Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 1075 del 1° dicembre 2021 - Resoconto

OGGETTO N. 1075/XVI - Interrogazione: "Stato dei sopralluoghi e delle interlocuzioni con Trenitalia e RFI per la riapertura della linea Aosta/Pré-St. Didier".

Bertin (Presidente) - Punto n. 13. Risponde il presidente della Regione Lavevaz.

Lavevaz (UV) - Con questa interrogazione si chiede di conoscere quale sia lo stato dei sopralluoghi e delle interlocuzioni con Trenitalia e RFI per la prospettata riapertura della linea Aosta/Pré-St. Didier. Com'è noto, la riapertura del servizio ferroviario sulla tratta Aosta/Pré-Saint-Didier fa parte degli obiettivi individuati dalla legge regionale n. 22/2016 che tante volte abbiamo già citato. Per questo motivo gli interventi necessari sono stati inseriti nell'Accordo Quadro per la prenotazione di capacità ferroviaria sottoscritto con RFI e sono stati trattati nel corso di numerose interlocuzioni con il gestore ferroviario. Analogamente nella gara per l'affido del servizio di trasporto pubblico ferroviario e nel conseguente contratto con Trenitalia è già previsto l'espletamento del servizio Aosta/Pré-St. Didier secondo uno schema che prevede sei coppie di corse giornaliere con attivazione entro tre mesi da quando il gestore dell'infrastruttura renderà disponibile l'esercizio della linea. Con RFI è stato inoltre sottoscritto in data 20 dicembre 2017 uno specifico protocollo d'intesa per l'istituzione di un tavolo tecnico finalizzato alla determinazione degli interventi necessari allo sviluppo delle linee ferroviarie valdostane e della relazione ferroviaria Aosta/Torino, nonché per la definizione degli interventi da realizzare sulla linea Aosta/Pré-St. Didier per consentirne la riclassificazione in categoria B2. Nell'ambito di tale tavolo tecnico è stato scelto di ottimizzare i costi e le tempistiche sulla tratta dell'Alta Valle effettuando i lavori necessari alla riattivazione del servizio in concomitanza con quelli per l'innalzamento del carico assiale a 18 tonnellate. Nell'ultima seduta del tavolo tecnico che si è svolta in data 21 ottobre 2021 RFI ha comunicato che sono in fase di conclusione le progettazioni degli interventi per l'innalzamento del carico assiale. Nella stessa riunione RFI ha confermato di aver affidato a Italfer, società del gruppo FS, l'incarico per la redazione del progetto di fattibilità tecnico-economica degli interventi per la riapertura della linea. Entro dicembre si avrà una prima analisi con cui si potrà definire il quadro economico e confermare o ritarare l'importo dei lavori ad oggi stimato come noto a 44 milioni di euro. Il complesso di questi interventi è stato inoltre richiesto da Regione attraverso le schede inoltrate a maggio 2021 al Tavolo tecnico di ascolto previsto dal Prospetto Informativo della Rete, cosiddetto "PIE", nell'ambito del quale RFI effettua la ricognizione delle esigenze dei portatori di interessi dei territori. Nel corso di una riunione svoltasi lo scorso 29 ottobre 2021 RFI ha confermato che queste richieste sono accoglibili e ha precisato che le stesse saranno valutate per l'eleggibilità del finanziamento delle successive fasi progettuali e realizzative sulla base dell'approfondimento ottenuto con i progetti di fattibilità tecnico-economica. In altre parole sostanzialmente ad oggi la realizzazione delle opere non è finanziata da RFI ma ne proporrà il finanziamento valutandolo all'interno di tutti gli interventi previsti all'interno del territorio nazionale attraverso un sistema che ho capito essere molto articolato e anche in qualche modo automatizzato che valuta le priorità rispetto agli interventi e quindi poi, sulla base di questo, verrà poi finanziato o meno.

Presidente - Per la replica, ha chiesto la parola il consigliere Aggravi.

Aggravi (LEGA VDA) - Grazie Assessore Presidente per la puntualizzazione e la sintesi dello stato dell'arte. L'interrogazione nasceva da alcune segnalazioni e anche da presa visione diretta dei sopralluoghi che sono stati fatti sulla linea, in particolare nella zona di Morgex, e nello scrivere questa interrogazione con i colleghi nasceva una considerazione che voglio fare anche sulla base, neanche ci fossimo parlati, della conclusione della sintesi che lei ha fatto della risposta, ovvero il discorso che ad oggi l'opera non è finanziata, quindi servono i finanziamenti, che poi questa è un po' la storia, la vera maledizione della ferrovia valdostana, e soprattutto ci sarà questo sistema di valutazione delle priorità. Non voglio aprire il grande vaso di Pandora della ferrovia della legge n. 22 ma sicuramente considerando l'Alta Valle, un discorso che bisognerebbe farsi è anche quello delle priorità, nel senso che qui si è fatto grande scandalo di uno studio ulteriore sulla potenzialità dell'idrogeno, però se noi oggi pensiamo abbiamo, da un lato, la valutazione per i 44 milioni per la riattivazione vera della linea, uno studio sul tram-treno, tutta una serie di elementi che messi insieme non hanno coerenza tra di loro. Io quindi penso che anche noi ci dobbiamo fare delle valutazioni di priorità.

Io mi auguro che magari questa valutazione si possa trovare poi negli effetti rispetto alla nuova versione che lei sottoporrà all'attenzione della II Commissione e di tutta l'Aula riguardo alla parte dei trasporti sul DEFR perché il 2022 sta finendo, il piano dei trasporti dubito che verrà approvato, forse questa può essere la sede e almeno occorre una valutazione di priorità su quello che vogliamo fare su quella linea perché vorremmo riattivarla ma non abbiamo i fondi, vorremmo fare il tram-treno ma dobbiamo valutarlo, vogliamo fare "N" cose ma poi mi chiedo tutte queste cose insieme sono coerenti tra di loro? Forse dobbiamo rivalutare determinate priorità perché altrimenti, quando troveremo la soluzione, quando troveremo i fondi, molto probabilmente la ferrovia sarà una tecnologia vetusta.