzazione presso la SUA, stazione unica appaltante, e la CUC delle procedure di utilizzo dell'elenco delle imprese. L'Amministrazione regionale ha quindi rafforzato la centralità dell'elenco costituito presso la SUA VdA, anche quando la procedura di gara può essere gestita autonomamente dall'ente: quindi siamo andati oltre quanto in realtà sarebbe il solco meramente amministrativo. Questo avviene attraverso l'utilizzo diretto del suddetto elenco o demandando direttamente alla SUA VdA la gestione della procedura di gara mediante l'utilizzo dell'elenco medesimo. In buona sostanza l'applicazione del principio di rotazione viene trasferita alla gestione centralizzata di un elenco unico che garantisce appunto la massima opportunità di rotazione a tutti gli operatori economici iscritti a tale elenco.
A completare il coinvolgimento di tutte le parti nella definizione delle garanzie di qualità, legalità e sicurezza nel settore edile, sono state coinvolte sia le associazioni degli imprenditori che le organizzazioni sindacali con le quali il confronto è in termini temporali continuativi, cioè ci vediamo spessissimo. La richiesta comune è quella di garantire il più possibile il principio di rotazione per assicurare la più ampia distribuzione degli investimenti.
Nell'ambito di questo continuo e fondamentale confronto, nello scorso mese di giugno abbiamo approvato l'integrazione dell'elenco con nuove categorie di opere e fasce di importo, per la selezione dei soggetti operanti sul mercato da invitare alle gare svolte mediante procedura negoziata. Oltre all'articolazione delle tre fasce di importo pari a 40 mila-150 mila euro, 150 mila-516 mila euro e 516 mila-1 milione di euro, per alcune categorie di opere si sono introdotte nuove fasce di importo pari a 1 milione-1 milione e mezzo di euro e 1 milione e mezzo-2 milioni di euro, richiesta, tra l'altro, che era anche venuta dal Consiglio e inserita nel precedente DEFR.
Contestualmente, oltre all'integrazione delle categorie di opere e ad avere elevato la soglia a 2 milioni di euro, abbiamo aggiornato l'elenco degli operatori economici per la selezione dei soggetti operanti sul mercato da invitare alle gare. Ricordo che i criteri oggettivi tengono in considerazione: la solidità economica dell'impresa, la sua capacità operativa in termini di maestranze, sicurezza e qualità delle procedure di costruzione adottate, l'impatto sul territorio delle attività necessarie alla gestione del cantiere. Queste modalità, già operative da circa tre anni, hanno dato ottimi risultati in termini di trasparenza e proporzionalità dell'azione amministrativa. La finalità condivisa è quella di valorizzare e rafforzare il tessuto imprenditoriale locale, aumentando qualità e qualificazione delle imprese. I punti fermi strategici sono già ben esplicitati nel DEFR 2021-2023 e rimangono il perseguire la qualità dell'opera eseguita, la certezza dei tempi di realizzazione, la correttezza dell'esecutore nei confronti delle proprie maestranze e di tutti coloro che sono coinvolti nel processo produttivo.
Inoltre, recentemente abbiamo approvato il nuovo schema di convenzione, disciplinante i rapporti tra la stazione unica appaltante regionale e il Consiglio permanente degli enti locali nei contratti di lavori e servizi attinenti all'architettura e all'ingegneria. L'aggiornamento prevede che le procedure per affidamenti di lavori o per acquisizione di servizi di progettazione siano svolte interamente dalla struttura regionale, sgravando così i Comuni dai compiti onerosi di dotarsi di un proprio ufficio appalti con relativo personale qualificato. È obiettivamente un'opportunità rilevante per gli enti locali, soprattutto nella fase attuale caratterizzata da carenza di risorse e di personale. Oltretutto, la centralizzazione in un'unica struttura appaltante per tutti gli enti della Regione garantisce un'alta specializzazione e qualificazione del personale addetto, migliorando la capacità di spesa e la qualità dei contratti pubblici; per restare sempre molto cogente.
Parallelamente si è avviata l'intesa azione di sensibilizzazione in sede di consulta dei lavori pubblici verso le società controllate, ad esempio abbiamo incontrato RAV, SAV e CVA con la quale si sono svolti specifici incontri sul tema. Nella consulta sono rappresentati le strutture tecniche regionali, il CELVA, le rappresentanze degli imprenditori dei sindacati e degli ordini e dei collegi professionali.
Considerati gli ottimi risultati ottenuti dalla Regione e dagli enti locali convenzionati con la SUA VdA, sempre nello scorso mese di maggio ho formalmente invitato le società partecipate, come da lei richiamato, a considerare l'utilizzo dell'elenco delle imprese nell'ambito delle gare per l'affidamento dei lavori. Recentemente la società Struttura Valle d'Aosta S.r.l. ha accettato il convenzionamento per la gestione delle procedure di gara di propria competenza. È un segnale positivo e l'auspicio è che a breve pervengano altre adesioni. Questo è il lavoro oggettivamente rilevante sinora svolto sul tema sin dal nostro insediamento. Stiamo ancora approfondendo su come estendere l'azione di analisi dell'attuale consulta a tutti gli altri contratti pubblici, oltre a quelli relativi ai lavori pubblici, agli incarichi di architettura e di ingegneria. Tale soluzione, visti i positivi risultati ottenuti nel settore dei lavori pubblici, potrebbe risultare di ulteriore valore tenendo conto della complessità e tipicità del settore dell'acquisizione dei beni e dei servizi. È un argomento che potrebbe essere oggetto di un approfondimento in sede di Commissione consiliare, innanzitutto per consentire di illustrare più ampiamente i dati disponibili e per poter analizzare i diversi aspetti, al di là della singola notizia di cronaca.
Presidente - Per replica la consigliera Spelgatti.
Spelgatti (LEGA VDA) - Lo avevo capito già in premessa che non mi avrebbe risposto, infatti ho ascoltato molto attentamente tutta la sua risposta, ma lei mi ha parlato di cosa avete fatto, però non ha risposto alla domanda specifica: sapere se abbia intenzione di creare attraverso apposita legge una commissione in capo all'Assessorato, al fine di monitorare il reale rispetto dei principi di rotazione. Lei non mi ha risposto.
Il punto è questo. Il punto della cronaca giudiziaria era soltanto chiaramente uno spunto da cui partire per sollevare il problema e ho già specificato che al di là, ripeto, di quando poi partano delle indagini e poi si arrivi a delle condanne, eccetera, il punto fondamentale è che i soldi pubblici devono essere spesi correttamente. La parte degli appalti, e quindi di tutto quello che sono i soldi pubblici che vanno ai privati e che vanno alle imprese private, è un qualche cosa da monitorare con un'attenzione incredibile da parte dell'Amministrazione, perché è lì che poi si ha quel bacino di più grossi rischi di abusi di ogni tipo e sotto ogni punto di vista e ogni profilo, quindi l'Amministrazione per tutelarsi deve far sì che ci siano il più possibile dei controlli di tutti i tipi. Quindi, ben venga tutto il lavoro che lei mi ha raccontato e che mi ha illustrato, e nessuno lo mette in dubbio, ben vengano anche tutti gli incontri, gli inviti a considerare, eccetera: benissimo! Però gli incontri, la sensibilizzazione, in un mondo meraviglioso basterebbero, nel mondo reale assolutamente no. Per cui ci vuole anche il controllore che controlli effettivamente poi quello che viene fatto.
La mia domanda è: mettiamo un controllore? Troviamo il modo di mettere un controllore sull'operato, al di là di tutte le buone intenzioni, e per verificare effettivamente che tutto avvenga nella maniera più corretta? Sarà che la mia deformazione professionale, essendo un avvocato, non è che mi fa pensare tanto al libro dei sogni e al fatto che bastino degli incontri, delle sollecitazioni e che poi ci sia una centrale unica appaltante per risolvere i problemi. Non basta: comunque sia, poi bisogna effettivamente controllare i risultati, ma un controllo non è di per sé una sanzione, nella maniera più assoluta, ma comunque sia il mondo funziona correttamente nel momento in cui c'è chi esegue, chi fa le cose e chi controlla! Nel momento in cui si fanno i controlli e tutto va bene, è un meccanismo completo che funziona alla perfezione. Tutti gli enti e a tutti i livelli, tutti devono essere sostanzialmente controllati, non ci sono organi che possono non avere a loro volta un controllo sull'effettivo risultato portato alla luce.
Questa era la domanda e alla domanda non mi ha dato risposta. Questo non significa che le stia dicendo che il lavoro che viene impostato con la sua e l'impostazione che viene data non vada nella direzione corretta, però gli ho fatto una domanda differente.