Oggetto del Consiglio n. 1038 del 17 novembre 2021 - Resoconto
OGGETTO N. 1038/XVI - Interpellanza: "Interventi di adeguamento degli impianti di illuminazione dei siti culturali e archeologici della Regione in funzione di una migliore efficienza energetica".
Bertin (Presidente) - Punto n. 23. Per l'illustrazione dell'interpellanza, ha chiesto la parola il consigliere Brunod, ne ha facoltà.
Brunod (LEGA VDA) - Questa interpellanza replica un'iniziativa già presentata dal nostro gruppo nell'aprile 2019 dal collega Distort avete come oggetto: "Tempistica e modalità di ridefinizione della disciplina in materia di illuminazione esterna".
Preso atto che il territorio regionale della Valle d'Aosta è molto rinomato per la numerosa presenza di siti culturali e archeologici, rilevato che molte strutture del nostro patrimonio culturale sono dotate di sistema di illuminazione notturno, nell'intenzione di una migliore promozione e valorizzazione delle stesse, constatato che gli impianti di illuminazione in questione sono spesso datati e scarsamente efficienti ai fini energetici e illuminotecnici... da questo punto di vista, volevo anche citare alcuni siti culturali che sono datati dal punto di vista degli impianti di illuminazione: per esempio, Biblioteca regionale del 1996, Teatro Romano 2007, Castello di Blonay 2005, Castello di Graines del 1983 con successive sostituzioni di alcuni proiettori, Castello Gamba 2004 e alcuni interventi nel 2017, Castello di Ussel 2000, poi 2019, Castello di Fénis 2006, Castello Savoia 2005, Castello di Issogne 2005, Castello di Saint-Germain anni Novanta, Tour de l'Archet 2008, Castello di Saint-Pierre 1990, Castello di Sarre ante 2000 e Forte di Bard 2005.
Alcuni di questi Castelli, come abbiamo visto recentemente... proprio alcuni giorni dopo l'iniziativa, sono uscite due delibere: la n. 1382 e n. 1383, dove hanno previsto degli investimenti proprio sul discorso illuminazione sul Castello di Sarre e sul Castello di Issogne. I dati che ho appena riportato riguardano alcuni siti culturali dove l'impianto di illuminazione è a carico della Regione e alcuni di questi non sono a carico della Regione, però comunque nel complesso tutti questi siti culturali, come viene riportato anche nel DEFR, sono una grande risorsa sulla quale quest'Amministrazione regionale punta molto.
Si evidenzia che nel settore dell'Amministrazione pubblica la tendenza negli ultimi anni è sempre più indirizzata verso la scelta di tecnologie ad alta efficienza energetica in sostituzione degli apparecchi basati su tecnologia standard e quindi obsoleta, numerose sono infatti le notizie di Comuni che stanno adottando soluzioni Led destinate ad abbattere i costi, i consumi e allo stesso tempo migliorare l'illuminazione stradale e garantire maggiore sicurezza a pedoni e automobilisti.
Appreso che l'illuminazione Led rappresenta l'evoluzione dell'illuminazione allo stato solido in cui la generazione della luce, ottenuta mediante semiconduttori, anziché utilizzando un filamento o un gas - l'illuminazione a Led è quindi più efficiente dal punto di vista energetico, ha una durata maggiore e richiede molta meno manutenzione ordinaria e inoltre è più sostenibile -; rilevato che numerosi progetti di illuminazione al patrimonio artistico che spesso prevedono la predisposizione di diversi corpi illuminanti in funzione per diverse ore ogni giorno con un risparmio energetico che può arrivare anche al 70 percento e ritenuto che l'illuminazione artistica o architetturale sia un aspetto fondamentale per definire e arricchire qualsiasi tipo di spazio, ma anche per illuminare e valorizzare il patrimonio culturale, con questa iniziativa si interpella l'Assessore competente per chiedere se sia noto il monitoraggio delle condizioni di efficienza dei vari impianti di illuminazione a servizio dei siti culturali e archeologici presenti sul territorio regionale e se vi sia l'intenzione di intervenire con adeguamento di eventuali impianti d'illuminazione ormai datati secondo tecnologia di migliore efficienza energetica e secondo adeguati studi illuminotecnici che permettano, oltre alla valorizzazione dei beni culturali in questione, anche la sostenibilità dell'impatto sul paesaggio agli effetti della sua percezione in fase notturna.
Presidente - Risponde l'assessore Jean-Pierre Guichardaz.
Guichardaz J. (FP-PD) - Grazie collega Brunod. Io non sapevo di questo suo interesse per gli aspetti tecnici di allestimento, mi fa piacere, tra l'altro, invitarla a leggere sul tema degli allestimenti delle opere e degli aspetti dell'illuminazione, proprio nello specifico l'ultimo testo che abbiamo fatto come Assessorato e come Soprintendenza sull'area megalitica perché è illuminante davvero sul grande lavoro di elaborazione, di progettazione e anche di visione che c'è dietro anche semplicemente allo studio del posizionamento strategico delle luci ai fini della valorizzazione ma anche del risparmio energetico. La invito davvero a leggere quel testo, poi magari gliene farò avere una copia perché è molto interessante e va nella direzione credo di questo suo specifico interesse, che effettivamente dà anche un senso poi alla comprensione generale del grosso lavoro che fanno i Beni culturali per valorizzare, per farli fruire e perché siano fruiti.
Venendo all'interpellanza, lei mi chiede se sia noto il monitoraggio delle condizioni di efficienza dei vari impianti di illuminazione a servizio dei siti culturali e archeologici presenti sul territorio regionale: i competenti uffici della Soprintendenza per i beni e le attività culturali provvedono regolarmente al monitoraggio e alla manutenzione di tutti gli impianti tecnologici installati presso i siti culturali regionali, pertanto anche gli impianti di illuminazione sono oggetto, come lei ha rilevato, di controlli periodici.
Gli impianti installati nei siti citati di cui sopra sono molto differenziati tra loro per tipologia di corpo illuminante in considerazione, proprio come faceva ben notare lei, evidenziare lei, dell'anno di realizzazione e della tipologia di superficie da illuminare perché negli anni vi è stato un cambiamento proprio filologico di costruzione attraverso l'illuminazione della narrazione proprio dei siti culturali, almeno io l'ho imparato perché mi è stato spiegato come davvero negli anni cambiano anche le modalità di valorizzazione del bene attraverso anche il materiale illuminante. Il materiale di realizzazione, pietra, intonaco e colorazione, la forma geometrica del bene culturale quindi condizionano le scelte di posizionamento dei fari per la realizzazione di illuminazione omogenea e per la creazione di giochi d'ombra. La forma e la dimensione del monumento influenzano inoltre il numero e la potenza dei fari installati, nonché la facilità o difficoltà della loro messa in opera. Queste variabili incidono quindi sui consumi e sui costi di manutenzione e/o di sostituzione. Gradualmente, sulla base delle risorse disponibili, gli uffici della Soprintendenza stanno provvedendo alla sostituzione progressiva dei corpi illuminanti desueti e obsoleti con altri in grado di consentire una migliore efficienza energetica provvedendo, ove necessario, alla realizzazione di studi illuminotecnici finalizzati a migliorare la valorizzazione del bene.
Ai fini del risparmio energetico e del rispetto dell'ambiente, tutti gli impianti di illuminazione sono dotati di orologi per la regolazione del tempo per un'accensione definita o regolata da un crepuscolare per uno spegnimento omogeneo a una certa ora della notte.
Alla domanda 2: "se vi sia l'intenzione di intervenire con l'adeguamento degli eventuali impianti di illuminazione ormai datati secondo tecnologie di migliore efficienza energetica e secondo adeguati studi illuminotecnici che permettano, oltre alla valorizzazione dei beni culturali in questione, anche la sostenibilità dell'impianto sul paesaggio agli effetti della sua percezione in fase notturna", rispondo che gli uffici della Soprintendenza sono consapevoli dell'importanza di procedere con l'adeguamento di tali impianti ormai datati secondo tecnologie di migliore efficienza energetica, quindi proprio con la sostituzione anche dei corpi illuminanti che nel caso delle progettazioni più vecchie sono estremamente energivore e secondo adeguati studi illuminotecnici, nonché della rilevanza che l'illuminazione dei siti culturali può rivestire per l'azione di promozione e valorizzazione degli stessi.
Si fa presente infatti che è attualmente in atto, nell'ambito dei lavori di restauro e allestimento museale del Museo regionale di scienze naturali Noussan, il rifacimento completo dell'illuminazione esterna del Castello di Saint-Pierre. In tale ottica inoltre sono stati recentemente approvati i progetti relativi a importanti interventi di manutenzione sugli impianti di illuminazione esterna dei Castelli di Sarre e di Issogne e a breve si procederà con l'individuazione delle ditte incaricate dei lavori in questione.
Al fine di garantire un miglioramento delle prestazioni in termini di efficienza energetica, interventi di più modesta entità sono in atto sugli impianti del Castello di Quart in modo da consentire una sua illuminazione durante i lavori e su quelli dei Castelli di Ussel e sul Gamba. Infine è in previsione per il prossimo anno l'avvio di una progettazione per la manutenzione e per il riadeguamento dell'illuminazione del Castello di Fénis.
La carne al fuoco quindi è tanta, i lavori in previsione e la progettualità è piuttosto considerevole e contiamo davvero progressivamente di riuscire a valorizzare e a sostituire impianti che, come lei faceva giustamente ricordare, hanno un grado di obsolescenza e anche di invecchiamento che richiede effettivamente una costante manutenzione.
Presidente - Per replica, ha chiesto la parola il consigliere Brunod, ne ha facoltà.
Brunod (LEGA VDA) - Grazie Assessore per la risposta su questo tema, tutti condividiamo assolutamente che i siti culturali sono fondamentali e strategici per la valorizzazione turistica della nostra Regione e, come avevo già ripercorso io prima con questo prospetto, anche lei ha ripreso alcuni castelli, dalle delibere avevamo già evidenziato che c'era questo impegno, in più abbiamo saputo adesso che vi è l'intenzione di proseguire su questa direzione con altri interventi, quindi questo ci fa molto piacere, ci fa piacere aver sentito dire che non è solo un discorso di efficientamento energetico ma questi progetti vanno visti anche e soprattutto proprio con dei progetti che sono ben più ampi, non solo il discorso dell'efficientamento energetico ma proprio un discorso a livello completo a 360 gradi che riguardi anche il paesaggio nel suo complesso, il discorso inquinamento luminoso e quant'altro.
Una cosa che volevamo mettere in evidenza è di prevedere dentro questi progetti di illuminazione la possibilità di illuminare questi castelli e questi monumenti in generale anche con diverse colorazioni in quanto vediamo ultimamente che per diverse occasioni vengono illuminati diversi siti con dei colori differenti ma molte volte con dei costi aggiuntivi per la collettività. Sarebbe quindi molto opportuno vederli già all'inizio in modo tale da essere preparati e soprattutto ben organizzati da questo punto di vista per avere anche un risparmio economico, che comunque negli anni potrebbe portare delle agevolazioni a tutti. Siamo comunque contenti della risposta perché comunque c'è una programmazione da questo punto di vista, abbiamo sentito negli anni a seguire.
Per quanto riguarda altri aspetti più tecnici, lascerei la parola al collega Distort in quanto sicuramente è più tecnico di me su questo punto.
Presidente - Per i minuti restanti la parola al consigliere Distort.
Distort (LEGA VDA) - Grazie collega Brunod. Più che tecnica è una visione architettonica e paesaggistica, nel senso che, com'è del tutto evidente, ci si rivolge all'Assessore ai beni culturali, non ci si rivolge all'Assessore alle opere pubbliche, quindi la valorizzazione dei beni culturali, come lei ha espresso, Assessore, chiaramente ha bisogno di uscire dai confini dell'ingegneria, dai confini dell'efficientamento energetico, dai confini anche soltanto di un discorso illuminotecnico legato al bene da illuminare. Bisogna avere un coraggio che va al di là dello stesso bene da illuminare, bisogna avere il coraggio e voi lo potete fare come Giunta. Lei fa parte della Giunta, quindi dovrà colloquiare con i suoi pari grado, perché bisogna risolvere le situazioni al contorno, perché se noi abbiamo un'iper illuminazione al contorno del bene culturale, noi possiamo fare tutte le scelte che vogliamo dal punto di vista illuminotecnico e non abbiamo risolto la valorizzazione. La fase notturna è quella fase in cui noi andiamo a nascondere quelle parti di territorio che creano durante la fase diurna disturbo visivo perché di livello edilizio basso. Abbiamo quindi un vantaggio ma noi dobbiamo destreggiarsi su questo vantaggio e dobbiamo avere il coraggio di agire sulla qualità dell'illuminotecnica e del paesaggio. L'architettura deve venire prima dell'ingegneria, lo dice un architetto sicuramente ma questa è la verità e su questo noi crediamo. Passa attraverso la bellezza, l'investimento principale, prima ancora che sull'efficientamento energetico.