Oggetto del Consiglio n. 1086 del 1° dicembre 2021 - Resoconto
OGGETTO N. 1086/XVI - Interpellanza: "Rafforzamento della collaborazione con il Comune di Saint-Vincent per il rilancio dello stabilimento termale quale volano turistico della media e bassa Valle d'Aosta".
Bertin (Presidente) - Punto n. 24 all'ordine del giorno. Per l'illustrazione, consigliere Aggravi ne ha facoltà.
Aggravi (LEGA VDA) -. Assessore, sono sicuro che le avranno preparato la risposta, ma io la invito ad ascoltare molto bene questa cronistoria e quanto sto per dire, perché una delle domande dell'interpellanza è più importante delle altre.
La storia delle terme di Saint-Vincent possiamo farla partire addirittura dal biennio 2005-2007 con l'allora progetto guidato appunto dal Comune "Riqualificazione con eventuale ampliamento e futura gestione del complesso termale di Saint-Vincent", che è partito con l'intenzione di realizzare questa riqualificazione tramite un Project Financing.
Tutto questo partiva con delle buone intenzioni e successivamente iniziava dal 2009 ad avere una serie di intoppi: sappiamo che nel 2009 fu definita una convenzione ponte perché c'erano delle questioni inizialmente interne alle varie società che facevano parte del gruppo della rete d'impresa che si era aggiudicata la gara e in quel momento nasceva anche l'esigenza da parte dell'Amministrazione regionale d'inserire all'interno di questo progetto o di questa serie di progetti l'intervento col quale si sarebbe poi realizzato il centro nefrologico.
Nel 2010 si ha finalmente la convenzione, però ci sono tutta una serie di ritardi.
Nel 2011 si trova l'amianto, nel 2012 si arriva a due momenti importanti, un'ulteriore serie di varianti progettuali ma l'apertura del centro nefrologico.
In questa fase s'inizia già parlare di revisione del piano economico finanziario, questione che possiamo dire poi non si è sostanzialmente chiusa negli anni.
Nel 2015 arriviamo anche a una serie d'interlocuzioni tra chi gestiva le terme e la Regione per l'utilizzo di un'altra struttura importante che era l'Hotel Source e anche in quella sede lì si parlava e si cercava appunto di comprendere come si potesse recuperare la Fons Salutis e quindi la parte storica che, tra l'altro, riguarda in parte anche quelle che sono state interlocuzioni e osservazioni con la Soprintendenza.
Nel 2019 - facciamo un po' di salti in avanti perché altrimenti la storia si complica, perché comunque poi dopo in parte si complicherà - si arriva ad aprire una serie di valutazioni per la proroga del contratto con il centro nefrologico ma poi su questo aspetto c'è anche un'iniziativa della collega Foudraz che sicuramente potrà approfondire di più la tematica.
Perché dico che c'è una domanda più importante delle altre? Perché vede, oltre a chiedere quali siano le caratteristiche, i contenuti e la durata della concessione delle acque termali per capire sostanzialmente qual è la natura della nascita di questo stabilimento - anche a fronte... perché s'è presa la tematica del bonus terme che ha interessato il settore termale che ha avuto un grande successo - quello che si chiede poi è anche capire se nell'ultimo anno vi siano state delle interlocuzioni tra l'Amministrazione del Comune e gli altri soggetti coinvolti nel rilancio e l'Amministrazione regionale in merito al citato progetto di rilancio dello stabilimento, e, se ci sono state, quali siano state le conclusioni, e soprattutto capire se sia intenzione del Governo rafforzare la collaborazione con questi soggetti per rilanciare una struttura importante soprattutto per la Media e Bassa Valle.
Ma la domanda principale è: "Capire quali siano le attuali incombenze a carico dell'Amministrazione regionale nell'ambito del progetto di rilancio delle terme" e le dico questo perché ci sono due aspetti che sono particolarmente interessanti, l'uno - l'abbiamo visto anche in Commissione - riguarda la famosa funicolare - tra l'altro è stato oggetto di domanda durante la Commissione che si è occupata delle leggi di finanziamento impianti a fune perché risulta pending la richiesta di finanziamento per la revisione dell'impianto, quello è un altro asset dell'area - ma poi c'è un po' anche il discorso legato a una struttura che è quella dell'Hotel Source, che, addirittura, in origine nasceva sei giorni dopo la mia nascita, il 18 aprile 1985, e veniva espropriato con voto del Consiglio regionale con finalità che poi non si sono ripresentate per poi successivamente finire in un piano di alienazione, e qui devo ringraziare un noto giornalista, che ora non vedo in aula, che è l'assessore Caveri ma in un suo articolo del 28 ottobre 2015, laddove - ed è evocativo il titolo di questo articolo perché è "I fantasmi del Source", che forse aleggiano intorno all'area - oltre a presentare e a parlare giustamente del progetto di rilancio, che era sostanzialmente suddiviso in tre fasi, si citava e si diceva per l'appunto che tutta questa vicenda che non aveva trovato pace, non aveva trovato realizzazione vera perché alla fine della fiera le parti in causa non hanno realizzato l'obiettivo iniziale o gli obiettivi che poi nel corso degli anni si sono avvicendati, per l'appunto si diceva - e sosteneva appunto in questo pezzo -8 che il gruppo che si occupa del progetto della gestione ha congelato - parliamo del 2015 - con il consenso della precedente Amministrazione - ripeto, si parla di Comune - la realizzazione delle altre due parti previste del contratto, circostanza che non potrà restare tale all'infinito, scriveva nel 2015.
Peraltro la proroga della ristrutturazione delle vecchie terme è scaduta, quello è un tema che le ho già riportato, perché sennò verrebbe minata la sostanza stessa del Progect Financing, in cui altri avrebbero potuto partecipare se ci fossero state condizioni diverse in partenza.
Qui si parla e si dice che tra l'altro la Regione cedette il Source al Comune perché se ne prevedeva qualche uso, oggi rinviato sine die.
Su questo uso si è visto anche dal dibattito che c'è stato nel Consiglio comunale, si è pensato a un utilizzo che potesse rivedere nuovamente anche il ruolo della Regione, quindi la domanda fondamentale appunto è capire quello, al di là della natura dell'area, "Quali sono le incombenze a carico dell'Amministrazione regionale, se ci sono stati contatti con l'Amministrazione e se si intende ancora partecipare, o meglio, cercare di rafforzare la collaborazione con il Comune di Saint-Vincent e gli altri soggetti per rilanciare uno stabilimento e una serie di asset che a oggi, rispetto al biennio 2005-2009, non trovano pace e che forse in parte sono attanagliati dalla memoria dei fantasmi dell'Hotel Source.
Presidente - Risponde l'assessore Jean-Pierre Guichardaz.
Guichardaz J. (FP-PD) - Faccio io sintesi, anche se il mio Assessorato è un po' marginale rispetto alle richieste dell'interpellanza, ma evidentemente gli uffici del Consiglio hanno letto in questa sua richiesta - citando bonus terme, volano turistico eccetera -, una direzione più mirata al riguardo al mio Assessorato.
Io faccio sintesi nel senso che la sua richiesta mi ha obbligato a raccogliere informazioni trasversali sia all'Assessorato alla sanità sia all'Assessorato del collega Marzi e poi qualcosa le dirò anche rispetto alle questioni che ci competono.
Quesito 1: "Quali siano le caratteristiche contenute e la durata delle concessioni delle acque termali di Saint-Vincent": per quanto attiene esclusivamente agli aspetti minerari si evidenzia che la concessione perpetua di cui titolare è il Comune di Saint-Vincent è stata rilasciata con decreto del Ministro Segretario di Stato per le corporazioni in data 3 ottobre 32 registrata alla Corte dei Conti in data 15 ottobre 32, Registro 2, Corporazione foglio n. 344.
Con il suddetto decreto è stata concessa in perpetuo al Comune di Saint-Vincent la facoltà di utilizzare l'acqua termale della sorgente Fons Salutis. Si fa inoltre presente che il Comune di Saint-Vincent è autorizzato all'utilizzo dell'acqua in discorso per scopi idropinico e inalatorio come previsto dai decreti del Ministero dell'Interno del 30 gennaio 28 e del Ministero della Sanità del 18 luglio 1991.
Occorre altresì specificare che con deliberazione della Giunta regionale n. 1269 in data 15 giugno 2012 è stata rilasciata al Comune di Saint-Vincent l'autorizzazione all'impiego di sorgenti idrominerali e idrotermali per un periodo di anni trenta e con deliberazione 783 del 19 giugno 2018 è stato rinnovato al Comune medesimo l'accreditamento dello stabilimento termale Fons Salutis per l'erogazione delle terapie inalatorie e idropiniche per un periodo di anni cinque con decorrenza 24 giugno 2018.
Non da ultimo è opportuno evidenziare anche il fatto che l'assistenza termale è inclusa tra i livelli essenziali di assistenza di cui al Dpcm 12 gennaio 2017 allegato 9 e pertanto le prestazioni devono essere garantite a tutti gli assistiti affetti dalle patologie indicate nelle disposizioni citate con i criteri di erogazione disciplinati nelle medesime.
Ancor più dunque allo scopo di evitare una mobilità sanitaria verso altre Regioni per la fruizione delle cure termali nelle quali si può disporre sul territorio, benché ad oggi, limitato alle cure inalatorie e idropiniche, sarebbe importante un rilancio di questo settore.
Quesito 2: "Quali siano le attuali incombenze a carico dell'Amministrazione regionale nell'ambito del progetto "Rilancio delle Terme": con riferimento sempre all'impegno e alle attività di competenza dell'Amministrazione regionale nel settore specifico, occorre rammentare la partecipazione attiva delle strutture competenti dell'Assessorato Sanità agli incontri nell'ambito del coordinamento area territoriale della Commissione Salute sul tema specifico dell'assistenza termale, durante i quali si condividono con le altre Regioni criticità e buone prassi per l'erogazione delle prestazioni di cui trattasi. Si svolgono interlocuzioni con i referenti nazionali di Federterme anche in occasione del rinnovo dell'accordo triennale concernente le tariffe delle prestazioni e cicli di cura erogabili agli assistiti eleggibili, la ricerca scientifica di settore eccetera.
La struttura Strutture Ricettive Commercio dell'Assessorato al Turismo si è limitata a gestire esclusivamente il procedimento relativo alle richieste di mutuo ai sensi della legge regionale 26 maggio 98 n. 38, interventi regionali a favore del settore termale, presentata dal soggetto concessionario.
Detto procedimento si è concluso con la concessione di un mutuo della durata di dieci anni più due di preammortamento per un importo complessivo di euro 6.145.837,10.
A quanto risulta il concessionario stava onorando regolarmente il pagamento delle rate del finanziamento in questione.
Dal punto di vista del Dipartimento beni e attività culturali gli uffici della Soprintendenza sono stati coinvolti negli anni passati in alcuni sopralluoghi, volti a valutare gli interventi di recupero delle vecchie terme.
Proprio oggi è stato organizzato un sopralluogo con la Soprintendenza che dal 2017 non era più stata coinvolta nella valutazione del progetto di recupero e razionalizzazione dei succitati edifici. Anche per il tramite della Soprintendente seguirò da vicino l'evoluzione progettuale degli interventi sulla Fons Salutis, naturalmente, per quanto di mia competenza, le posso comunque riferire che questa mattina la Soprintendenza, nel corso del sopralluogo con il Comune, mi ha riferito che il Comune ha intenzione di ripartire con la progettazione e con il recupero degli edifici delle vecchie terme, questo è quello che gli è stato detto.
Domanda n. 3: "Se nel corso dell'ultimo anno vi sia stata interlocuzione con l'Amministrazione del Comune di Saint-Vincent e con gli altri soggetti coinvolti in merito al già citato progetto di rilancio dello stabilimento termale, in caso positivo quali ne siano stati i termini e conclusioni": l'Assessorato Sanità, Salute e Politiche sociali negli ultimi anni - e da ultimo nel mese di novembre - ha già svolto alcuni incontri con l'Amministrazione comunale di Saint-Vincent durante i quali si è affrontato in modo preliminare la criticità connessa allo stabilimento termale.
Per approfondire ulteriormente la tematica saranno previsti ulteriori momenti di confronto che dovranno prevedere il coinvolgimento di tutti i settori dell'Amministrazione che trasversalmente sono interessati dalla programmazione di un piano di rilancio dell'economia del Comune di Saint-Vincent.
Per quanto attiene l'Assessorato di cui ho le deleghe, non ci sono stati contatti con l'Amministrazione comunale fino all'altro ieri, il Sindaco mi ha infatti contattato per un incontro che programmerò a breve. Non so, tra l'altro, se questo nostro coinvolgimento e quello della Soprintendenza questa mattina è conseguenza della sua interpellanza ma potrebbe anche essere.
Quesito 4: "Se sia intenzione del Governo regionale rafforzare la collaborazione con il Comune di Saint-Vincent e con gli altri soggetti coinvolti per il rilancio della struttura termale quale volano turistico della Media e della Bassa Valle", e lei fa riferimento al turismo: facendo un passo indietro nei secoli possiamo affermare che il richiamo per le acque termali della Fons Salutis è stato forte sin dall'800 e Saint-Vincent, per stare al passo con i tempi e con le nuove esigenze, si è dotata - come lei ricordava - di strutture adatte, tipiche delle stazioni termali come i grandi hotel di lusso, i Kursaal, i parchi e i funicolari, lei li ha citati prima appunto perché un tempo, effettivamente la città termale aveva una connotazione anche diversa.
Agli inizi del 1900 venne costruito a levante del Borgo, ai piedi della carrozzabile che saliva la terma, il Grand Hotel De La Source, che lei ha citato.
Quest'ultimo, così come le vecchie terme, fa parte di un Project Financing stipulato appunto fra il Comune e la società Bonatti che ha portato alla concessione d'uso dello stabilimento termale di Saint-Vincent nell'ambito del progetto di riqualificazione mediante ristrutturazione, eventuale ampliamento e successiva gestione del complesso.
Di questi progetti se n'è parlato per anni ma nulla si è concretizzato, come ricordava lei, sicuramente sarebbe la svolta necessaria nell'offerta termale di Saint-Vincent.
Il recupero e la rifunzionalizzazione di manufatti originali sicuramente sarebbero un atout così come lo è stato per Pré-Saint-Didier. Il perno attorno al quale ruotano le possibilità di crescita delle terme è l'edificio denominato Fons Salutis, le cosiddette vecchie terme, che versa effettivamente in grave stato di abbandono.
Venendo agli aspetti più turistici, ai giorni nostri in Valle d'Aosta il segmento wellness, per certi versi anche quello più strettamente termale, è un segmento di mercato turistico oggi sempre più rilevante e che di conseguenza l'Assessorato ai beni culturali, turismo, sport e commercio ha promosso in varie occasioni e promuoverà con varie modalità. Negli ultimi spot pubblicitari, ad esempio, non mancano riferimenti e immagini delle terme.
D'altra parte occorre segnalare come causa delle restrizioni dovute alla pandemia il settore abbia avuto purtroppo una battuta d'arresto negli ultimi anni, cosa che non ha risparmiato neanche le terme di Saint-Vincent che sono state chiuse, come lei sa, per un certo periodo.
Resta inteso che confermiamo la massima disponibilità a collaborare - come sempre è stato fatto con il Comune di Saint-Vincent e con gli altri soggetti coinvolti - al fine di dare il nostro contributo al progetto di rilancio delle terme, utilizzando gli strumenti promo pubblicitari più adeguati.
Questo tipo di attività è stata portata avanti ad esempio in occasione dei viaggi di familiarizzazione per i giornalisti, che spesso sono stati accompagnati alle terme e da lì sono poi stati fatti articoli su riviste nazionali e internazionali.
Di recente il turismo legato al settore termale è stato incentivato dal Governo con i fondi stanziati per i bonus terme che lei ricorda nelle sue premesse ai sensi dell'articolo 29 bis comma 3 del D.L. n. 104/2020, i quali prevedono un buono per l'acquisto di servizi termali destinato a tutti i cittadini maggiorenni residenti in Italia da fruire per qualunque prestazione erogata da un istituto termale accreditato.
Anche la società che gestisce lo stabilimento termale di Saint-Vincent ha approvvigionato una percentuale di tale bonus e pertanto beneficerà di tale incentivo.
Questo incentivo porterà utenti di fuori Valle, gli operatori sicuramente non si faranno trovare impreparati e senza dubbio sarà il modo di riportare a Saint-Vincent e dintorni quel turismo termale che negli ultimi anni effettivamente si è un po' affievolito.
Presidente - Per replica, consigliere Aggravi.
Aggravi (LEGA VDA) - Ringrazio l'Assessore per questa sintesi e mi permetta di replicare con due citazioni. La prima riguarda proprio quella seduta del Consiglio del 18 aprile dell'85 dove l'allora consigliere Mafrica che aveva una visione politica probabilmente diametralmente opposta alla mia ma che mi trova a questo punto più che d'accordo, disse: "Abbiamo l'impressione che con questo atto ci si immette in una procedura che non ha un destino ancora completamente chiaro".
Questo nel 1985. Penso che purtroppo oggi siamo ancora a questo punto ma possiamo dire nel complesso che sicuramente il soggetto capofila è il Comune, perché da quello che anche lei ricordava con la concessione perpetua e quant'altro il soggetto capofila è il Comune ma forse vedendo anche altre best practices, lei ha anche parlato di Pré-Saint-Didier, forse è il caso che la Regione faccia qualcosa di più per uscire da questo stallo anche perché gli anni passano e soprattutto, per arrivare alla seconda citazione, come era scritto nel sito e nell'articolo che citavo "I fantasmi del Source" all'epoca si parlava di una situazione di stallo che sostanzialmente permane, sono ormai ben evidenti in questo stallo certi rischi connessi di danno erariale.
Ora non voglio agitare i fantasmi del Source ma sicuramente questa è una situazione che negli anni si sta sedimentando, come si dice in contabilità, e prima o poi bisognerà trovare una soluzione. Quindi io invito è non soltanto lei sulla parte turismo ma tutto il Governo regionale a rafforzare la collaborazione con il Comune perché forse questa è diventata una situazione un po' troppo più grande di quello che si pensava e forse c'è la necessità che per evitare ulteriori problematiche, o meglio ulteriori decenni di attesa, il Governo regionale faccia anche la sua parte.
Ripeto, ci sono tanti esempi in giro per l'Italia e dell'arco alpino, forse è il caso di prendere ispirazione e poi se ci sono dei coincidenti sopralluoghi o manifestazioni d'interesse da parte delle Amministrazioni locali, magari avvicinandosi al Consiglio o il giorno stesso del Consiglio, è cosa buona e giusta e quindi io mi auguro che almeno possano portare a qualcosa e a un risultato per il bene di tutta la comunità.
Presidente - Sospendiamo brevemente per arieggiare i locali. Riprendiamo tra una decina di minuti.
La seduta è sospesa dalle ore 16:51 alle ore 17:19.