Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 1095 del 1° dicembre 2021 - Resoconto

OGGETTO N. 1095/XVI - Interpellanza: "Azioni volte alla risoluzione dei problemi conseguenti ai lavori di spostamento della pista 16 nel comprensorio di Breuil Cervinia-Valtournenche-Zermatt".

Bertin (Presidente) - Punto n. 33. Per l'illustrazione, consigliera Spelgatti.

Spelgatti (LEGA VDA) - La pista 16, la cosiddetta "Pista del rientro", del comprensorio sciistico Breuil Cervinia-Valtournenche-Zermatt, oltre che a essere utilizzata da qualsiasi utente degli impianti di risalita della Cervino S.p.A., è l'unica pista che permette il collegamento della frazione Cielo Alto con i restanti impianti di risalita del comprensorio di Cervinia.

Nell'estate 2019 l'avvio dei lavori di spostamento della pista 16 e del cantiere per la costruzione del fabbricato Piemonte nel lotto base 3 S.r.l. ha reso evidente che il tracciato storico della pista 16 sarebbe scomparso per sempre, vanificando, o comunque rendendo assai più difficoltoso, il collegamento verso il paese dalla località Cielo Alto e la stessa possibilità di raggiungere la partenza delle funivie con gli sci.

Prima di detti lavori la percorrenza era agevole per qualsiasi sciatore, ora, in conseguenza della nuova modificazione del tracciato, è diventata molto pericolosa -posto che è stata di molto ristretta inserendovi strette curve a S - e soprattutto la parte finale è stata resa assai pendente tanto che i gatti delle nevi per risalirla dovranno ancorarsi ad alberi o a strutture fisse.

Al termine dell'elevatissima pendenza non vi è spazio per arrestare la discesa degli sciatori con notevole pericolo per gli sciatori stessi - che evidentemente potranno essere pochi ed espertissimi - di non arrestarsi in sicurezza e di finire inevitabilmente in strada o contro reti di protezione ove venissero installate.

Questa è altresì l'unica pista che permette il collegamento all'impianto di risalita denominato G, di recente oggetto d'importanti investimenti di ammodernamento dell'impianto di risalita e di riqualificazioni della pista 22 da parte della Cervino S.p.A. ai restanti impianti di risalita. In sostanza può affermarsi che l'interruzione della pista 16, o comunque i lavori che l'hanno interessata, l'hanno di fatto resa inutilizzabile quantomeno, a tutt'oggi, dalla moltitudine di sciatori la cui pista era stata preordinata con il fatto che dovrà ipotizzarsi che detta moltitudine dovrà raggiungere gli impianti di risalita con altri mezzi.

La frazione Cielo Alto è servita da un'unica pubblica via di accesso di collegamento all'abitato di Cervinia, detta strada comunale che si sviluppa per circa 1 km è priva di marciapiedi e di segnaletica orizzontale.

Nella frazione Cielo Alto trovano collocazione i seguenti fabbricati condominiali: il condominio Circus con 170 unità abitative, Schuss 1 con 125 unità abitative, Schuss 2 con 82 unità abitative, condominio basso del complesso I Dadi 12 unità abitative, la Coquille con 72 unità abitative, l'Escargot con 86, la Grand'Ourse con 210, Cielo Alto con 149, Pirovano con 9, Pavillon con 37, Chalet con 31, Condominio alto del complesso I Dadi 22 unità abitative, I Rododendri 60, La Pineta 54, Villa Aimone 12 unità abitative, Residence Cervinia 80 unità, La Bremba 40 unità abitative.

Tra l'altro, successivamente al deposito di questa interpellanza, sono stata contattata da altri condomini e quindi a questo elenco viene aggiunto Il Cristallo con 125 unità abitative, l'Alpe Chanleve 50 unità e sempre Alpe Chanleve altre 32 unità immobiliari.

In più l'hotel ex Club Med che è un'attività ricettiva con 500-600 posti letto.

Nei suddetti condomini trovano collocazione attività turistico-alberghiere, ristoranti, noleggio sci e, supponendo una media di quattro utenti per ogni unità abitativa, può ragionevolmente ipotizzarsi una capacità abitativa e ricettiva di oltre 5 mila presenze giornaliere, tenendo conto poi oltretutto di quegli altri condomini che sono più laterali ma che utilizzano la stessa pista e che stante la destinazione della frazione può ritenersi costituita per la quasi totalità da turisti sciatori.

Posto dunque che la chiusura della pista o la sua limitata utilizzabilità comporterà che circa 5 mila persone saranno costrette a raggiungere gli impianti di risalita con le loro auto, questo causerà un'evidente e ulteriore congestione del traffico - in Cervinia è già spesso paralizzato - che deve necessariamente porre il problema delle azioni da intraprendere anche in relazione alla necessità di realizzazione di nuovi parcheggi per raccogliere detto enorme futuro afflusso e disporre un adeguato servizio di navette.

Si tenga infatti presente che problemi di parcheggio potrebbero indurre gli sciatori a percorrere a piedi, seppur con difficoltà, l'unica strada di collegamento agli impianti che è a Cervinia e che detta strada, come ho già specificato, è priva di marciapiedi, di segnaletica orizzontale e dunque è fonte oggettiva di pericolo per l'incolumità e la salute delle persone.

Consideriamo infine che parte delle problematiche di cui sopra potrebbero essere quanto meno mitigate dalla tempestiva realizzazione della nuova pista 34 già progettata e finanziata e che permetterebbe di collegare le piste asservite alla seggiovia G di Cielo Alto con le restanti piste del comprensorio.

Detta nuova pista, utilizzabile da sciatori esperti in considerazione della ripidità del primo tratto, rappresenterebbe pur sempre fonte di smistamento dell'imponente flusso di sciatori con ciò mitigando gli inconvenienti di cui sopra.

Il grave disagio arrecato avrà altrettanto gravi ripercussioni in termini economici, sempre che non si provveda a fare qualcosa, ovviamente, perché sarà probabile attendersi una minore attrattività delle attività turistiche che vengono svolte nella suddetta frazione con una perdita di valore di tutte le unità immobiliari della frazione. Una cosa è affittare o acquistare un immobile che è ben servito rispetto agli impianti di sci, altro è acquistarne o affittarne uno che è lontano e disagiato.

Sappiamo poi che l'avvio dei lavori di spostamento della pista 16, cosiddetta Pista di Rientro, in ragione del causato dissesto ma anche della pericolosità del nuovo tracciato ha determinato, a quanto ci risulta, l'interessamento della Cervino S.p.A., del Comune di Valtournenche, della Regione Autonoma Valle d'Aosta, del Tribunale, della Procura della Repubblica di Aosta, per questo noi interpelliamo la Giunta regionale per conoscere se il Governo regionale abbia preso contatti con la Cervino S.p.A. e con il Comune di Valtournenche e quali azioni s'intendano porre in essere per risolvere le problematiche sopra descritte anche alla luce delle considerazioni che la questione, per intrinseca gravità, per le pesanti ricadute economiche e per gli evidenti risvolti che interessano molteplici aspetti dell'economia del turismo, potrebbe avere una deleteria e grave ricaduta mediatica sull'intero comprensorio di Cervinia.

Capire perché il Comune abbia fatto una scelta di questo tipo non è mia competenza, però faccio veramente fatica a capire quale è stato l'interesse collettivo raggiunto da questa operazione, comunque sia non spetta a me deciderlo e fare questo tipo di valutazioni, il fatto è che comunque bisogna trovare una soluzione rispetto a questa pista 16.

Mi sono state fatte vedere le foto fino al giorno prima della presentazione di questa interpellanza e l'ultimo tratto della Pista del Rientro è assolutamente pericoloso, perché ha una pendenza notevolissima e manca proprio soprattutto il piano per arrestarsi e subito dopo c'è la strada; quindi questo comporta che da una parte ci sia un pericolo importante per gli sciatori, chiaramente quelli non esperti che però sono tantissimi e che arrivano nell'ultimo tratto finale, e il pericolo anche di incidenti.

Teniamo presente che i gatti delle nevi in quel tratto, che spesso e volentieri chiaramente sarà oltretutto ghiacciato, devono agganciarsi per poter battere quel tratto di pista.

Fino al momento della presentazione dell'istanza i lavori erano ancora assolutamente indietro e in alto mare e quindi la stagione non solo è già iniziata ma tra poco sarà nel clou della situazione e vorremmo capire anche che cosa s'intenda fare.

Ma non solo, ci potrebbero essere altre soluzioni che comunque non saranno mai come la soluzione iniziale, cioè la normale Pista di Rientro che aveva comunque una sua percorribilità di un certo tipo, oggi comunque la situazione non è questa, anche aprisse in tempi brevi. Il problema è che bisogna assolutamente porre in essere tutte quelle misure per far sì che tutta quella mole di gente continui a poter percorrere questa Pista di Rientro in maniera agevole, perché altrimenti tutto questo si ripercuote assolutamente sull'intero comprensorio, perché chiaramente le persone a questo punto dovranno muoversi in macchina, dovranno muoversi a piedi avendo paura magari a fare questo tratto di rientro.

In più c'è il discorso della pista 34: lavori che dovevano essere programmati, fatti, già eseguiti eccetera eccetera e così non è.

Anche se la soluzione non è ottimale per il primo tratto - che comunque mi dicono appunto essere tratto di nera e quindi non agevole, non percorribile proprio da tutti gli sciatori - quello darebbe comunque un bello sfogo e mitigherebbe sicuramente il problema, però da quello che mi risulta siamo ancora lontani dall'andare verso questa soluzione definitiva.

Presidente - Per la risposta, assessore Bertschy.

Bertschy (AV-VdA Unie) - Comincerò a rispondere dicendo che la questione della pista è oggetto di un ricorso notificato dal condominio Residence Cervinia nonché da un condomino ed è al vaglio del Giudice amministrativo sotto i vari aspetti che coinvolgono le nostre competenze, ovvero il Comune e quello dello sportello unico degli enti locali.

In premessa voglio anche dirle che tutta una serie di dati citati nella sua interpellanza, secondo la ricostruzione degli uffici dell'Amministrazione regionale, quindi a sua disposizione, perché è vero che facciamo maggioranza e opposizione, però quegli uffici, come faccio con tutti quelli che mi chiedono, sono a disposizione dei Consiglieri regionali, perché per quello che mi riguarda il mio Assessorato è una porta aperta per tutti quelli che vogliono avere informazioni. Quindi, probabilmente se avesse confrontato le sue premesse con le informazioni degli uffici dell'Amministrazione regionale, quindi a mia tutela e a sua tutela, avrebbe visto che ci sono tutta una serie di dati sbagliati riportati nelle sue premesse, però evidentemente ha scelto di fare una strada con delle informazioni che le sono state fornite e che probabilmente ritiene più giuste di quelle che sono invece a disposizione nostra attraverso i nostri uffici e attraverso quello che dovrebbe essere a tutela di tutti, perché noi ci possiamo dividere per le scelte politiche, ma dobbiamo avere tutti gli stessi dati a disposizione.

Su questo, ripeto, per quello che mi riguarda non c'è dubbio che si debba lavorare in questi termini.

In questo senso io le darò le risposte, lei mi chiede se ci siamo sentiti con la Cervino e con il Comune. Certo che sì, io per rispondere sento i miei uffici, quindi il dirigente degli impianti a fune, sento la Cervino, funziona così, mi faccio preparare una risposta e racconto cose, visto che non sono un tuttologo e non mi sento in grado di esserlo neanche in futuro, mi faccio preparare una risposta cercando di mettere in condizioni di massima trasparenza questa assemblea di avere tutte le informazioni.

A questo proposito, io le racconto quello che è successo a monte del decreto che poi ho firmato, perché il decreto per la classificazione delle piste arriva a valle dell'iter amministrativo e tecnico dei lavori che vengono.

Ora le indicazioni che riportano alla reale situazione per l'Amministrazione regionale ...Cervina ci dicono questo: la pista 16 è oggi classificata al catasto regionale delle piste per decreto assessorile n. 9 del 26 aprile mantenendo la classificazione della pista storica.

I lavori sulla pista che hanno comportato l'emissione di una nuova classificazione hanno riguardato la porzione terminale della pista, circa 100 metri su un totale di 1.019 metri di sviluppo inclinato. Il tracciato storico è rimasto inalterato per il 90% del percorso.

Come si arriva a una classificazione della pista? Attraverso una Commissione, quindi non è una scelta dell'Assessore, c'è una Commissione che valuta come possono essere classificate le nostre piste.

Circa la pericolosità della pista, come riportato nel verbale della conferenza dei servizi che ha classificato la pista 16, la Commissione ha ritenuto, a seguito di sopralluogo nel periodo invernale, per quanto concerne gli aspetti di competenza, che la Pista 16 possa essere classificata come pista rossa, media difficoltà, in quanto, come prescritto nell'allegato A punto 3 della legge regionale 9/9/1992, la pista ha pendenza longitudinale trasversale non superiore al 40%, fatta eccezione per brevi tratti.

Quindi buona parte delle nostre piste rosse ha questo tipo di classificazione proprio perché non sempre ci sono pendenze che possono considerare regolare e quindi c'è questa classificazione data dal punto 3.

La Commissione ha ritenuto che l'esigenza di smaltimento dei flussi di sciatori siano soddisfatte.

La Commissione ha richiesto che nella parte terminale sia posata una rete trasversale di direzionamento finalizzata a impedire la percorrenza nel tratto secondo la massima pendenza, inoltre ha raccomandato la lavorazione del tratto terminale mediante utilizzi di mezzi battipista dotati di verricello, fino ad addolcire le pendenze del terreno e generare una minore pendenza del tratto al fine di garantire una migliore fruibilità della parte terminale.

Quindi la Commissione ha dato per la classificazione delle piste delle indicazioni.

La Cervino ha poi fornito i dati di soccorso, causa incidenti, sulla pista che sono pari a due soccorsi all'anno nelle ultime due stagioni. Dunque non si ravvisano ad oggi elementi di pericolosità per la fruizione della pista, anche alla luce delle indicazioni sopra riportate.

Per ciò che concerne la moltitudine di sciatori che dovrebbero percorrere la pista, si segnala quanto segue: lei ha parlato di 5 mila persone se non mi ricordo male o comunque ha citato un dato come quello. Il numero medio di primi ingressi nell'intera località di Cervinia nella stagione 2019-2020, ultima stagione di pieno esercizio e ancora stagione record per Cervinia, è stato di 3.200 persone giorno.

Quindi tenuto conto che l'afflusso principale dei clienti arriva dalle altre aree abitate della località, dove è concentrata la stragrande maggioranza degli hotel e delle residenze e dal fondovalle con auto e mezzi di trasporto diversi, è assai più probabile che dal centro abitato di Cielo Alto accedano alla partenza degli impianti scendendo lungo la pista 16 in media meno di 200 sciatori giorno.

Per tale portata la pista risulta adeguatamente dimensionata e tale afflusso è dimostrato anche dalla scarsa usura del manto nevoso a fine giornata.

Queste sono informazioni che, ripeto, arrivano, come chiede lei, dalle informazioni che abbiamo avuto dalla società.

Per ciò che concerne la pista 34, la Cervino segnala che la realizzazione della pista era prevista nel 2020, slittata al 2021 per carenza mezzi finanziari post Covid, ulteriormente prorogata al 2022 per le medesime ragioni. La pista 16 sarà regolarmente aperta per la stagione invernale 21-22 appena le condizioni di innevamento naturale o artificiale lo consentiranno.

Gli sciatori provenienti da Cielo Alto potranno dunque raggiungere la zona dove è situata la partenza della telecabina KC10 e della funivia KB12 con pista n. 16, auto, bus navetta o a piedi, come fatto in passato, sino a quando la pista 34 permetterà di raggiungere l'area di arroccamento dopo aver risalito il comprensorio con impianto KM Cielo Alto-Bec Pio Merlo.

Dunque, per la ricostruzione sia della direzione impianti a fune che della società non si ravvisano le pesanti ricadute economiche per gli evidenti risvolti che interessano molteplici aspetti dell'economia e del turismo e la deleteria e grave ricaduta mediatica sull'intero comprensorio di Cervinia, perché l'interpellanza muove, a nostro avviso, da premesse inesatte e indimostrate e confido, questo glielo chiedo, che questi elementi lei li vada a verificare anche nei nostri uffici, perché io credo che sia opportuno che abbia anche la valutazione degli uffici di modo che abbia tutti i punti di vista per fare al meglio il suo lavoro.

Ovviamente tutto questo andrà verificato, l'indicazione - questa sì che è un'indicazione politica - è, appena la pista sarà aperta, di avere un monitoraggio puntuale per capire se le condizioni che sono state richieste dalla Commissione sono state rispettate e soprattutto se quelle valutazioni che io oggi qui le riporto sono corrette, sia in termini di numeri che di gestione generale dei comprensori.

Per quello che mi riguarda, ci sarà un'attenzione costante su questo ovviamente, anche la difesa da parte nostra al Tar degli atti prodotti che sono, ripeto, alla conclusione di un iter amministrativo che riguarda tutti gli aspetti che oggi comportano i lavori che vengono fatti per l'autorizzazione di nuove piste o per la modifica di tracciati come quello che è successo a Cervinia.

Ribadisco ancora che a me farebbe piacere, e le chiedo di farlo, che lei senta anche gli uffici della Regione, di modo che abbia tutte le informazioni per fare delle valutazioni che dispiace, a mio riguardo, vengano fatte in maniera così asettica e senza un vero interesse per la Valle d'Aosta e per la comunità, perché anche danneggiare con delle informazioni sbagliate la nostra valenza turistica e le nostre piste io lo trovo sbagliato.

Presidente - Per la replica, consigliera Spelgatti.

Spelgatti (LEGA VDA) - Vede, assessore Bertschy, io capisco quando tocco dei tasti profondamente dolenti, a seconda del nervosismo e dell'irritazione nella risposta.

Per cui evidentemente c'è qualche cosa che la preoccupa notevolmente in tutto questo perché sennò non avrebbe una reazione così piccata.

Ora, punto di domanda: partiamo dal presupposto che tutte le questioni giuridiche che interessano, Tribunali, Procure eccetera eccetera, non lo so, non le ho viste e non mi interessano perché sono aspetti che riguardano altri ambiti, quindi a me non interessano, non le ho viste, non le conosco e non so assolutamente nulla, quindi sotto questo profilo non si preoccupi minimamente.

Il contenuto di questa interpellanza dice semplicemente: fate attenzione, qua c'è l'ultimo tratto della pista 16 che è pericoloso, perché sostanzialmente ha una pendenza troppo elevata, a quel punto se anche tutto il tratto rimane come rosso, l'ultimo pezzettino guardate bene perché è pericoloso.

Mi hanno fatto vedere tutte le foto ed effettivamente è verticale e soprattutto manca il punto per poter sostanzialmente frenare in sicurezza. Subito dopo c'è la strada, quindi dovete essere sicuri che lì non succedano incidenti e tutto quanto.

Bene. La preoccupazione deriva da tutta la località Cielo Alto, perché ti dicono... quello che ti racconta una quantità enorme di persone che abita in quei condomini e che è preoccupata e dice: "Non siamo più in grado con i bambini di percorrere quel tratto", di conseguenza questo fa sì che poi ci possano essere dei problemi per tutti quelli che affittano gli alloggi eccetera eccetera, per le attività ricettive che ci sono in tutta quella zona e ti dicono automaticamente a quel punto: se il problema non viene risolto per quell'ultimo pezzo, per quell'ultimo tratto che fa sì che comunque le persone non utilizzeranno più con la stessa quantità la Pista di Rientro, automaticamente tutto questo si riverserà sulla strada, si riverserà sulle macchine che vengono a essere utilizzate per arrivare al comprensorio.

Quindi il problema c'è, è dal territorio che parte la segnalazione, di conseguenza l'Amministrazione qualche cosa deve fare.

Poi andrà tutto bene, l'ultimo pezzo della Pista di Rientro sarà perfetta? Benissimo, lo vedremo, vedremo quando sarà aperta e vedremo se effettivamente tutti saranno contenti e felici e tutta la parte del comprensorio di Cielo Alto sarà servita adeguatamente, anche perché i calcoli sulle unità abitative e tutto quanto servono semplicemente anche per dimostrare che soltanto la frazione di Cielo Alto ha più ricezione di quasi tutti i Comuni della Valle d'Aosta, quindi non è che stiamo parlando semplicemente di qualche condominio, perché se noi andiamo a sommare tutte le unità abitative e vediamo quante persone alloggiano per unità abitativa e mettiamo insieme questi dati - è questa la cosa importante - capiamo quella zona e quella pista quante persone va a servire, quante unità abitative va a servire e quindi qual è l'utenza potenziale di tutta quella zona.

Stiamo parlando di cifre enormi che la sola piccola frazione di Cielo Alto, che è frazione del Breuil, è più capiente a livello numerico di quasi tutti i Comuni della Valle d'Aosta, chiaramente esclusa Aosta.

Quindi il tema è assolutamente importante, semplicemente dovete trovare delle soluzioni e bisogna raggiungerle il più in fretta possibile.

Ripeto, la soluzione della pista 34, anche, potrebbe essere e sarà molto importante però da quello che mi si sta dicendo, sostanzialmente ancora non siamo arrivati ad una soluzione e quella potrebbe dare uno sfogo importante però mi viene rappresentato che comunque la prima parte, il primo tratto, è comunque difficoltoso perché dovrebbe essere nera, quindi bisogna capire quanto aiuterà rispetto a questa soluzione del problema per servire questa zona.

Però se tutto il suo nervosismo, ripeto, deriva dal fatto che ci sono situazioni in Tribunale, ripeto, nulla di tutto ciò è alla mia attenzione, quindi se è il fatto di dire: "Fate attenzione perché quella parte, quel tratto, può avere delle ripercussioni importanti per tutto il comprensorio nel caso veramente succedesse che le persone non utilizzassero più quel tratto", se la innervosisce così tanto, ripeto, e se per lei questo diventa un problema così grosso, evidentemente è perché c'è qualcos'altro che la preoccupa.

Presidente - Per fatto personale, assessore Bertschy, ne ha facoltà.

Bertschy (AV-VdA Unie) - Bruttissima la risposta, addirittura lei allude a delle cose che... proprio un brutto modo di fare, collega Spelgatti.

Io sono nervoso perché difendo le mie strutture e a me dispiace, perché ritengo che le strutture nostre sono un patrimonio da difendere sempre quando cercano di fare il loro lavoro.

La mia firma arrivava a valle di un lavoro che non guido assolutamente e ci metto una certificazione, quindi, per quello che mi riguarda, assoluta trasparenza e nessun nervosismo per i procedimenti, e ce ne saranno sempre tanti, non è questo il problema.

Il problema mio è riportare qui delle informazioni che ritengo sbagliate, perché, per quello che mi riguarda, io mi affido a quello che mi viene relazionato dalle strutture che governo e riportare dei dati.

Lei ha parlato di complessi, la metà di quei complessi sono a valle di quella pista, non sono a monte, sono a valle, quindi faccia anche lei una valutazione e poi, per quello che ci riguarda, ci sono dei momenti in cui siamo meno nervosi e più nervosi.

Ripeto, il mio nervosismo... è cercare di salvaguardare l'onorabilità delle strutture che oggi mi permettono di fare questo lavoro. La prossima volta probabilmente toccherà a lei o toccherà a qualcun altro. Per quello che mi riguarda, i dirigenti che cercano di lavorare e cercano di farlo nella maniera giusta, io cercherò sempre di difenderli.

Presidente - Con questa interpellanza si chiudono i lavori della giornata di oggi del Consiglio regionale. I lavori sono aggiornati a domani alle nove.

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La seduta termina alle ore 20:07.