Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 1073 del 1° dicembre 2021 - Resoconto

OGGETTO N. 1073/XVI - Interrogazione: "Notizie in merito all'incontro riguardante il futuro della scuola di Ruelle nel comune di Montjovet".

Bertin (Presidente) - Punto n. 11. Risponde l'assessore Caveri.

Caveri (AV-VdA Unie) - Questa è un'interrogazione a forte rischio di fare la figura dell'imbecille, nel senso che lei mi chiede se l'Assessore all'istruzione confermi o meno le parole riportate dagli organi di stampa, però sarebbe stato simpatico che lei mi dicesse quali sono state le mie dichiarazioni perché, fino a prova contraria, io posso rispondere delle cose che dico, non delle cose che scrivono, e lo dico come giornalista, per cui probabilmente lei nella risposta mi dirà delle robe terribili ma io farò finta di niente. Io vorrei semplicemente ricostruire com'è andata questa storia dell'incontro con la popolazione. Il dato di fondo è che le scuole non le chiude l'Assessorato ma è una decisione che viene assunta dagli Enti locali. In quel caso il sindaco Nigra si è presentato di fronte a un'assemblea a Montjovet in cui ha detto: "la scuola non può essere riaperta per ragioni statiche perché è pericolosa, in questo momento il numero dei bambini è insufficiente per immaginare di costruire una scuola nuova, abbiamo spostato i bambini, vista la pericolosità, a Montjovet, quelli delle materne nelle materne del capoluogo, mentre quelli delle elementari sono andati, per capirci, nella scuola che c'è in fondo alla Montjovetta vicino a Napoléon, tanto per situarla fisicamente. Nel frattempo la novità emersa dall'assemblea è che il Comune di Émarèse, che, tra l'altro, ha avuto il placet ieri sera dall'Unité des Communes ha deciso di ricreare le scuole elementari immaginando di avere tredici bambini, erano dodici i bambini che andavano a Ruelle. Quest'anno quindi, per capirci, i bambini delle materne sono stati integrati nelle materne già esistenti a Montjovet, gli altri sono andati in un immobile che ha consentito l'esistenza delle due scuole con la scuola di Ruelle che si è spostata a Montjovet.

Alcuni genitori, non parliamo di quelli che erano per la ricostruzione della scuola ai quali il Sindaco, dati demografici alla mano, ha dimostrato che sarà già difficile forse in futuro mantenere una scuola sola se andiamo avanti con i dati che ci sono oggi, alcuni genitori chiedevano che nel prossimo anno scolastico si mantenessero le due scuole elementari e si è spiegato, anche dal punto di vista didattico, l'ha fatto la Sovraintendenza, che sarebbe abbastanza folle mantenere due scuole elementari nello stesso Paese nel momento in cui si sa già che una delle due scuole elementari non tornerà a Ruelle e si è segnalata anche l'opportunità di poter uscire da una logica di pluriclassi perché se si mettono assieme le classi, si avranno delle classi normali. Naturalmente su questo non ho una competenza specifica ma è indubbio che le pluriclassi possono creare qualche difficoltà di crescita soprattutto per i bambini che sono più grandi rispetto a quelli che sono più piccoli. È una soluzione che viene usata nelle scuole di montagna a tutela del mantenimento della scuola ma tutto si può dire di Montjovet, ma non che sia una zona di montagna, è una zona palesemente di Fondovalle. Io immagino, perché sono inventivo, che lei possa riferirsi con scandalo al fatto che io ho detto che non si debba essere campanilisti. Io ho detto che non bisogna essere campanilisti perché ritenevo che fosse illogico che alcuni genitori di Ruelle chiedessero che scendendo a Montjovet anche la scuola di Ruelle, se ne facessero due di scuole e non una sola perché mi sembra totalmente ragionevole sia per una questione di costi, sia per una questione di buon senso e di socialità.

Non vi è nessuna intenzione quindi da parte mia di essere offensivo nei confronti di nessuno e devo dire anzi che raramente ho visto in un'assemblea pubblica tanta gente così interessata: maestre, genitori, è stata una bella riunione, e a polemizzare è stata una piccolissima minoranza a fronte di una maggioranza che sembra avere capito soprattutto l'introduzione del Sindaco. Il Sindaco nel suo incipit ha distribuito al pubblico i dati demografici dell'evoluzione degli ultimi 10-15 anni ed è un'evoluzione purtroppo pienamente in linea con quello che sta succedendo nel resto della Valle d'Aosta, cioè un collasso vero e proprio delle nascite che avrà gioco forza una risultanza impressionante molto impattante se come Consiglio Valle non riusciremo a trovare delle misure economiche, fiscali ma forse anche psicologiche di una moral suasion nei confronti di una comunità che rischia veramente di collassare. Io ne parlavo giorni fa con il Sindaco di Charvensod, un Sindaco particolarmente intelligente, particolarmente pronto e reattivo rispetto alle cose, mi faceva vedere le sette nascite dello scorso anno a Charvensod confrontate a una quarantina di nascite di pochi anni fa. È quindi un fenomeno interessante, negativo, da seguire e ribadisco che comunque le scelte sull'apertura di Emarèse sono state fatte dall'Unité des Communes Evançon, la scelta di attestare la scuola trovando anche per l'anno prossimo tutta una serie di soluzioni più efficaci di quelle di quest'anno dov'è chiaro che ci si è trovati di fronte ad un'emergenza ma le scelte sono state effettuate, ed era presente l'intero Consiglio comunale di Montjovet, dalla municipalità di Montjovet e noi non possiamo che essere rispettosi delle scelte locali.

Presidente - Per la replica, ha chiesto la parola il consigliere Lavy.

Lavy (LEGA VDA) - La inviterei solamente magari a leggere non solamente la parte finale dell'interrogazione ma anche le premesse perché nelle premesse c'è citata una testata giornalistica da cui sono state riprese certe dichiarazioni. Io ho citato la testata su cui è uscito un articolo in cui ci sono dei virgolettati precisi da parte sua, quindi l'ho citata, l'ho scritta...

(interruzione di un Consigliere, fuori microfono)

... certo, ma tendenzialmente il giornalista i virgolettati li mette... poi se la prenda con i giornalisti, non lo so, io analizzo, porto qui le questioni e poi se la prende con chi deve prendersela, ma l'articolo ho capito che l'ha letto perché se cita il fatto di "eccesso di campanilismo", vuol dire che quell'articolo lì bene o male l'ha letto e ce l'ha in testa. La dichiarazione che io ritengo non del tutto corretta e, anzi, pericolosa non è quella dell'eccesso di campanilismo, è questa: "dal punto di vista sociale, più bambini sono meglio stanno". L'ha detta? Sì, ecco, l'ha detta.

(intervento dell'assessore Caveri, fuori microfono)

... benissimo, ma se si fa passare questo concetto, per cui più bambini ci sono meglio è, allora a cosa serve mantenere tutte le scuole di montagna? È un'eccezione, va bene, e tutte le altre scuole? Sono tutte eccezioni... quindi la regola sono le classi pollaio? Non lo so.

Tutta l'impostazione delle scuole di montagna è basata sulle pluriclassi. Se noi andiamo a mettere in discussione questo fatto per cui si dice più bambini sono meglio è, allora si fa un favore alla montagna sì o no? Poi lei dice: "Montjovet non è montagna, è Fondovalle", io non so se ci sia mai stato a Saint-Germain, non mi sembra proprio fondovalle, poi andiamo a parlare con gli abitati di Saint-Germain, quindi vediamo, ma il fatto che si metta in discussione quello che è stato l'intero sistema scolastico basato in montagna per cui ci sono le pluriclassi che hanno anche aspetti positivi è molto grave perché io, quando ho letto queste dichiarazioni, pensavo fosse uno scherzo, gli ho dato questa opportunità per cercare un pochino di tornare indietro e invece no, conferma assolutamente queste dichiarazioni. Sono state fatte tante battaglie per mantenere le scuole di montagna, abbiamo già parlato di questo tema, sulla scuola di Perloz e ci ritorneremo sicuramente anche su altri tipi di questioni, ma il fatto che si metta in discussione l'esistenza delle scuole di montagna dicendo: "no, beh, comunque dove c'è più socialità è meglio" è un fatto grave perché le scuole rappresentano la vita dei comuni di montagna e se si fa passare questo concetto, anche in maniera sommessa, per quanto riguarda i genitori agli amministratori, allora creiamo dei bei hub scolastici nel fondovalle, portiamo giù tutti e siamo tutti contenti. Non va così, non va assolutamente così Assessore!