Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 1090 del 1° dicembre 2021 - Resoconto

OGGETTO N. 1090/XVI - Interpellanza: "Programmazione degli interventi di edilizia scolastica per sopperire alla carenza di palestre nelle scuole secondarie di secondo grado di Aosta".

Bertin (Presidente) - Punto n. 28. Per l'illustrazione, consigliera Erika Guichardaz.

Guichardaz E. (PCP) - Fra i temi prioritari del programma di legislatura dell'ottobre 2020 nella sezione istruzione vi era scritto "La soluzione dei numerosi problemi ancora esistenti in tema di edilizia scolastica, compreso quello delle palestre".

Nel DEFR 2020-2021 viene ribadita questa necessità e si prevedeva la costruzione di quattro palestre, due in prossimità del centro e due nell'area Ovest di Aosta, dove sono localizzati due importanti edifici scolastici quale il liceo delle scienze umane e scientifico, Regina Maria Adelaide, e la succursale dell'Istituto Tecnico Manzetti.

Durante la discussione dell'assestamento, la collega Minelli aveva chiesto delucidazioni rispetto alla dislocazione della costruzione di nuove palestre e si era segnalata l'area della Cidac che ci vedeva molto perplesse.

Durante l'estate, poi, dalle notizie di stampa abbiamo appreso che vi era stato un ripensamento e che si prevedeva quella palestra in Piazza Ducler.

Poco dopo, anche tale opzione ci risulta essere sfumata per possibili ritrovamenti archeologici.

Sul DEFR 2020-2022 ora si parla genericamente della realizzazione di nuove palestre scolastiche nel capoluogo regionale attraverso il finanziamento dell'intervento di progettazione di una seconda palestra scolastica che si aggiunge a quella che sarà realizzata nel 2022 con risorse stanziate con il secondo assestamento 2020.

Non credo di dirle nulla di nuovo, Assessore, ma la situazione delle palestre sta diventando insostenibile. Il liceo classico artistico e musicale con quarantuno classi utilizza cinque palestre diverse e molte classi si recano in queste con il pullman.

Situazione altrettanto drammatica quella del liceo Maria Adelaide di Aosta, liceo con quarantatré classi e nessuna palestra e che per soddisfare alle esigenze curriculari delle scienze motorie sportive utilizza cinque palestre poste sul territorio d'Aosta e Comuni limitrofi. Anche in questo caso vi sono classi che devono raggiungere la palestra con l'autobus a noleggio.

Altra situazione molto critica è quella dell'Istituto Tecnico Manzetti e l'attuale Liceo scientifico Bérard, appena costruito comunque, deve utilizzare spazi in altre sedi perché la palestra a disposizione non è sufficiente.

A parte i costi di trasporto, l'affitto di palestre, il disagio arrecato alle scuole e ai docenti che devono cercare di incastrare gli orari delle lezioni con la gestione delle varie palestre o spostare il materiale didattico da un impianto sportivo all'altro, il disagio a livello didattico non può essere trascurato.

Nel caso infatti delle classi che devono utilizzare il pullman per recarsi in palestra, i cento minuti curriculari previsti di tempo-scuola alla fine si riducono a cinquanta.

Naturalmente si perde comunque tempo anche quando le palestre non si devono raggiungere in pullman ma a piedi se non sono attigue allo stesso edificio e il fisiologico tempo perso e disagio negli spostamenti a piedi non tiene conto delle condizioni meteo a volte avverse e della presenza di studenti con disabilità o anche con infortuni temporanei.

Nella programmazione bisogna tener conto che usando a pieno regime una palestra su cinque giorni, compresi i pomeriggi, si soddisfa l'esigenza di venti classi.

Occorre poi considerare che non tutti i corsi di studio prevedono rientro nel pomeriggio e non tutte le scuole, come dicevo, hanno rientro pomeridiano, questo senza tener conto delle ore destinate alle attività extra-curriculari, come i gruppi sportivi, in cui servirebbe poter usare lo spazio per altri due pomeriggi.

Alla luce di quanto evidenziato, tenendo conto che di questo problema se ne parla da anni e che si compensa con i pullman la carenza di programmazione nell'edilizia scolastica, volevamo conoscere la situazione attuale, la programmazione complessiva, i tempi di realizzazione e la collocazione delle annunciate strutture, se, in particolare, è stata presa in considerazione l'ipotesi progettuale di una palestra sopraelevata sul Liceo di Via Chavanne e con quale responso tecnico ed economico se questa non vi sarà, e in caso di risposta negativa, come s'intenda procedere per risolvere le criticità sopra esposte.

Presidente - Risponde l'assessore Caveri.

Caveri (AV-VdA Unie) - In attuazione di quanto previsto nel DEFR 2021-2023, nel corso del 2021 è stato avviato l'iter per la realizzazione nel capoluogo regionale di una nuova palestra per le scuole secondarie di secondo grado per fornire una prima, purtroppo ancora non completa, risposta alle criticità legate alla carenza di strutture sportive per le scuole, che è un dato storico, malauguratamente, che è peggiorato nel tempo.

Con la seconda legge di assestamento del bilancio 2020 sono state stanziate sull'annualità 2021 le risorse per la costruzione della struttura.

Subito dopo l'approvazione della legge è iniziato il confronto fra il Comune e la Regione per individuare il sito su cui costruire la palestra. Anzi, a essere precisi, con il Comune di Aosta abbiamo parlato spesso di siti, ma la verità è che alla fine dei confronti per fortuna ne è rimasto uno perché - al di là delle circostanze che dirò tra breve dei ritrovamenti archeologici - la linea politica del Comune di Aosta, del tutto legittima - peraltro voi fate parte di questa maggioranza - è quella d'immaginare che non ci debba essere occupazione del suolo, quindi tutte le soluzioni tecniche che avevamo trovato al centro, che potevano essere valide, sono state a priori scartate proprio perché si deve cercare qualche cosa che non impatti sull'occupazione del suolo nelle parti centrali della città.

Da qui, per questa palestra, era nata l'idea di andare verso Piazza Ducler, che è stata accantonata a seguito del ritrovamento di un cimitero, che già era noto e quindi c'è un vincolo archeologico che grava su questa zona perché c'è questa necropoli romana tuttavia è vero che ad Aosta praticamente dovunque si scavi spunta uno scheletro o qualcosa di questo genere.

L'altra problematica che è emersa, che è una problematica triste ma credibile, è il fatto che non si è in grado, purtroppo, di finanziare e aprire assieme più cantieri per la semplice ragione che mancano le risorse umane oggi all'interno dell'Amministrazione per poter seguire dei lavori. In questo momento i lavori pubblici hanno diversi cantieri nella città di Aosta anche su scuole, perché una delle scuole che oggi manca nel puzzle è il vecchio Ginnasio, liceo scientifico che purtroppo è incappato in un'azienda che sta avanzando con un'inquietante lentezza.

Alla fine il Comune si è detto d'accordo, trattandosi di una sua proprietà, d'immaginare in quella che viene chiamata Via Dalla Chiesa Ovest del parcheggio del supermercato Cidac la nascita di questa nuova palestra rispetto alla quale c'è poi tutta una valutazione, anche più profonda rispetto a quanto debba essere grande e quanto possa rispondere soprattutto alle esigenze della scuola, ma anche, in altri orari, essere a vantaggio degli sportivi di altre discipline e di associazioni.

L'8 ottobre il Sindaco di Aosta ha espresso finalmente il proprio assenso all'avvio da parte della Regione delle attività finalizzate all'acquisizione della prima progettazione della palestra: il 21 ottobre il Sindaco ha comunicato che la realizzazione della nuova palestra richiede uno strumento urbanistico e una regolarizzazione patrimoniale che deve attuarsi attraverso la procedura dell'accordo di programma, precisando altresì che nell'ambito di tale accordo è intendimento dell'Amministrazione comunale prevedere uno sfruttamento ottimale dell'intera area per la realizzazione di strutture sportive destinate sia all'attività scolastica che, come dicevo, a quella sportiva e anche per degli eventi.

Sulla base delle comunicazioni che sono, come lei vede, abbastanza recenti, la struttura edilizia e strutture scolastiche ha messo in atto le procedure per aggiudicare lo studio geologico di caratterizzazione del terreno e di progettazione.

I tempi necessari per il completamento dell'opera sono legati oggi anche alla velocità con cui riusciremo a fare l'accordo di programma e poi naturalmente ci sarà la fase progettuale e l'appalto dei lavori.

La costruzione della palestra di cui ho detto costituisce una prima risposta ai bisogni delle scuole che si attendono, come dicevo, da molti anni; non è tuttavia sufficiente a soddisfare le necessità delle istituzioni scolastiche che sono prive di palestre interne alle proprie sedi, per questo, nel nuovo bilancio di previsione 22-24, sono state stanziate sul 2024 le risorse per la progettazione di una seconda palestra per cui dovrà essere individuato il sito per la costruzione.

Naturalmente molto in questo scenario potrebbe cambiare a seconda delle risorse che potrebbero venire dal PNRR. So che ci sono stati degli annunci a mezzo stampa dell'arrivo di cospicui finanziamenti nel settore scolastico, in realtà il decreto ministeriale che dovrebbe annunciare questa pioggia di denaro non è ancora stato pubblicato e proprio domani le Regioni incontreranno il ministro Bianchi e la Ministra delle Regioni per protestare rispetto a tutta una serie di criteri che sono stati messi in campo per la ripartizione di queste cifre e soprattutto perché manca un criterio che tutte le Regioni, di qualunque colore politico, ritengono essenziale, cioè quella che la programmazione sia in capo alle Regioni e non ci sia una distribuzione a pioggia rispetto ai singoli Comuni, perché ci potrebbe essere un rischio di spreco delle risorse. Anche perché i fondi del PNRR avrebbero comunque, al di là di tutto, una propria peculiarità che deriva dal fatto che esiste come un muro finale il 2026, entro la quale data deve essere completato qualunque lavoro legato al Piano di resilienza.

Nel corrente anno sono stati aggiudicati - e rispondo alla seconda domanda - i lavori di sopraelevazione dell'ala ovest dell'edificio scolastico di Via Chavanne per ricavare nuove aule didattiche; l'avvio dei lavori è previsto nei primi mesi del prossimo anno, si tratta del secondo ampliamento della sede scolastica che consentirà di soddisfare tutte le esigenze dal punto di vista logistico dell'istituzione scolastica Liceo delle Scienze Umane e Scientifico Regina Maria Adelaide, con l'ovvio paradosso che tra qualche anno molti di questi immobili non avranno poi una precisa destinazione a causa del rinculo della crisi demografica.

L'ipotesi di sopraelevare ulteriormente l'edificio per collocarvi una palestra è ritenuta impossibile dalla struttura edilizia strutture scolastiche sia dal punto di vista strutturale, quindi tecnicamente impossibile da realizzare, sia in relazione alla tipologia e alle dimensioni dei locali che si potrebbero ricavare, quindi sostanzialmente c'è una risposta negativa alle molte insistenze del dirigente scolastico.

Per rispondere al presente quesito, cioè che cosa s'intenda fare, informo che oltre le due palestre di cui ho parlato sopra, nell'ambito della fase di progettazione in corso dell'intervento di ristrutturazione dell'edificio scolastico di Via Festaz, sede dell'istituzione scolastica di istruzione tecnica Manzetti, è in gioco la possibilità di realizzare - in questo caso, finalmente, quando si fa una di queste costruzioni - un apposito spazio interno per lo svolgimento dell'attività motoria degli alunni. Questo intervento contribuirebbe a ridurre ulteriormente il fabbisogno di strutture sportive per le scuole secondarie di secondo grado che si trovano nel centro cittadino, fra l'altro con evidenti benefici per la didattica, essendo la palestra interna all'edificio scolastico.

Aggiungerei, perché ne ho fatto cenno l'altro giorno, che un'altra delle ipotesi scartata, anche se abbastanza suggestiva, che era quella di utilizzare gli spazi dello stadio Puchoz, perché anche lì si è in area archeologica, quindi quando si è costruito il campo sportivo evidentemente non se ne era tenuto conto, ma lì pare che ci siano anche necropoli e cose molto interessanti, così come era stata scartata tutta quell'area nella zona della chiesa di Sant'Orso, proprio per quelle vicende di non occupazione del suolo pubblico cui ho fatto riferimento precedentemente.

Un'idea che invece sembra non essere scartata negli ultimi colloqui e che potrebbe rientrare in una riflessione più complessiva sul Campus Universitario potrebbe essere quella di allocare una palestra in una parte dell'area scarsamente pregiata, che di fatto oggi è una specie di rimessa dove ci sono materiali di vario genere. Anche immaginando che non si può pensare di fare un Campus universitario che in qualche maniera sia privo di un centro universitario sportivo e tenendo conto che l'eventuale previsione della ristrutturazione del Cral Cogne con lo studentato potrebbe far risparmiare quei soldi che erano stati valutati da impiegare negli anni a venire per la costruzione dello studentato nella medesima area di riferimento della nuova Università della Valle d'Aosta.

Presidente - Per la replica, consigliera Guichardaz.

Guichardaz Erika (PCP) - Naturalmente quest'idea, come già accennato nell'assestamento, non ci convince, nel senso che quella zona per noi risulta essere una zona comunque distante da tutti gli edifici scolastici e quindi sicuramente non è una soluzione che ci convince.

Mi fa piacere, comunque, che nella valutazione delle strutture future stia già pensando all'idea di palestre all'interno e spero che, a differenza di quanto avvenuto per il Liceo Bérard, siano sufficienti almeno per quella scuola se non per accoglierne altre, perché andremo, lo si vede nel DEFR, ad acquistare il Bérard, una struttura appena costruita ma che già non è sufficiente per l'attività didattica riferita proprio anche solo alla loro istituzione.

Quindi mi fa piacere che nella programmazione futura per lo meno di questo si tenga conto.

Mi permetta una battuta: il consumo del suolo naturalmente lo si vede e i reperti storici vengono considerati quando si parla di palestre scolastiche mentre invece, quando si parla di un Ospedale regionale, questo può essere messo al di sopra di reperti e non consuma suolo, quindi mi permetta semplicemente questa battuta, perché sinceramente non credo sia così necessario scavare per fare una palestra, lo abbiamo visto... (Interruzione fuori microfono)... in una prossima interpellanza allora le spiegherò anche quello.

Non credo che sia necessario scavare, almeno questa è la percezione che abbiamo avuto seguendo la costruzione del Liceo Bérard, quindi credo che queste palestre possano benissimo non avere chissà che necessità.

Rispetto a quello che ha detto della sopraelevazione, invece, del Liceo, naturalmente chiederò con un 116 di avere questo parere dell'edilizia scolastica per verificare effettivamente la non fattibilità di questa soluzione, ben sapendo che ormai - adesso il collega Distort non c'è - i progettisti riescono a fare di tutto e di più anche sull'Ospedale, quindi figuriamoci se non possono farlo in questo caso.

Quindi, come le ho già anticipato, chiederò questo parere per verificare quanto da lei sostenuto.