Oggetto del Consiglio n. 1043 del 17 novembre 2021 - Resoconto
OGGETTO N. 1043/XVI - Interpellanza: "Implementazione del personale assegnato all'Ufficio vigilanza ambientale".
Bertin (Presidente) - Punto n. 17. Per l'illustrazione dell'interpellanza, ha chiesto la parola la consigliera Minelli, ne ha facoltà.
Minelli (PCP) - In questa interpellanza parliamo di un importante ufficio dell'Amministrazione regionale: l'Ufficio vigilanza ambientale. A fine dicembre il Responsabile di questo ufficio, che è incardinato presso l'Assessorato dell'agricoltura e risorse naturali, sarà collocato in pensione. L'organismo a cui facciamo riferimento rappresenta la struttura che ha il compito dell'attività di controllo ambientale del Corpo forestale della Valle d'Aosta, un compito che è di coordinare l'attività di Polizia giudiziaria e il contenzioso amministrativo che deriva dall'applicazione ovviamente di normative che sono europee, statali e regionali e che sono in capo al Corpo forestale della Valle d'Aosta; ha anche il compito di interagire con le altre strutture regionali che fanno parte integrante del sistema dei controlli ambientali, in primo luogo ARPA Valle d'Aosta, oltre che di interfacciarsi con la Procura della Repubblica e le stazioni forestali che sono dislocate sul territorio.
Al Corpo forestale, lo ricordo, va il compito, con il coordinamento dell'Ufficio di vigilanza ambientale, di vigilare sull'integrità dell'ambiente effettuando specifici controlli in materia di gestione dei rifiuti, scarichi nei corpi idrici, reflui zootecnici, emissione di agenti inquinanti in atmosfera, nel suolo e nel sottosuolo e poi spetta a questo ufficio anche istruire le pratiche per la valutazione del danno ambientale in conseguenza di eventuali accertamenti penali o amministrativi in materia ambientale.
Il piano triennale coordinato dei controlli ambientali, ai sensi di una delibera di Giunta del 2002, prevede che vengano effettuati, tra gli altri, dei controlli sulle discariche per inerti e soggetti ad autorizzazione per l'impatto ambientale, gli impianti per il recupero dei rifiuti, le imprese industriali produttrici di rifiuti pericolosi. È quindi un insieme di temi che è molto ampio e che richiede una preparazione che non è assolutamente di poco conto e superficiale e con il collocamento a riposo del Responsabile di questo ufficio che ha maturato negli anni una lunga e preziosa esperienza verrà a mancare a breve una risorsa che noi riteniamo particolarmente importante.
Al momento questo ufficio poi ci risulta anche essere un po' in sofferenza di personale, non sono tanti e forse non hanno ricevuto nel tempo una formazione così approfondita come sarebbe necessario. Riteniamo che, in assenza di un sufficiente e competente personale, questo ufficio rischi concretamente di non poter svolgere al meglio i propri compiti e, in particolare, potrebbe avvenire che nel prossimo futuro ci siano meno controlli di quelli che sono ritenuti necessari a fronte anche di una situazione, lo abbiamo visto in questi anni, che è diventata più critica per tutta una serie di problemi e di attività che si svolgono sul territorio. Questo potrebbe teoricamente comportare anche delle conseguenze non solo ambientali ma sanitarie che possiamo ipotizzare.
Ricordo poi che presso la Procura della Repubblica, nell'ambito di una più generale attività di controllo prevista dalla normativa, sono attualmente distaccati tre dipendenti del Corpo forestale regionale e ciò è previsto da una legge statale: la n. 4/2011, in particolare dall'articolo 4 e dal successivo accordo che è stato siglato tra Stato e Regione nel 2015. Sono strumenti con cui si è ritenuto necessario che delle unità del Corpo forestale siano dislocate presso le Procure per dei compiti di Polizia giudiziaria. Si effettuano però, attraverso i compiti di Polizia giudiziaria e la Procura, delle attività di tipo repressivo, sanzionatorio, quando ci sono dei casi di inosservanza e di inadempienza delle prescrizioni di legge. Un compito che il legislatore ha giustamente ritenuto di normare ma che è in parte diverso dal ruolo che può svolgere questo Ufficio di vigilanza ambientale, che ha una valenza più articolata e che prevede anche delle azioni di natura preventiva. Riteniamo che questo sia importante perché, se si vuole andare nella direzione di fare una politica che sia di tutela del territorio ma che non sia soltanto di sanzioni, di multe, eccetera, ma di educazione anche alla cura del territorio, è importante che il ruolo svolto da questo Ufficio e dal Corpo forestale possa essere anche di prevenzione.
Con queste premesse e con queste osservazioni ciò che intendiamo chiedere all'Assessore competente è innanzitutto se è prevista da parte del Comando del Corpo forestale la nomina del sostituto del Responsabile dell'Ufficio di vigilanza ambientale a partire dal 1° gennaio 2022, perché è questa la data da cui rimarrà vacante il posto e poi se, a fronte della necessità di un sempre maggior numero di controlli per il rispetto della salute dei cittadini e per la tutela del territorio, si ritiene di procedere nelle prossime settimane e nei prossimi mesi a un'implementazione del personale di questo ufficio.
Presidente - Risponde l'assessore Sapinet.
Sapinet (UV) - Grazie collega Minelli che ci dà l'occasione di fare un excursus un po' sulla situazione del Corpo forestale, che, ai sensi della legge regionale n. 12/2002, svolge oltre alle attribuzioni previste all'articolo 2 della medesima norma: funzione di Polizia forestale, ambientale, sorveglianza e di prevenzione dell'inquinamento delle acque del suolo come ha giustamente ricordato. Queste attività sono svolte prioritariamente dal personale operante presso le quattordici stazioni forestali distribuite sul territorio regionale.
Al fine di coordinare tali attività, opera presso il Comando centrale del Corpo l'Ufficio di vigilanza ambientale che, com'è stato correttamente rappresentato nell'interpellanza, ha il compito di sviluppare, dare indirizzo e seguire queste attività anche in interazione con gli altri enti e soggetti impegnati nel sistema dei controlli ambientali. Per rispondere ai suoi due quesiti, quindi per quel che è il primo, dal punto di vista dell'organico assegnato, l'ufficio è composto da due unità: un ispettore forestale con funzione di capo ufficio e un sovrintendente forestale. Da luglio 2018 è stato distaccato temporaneamente un agente forestale sia per assicurare un maggior supporto all'ufficio, sia per le altre preminenti esigenze. Dal marzo 2020, in previsione del collocamento a riposo dell'attuale responsabile previsto per il prossimo dicembre, è stato assegnato un secondo ispettore forestale che assumerà le funzioni di Capo Ufficio in seguito al pensionamento del collega. Tutto ciò proprio al fine di consentire un'adeguata formazione e un corretto passaggio di consegne considerata anche la delicatezza e l'importanza della materia.
L'affiancamento è stato disposto con ampio anticipo, quindi parliamo di quasi due anni di affiancamento, e certamente in controtendenza con quanto avviene nella Pubblica Amministrazione visti i limiti assunzionali esistenti e le varie problematiche che abbiamo di fronte quotidianamente. Più correttamente quindi, rispetto all'organico definito, l'ufficio sarà composto sempre da un ispettore forestale con funzioni di capo ufficio e almeno temporaneamente da un agente forestale invece che da un Sovraintendente forestale.
In relazione al primo quesito con cui gli interpellanti chiedono se è prevista da parte del Comandante del Corpo forestale la nomina dell'Istituto responsabile dell'Ufficio di vigilanza ambientale a partire dal 1° gennaio 2022, si precisa che il subentrante assumerà le funzioni di Capo Ufficio sin dal giorno successivo al collocamento a riposo dell'attuale e precisamente il giorno 24 dicembre 2021.
Per quanto riguarda il secondo quesito, nel quale si domanda: "se a fronte delle sempre maggiori necessità di controlli per il rispetto della salute dei cittadini e della tutela ambientale del territorio si intenda procedere a un'implementazione del personale di tale ufficio", è necessario evidenziare alcuni aspetti che credo lei immaginerà già. È in corso di svolgimento il concorso per il reclutamento di nuovi agenti forestali la cui assunzione è prevista dopo lo svolgimento del corso formativo semestrale, si ipotizza quindi per la fine del prossimo anno, quindi fine 2022.
Ai sensi della recente delibera n. 1421 dello scorso 8 novembre, è stata attribuita direttamente al Corpo forestale della Valle d'Aosta la competenza per lo svolgimento dei concorsi interni per il reclutamento dei sovrintendenti forestali e gli ispettori forestali che verranno espletati nei prossimi mesi dopo le eventuali verifiche preventive di eventuali mobilità. Si auspica che tale soluzione innovativa consentirà di efficientare le procedure selettive e contribuire all'individuazione del personale necessario per coprire i posti vacanti. È tuttavia evidente che l'organico del Corpo forestale, al pari di tanti altri organici, sta soffrendo di importanti carenze di personale a fronte delle sempre maggiori necessità e richieste della collettività e che le misure di riorganizzazione interna e messa in campo dal comandante possono solo in parte far fronte alle criticità generali, perché poi i pensionamenti sono tanti e ne vedremo ancora parecchi già a partire del prossimo anno.
Infatti, rispetto a una dotazione organica di 153 persone in divisa, il personale effettivo in questo momento, peraltro indebolito da alcune assenze legate all'indisponibilità delle certificazioni verdi, non raggiunge le 120 unità. In realtà quindi non è solo l'Ufficio di vigilanza ambientale che richiederebbe una maggiore dotazione, ma anche il Comando centrale nel suo insieme e soprattutto le stazioni forestali che necessitano di un forte reintegro per far fronte alle molteplici esigenze tra cui quelle appunto della sorveglianza ambientale.
Ritornando al quesito, in attesa di poter rafforzare ulteriormente l'Ufficio di vigilanza ambientale, è in corso di valutazione la ridefinizione di alcune procedure in collaborazione con altre strutture regionali che fanno parte del sistema dei controlli ambientali, ad esempio sulle autorizzazioni integrate ambientali, ed è stato migliorato il supporto fornito dalle stazioni forestali decentrando alcuni tipi di controllo.
L'obiettivo, in considerazione dell'indisponibilità contingente di personale qualificato e formato, che, come sopra ho precisato, non può che arrivare in seguito a complesse procedure selettive e percorsi formativi, è quello di efficientare, performare l'organico a disposizione, individuare soluzioni organizzative sostenibili e ridefinire eventualmente le priorità degli interventi.
Presidente - Per la replica, ha chiesto la parola la consigliera Minelli.
Minelli (PCP) - Grazie all'Assessore per la risposta. L'ufficio quindi, come lei ci ha rappresentato, dal 24 di dicembre avrà un ispettore con funzioni di Capo Ufficio e un agente forestale. Lei ci ha anche detto che da due anni circa c'è stato un affiancamento al responsabile che a breve andrà in pensione. Sicuramente il fatto di aver affiancato qualcuno in questo periodo è importante, ma noi riteniamo che, per la tipologia di questo ufficio e per i compiti che gli sono affidati, sarebbe stato necessario, ed è comunque necessario anche da qui in avanti, avere un numero adeguato di persone. Certamente bisogna aspettare i concorsi che lei ha citato e rendersi conto che la sofferenza di personale non riguarda soltanto un ufficio ma più in generale le Caserme forestali e tutto l'apparato che sta all'interno dell'Assessorato e del Corpo forestale.
A nostro avviso, però, è necessario ragionare in termini un po' più ampi e più articolati, ci vuole una formazione specifica e continuativa del Corpo forestale, quindi non soltanto nel momento in cui devono essere assunti nuovi agenti, che ovviamente faranno i corsi e dovranno percorrere tutto l'iter che porterà poi alla conclusione di questi concorsi. Ci vuole, dicevo, una formazione continuativa. Sarebbe importante creare dei gruppi di lavoro su tematiche specifiche che interagiscano con i comandi periferici.
Quello che ci pare è che non ci sia una sufficiente sinergia tra tutti gli attori che devono poi operare non solo nelle attività normali e continuative che lei ci ha rappresentato; io mi riferivo in particolare ai compiti di controllo che sono particolarmente delicati anche perché prevedono una conoscenza approfondita della normativa, una normativa che non è statica ma che è in continua evoluzione. Quando parlo di formazione continua, quindi intendo proprio fare corsi che si ripetono nel tempo.
È necessario poi, a nostro avviso - e questo lo dico come osservazione più generale che non riguarda soltanto il Corpo forestale o questo Assessorato ma riguarda l'Amministrazione tutta, e mi rendo conto che non è semplice -, che si investa nella qualificazione di tutto il personale della Regione, che sappiamo avere dei livelli di competenza che sono molto variabili. Per quanto riguarda nella fattispecie il Corpo forestale, le competenze legate alla cura, al controllo e alla tutela del territorio sono sicuramente in questo momento prioritarie, prioritarie anche per chi opera a livello periferico.
Ricordo che alcuni anni fa anche le organizzazioni sindacali avevano proposto una revisione delle competenze ma poi non si era proceduto, non si era andati avanti e riteniamo che quello sia un discorso che vada ripreso.
Per quanto riguarda poi ancora il tema dei controlli, sarebbe necessario fare una valutazione approfondita - anche questo lo dico a livello generale e non soltanto all'Assessore - sui compiti dell'ARPA. La legge n. 132/2016, la legge statale, sui sistemi di controllo nazionale prevede che in ARPA ci sia del personale con delle mansioni di Polizia giudiziaria. Questo nella nostra realtà non è previsto, non avviene, quindi noi riteniamo che su sulle competenze, sui ruoli e sui compiti anche di ARPA, e su questo nello specifico, una riflessione vada fatta.
L'auspicio finale è che, considerato che si è già deciso che la persona che prenderà il posto del Responsabile sarà in servizio a partire dal 24 di dicembre, quindi non ci sarà un'interruzione, anche lì vi sia l'accortezza di fare una formazione continua a chi dovrà ricoprire questo delicato incarico.