Resoconto integrale del dibattito dell'aula. I documenti allegati sono reperibili nel link "iter atto".

Oggetto del Consiglio n. 1037 del 17 novembre 2021 - Resoconto

OGGETTO N. 1037/XVI - Interpellanza: "Studio delle ipotesi di utilizzo a fini turistici e museali dell'immobile "Grandze" presso il Castello di Aymavilles".

Bertin (Presidente) - Siamo all'interpellanza n. 22. Per l'illustrazione, ha chiesto la parola la consigliera Foudraz a cui passo la parola.

Foudraz (LEGA VDA) - La presente iniziativa nasce appunto a seguito di un comunicato stampa del 2 novembre dell'Assessorato dei beni culturali con il quale si comunicava l'apertura del Castello di Aymavilles in occasione del periodo natalizio 2021 e nello specifico si citava appunto di un'apertura straordinaria per il periodo dal 22 dicembre al 9 gennaio della struttura restaurata i cui lavori sono durati circa un ventennio e attesa da tantissimi anni da tanti Valdostani e non solo.

Sicuramente è una bellissima iniziativa che porterà un notevole afflusso di visitatori che però, ahimè, cade in concomitanza con i famosi mercatini di Natale organizzati nel centro storico della città di Aosta, mercatini suggestivi e in una cornice eccellente, tanto da richiamare numerosi visitatori e interi pullman provenienti da fuori Valle.

Per evitare quindi di distogliere pubblico su una manifestazione così articolata che ha comunque richiesto l'esborso di somme piuttosto rilevanti per la sua organizzazione anche da parte dell'Amministrazione regionale, come peraltro anche l'organizzazione dell'apertura del Castello di Aymavilles, sarebbe stato sicuramente più proficuo prevedere l'evento dell'apertura del Castello in altro periodo proprio per evitare sovrapposizioni di manifestazioni importanti effettuate contemporaneamente. Sarebbe sicuramente stata una soluzione ottimale quella che lei stesso, Assessore, aveva prospettato nel corso di un'iniziativa presentata a gennaio dove diceva che l'apertura del Castello sarebbe avvenuta nel corso dell'autunno 2021.

Anche nella stagione estiva assistiamo purtroppo a un sovrapporsi di manifestazioni, spesso ci sono fine settimana in cui ci sono talmente tanti eventi in diverse località valdostane che per finire non c'è sempre un ritorno di utenti proprio perché c'è troppa dispersione. Sarebbe quindi sicuramente interessante pensare a un'organizzazione più studiata, occorrerebbe avere una visione di insieme di tutte le manifestazioni in maniera tale da non lasciare settimane o stagioni scoperte ed evitando invece sovrapposizioni di manifestazioni rilevanti che disperdono troppo i visitatori, anche influendo sull'aspetto economico degli eventi.

Nel mese di febbraio, precisamente nel Consiglio del 10 febbraio, avevo presentato un'interpellanza nella quale chiedevo quale fosse l'utilizzo, ai fini turistici e museali, dell'immobile a fianco del Castello, l'immobile denominato La Grandze, e la tempistica della sua fruizione. La risposta che mi fu data sempre da lei, Assessore, era che le ipotesi di utilizzo e di gestione dell'edificio si erano più volte discusse con le diverse strutture regionali, quali la Soprintendenza, il Dipartimento dell'agricoltura, la Gestione del patrimonio immobiliare, e si era ancora in una fase di elaborazione di una precisa definizione di fruizione della struttura, struttura che ricordo essere stata terminata nel 2006. "Sicuramente l'utilizzo di questo immobile - lei diceva - non sarebbe stato contestuale all'apertura del Castello ma era comunque volontà dell'Amministrazione promuoverne l'apertura e l'utilizzo in tempi rapidi e non molto oltre l'apertura ufficiale del Castello di Aymavilles". Sono trascorsi nove mesi da quella iniziativa e quindi sono a chiederle se l'apertura prevista del Castello dal 22 dicembre al 9 gennaio sia solo un banco di prova oppure se al termine di queste giornate la fruizione al pubblico di tale struttura sia calendarizzata in maniera costante, così come avviene per gli altri castelli valdostani, se le strutture regionali abbiano lavorato in merito alle possibilità di gestione dell'edificio denominato Grandze del Castello e quale sia il risultato ottenuto o, in caso negativo, se intendano approfondire tali possibilità di gestione, quale sia la tempistica di apertura dell'immobile della Grandze.

Presidente - Risponde l'assessore Jean-Pierre Guichardaz, ne ha facoltà.

Guichardaz J. (FP-PD) - Grazie collega Foudraz. Come le avevo detto nel rispondere alle sue interpellanze, perché ne ha fatte, credo, due o tre relativamente sia al Castello che alla Grandze, le avevamo anticipato che era nostra intenzione, come ha ricordato lei, dopo diversi decenni aprire il Castello entro l'autunno o comunque entro la fine di quest'anno.

Diciamo che questa sorta di garanzia che le avevamo dato poi alla fine è servita a imporre un'accelerazione se vogliamo anche nell'apertura, perché, come lei sa, le avevo anticipato durante le varie risposte i problemi legati alla musealizzazione, alla messa in sicurezza, alle certificazioni, eccetera, sono problemi che sono di difficile prevedibilità e che possono intervenire a ritardare anche non di un mese o di due mesi ma ritardare di anni le aperture.

Così come avevamo garantito e come le avevo garantito - e nel rispondere a lei comunque si risponde anche alla comunità valdostana, quindi il ruolo dell'opposizione è anche quello di sollecitare delle risposte ed è anche quello poi ovviamente di verificare che non siano risposte date a caso -, il Castello verrà aperto alla fine di quest'anno. Si tratta di un'anteprima natalizia, lei chiedeva se si fosse pensata come un'anteprima o come un'apertura continuativa, che è stata pensata per la comunità e per i turisti, innanzitutto per la comunità e poi per i turisti. Il periodo ben si presta, anche se si incrocia ovviamente con altre iniziative, ma è il periodo delle vacanze natalizie, un periodo interessante, a mostrare a un pubblico davvero vasto un castello la cui apertura è molto attesa e che andrà ad ampliare e arricchire l'offerta turistica valdostana nel corso di una stagione in cui si presume che le presenze siano in crescita dopo lo stop delle attività sciistiche dello scorso anno. L'apertura natalizia quindi è da intendersi come un'offerta che avrà dei benefici e dei ritorni in termini economici relativamente ai Comuni limitrofi, cioè agli altri Castelli valdostani ubicati nei dintorni: Sarre e Sarriod de la Tour.

L'eco dell'apertura natalizia del Castello di Aymavilles speriamo e contiamo che arrivi fuori Valle grazie a una campagna pubblicitaria che dovrebbe portare turisti dalla Lombardia e dal Piemonte e speriamo anche dai territori oltre alpini perché all'apertura abbiamo unito una campagna pubblicitaria per evidenziare questo evento, che dovrebbe sollecitare la frequentazione di questo castello, che, come dice lei, è stato acquistato nel 1973 e mai aperto al pubblico se non per alcuni cantieri eventi, speriamo possa diventare veramente un collettore.

Si tratta quindi di un primo periodo, dal 22 dicembre al 9 gennaio 2022, durante il quale verranno proposte visite accompagnate al percorso museale con un orario continuato dalle 10:00 alle 18:00 e con una sola chiusura giornaliera, cioè il giorno di Natale, il 25 dicembre chiuderemo proprio per permettere una buona affluenza come nelle precedenti aperture straordinarie, che ricordo erano comunque cantieri evento e non avevano in atto anche la parte museale.

La differenza tuttavia è sostanziale, questa volta, come le dicevo, si tratta di fare un percorso museale con un allestimento definitivo di tutte le sale e in tutte le sale che consente di ammirare per la prima volta nella storia gli oggetti dell'Académie Saint-Anselme i mobili originari del Castello posizionati secondo criteri filologici e scientifici rispettosi del passato e della tipologia di oggetti esposti.

Ovviamente quest'anteprima serve anche e soprattutto dal punto di vista organizzativo e gestionale per capire e studiare i punti di forza ma soprattutto le criticità da modificare e migliorare in vista dell'apertura definitiva.

Come dimostrerà chiaramente il livello di finitura di tutto l'allestimento e lo stato in cui il Castello si mostrerà nel periodo natalizio, possiamo garantire che l'apertura definitiva del museo è davvero imminente e che dalla primavera, al termine degli ultimi lavori, perché ci sono ancora dei lavori in essere e dei collaudi in essere, il sito entrerà nella rete dei Castelli valdostani diventando - io sono convinto - uno dei castelli di punta della nostra offerta nell'ambito proprio di queste strutture.

Per quella data quindi l'allestimento verrà ulteriormente perfezionato e tutti i dettagli verranno messi a regime. Su questo stanno lavorando tantissimo e colgo l'occasione proprio per ringraziare le strutture perché, finché non ci sei dentro, non ti rendi conto dell'enormità del lavoro che sta dietro alla messa a regime dei mille dettagli e delle mille questioni che attengono a un'apertura di questo genere.

Nella domanda n. 2 si chiede se le strutture regionali abbiano lavorato in merito alla possibilità di gestione dell'edificio denominato Grandze del Castello, quale sia il risultato ottenuto o, in caso negativo, se intendano approfondire tali possibilità di gestione: le considerazioni appena espresse sull'apertura del Castello tornano utili per far comprendere quanto l'impegno per l'apertura di un castello come quello di Aymavilles sia totalizzante: anni di progetti, studi, restauri esterni e interni per arrivare poi al risultato finale hanno impedito di focalizzare tutta l'attenzione sulle strutture annesse al Castello, non c'è solo La Grandze ma ci sono anche, per esempio, le aree circostanti, la zona delle vigne e altre questioni che vanno affrontate trasversalmente anche con altri Assessorati, a fronte dell'enorme esborso di energia e di risorse messe in atto negli anni per il Castello di Aymavilles rendendolo una priorità.

Non appena si sono avute le possibilità, perché il progetto del Castello volgeva al termine ed era quindi più chiara la sua identità culturale, abbiamo cominciato a occuparci de La Grandze, come le avevamo anticipato, prendendo contatti con gli Enti locali e l'Assessorato dell'agricoltura, con i quali ci siamo incontrati in più occasioni, perché, come le dicevo già in risposta alle sue precedenti iniziative, La Grandze deve diventare veramente un elemento sia al servizio del Castello primariamente ma poi deve diventare un elemento e un valore aggiunto per l'intera comunità, cioè non deve essere un elemento né estraneo, né collocato all'interno di un territorio senza che il territorio stesso abbia consapevolezza e cognizione delle ricadute positive.

"Quale sia la tempistica di apertura": una struttura come questa ha indubitabilmente delle potenzialità inespresse che meritano una riflessione ponderata, per cui le decisioni non possono essere prese a stretto giro in un momento come questo in cui è in fase di valutazione e di sperimentazione una avant-première del Castello. Le opportunità di valorizzazione sono molte dal momento che ci troviamo di fronte a un edificio che è a stretto contatto con le Vigne, con la Cave des Onze Communes ma anche con il Castello potendo diventare un luogo di ampliamento dell'offerta di quest'ultimo in sinergia con le realtà produttive locali con le quali peraltro ci siamo anche in parte interfacciati.

Ricordo che il piano terra o il piano -1 dell'edificio è un piano che ha subito una ristrutturazione, è stato costruito con un progetto GAL a opera dell'Assessorato dell'agricoltura (in collaborazione con la Vival), una cantina di mostra, di dimostrazione e quindi anche questa deve essere integrata nel ragionamento complessivo rispetto a questo edificio.

Tutti questi passaggi quindi vanno studiati a fondo e inseriti all'interno di un più ampio progetto di valorizzazione di tutta l'area attorno al Castello e il futuro parcheggio deve essere visto anche in quest'ottica e deve tener conto di quello che all'interno della Grandze è già stato fatto, quindi sala conferenze, cucine, bagni e spazi di accoglienza per non vanificare anche l'impegno del progetto Interreg seguito dall'Agricoltura.

Segnalo inoltre che è in corso il progressivo svuotamento dell'edificio, mi comunica l'assessore Sapinet che è stato svuotato del tutto dai materiali depositati all'interno e quindi che a brevissimo daremo il bianco, sistemeremo gli impianti proprio nell'ottica della prossima fruizione. Sarà mia premura aggiornare il Consiglio e la collettività sugli sviluppi relativi alla pertinenza del Castello e le posso garantire che comunque presto La Grandze riacquisterà vita e sarà utilizzata al servizio sia del Castello che della comunità.

Presidente - Per la replica, ha chiesto la parola la consigliera Foudraz.

Foudraz (LEGA VDA) - Grazie Assessore della risposta. Sicuramente la mole di lavoro che hanno gli uffici è tanta perché immagino che ottenere tutta una serie di certificazioni che interessano più enti porti tanto lavoro e purtroppo lunghi tempi di attesa. Sono contenta di sapere che l'apertura definitiva del Castello sarà nella prossima primavera, quello che mi spiace sentire è questo impedimento nel definire ancora bene quali saranno le attività che verranno fatte negli immobili circostanti il Castello, perché dopo sedici anni ancora stare qui a parlare di studio... probabilmente lo studio doveva essere forse impostato prima o comunque in concomitanza con l'ultimazione dei lavori del Castello perché arrivare a sedici anni dal termine dei lavori e sentirsi dire che bisogna prendere una decisione ponderata in merito all'utilizzo di questi immobili... sedici anni sono tanti, penso che sia altro che ponderata e non siamo ancora arrivati al termine. Comunque auspichiamo che non ci vogliano altri sedici anni spero di no, anche perché nelle altre interpellanze aveva quasi garantito che l'utilizzo di questi immobili sarebbe stato non contestuale all'apertura del Castello ma in tempi relativamente brevi.

Vorrei solo aggiungere una cosa in merito a questo accavallarsi di manifestazioni. Lei prima diceva nell'interpellanza precedente rispondendo al collega Aggravi che la Regione dovrebbe dotarsi di una struttura organizzativa a livello sportivo, io direi non solo magari a livello sportivo ma anche a livello di manifestazioni su tutto il territorio regionale, anche quelle che vengono organizzate da altri enti proprio per evitare un sovrapporsi di manifestazioni in determinati periodi o fine settimana dell'anno e lasciare scoperti altri mesi perché la Valle d'Aosta è bella e offre motivo di visita in tutti i mesi dell'anno, quindi occorre evitare queste concentrazioni.

È importante capire dove si vuole andare e, per capire dove si vuole andare, in primis bisogna avere una visione generale di tutto per non disperdere risorse umane e economiche.